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	<title>zelda Archivi - Players</title>
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	<title>zelda Archivi - Players</title>
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		<title>Oceanhorn 2 &#8211; Elogio della contraffazione</title>
		<link>https://www.playersmagazine.it/2021/01/04/oceanhorn-2-elogio-della-contraffazione/</link>
		
		<dc:creator><![CDATA[Flavio Del Prete]]></dc:creator>
		<pubDate>Mon, 04 Jan 2021 06:09:05 +0000</pubDate>
				<category><![CDATA[Articoli]]></category>
		<category><![CDATA[Videogiochi]]></category>
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					<description><![CDATA[<p>Prima di iniziare, vorrei sottoporvi un piccolo quiz: cos’hanno in comune Borges, Diogene di Sinope, Totò e Peppino, Italo Calvino &#8230; </p>
<p>L'articolo <a href="https://www.playersmagazine.it/2021/01/04/oceanhorn-2-elogio-della-contraffazione/">Oceanhorn 2 &#8211; Elogio della contraffazione</a> sembra essere il primo su <a href="https://www.playersmagazine.it">Players</a>.</p>
]]></description>
										<content:encoded><![CDATA[
<p><span style="font-weight: 400;">Prima di iniziare, vorrei sottoporvi un piccolo quiz: cos’hanno in comune <a href="https://www.amazon.it/gp/product/8807883759/ref=as_li_tl?ie=UTF8&amp;camp=3414&amp;creative=21718&amp;creativeASIN=8807883759&amp;linkCode=as2&amp;tag=playersmag-21&amp;linkId=16c0b74b13cc6910eb0fc59d289f1907" target="_blank" rel="noopener">Borges</a>, <a href="https://it.wikipedia.org/wiki/Diogene_di_Sinope" target="_blank" rel="noopener">Diogene di Sinope</a>, Totò e Peppino, Italo Calvino e i <a href="https://twitter.com/cornfox" target="_blank" rel="noopener">Cornfox &amp; Brothers</a>? Io la risposta ve la darò più avanti, ma voi intanto pensateci, d’accordo?</span></p>
<h2><b>Cornfox &amp; Brothers, autori di Zolda</b></h2>
<p><span style="font-weight: 400;">Il motivo di questo indovinello è presto detto: mi serviva per entrare nel merito di una discussione un po&#8217; spinosa, e cioè capire dove si colloca — e, soprattutto, se esiste — il confine tra <a href="https://www.playersmagazine.it/2020/11/18/lego-star-wars-christmas-special-meglio-dellultima-volta/" target="_blank" rel="noopener">citazione</a> e contraffazione o, se preferite, tra tributo e plagio. Sì perché, detto fuor di eufemismo, <em>Oceanhorn 2</em> questo è: un calco, una copia, e giustamente non fa nulla per nasconderlo. Perché dovrebbe? In fondo il problema non è certo suo (né degli sviluppatori), ma semmai di chi ancora si lascia condizionare da tali inezie, dimentico forse del fatto che <strong>la linea <a href="https://www.playersmagazine.it/2016/02/21/30-anni-di-the-legend-of-zelda/" target="_blank" rel="noopener">genealogica degli <em>Zelda</em></a> (come quella di molti altri eponimi) si intreccia da sempre con quella dei suoi fratellastri. </strong></span></p>
<p><a href="https://www.playersmagazine.it/2021/01/04/oceanhorn-2-elogio-della-contraffazione/oceanhorn-2-screenshot-5/" rel="attachment wp-att-43116"><img data-recalc-dims="1" fetchpriority="high" decoding="async" data-attachment-id="43116" data-permalink="https://www.playersmagazine.it/2021/01/04/oceanhorn-2-elogio-della-contraffazione/oceanhorn-2-screenshot-5/" data-orig-file="https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2021/01/Oceanhorn-2-Screenshot-5.png?fit=960%2C540&amp;ssl=1" data-orig-size="960,540" data-comments-opened="1" data-image-meta="{&quot;aperture&quot;:&quot;0&quot;,&quot;credit&quot;:&quot;&quot;,&quot;camera&quot;:&quot;&quot;,&quot;caption&quot;:&quot;&quot;,&quot;created_timestamp&quot;:&quot;0&quot;,&quot;copyright&quot;:&quot;&quot;,&quot;focal_length&quot;:&quot;0&quot;,&quot;iso&quot;:&quot;0&quot;,&quot;shutter_speed&quot;:&quot;0&quot;,&quot;title&quot;:&quot;&quot;,&quot;orientation&quot;:&quot;0&quot;}" data-image-title="Oceanhorn-2-Screenshot-5" data-image-description="" data-image-caption="" data-medium-file="https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2021/01/Oceanhorn-2-Screenshot-5.png?fit=300%2C169&amp;ssl=1" data-large-file="https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2021/01/Oceanhorn-2-Screenshot-5.png?fit=834%2C469&amp;ssl=1" class="aligncenter wp-image-43116" src="https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2021/01/Oceanhorn-2-Screenshot-5.png?resize=800%2C450&#038;ssl=1" alt="Ocenhorn 2" width="800" height="450" srcset="https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2021/01/Oceanhorn-2-Screenshot-5.png?w=960&amp;ssl=1 960w, https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2021/01/Oceanhorn-2-Screenshot-5.png?resize=300%2C169&amp;ssl=1 300w, https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2021/01/Oceanhorn-2-Screenshot-5.png?resize=768%2C432&amp;ssl=1 768w" sizes="(max-width: 800px) 100vw, 800px" /></a></p>
<p><span style="font-weight: 400;">Io un&#8217;idea per poter giudicare con un po’ più di obiettività la questione ce l&#8217;ho e ve la propongo così come mi è venuta: <strong>consiste nel considerarla in termini non di autenticità, ma piuttosto di eredità</strong>; pensare, cioè, a ciò che è stato scoperto — e in seguito cristallizzato in una formula — come a un qualcosa fatto per passare di mano in mano e quindi ricalcata e/o modificata nella misura che ognuno ritiene necessaria. Dopotutto non stiamo parlando di economia e <strong>il pericolo di svalutazione non è qualcosa di cui bisogna preoccuparsi.</strong> Anzi, casomai è l&#8217;opposto. Ne avremmo solo da guadagnarci a fare come Borges, che in una delle sue speculazioni filosofiche <a href="https://civiltascomparse.wordpress.com/2020/04/09/pierre-menard-don-chisciotte-e-il-punto-che-contiene-tutti-gli-altri-punti/" target="_blank" rel="noopener">attribuì a Pierre Menard la paternità del don Quijote</a>, o come Roland Barthes, che, in un raptus postmodernista, arrivò a uccidere niente meno che [la figura del] l&#8217;autore. </span></p>
<h2><b>Tribute game</b></h2>
<p><span style="font-weight: 400;">Una giacchetta blu, una zazzera bionda domata a fatica in un codino, una spada infoderata dietro la schiena e il cosplay di <a href="https://www.playersmagazine.it/2012/04/10/zelda-cera-una-volta-una-leggenda-parte-1/" target="_blank" rel="noopener">Link</a> è bello che servito. Per il background poi non occorre scendere troppo nei particolari, basta giusto quel briciolo di mistero a giustificare il gironzolare armati a menar fendenti a destra e a manca, e <strong>siamo pronti a partire per Gaia.</strong> “Il pianeta terraformato” è un luogo dove tecnologie futuribili ed elementi di magia arcana si mescolano e si confondono in un modo che in teoria non potrebbe mai funzionare, eppure, per qualche strano motivo, sta in piedi. </span></p>
<p><span style="font-weight: 400;">È un mondo uscito dallo stesso stampo dell&#8217;Hyrule di <a href="https://www.amazon.it/gp/product/886883765X/ref=as_li_tl?ie=UTF8&amp;camp=3414&amp;creative=21718&amp;creativeASIN=886883765X&amp;linkCode=as2&amp;tag=playersmag-21&amp;linkId=7151092b0e76e31d20fb6ee91ec6fb22" target="_blank" rel="noopener"><em>Ocarina of Time</em></a>, da cui riprende anche la struttura a “stanze”, ovvero macroaree collegate tra loro a creare un&#8217;illusione di spazi sconfinati in cui avventurarsi, in cerca di dungeon pieni di tesori nascosti e una grande varietà di mostriciattoli con cui scornarsi. La componente esplorativa del gameplay è dunque la più convincente, soprattutto in quei frangenti dove <strong>il gioco molla le redini e concede la libertà di girovagare</strong> senza un ordine prestabilito. </span></p>
<p><span style="font-weight: 400;">D&#8217;altra parte però è difficile non notare la presenza di <strong>alcune grossolanità</strong> che ne intaccano la la brillantezza. Ad esempio, desta perplessità la capacità del protagonista di lanciarsi da grandi altezze senza riportare alcun danno. E, sempre a proposito di salti, fa davvero specie la scelta — <strong>filologica? reazionaria?, di sicuro anacronistica</strong> </span><span style="font-weight: 400;">— di </span><span style="font-weight: 400;">riproporre l&#8217;auto-jump, dopo che persino Aonuma è riuscito a liberarsene. Rimanendo in tema esplorazione, avrebbe fatto decisamente comodo una mappa più dettagliata e con i luoghi di interesse ben evidenziati, soprattutto in quei contesti come la Città Bianca, dove orientarsi tra le viuzze e i diversi edifici diventa spesso complicato. </span></p>
<p><a href="https://www.playersmagazine.it/2021/01/04/oceanhorn-2-elogio-della-contraffazione/oceanhorn-2-switch-screenshot-2/" rel="attachment wp-att-43117"><img data-recalc-dims="1" decoding="async" data-attachment-id="43117" data-permalink="https://www.playersmagazine.it/2021/01/04/oceanhorn-2-elogio-della-contraffazione/oceanhorn-2-switch-screenshot-2/" data-orig-file="https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2021/01/Oceanhorn-2-Switch-Screenshot-2.png?fit=1280%2C720&amp;ssl=1" data-orig-size="1280,720" data-comments-opened="1" data-image-meta="{&quot;aperture&quot;:&quot;0&quot;,&quot;credit&quot;:&quot;&quot;,&quot;camera&quot;:&quot;&quot;,&quot;caption&quot;:&quot;&quot;,&quot;created_timestamp&quot;:&quot;0&quot;,&quot;copyright&quot;:&quot;&quot;,&quot;focal_length&quot;:&quot;0&quot;,&quot;iso&quot;:&quot;0&quot;,&quot;shutter_speed&quot;:&quot;0&quot;,&quot;title&quot;:&quot;&quot;,&quot;orientation&quot;:&quot;0&quot;}" data-image-title="Oceanhorn-2-Switch-Screenshot-2" data-image-description="" data-image-caption="" data-medium-file="https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2021/01/Oceanhorn-2-Switch-Screenshot-2.png?fit=300%2C169&amp;ssl=1" data-large-file="https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2021/01/Oceanhorn-2-Switch-Screenshot-2.png?fit=834%2C469&amp;ssl=1" class="aligncenter wp-image-43117" src="https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2021/01/Oceanhorn-2-Switch-Screenshot-2.png?resize=800%2C450&#038;ssl=1" alt="Ocenhorn 2" width="800" height="450" srcset="https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2021/01/Oceanhorn-2-Switch-Screenshot-2.png?w=1280&amp;ssl=1 1280w, https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2021/01/Oceanhorn-2-Switch-Screenshot-2.png?resize=300%2C169&amp;ssl=1 300w, https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2021/01/Oceanhorn-2-Switch-Screenshot-2.png?resize=1024%2C576&amp;ssl=1 1024w, https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2021/01/Oceanhorn-2-Switch-Screenshot-2.png?resize=768%2C432&amp;ssl=1 768w" sizes="(max-width: 800px) 100vw, 800px" /></a></p>
<p><span style="font-weight: 400;">Naturalmente, <em>Oceanhorn 2</em> non sarebbe uno zeldalike che si rispetti senza la presenza di oggetti speciali in grado di sbloccare nuove possibilità di interazione, aprire nuovi percorsi, in altre parole segnare il passo della curva d&#8217;apprendimento. A questa ricetta i Cornfox &amp; Bros. hanno pensato bene di aggiungere un altro ingrediente, <strong>ossia un sistema di leveling che però si rivela, alla prova dei fatti, un pleonasmo</strong> che poco aggiunge all&#8217;esperienza di gioco. </span></p>
<p><span style="font-weight: 400;">Più riuscita invece l’idea di un <strong>party</strong> a sostegno del protagonista, non tanto per il supporto nelle fasi di combattimento — decisamente trascurabile in questi frangenti — quanto per il loro utilizzo nella risoluzione dei <strong>gustosi puzzle ambientali.</strong> Proprio nelle interazioni con i comprimari si riesce a intravedere una cura nei dettagli e nella scrittura insospettabile in un gioco indirizzato al mercato mobile quale <em>Oceanhorn 2</em> è. Sono dettagli che è possibile cogliere nei dialoghi — quasi tutti doppiati —, nelle <strong>venature di malinconia</strong> nelle parole di Gen </span><span style="font-weight: 400;">— </span><span style="font-weight: 400;">l’automa tecnomagico che ci accompagna nell’avventura — e persino nei fugaci “scambi” con le guardie nella Città Bianca, e che evidenziano una scrittura più ricercata della media in produzioni di questo tipo, sebbene mostri tutti i limiti di un budget non certo all’altezza delle ambizioni del team.  </span></p>
<p><a href="https://www.playersmagazine.it/2021/01/04/oceanhorn-2-elogio-della-contraffazione/oceanhorn-2-switch-screenshot-3/" rel="attachment wp-att-43118"><img data-recalc-dims="1" decoding="async" data-attachment-id="43118" data-permalink="https://www.playersmagazine.it/2021/01/04/oceanhorn-2-elogio-della-contraffazione/oceanhorn-2-switch-screenshot-3/" data-orig-file="https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2021/01/Oceanhorn-2-Switch-Screenshot-3.png?fit=960%2C540&amp;ssl=1" data-orig-size="960,540" data-comments-opened="1" data-image-meta="{&quot;aperture&quot;:&quot;0&quot;,&quot;credit&quot;:&quot;&quot;,&quot;camera&quot;:&quot;&quot;,&quot;caption&quot;:&quot;&quot;,&quot;created_timestamp&quot;:&quot;0&quot;,&quot;copyright&quot;:&quot;&quot;,&quot;focal_length&quot;:&quot;0&quot;,&quot;iso&quot;:&quot;0&quot;,&quot;shutter_speed&quot;:&quot;0&quot;,&quot;title&quot;:&quot;&quot;,&quot;orientation&quot;:&quot;0&quot;}" data-image-title="Oceanhorn-2-Switch-Screenshot-3" data-image-description="" data-image-caption="" data-medium-file="https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2021/01/Oceanhorn-2-Switch-Screenshot-3.png?fit=300%2C169&amp;ssl=1" data-large-file="https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2021/01/Oceanhorn-2-Switch-Screenshot-3.png?fit=834%2C469&amp;ssl=1" class="aligncenter wp-image-43118" src="https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2021/01/Oceanhorn-2-Switch-Screenshot-3.png?resize=800%2C450&#038;ssl=1" alt="Oceanhorn 2" width="800" height="450" srcset="https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2021/01/Oceanhorn-2-Switch-Screenshot-3.png?w=960&amp;ssl=1 960w, https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2021/01/Oceanhorn-2-Switch-Screenshot-3.png?resize=300%2C169&amp;ssl=1 300w, https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2021/01/Oceanhorn-2-Switch-Screenshot-3.png?resize=768%2C432&amp;ssl=1 768w" sizes="(max-width: 800px) 100vw, 800px" /></a></p>
<p><span style="font-weight: 400;">Lo stesso discorso si potrebbe fare per la veste grafica, dove un design veramente anonimo, soprattutto dei personaggi, crea un effetto plasticoso che mal si amalgama con la resa estetica abbondantemente sopra la sufficienza degli ambienti, specialmente per quanto riguarda gli spazi interni.</span></p>
<p><span style="font-weight: 400;">In definitiva, <em>Ocenhorn 2</em> è un clone godibile, che al netto delle lacune e dei passi falsi riesce a comunque a divertire con un po&#8217; di <strong>sano gameplay avventuroso ed esplorativo</strong>. Ciò detto, mi rendo conto di aver fallito nel tentativo di stabilire dove si trovi il limite tra omaggio e plagio, ma mi accontento di averne constatato l’inesistenza — o almeno credo.</span></p>
<p><span style="font-weight: 400;">Come dite? <strong>La risposta all&#8217;indovinello?</strong> Beh ma quella, se leggete bene, vi accorgerete che ve l&#8217;ho già data. </span></p>
<br><br>
<div class="su-note"  style="border-color:#9fd6dc;border-radius:3px;-moz-border-radius:3px;-webkit-border-radius:3px;"><div class="su-note-inner su-u-clearfix su-u-trim" style="background-color:#b9f0f6;border-color:#ffffff;color:#333333;border-radius:3px;-moz-border-radius:3px;-webkit-border-radius:3px;"><center><strong>Players</strong> è un progetto gratuito.<br><br>Se ti piace quello che facciamo, puoi supportarci (o offrirci una birra) comprando musica, giochi, libri e film tramite i link <a href="http://www.amazon.it/b?_encoding=UTF8&#038;camp=3370&#038;creative=23322&#038;linkCode=ur2&#038;node=412603031&#038;site-redirect=&#038;tag=playemagaz-21" target="_blank" class="lt_ns">Amazon</a> che trovi negli articoli, senza nessun costo aggiuntivo.<br><br>Grazie!</center></div></div><p>L'articolo <a href="https://www.playersmagazine.it/2021/01/04/oceanhorn-2-elogio-della-contraffazione/">Oceanhorn 2 &#8211; Elogio della contraffazione</a> sembra essere il primo su <a href="https://www.playersmagazine.it">Players</a>.</p>
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		<title>A Knight’s Quest: un’avventura di formazione?</title>
		<link>https://www.playersmagazine.it/2019/11/03/knights-quest-unavventura-formazione/</link>
		
		<dc:creator><![CDATA[Stefano Cappuccelli]]></dc:creator>
		<pubDate>Sun, 03 Nov 2019 09:54:30 +0000</pubDate>
				<category><![CDATA[Articoli]]></category>
		<category><![CDATA[Videogiochi]]></category>
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		<category><![CDATA[ragazzi]]></category>
		<category><![CDATA[zelda]]></category>
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					<description><![CDATA[<p>A Knight’s Quest può vantare un’ambizione di certo non modesta: entrare a pieno titolo in quella stretta cerchia di proto-Zelda &#8230; </p>
<p>L'articolo <a href="https://www.playersmagazine.it/2019/11/03/knights-quest-unavventura-formazione/">A Knight’s Quest: un’avventura di formazione?</a> sembra essere il primo su <a href="https://www.playersmagazine.it">Players</a>.</p>
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										<content:encoded><![CDATA[<p><a href="https://store.playstation.com/it-it/product/EP4395-CUSA09206_00-AKNIGHTSQUESTEUR" target="_blank" rel="noopener"><em>A Knight’s Quest </em></a>può vantare un’ambizione di certo non modesta: entrare a pieno titolo in quella stretta cerchia di <em>proto-Zelda</em> (o <em>Zelda like</em>) i cui standard qualitativi richiesti non sono propriamente bassi. Ma procediamo con ordine.</p>
<p><strong><a href="http://sky9games.com/blog/" target="_blank" rel="noopener">Sky 9 Games</a></strong> ci trasporta in un setting quasi fiabesco in cui andremo a impersonare Rusty, un giovane avventuriero profilato partendo dai alcuni chiarissimi concetti high fantasy e con il quale dovremo, senza troppe iperboli, salvare il mondo dopo che accidentalmente ne abbiamo innescato la fine. Fin qui nulla di particolarmente originale; di fatto<strong> la progressione narrativa del titolo offre pochi spunti di interpretazione</strong>, mostrando una linearità non solo aliena alle vette del titolo Nintendo, ma fin troppo povera persino per un neofita alle prime battute con questa gamma di action adventure. La prima vera digressione da questo canovaccio non troppo originale l’avremo non appena entreremo in contatto con i <strong>Poteri degli Spirti</strong>, che ci daranno la possibilità di arricchire un’economia di gioco altresì troppo ricorsiva.</p>
<p><a href="http://www.playersmagazine.it/2019/11/03/knights-quest-unavventura-formazione/a-knights-quest-4/" rel="attachment wp-att-39284"><img data-recalc-dims="1" loading="lazy" decoding="async" data-attachment-id="39284" data-permalink="https://www.playersmagazine.it/2019/11/03/knights-quest-unavventura-formazione/a-knights-quest-4/" data-orig-file="https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2019/10/a-knights-quest-4.jpg?fit=1280%2C720&amp;ssl=1" data-orig-size="1280,720" data-comments-opened="1" data-image-meta="{&quot;aperture&quot;:&quot;0&quot;,&quot;credit&quot;:&quot;&quot;,&quot;camera&quot;:&quot;&quot;,&quot;caption&quot;:&quot;&quot;,&quot;created_timestamp&quot;:&quot;0&quot;,&quot;copyright&quot;:&quot;&quot;,&quot;focal_length&quot;:&quot;0&quot;,&quot;iso&quot;:&quot;0&quot;,&quot;shutter_speed&quot;:&quot;0&quot;,&quot;title&quot;:&quot;&quot;,&quot;orientation&quot;:&quot;1&quot;}" data-image-title="a knight&#8217;s quest 4" data-image-description="" data-image-caption="" data-medium-file="https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2019/10/a-knights-quest-4.jpg?fit=300%2C169&amp;ssl=1" data-large-file="https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2019/10/a-knights-quest-4.jpg?fit=834%2C469&amp;ssl=1" class="aligncenter wp-image-39284" src="https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2019/10/a-knights-quest-4.jpg?resize=800%2C450" alt="" width="800" height="450" srcset="https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2019/10/a-knights-quest-4.jpg?w=1280&amp;ssl=1 1280w, https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2019/10/a-knights-quest-4.jpg?resize=300%2C169&amp;ssl=1 300w, https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2019/10/a-knights-quest-4.jpg?resize=768%2C432&amp;ssl=1 768w, https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2019/10/a-knights-quest-4.jpg?resize=1024%2C576&amp;ssl=1 1024w" sizes="auto, (max-width: 800px) 100vw, 800px" /></a></p>
<p>Nel corso delle poche ore di gioco necessarie per il completamento della main quest, avremo a che fare con comprimari non particolarmente degni di nota, essendo questi scarsamente curati sia dal punto di vista dei dialoghi – lunghe porzioni di testo risultano a tratti persino superflue- sia sotto un profilo estetico. Altra nota dolente è definita da <strong>un basso livello di impegno richiesto al giocatore</strong>, che fatte salve rare eccezioni, non avrà particolari difficoltà a proseguire l’avventura proposta: mob scarsamente reattivi e non particolarmente brillanti e sezioni puzzle forse concepite per i più piccoli. Inoltre, la scarsa soddisfazione provata nella progressione della campagna principale trova riscontro anche fra le quest secondarie: insipide e prossime all&#8217;essere considerate fetch quest.</p>
<p>&nbsp;</p>
<p>L’ambiente di gioco è, a dire il vero, piuttosto modesto, <strong>proponendo al giocatore una vastità sorprendente</strong>, seppur questa sia eccessivamente poco densa e anche in questo caso, ricorsiva. In particolare nelle prime sequenze, muoversi all&#8217;interno di alcuni abitati può risultare piuttosto tedioso per via delle innumerevoli zone interdette – che si andranno a sbloccare man a mano che implementeremo i Poteri degli Spiriti -, andando così a tracciare il percorso da intraprendere e contribuendo a ridurre ulteriormente la difficoltà complessiva.</p>
<p><a href="http://www.playersmagazine.it/2019/11/03/knights-quest-unavventura-formazione/a-knights-quest-2/" rel="attachment wp-att-39282"><img data-recalc-dims="1" loading="lazy" decoding="async" data-attachment-id="39282" data-permalink="https://www.playersmagazine.it/2019/11/03/knights-quest-unavventura-formazione/a-knights-quest-2/" data-orig-file="https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2019/10/a-knights-quest-2.jpg?fit=1920%2C1080&amp;ssl=1" data-orig-size="1920,1080" data-comments-opened="1" data-image-meta="{&quot;aperture&quot;:&quot;0&quot;,&quot;credit&quot;:&quot;&quot;,&quot;camera&quot;:&quot;&quot;,&quot;caption&quot;:&quot;&quot;,&quot;created_timestamp&quot;:&quot;0&quot;,&quot;copyright&quot;:&quot;&quot;,&quot;focal_length&quot;:&quot;0&quot;,&quot;iso&quot;:&quot;0&quot;,&quot;shutter_speed&quot;:&quot;0&quot;,&quot;title&quot;:&quot;&quot;,&quot;orientation&quot;:&quot;0&quot;}" data-image-title="a knight&#8217;s quest 2" data-image-description="" data-image-caption="" data-medium-file="https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2019/10/a-knights-quest-2.jpg?fit=300%2C169&amp;ssl=1" data-large-file="https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2019/10/a-knights-quest-2.jpg?fit=834%2C469&amp;ssl=1" class="aligncenter wp-image-39282" src="https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2019/10/a-knights-quest-2.jpg?resize=800%2C450" alt="" width="800" height="450" srcset="https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2019/10/a-knights-quest-2.jpg?w=1920&amp;ssl=1 1920w, https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2019/10/a-knights-quest-2.jpg?resize=300%2C169&amp;ssl=1 300w, https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2019/10/a-knights-quest-2.jpg?resize=768%2C432&amp;ssl=1 768w, https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2019/10/a-knights-quest-2.jpg?resize=1024%2C576&amp;ssl=1 1024w, https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2019/10/a-knights-quest-2.jpg?w=1668&amp;ssl=1 1668w" sizes="auto, (max-width: 800px) 100vw, 800px" /></a></p>
<p>La modellazione poligonale nel complesso del gioco presenta pregi e difetti: seppur antiquato sotto numerosi aspetti &#8211; ridestando forme vicine alle scorse generazioni -, i volti proposti sono ugualmente accettabili e si accompagnano bene a <strong>un level design discreto e forte di alcune location persino ben concepite</strong>. La routine di comandi è stata eccessivamente minimizzata, proponendo un pattern troppo elementare e debole di una limitata sequenza di tasti, omettendo così la possibilità di poter eseguire combo, banali o complesse che siano. Accettabile è invece il riscontro sul piano audio, proponendo jingle e temi sicuramente dimenticabili, ma coerenti con l’esperienza di gioco.</p>
<p>&nbsp;</p>
<p>Seppur sia piuttosto chiaro che a <em>Knight’s Quest</em> soffra di importanti lacune; è comunque possibile individuare dei punti d’interesse che andrebbero ugualmente portati all&#8217;attenzione. Come la sua potenziale funzione pedagogica. Il videogioco è indubbiamente <strong>poco adatto a un pubblico adulto</strong>, ciononostante lo stile grafico accattivante, combinato a un gameplay non particolarmente complesso, lo rende un titolo decisamente appropriato per un pubblico di più piccoli.</p>
<p><a href="http://www.playersmagazine.it/2019/11/03/knights-quest-unavventura-formazione/a-knights-quest-3/" rel="attachment wp-att-39283"><img data-recalc-dims="1" loading="lazy" decoding="async" data-attachment-id="39283" data-permalink="https://www.playersmagazine.it/2019/11/03/knights-quest-unavventura-formazione/a-knights-quest-3/" data-orig-file="https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2019/10/a-knights-quest-3.jpeg?fit=1399%2C787&amp;ssl=1" data-orig-size="1399,787" data-comments-opened="1" data-image-meta="{&quot;aperture&quot;:&quot;0&quot;,&quot;credit&quot;:&quot;&quot;,&quot;camera&quot;:&quot;&quot;,&quot;caption&quot;:&quot;&quot;,&quot;created_timestamp&quot;:&quot;0&quot;,&quot;copyright&quot;:&quot;&quot;,&quot;focal_length&quot;:&quot;0&quot;,&quot;iso&quot;:&quot;0&quot;,&quot;shutter_speed&quot;:&quot;0&quot;,&quot;title&quot;:&quot;&quot;,&quot;orientation&quot;:&quot;0&quot;}" data-image-title="a knight&#8217;s quest 3" data-image-description="" data-image-caption="" data-medium-file="https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2019/10/a-knights-quest-3.jpeg?fit=300%2C169&amp;ssl=1" data-large-file="https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2019/10/a-knights-quest-3.jpeg?fit=834%2C469&amp;ssl=1" class="aligncenter wp-image-39283" src="https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2019/10/a-knights-quest-3.jpeg?resize=800%2C450" alt="" width="800" height="450" srcset="https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2019/10/a-knights-quest-3.jpeg?w=1399&amp;ssl=1 1399w, https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2019/10/a-knights-quest-3.jpeg?resize=300%2C169&amp;ssl=1 300w, https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2019/10/a-knights-quest-3.jpeg?resize=768%2C432&amp;ssl=1 768w, https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2019/10/a-knights-quest-3.jpeg?resize=1024%2C576&amp;ssl=1 1024w" sizes="auto, (max-width: 800px) 100vw, 800px" /></a></p>
<p>Naturalmente non si sta banalizzando la capacità ludica di un bambino, d&#8217;altronde intere generazioni di videogiocatori si sono formate con ben altri titoli, caratterizzati sia da livelli di difficoltà persino maggiori, sia da design e gameplay poi passati alla storia; eppure è proprio la sua natura fiabesca, quasi di formazione, a rendere <em>A Knight’s Quest</em> adatto ai più piccoli. Questi impersoneranno <strong>un avventuriero che dovrà farsi carico delle sue responsabilità</strong>, cercando di porre un rimedio a quanto fatto e nel mentre, combattere scheletri caricaturali e altre amenità varie. Il profilo docile ma al contempo avvincente del nostro Rusty, lo rende perfetto per una rapida assimilazione da parte di un bambino o di una bambina, vedendo in lui più un loro coetaneo piuttosto che un’adolescente o un giovane adulto.</p>
<p><em>A Knight’s Quest</em> è una mancata occasione di realizzare un action adventure con una propria personalità e con un proprio timbro. Uno scarso combat system coadiuvato da un’eccessiva linearità rendono lo standard di questo gioco inaccostabile ad altri titoli della stessa famiglia. Ciononostante, la sua veste grafica e il suo concept lo rendono <strong>adatto ai videogiocatori dall&#8217;età più tenera.</strong></p>
<p><div class="su-note"  style="border-color:#9fd6dc;border-radius:3px;-moz-border-radius:3px;-webkit-border-radius:3px;"><div class="su-note-inner su-u-clearfix su-u-trim" style="background-color:#b9f0f6;border-color:#ffffff;color:#333333;border-radius:3px;-moz-border-radius:3px;-webkit-border-radius:3px;"><center><strong>Players</strong> è un progetto gratuito.</p>
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<p>Grazie!</center></div></div></p>
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		<title>Assassin&#8217;s Creed Odyssey &#8211; Rivoluzione in corso</title>
		<link>https://www.playersmagazine.it/2019/01/04/assassins-creed-odyssey-rivoluzione-in-corso/</link>
		
		<dc:creator><![CDATA[Claudio Magistrelli]]></dc:creator>
		<pubDate>Fri, 04 Jan 2019 05:41:15 +0000</pubDate>
				<category><![CDATA[Articoli]]></category>
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		<category><![CDATA[Antica Grecia]]></category>
		<category><![CDATA[assassin's creed]]></category>
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					<description><![CDATA[<p>Odissea: Ubisoft non poteva scegliere un titolo migliore per il nuovo della sua saga più importante, Assassin&#8217;s Creed. Per una &#8230; </p>
<p>L'articolo <a href="https://www.playersmagazine.it/2019/01/04/assassins-creed-odyssey-rivoluzione-in-corso/">Assassin&#8217;s Creed Odyssey &#8211; Rivoluzione in corso</a> sembra essere il primo su <a href="https://www.playersmagazine.it">Players</a>.</p>
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										<content:encoded><![CDATA[<p><em>Odissea</em>: Ubisoft non poteva scegliere un titolo migliore per il nuovo della sua saga più importante, <em>Assassin&#8217;s Creed</em>. Per una lunga serie di motivi, che non si esauriscono di certo nelle diverse decine di ore necessarie per giungere al termine dell&#8217;ultima missione principale, ma che sono piuttosto ricollegabili alla sua necessità di ritrovare una propria strada, una propria dimensione, un proprio scopo. Una condizione che rende <a href="https://www.amazon.it/gp/product/B07FSL721G/ref=as_li_tl?ie=UTF8&amp;camp=3414&amp;creative=21718&amp;creativeASIN=B07FSL721G&amp;linkCode=as2&amp;tag=playemagaz-21&amp;linkId=9ae759590598e4df12824a3ae6f0100d" target="_blank" rel="noopener"><em>Assassin&#8217;s Creed Odyssey</em></a> <strong>un esempio paradigmatico dello stato del videogioco nel 2018</strong> &#8211; condizione che per altro non sembra in procinto di cambiare nemmeno nel 2019.</p>
<p>Come raccontavamo nella recensione del <a href="http://www.playersmagazine.it/2017/11/06/la-primavera-araba-di-assassins-creed-origins/" target="_blank" rel="noopener">precedente capitolo</a>, le radici della nuova impostazione della saga affondano nel passato e sono figlie della <strong>volontà di svecchiare il brand</strong> e allontanarlo da una struttura che ormai aveva esaurito il potenziale narrativo e ludico. Così l&#8217;anno scorso <em style="font-weight: bold;">Assasssin&#8217;s Creed</em><b> si è reinventato abbracciando con </b><a href="https://www.amazon.it/gp/product/B0721MMXN6/ref=as_li_tl?ie=UTF8&amp;camp=3414&amp;creative=21718&amp;creativeASIN=B0721MMXN6&amp;linkCode=as2&amp;tag=playemagaz-21&amp;linkId=ae3df2a70c5602aab44f602891deeb95" target="_blank" rel="noopener"><em style="font-weight: bold;">Origins</em></a><b> la struttura dell&#8217;open world moderno</b> a scapito dell&#8217;action-adventure a macro aree che l&#8217;aveva finora caratterizzato. L&#8217;altro elemento sacrificato sull&#8217;altare della modernità avrebbe dovuto essere la cadenza annuale, incombenza troppo stringente per dare libero sfogo alla creatività e consentire al franchise di evolversi e rispettare alti standard di qualità.</p>
<p>Invece, come avrete notato, è passato un anno e un nuovo <em>Assassin&#8217;s Creed</em> è di nuovo oggetto della nostra analisi, il che dice parecchio sugli scopi che <em>Odyssey</em> si prefigge di raggiungere. Ignoro, per altro, le motivazioni che hanno spinto Ubisoft a ricondurre la saga alla periodicità annuale. Ho letto che lo sviluppo dei due titoli sarebbe avvenuto quasi in parallelo, il che spingerebbe a supporre <strong>una sorta di esperimento volto a carpire le preferenze del pubblico per le due formule lievemente differenti</strong>, una più votata all&#8217;azione mentre l&#8217;altra, quella di cui stiamo parlando, ibridata con il gioco di ruolo. Al di là delle supposizioni, tuttavia, tale decisione tradisce fin da subito <strong>l&#8217;impellente necessità di <em>Assassin&#8217;s Creed</em> di non perdere il treno</strong>, capitalizzare la discreta accoglienza ricevuta dal precedente episodio e mantenere il suo spazio nel novero dei grossi titoli che ogni anno si dividono la torta del mercato.</p>
<p><a href="http://www.playersmagazine.it/2019/01/04/assassins-creed-odyssey-rivoluzione-in-corso/1538727787_assassins-creed-odyssey_5ga1/" rel="attachment wp-att-36207"><img data-recalc-dims="1" loading="lazy" decoding="async" data-attachment-id="36207" data-permalink="https://www.playersmagazine.it/2019/01/04/assassins-creed-odyssey-rivoluzione-in-corso/1538727787_assassins-creed-odyssey_5ga1/" data-orig-file="https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2019/01/1538727787_assassins-creed-odyssey_5ga1.jpg?fit=1280%2C720&amp;ssl=1" data-orig-size="1280,720" data-comments-opened="1" data-image-meta="{&quot;aperture&quot;:&quot;0&quot;,&quot;credit&quot;:&quot;&quot;,&quot;camera&quot;:&quot;&quot;,&quot;caption&quot;:&quot;&quot;,&quot;created_timestamp&quot;:&quot;0&quot;,&quot;copyright&quot;:&quot;&quot;,&quot;focal_length&quot;:&quot;0&quot;,&quot;iso&quot;:&quot;0&quot;,&quot;shutter_speed&quot;:&quot;0&quot;,&quot;title&quot;:&quot;&quot;,&quot;orientation&quot;:&quot;0&quot;}" data-image-title="1538727787_assassins-creed-odyssey_5ga1" data-image-description="" data-image-caption="" data-medium-file="https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2019/01/1538727787_assassins-creed-odyssey_5ga1.jpg?fit=300%2C169&amp;ssl=1" data-large-file="https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2019/01/1538727787_assassins-creed-odyssey_5ga1.jpg?fit=834%2C469&amp;ssl=1" class="aligncenter wp-image-36207" src="https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2019/01/1538727787_assassins-creed-odyssey_5ga1.jpg?resize=800%2C450" alt="" width="800" height="450" srcset="https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2019/01/1538727787_assassins-creed-odyssey_5ga1.jpg?w=1280&amp;ssl=1 1280w, https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2019/01/1538727787_assassins-creed-odyssey_5ga1.jpg?resize=300%2C169&amp;ssl=1 300w, https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2019/01/1538727787_assassins-creed-odyssey_5ga1.jpg?resize=768%2C432&amp;ssl=1 768w, https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2019/01/1538727787_assassins-creed-odyssey_5ga1.jpg?resize=1024%2C576&amp;ssl=1 1024w" sizes="auto, (max-width: 800px) 100vw, 800px" /></a></p>
<p>Per riuscirci, <em>Odyssey</em> deve assicurarsi di piacere allo spettro di pubblico più vasto possibile ed è in questo senso che vanno intese le contraddizioni che lo accompagnano. A partire dall&#8217;<strong>Exploration Mode</strong>, un&#8217;opzione attivabile in qualunque momento che consente di spegnere buona parte degli indicatori a video, facilitatori che di fondo privano il giocatore della necessità di prestare attenzione, guidandolo passo passo verso la conclusione. <strong>L&#8217;impatto della sua attivazione supera di gran lunga il mero impatto estetico, ma trasmuta l&#8217;approccio al gioco.</strong> L&#8217;assenza di ogni tipo di indicazione spinge il giocatore a cercare all&#8217;interno del gioco, e non nell&#8217;interfaccia, indizi e segnali che possano guidare le sue mosse.</p>
<p>L&#8217;intera avventura dunque è disegnata per essere fruita in entrambi i modi, il che richiede <strong>uno sforzo di design notevole rispetto all&#8217;implementazione della sola modalità canonica</strong>. Rimuovendo la sovrastruttura dell&#8217;interfaccia grafica, inoltre, il gioco può sfoggiare senza la sovrapposizione di orpelli tutto lo splendore digitale con cui riesce a riprodurre il brutale splendore naturale  della Grecia antica con le sue isole, le sue rocce bianche che si stagliano sul verde della vegetazione e il blu del mare, senza che croci, messaggi testuali o icone distraggano da<strong> una rappresentazione studiata e realizzata con cura e maestria</strong>. Risulta evidente che già la semplice concezione di questa duplice natura del gioco abbia richiesto uno sforzo aggiuntivo, per non parlare della sua implementazione.Eppure <strong><em>Odyssey </em> non si abbandona mai pienamente alla formula verso cui strizza l&#8217;occhio</strong>, ovvero quella di <em>Breath of the Wild</em>, e parte dei motivi si possono ricondurre al fatto che il suo pubblico abituale non sia quello Nintendo, quindi pronto o abituato a un gameplay preponderante rispetto ad ogni altro elemento.</p>
<p><a href="http://www.playersmagazine.it/2019/01/04/assassins-creed-odyssey-rivoluzione-in-corso/acod_screen_leonidas_180910_6pm_cest_1536329871/" rel="attachment wp-att-36208"><img data-recalc-dims="1" loading="lazy" decoding="async" data-attachment-id="36208" data-permalink="https://www.playersmagazine.it/2019/01/04/assassins-creed-odyssey-rivoluzione-in-corso/acod_screen_leonidas_180910_6pm_cest_1536329871/" data-orig-file="https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2019/01/ACOD_screen_Leonidas_180910_6pm_CEST_1536329871.jpg?fit=3840%2C2160&amp;ssl=1" data-orig-size="3840,2160" data-comments-opened="1" data-image-meta="{&quot;aperture&quot;:&quot;0&quot;,&quot;credit&quot;:&quot;&quot;,&quot;camera&quot;:&quot;&quot;,&quot;caption&quot;:&quot;&quot;,&quot;created_timestamp&quot;:&quot;0&quot;,&quot;copyright&quot;:&quot;&quot;,&quot;focal_length&quot;:&quot;0&quot;,&quot;iso&quot;:&quot;0&quot;,&quot;shutter_speed&quot;:&quot;0&quot;,&quot;title&quot;:&quot;&quot;,&quot;orientation&quot;:&quot;1&quot;}" data-image-title="ACOD_screen_Leonidas_180910_6pm_CEST_1536329871" data-image-description="" data-image-caption="" data-medium-file="https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2019/01/ACOD_screen_Leonidas_180910_6pm_CEST_1536329871.jpg?fit=300%2C169&amp;ssl=1" data-large-file="https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2019/01/ACOD_screen_Leonidas_180910_6pm_CEST_1536329871.jpg?fit=834%2C469&amp;ssl=1" class="aligncenter wp-image-36208" src="https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2019/01/ACOD_screen_Leonidas_180910_6pm_CEST_1536329871.jpg?resize=800%2C450" alt="" width="800" height="450" srcset="https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2019/01/ACOD_screen_Leonidas_180910_6pm_CEST_1536329871.jpg?w=3840&amp;ssl=1 3840w, https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2019/01/ACOD_screen_Leonidas_180910_6pm_CEST_1536329871.jpg?resize=300%2C169&amp;ssl=1 300w, https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2019/01/ACOD_screen_Leonidas_180910_6pm_CEST_1536329871.jpg?resize=768%2C432&amp;ssl=1 768w, https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2019/01/ACOD_screen_Leonidas_180910_6pm_CEST_1536329871.jpg?resize=1024%2C576&amp;ssl=1 1024w, https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2019/01/ACOD_screen_Leonidas_180910_6pm_CEST_1536329871.jpg?w=1668&amp;ssl=1 1668w, https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2019/01/ACOD_screen_Leonidas_180910_6pm_CEST_1536329871.jpg?w=2502&amp;ssl=1 2502w" sizes="auto, (max-width: 800px) 100vw, 800px" /></a></p>
<p>L&#8217;<em>Odissea</em> di <em>Assassin&#8217;s Creed</em> si gioca dunque in equilibrio su un filo. Da un lato la volontà di trovare <strong>una nuova formula</strong>, dall&#8217;altra <strong>la necessità di piacere</strong> a un pubblico di massa, <strong>riavvicinare gli scontenti</strong> degli ultimi capitoli e <strong>ammaliare</strong> nuovi potenziali giocatori. Ecco dunque spiegata la strana convivenza tra l&#8217;Exploration Mode e l&#8217;onnipresente interfaccia, prima di una lunga serie di coabitazioni che certificano l&#8217;equilibrismo produttivo alle spalle di <em>Odyssey</em>.</p>
<p>L&#8217;apertura ruolistica si concretizza, ad esempio, nell&#8217;introduzione di <strong>una serie di quest più aperte</strong>, caratterizzate da dialoghi ad albero che consentono di scegliere il proprio approccio alla questione oggetto della missione, generando però in realtà mutamenti marginali e poco incisivi nell&#8217;economia della trama. Sul versante narrativo invece il gioco pare avere in qualche modo aver superato <strong>l&#8217;impostazione storico-complottista alla Giacobbo</strong>, al punto che è quasi difficile accorgersi come <em>Odyssey</em> racconti l&#8217;alba dell&#8217;Ordine dei Templari, dopo aver narrato la nascita degli Assassini in <em>Origins</em>. Eppure permangono <strong>sussulti del passato</strong>, come le pur brevi sequenze all&#8217;esterno dell&#8217;Animus.</p>
<p><a href="http://www.playersmagazine.it/2019/01/04/assassins-creed-odyssey-rivoluzione-in-corso/assassinscreedodyssey-news-2018-06-25_nt5d/" rel="attachment wp-att-36211"><img data-recalc-dims="1" loading="lazy" decoding="async" data-attachment-id="36211" data-permalink="https://www.playersmagazine.it/2019/01/04/assassins-creed-odyssey-rivoluzione-in-corso/assassinscreedodyssey-news-2018-06-25_nt5d/" data-orig-file="https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2019/01/assassinscreedodyssey-news-2018-06-25_nt5d.jpg?fit=1522%2C864&amp;ssl=1" data-orig-size="1522,864" data-comments-opened="1" data-image-meta="{&quot;aperture&quot;:&quot;0&quot;,&quot;credit&quot;:&quot;&quot;,&quot;camera&quot;:&quot;&quot;,&quot;caption&quot;:&quot;&quot;,&quot;created_timestamp&quot;:&quot;0&quot;,&quot;copyright&quot;:&quot;&quot;,&quot;focal_length&quot;:&quot;0&quot;,&quot;iso&quot;:&quot;0&quot;,&quot;shutter_speed&quot;:&quot;0&quot;,&quot;title&quot;:&quot;&quot;,&quot;orientation&quot;:&quot;0&quot;}" data-image-title="assassinscreedodyssey-news-2018-06-25_nt5d" data-image-description="" data-image-caption="" data-medium-file="https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2019/01/assassinscreedodyssey-news-2018-06-25_nt5d.jpg?fit=300%2C170&amp;ssl=1" data-large-file="https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2019/01/assassinscreedodyssey-news-2018-06-25_nt5d.jpg?fit=834%2C473&amp;ssl=1" class="aligncenter wp-image-36211" src="https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2019/01/assassinscreedodyssey-news-2018-06-25_nt5d.jpg?resize=800%2C454" alt="" width="800" height="454" srcset="https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2019/01/assassinscreedodyssey-news-2018-06-25_nt5d.jpg?w=1522&amp;ssl=1 1522w, https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2019/01/assassinscreedodyssey-news-2018-06-25_nt5d.jpg?resize=300%2C170&amp;ssl=1 300w, https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2019/01/assassinscreedodyssey-news-2018-06-25_nt5d.jpg?resize=768%2C436&amp;ssl=1 768w, https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2019/01/assassinscreedodyssey-news-2018-06-25_nt5d.jpg?resize=1024%2C581&amp;ssl=1 1024w" sizes="auto, (max-width: 800px) 100vw, 800px" /></a></p>
<p>Proprio la presenza di alcuni personaggi storici, tuttavia, contribuisce ad esasperare <strong>la contraddizione più aspra del gioco</strong>, quella che vede contrapposti <strong>il libero arbitrio</strong>, oggetto di conversazioni anche parecchio interessanti con una riproduzione in bit di Socrate, e <strong>la violenza</strong> come unica arma per la risoluzione di conflitti offerta ad Alexios o Kassandra, i due protagonisti. Per quanto il confine tra bene e male possa presentarsi sfumato, finalmente lontano dalla netta dicotomia dei capitoli ascrivibili alla prima fase delle serie, <strong>l&#8217;uccisione del nemico si riduce alla sola opzione percorribile.</strong> Non c&#8217;è da stupirsene: in fondo il gioco si intitola pur sempre <em>Assassin&#8217;s Creed</em>, e il fatto che sulla cover si rimandi apertamente ad una loggia di assassini e non di filosofi dovrebbe fornire sufficienti indizi circa l&#8217;attività principale del gioco. Tuttavia, in un ennesimo corto circuito, <strong>l&#8217;assassinio è paradossalmente l&#8217;ultima delle opzioni a cui ci si può affidare</strong>, ormai efficace solo sulle guardie di infimo livello, sostituito da un sistema di combattimento ancorato al livello e all&#8217;equipaggiamento dei personaggi.</p>
<p>Il campo di battaglia ormai è enorme come la mappa stessa &#8211; così grande da rendere quasi impossibile la sua esplorazione completa &#8211; e si estende sull&#8217;intera <strong>regione che ha dato il nome al celebre conflitto</strong>, quello del Peloponneso, in cui Alexios e Kassandra possono cambiare casacca ad ogni occasione, persino dopo aver prestato giuramento ad una delle due fazioni. Ogni isola, ogni battaglia è una parentesi nel <strong>guerra in cui il giocatore è chiamato ad agire secondo il suo personale interesse del momento</strong>, senza particolari ripercussioni dovute a una bizzarra interpretazione dei concetti di lealtà o moralità.</p>
<p><a href="http://www.playersmagazine.it/2019/01/04/assassins-creed-odyssey-rivoluzione-in-corso/gallery_modale_02/" rel="attachment wp-att-36212"><img data-recalc-dims="1" loading="lazy" decoding="async" data-attachment-id="36212" data-permalink="https://www.playersmagazine.it/2019/01/04/assassins-creed-odyssey-rivoluzione-in-corso/gallery_modale_02/" data-orig-file="https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2019/01/gallery_modale_02.jpg?fit=3840%2C2160&amp;ssl=1" data-orig-size="3840,2160" data-comments-opened="1" data-image-meta="{&quot;aperture&quot;:&quot;0&quot;,&quot;credit&quot;:&quot;&quot;,&quot;camera&quot;:&quot;&quot;,&quot;caption&quot;:&quot;&quot;,&quot;created_timestamp&quot;:&quot;0&quot;,&quot;copyright&quot;:&quot;&quot;,&quot;focal_length&quot;:&quot;0&quot;,&quot;iso&quot;:&quot;0&quot;,&quot;shutter_speed&quot;:&quot;0&quot;,&quot;title&quot;:&quot;&quot;,&quot;orientation&quot;:&quot;0&quot;}" data-image-title="gallery_modale_02" data-image-description="" data-image-caption="" data-medium-file="https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2019/01/gallery_modale_02.jpg?fit=300%2C169&amp;ssl=1" data-large-file="https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2019/01/gallery_modale_02.jpg?fit=834%2C469&amp;ssl=1" class="aligncenter wp-image-36212" src="https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2019/01/gallery_modale_02.jpg?resize=800%2C450" alt="" width="800" height="450" srcset="https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2019/01/gallery_modale_02.jpg?w=3840&amp;ssl=1 3840w, https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2019/01/gallery_modale_02.jpg?resize=300%2C169&amp;ssl=1 300w, https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2019/01/gallery_modale_02.jpg?resize=768%2C432&amp;ssl=1 768w, https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2019/01/gallery_modale_02.jpg?resize=1024%2C576&amp;ssl=1 1024w, https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2019/01/gallery_modale_02.jpg?w=1668&amp;ssl=1 1668w, https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2019/01/gallery_modale_02.jpg?w=2502&amp;ssl=1 2502w" sizes="auto, (max-width: 800px) 100vw, 800px" /></a></p>
<p>Forse non c,è mai stata una migliore metafora dell&#8217;<strong>insensatezza della guerra</strong>, uno scontro armato tra ideologie contrapposte, ciascuna disposta a tradire i suoi princìpi più ferrei per sopraffare il nemico, mentre sotto le sue nubi una miriade di<strong> protagonisti e comparse si muovono cercando di uscirne vivi</strong>, massimizzando al contempo il proprio tornaconto personale costruito sul caos.</p>
<p><strong>O forse oggi non ci può essere videogioco (di massa) diverso da questo</strong>, qualora cerchi di trasmettere un messaggio, poiché le stesse <strong>contraddizioni produttive attraverso cui viene assemblato</strong> finiranno fatalmente per riemergere nella combinazione di parti che lo compongono. Per superare questo limite l&#8217;industria dovrebbe cambiare radicalmente la sua concezione del lavoro e ritornare ad un&#8217;impostazione più autoriale. Risulta inevitabile, oggi, il fatto che qualunque gioco si presenti come una somma di contraddizioni, è una conseguenza diretta del <strong>somma di visioni e di team interni</strong> che convergono per la creazione del prodotto finale.</p>
<p><em>Odyssey</em> dunque è figlio delle sue contraddizioni interne, come qualunque altro gioco portato sul mercato da un grosso publisher, ma ne è al contempo &#8211; come detto in apertura &#8211; paradigma, perchè <strong>non si limita a subire le contraddizioni, ma piuttosto le rielabora</strong>, rendendole parte integrante del proprio discorso, per quanto sia forse impossibile stabilire quanta consapevolezza possa esserci in questo approccio, o <strong>cosa ne resterà alla prossima iterazione</strong>, quando le preferenze dei giocatori e dell&#8217;ambiente decideranno ancora una volta la nuova forma di <em>Assassin&#8217;s Creed</em>.</p>
<p><div class="su-note"  style="border-color:#9fd6dc;border-radius:3px;-moz-border-radius:3px;-webkit-border-radius:3px;"><div class="su-note-inner su-u-clearfix su-u-trim" style="background-color:#b9f0f6;border-color:#ffffff;color:#333333;border-radius:3px;-moz-border-radius:3px;-webkit-border-radius:3px;"><center><strong>Players</strong> è un progetto gratuito.</p>
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<p>Grazie!</center></div></div></p>
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		<title>God of War &#8211; No, davvero Kratos, non sei tu, sono io</title>
		<link>https://www.playersmagazine.it/2018/05/21/god-of-war-no-davvero-kratos-non-sei-tu-sono-io/</link>
		
		<dc:creator><![CDATA[Claudio Magistrelli]]></dc:creator>
		<pubDate>Mon, 21 May 2018 05:28:21 +0000</pubDate>
				<category><![CDATA[Videogiochi]]></category>
		<category><![CDATA[God of War]]></category>
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		<category><![CDATA[piano sequenza]]></category>
		<category><![CDATA[Santa Monica]]></category>
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					<description><![CDATA[<p>Ci ho pensato molto prima di fermarmi, mettermi davanti alla tastiera e scrivere quello che sto per scrivere. Perché in &#8230; </p>
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										<content:encoded><![CDATA[<p>Ci ho pensato molto prima di fermarmi, mettermi davanti alla tastiera e scrivere quello che sto per scrivere. Perché in fondo quando sei il solo, o ha la percezione di essere il solo, a vedere qualcosa sotto un punto di vista estremamente minoritario, il dubbio che quello in torto sia tu ti deve venire. Ci ho ripensato giorni, ho riletto tutte le recensioni, eppure no, rimango convinto del mio punto di vista minoritario: non ho trovato in <em><a href="https://www.amazon.it/gp/product/B071JYSFH8/ref=as_li_tl?ie=UTF8&amp;camp=3414&amp;creative=21718&amp;creativeASIN=B071JYSFH8&amp;linkCode=as2&amp;tag=playemagaz-21&amp;linkId=17c50b7775d640467d48f720f611ccc5" target="_blank" rel="noopener">God of War</a><img loading="lazy" decoding="async" style="border: none !important; margin: 0px !important;" src="//ir-it.amazon-adsystem.com/e/ir?t=playemagaz-21&amp;l=am2&amp;o=29&amp;a=B071JYSFH8" alt="" width="1" height="1" border="0" /></em> quel capolavoro che tutti hanno visto.</p>
<p>Sento già i borbottii, perciò sgombriamo il campo dagli equivoci: per quanto la mia valutazione della nuova incarnazione di Kratos differisca da quella di buona parte dei recensori &#8211; il metascore di <em>God of War</em> è <a href="http://www.metacritic.com/game/playstation-4/god-of-war/critic-reviews" target="_blank" rel="noopener">94</a> e i 10 tondi abbondano sulle testate più autorevoli, <a href="https://www.telegraph.co.uk/gaming/reviews/god-war-ps4-review-one-gorgeous-spectacular-impactful-blockbusters/" target="_blank" rel="noopener">anche non di settore</a>  &#8211; riconosco al gioco dei Santa Monica meriti indiscutibili. Innanzi tutto la forza, la volontà e soprattutto la capacità di reindirizzare un franchise di queste dimensioni e di questo peso in una nuova direzione, col rischio di alienarsi la fanbase.</p>
<p><a href="http://www.playersmagazine.it/2018/05/21/god-of-war-no-davvero-kratos-non-sei-tu-sono-io/gow_launchscreen_02/" rel="attachment wp-att-33663"><img data-recalc-dims="1" loading="lazy" decoding="async" data-attachment-id="33663" data-permalink="https://www.playersmagazine.it/2018/05/21/god-of-war-no-davvero-kratos-non-sei-tu-sono-io/gow_launchscreen_02/" data-orig-file="https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2018/05/GOW_LaunchScreen_02.jpg?fit=1920%2C1080&amp;ssl=1" data-orig-size="1920,1080" data-comments-opened="1" data-image-meta="{&quot;aperture&quot;:&quot;0&quot;,&quot;credit&quot;:&quot;&quot;,&quot;camera&quot;:&quot;&quot;,&quot;caption&quot;:&quot;&quot;,&quot;created_timestamp&quot;:&quot;0&quot;,&quot;copyright&quot;:&quot;&quot;,&quot;focal_length&quot;:&quot;0&quot;,&quot;iso&quot;:&quot;0&quot;,&quot;shutter_speed&quot;:&quot;0&quot;,&quot;title&quot;:&quot;&quot;,&quot;orientation&quot;:&quot;1&quot;}" data-image-title="GOW_LaunchScreen_02" data-image-description="" data-image-caption="" data-medium-file="https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2018/05/GOW_LaunchScreen_02.jpg?fit=300%2C169&amp;ssl=1" data-large-file="https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2018/05/GOW_LaunchScreen_02.jpg?fit=834%2C469&amp;ssl=1" class="aligncenter wp-image-33663" src="https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2018/05/GOW_LaunchScreen_02.jpg?resize=800%2C450" alt="" width="800" height="450" srcset="https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2018/05/GOW_LaunchScreen_02.jpg?w=1920&amp;ssl=1 1920w, https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2018/05/GOW_LaunchScreen_02.jpg?resize=300%2C169&amp;ssl=1 300w, https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2018/05/GOW_LaunchScreen_02.jpg?resize=768%2C432&amp;ssl=1 768w, https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2018/05/GOW_LaunchScreen_02.jpg?resize=1024%2C576&amp;ssl=1 1024w, https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2018/05/GOW_LaunchScreen_02.jpg?w=1668&amp;ssl=1 1668w" sizes="auto, (max-width: 800px) 100vw, 800px" /></a></p>
<p>Ma è dal punto di vista della messa in scena che il team californiano si è superato: <em>God of War</em> si presenta come un unico, lunghissimo e maestoso piano sequenza di circa quaranta ore. Un&#8217;impresa titanica che farebbe tremare i polsi solo all&#8217;idea a qualunque regista. Un achievement tecnico che resterà nella storia, il cui raggiungimento deve aver richiesto uno studio lunghissimo e dispendioso sulla gestione della telecamera e sulla costruzione del mondo di gioco , tenendo conto del fatto che non esiste un precedente a cui appoggiarsi.</p>
<p>Ho parlato però di messa in scena e non di risultato tecnico perchè, se da un lato la compattezza del gioco priva di transizioni dall&#8217;inizio alla fine fa di tutto per spingere sull&#8217;immersione, dall&#8217;altro la scenografia in cui questo maestoso spettacolo muove i suoi passi rema in direzione opposta. L&#8217;ambientazione norrena &#8211; mi è giunta voce che non si possa scrivere di <em>God of War</em> senza usare questo aggettivo, per cui mi adeguo &#8211; è sì meravigliosa, ma meravigliosa quanto un diorama, immobile e intoccabile.</p>
<p><a href="http://www.playersmagazine.it/2018/05/21/god-of-war-no-davvero-kratos-non-sei-tu-sono-io/gow_launchscreen_03/" rel="attachment wp-att-33664"><img data-recalc-dims="1" loading="lazy" decoding="async" data-attachment-id="33664" data-permalink="https://www.playersmagazine.it/2018/05/21/god-of-war-no-davvero-kratos-non-sei-tu-sono-io/gow_launchscreen_03/" data-orig-file="https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2018/05/GOW_LaunchScreen_03.jpg?fit=1920%2C1080&amp;ssl=1" data-orig-size="1920,1080" data-comments-opened="1" data-image-meta="{&quot;aperture&quot;:&quot;0&quot;,&quot;credit&quot;:&quot;&quot;,&quot;camera&quot;:&quot;&quot;,&quot;caption&quot;:&quot;&quot;,&quot;created_timestamp&quot;:&quot;0&quot;,&quot;copyright&quot;:&quot;&quot;,&quot;focal_length&quot;:&quot;0&quot;,&quot;iso&quot;:&quot;0&quot;,&quot;shutter_speed&quot;:&quot;0&quot;,&quot;title&quot;:&quot;&quot;,&quot;orientation&quot;:&quot;1&quot;}" data-image-title="GOW_LaunchScreen_03" data-image-description="" data-image-caption="" data-medium-file="https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2018/05/GOW_LaunchScreen_03.jpg?fit=300%2C169&amp;ssl=1" data-large-file="https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2018/05/GOW_LaunchScreen_03.jpg?fit=834%2C469&amp;ssl=1" class="aligncenter wp-image-33664" src="https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2018/05/GOW_LaunchScreen_03.jpg?resize=800%2C450" alt="" width="800" height="450" srcset="https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2018/05/GOW_LaunchScreen_03.jpg?w=1920&amp;ssl=1 1920w, https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2018/05/GOW_LaunchScreen_03.jpg?resize=300%2C169&amp;ssl=1 300w, https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2018/05/GOW_LaunchScreen_03.jpg?resize=768%2C432&amp;ssl=1 768w, https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2018/05/GOW_LaunchScreen_03.jpg?resize=1024%2C576&amp;ssl=1 1024w, https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2018/05/GOW_LaunchScreen_03.jpg?w=1668&amp;ssl=1 1668w" sizes="auto, (max-width: 800px) 100vw, 800px" /></a></p>
<p>Non saprei se sia una scelta stilistica voluta o frutto di limitazioni tecniche, ma muoversi tra le lussureggianti foreste e i monti innevati di <em>GoW</em> dopo aver attraversato <a href="https://www.zelda.com/breath-of-the-wild/" target="_blank" rel="noopener">il regno di Hyrule</a> è un&#8217;esperienza straniante. Uscire da un mondo certo più stilizzato, ma in cui ogni elemento reagisce sia all&#8217;interazione col giocatore che alle forze fisiche lo governano, per tuffarsi in una riproduzione sì più realistica, ma di fondo statica e inerte, spinge alla riflessione.</p>
<p>Quelle appena esposte sono due concezioni del videogioco diverse e altrettanto dignitose, per quanto ciascuno abbia la propria preferenza. Tuttavia il risultato che ottengono è differente. Il mondo di <em>God of War</em> suscita stupore perchè bello a vedersi, ma tradisce la sua natura di finzione. Quando la potente ascia di Kratos si scaglia contro una botte o un tronco d&#8217;albero e questi al colpo subito con la più placida impassibilità, parte degli sforzi dei Santa Monica di tenere te giocatore all&#8217;interno del gioco senza concederti vie di fuga vengono almeno in parte vanificati.</p>
<p><a href="http://www.playersmagazine.it/2018/05/21/god-of-war-no-davvero-kratos-non-sei-tu-sono-io/gow_launchscreen_07/" rel="attachment wp-att-33665"><img data-recalc-dims="1" loading="lazy" decoding="async" data-attachment-id="33665" data-permalink="https://www.playersmagazine.it/2018/05/21/god-of-war-no-davvero-kratos-non-sei-tu-sono-io/gow_launchscreen_07/" data-orig-file="https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2018/05/GOW_LaunchScreen_07.jpg?fit=1920%2C1080&amp;ssl=1" data-orig-size="1920,1080" data-comments-opened="1" data-image-meta="{&quot;aperture&quot;:&quot;0&quot;,&quot;credit&quot;:&quot;&quot;,&quot;camera&quot;:&quot;&quot;,&quot;caption&quot;:&quot;&quot;,&quot;created_timestamp&quot;:&quot;0&quot;,&quot;copyright&quot;:&quot;&quot;,&quot;focal_length&quot;:&quot;0&quot;,&quot;iso&quot;:&quot;0&quot;,&quot;shutter_speed&quot;:&quot;0&quot;,&quot;title&quot;:&quot;&quot;,&quot;orientation&quot;:&quot;1&quot;}" data-image-title="GOW_LaunchScreen_07" data-image-description="" data-image-caption="" data-medium-file="https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2018/05/GOW_LaunchScreen_07.jpg?fit=300%2C169&amp;ssl=1" data-large-file="https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2018/05/GOW_LaunchScreen_07.jpg?fit=834%2C469&amp;ssl=1" class="aligncenter wp-image-33665" src="https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2018/05/GOW_LaunchScreen_07.jpg?resize=800%2C450" alt="" width="800" height="450" srcset="https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2018/05/GOW_LaunchScreen_07.jpg?w=1920&amp;ssl=1 1920w, https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2018/05/GOW_LaunchScreen_07.jpg?resize=300%2C169&amp;ssl=1 300w, https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2018/05/GOW_LaunchScreen_07.jpg?resize=768%2C432&amp;ssl=1 768w, https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2018/05/GOW_LaunchScreen_07.jpg?resize=1024%2C576&amp;ssl=1 1024w, https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2018/05/GOW_LaunchScreen_07.jpg?w=1668&amp;ssl=1 1668w" sizes="auto, (max-width: 800px) 100vw, 800px" /></a></p>
<p>Si potrebbe radicalizzare oltre la critica e discutere della differenza tra un mondo aperto che lascia emergere la storia come conseguenza delle azioni del giocatore e un percorso impostato, ma probabilmente mi allontanerei troppo dal punto del discorso infilandomi in un pantano di scelte stilistiche soggettive.</p>
<p>Più emblematico, piuttosto, è il duplice ruolo di Atreus, il cui valore nel contesto di gioco cambia tra le fasi narrative e quelle d&#8217;azione: da un lato la sua giovane età e l&#8217;educazione materna lo rendono inadatto al mondo violento di Kratos, il quale ha come primo obiettivo la sua protezione, dall&#8217;altro invece quando partono i combattimenti l&#8217;IA che lo controlla gli consente di cavarsela e sopravvivere quasi sempre. Non solo mi è capitato di rado di dovermi precipitare a salvare Atreus, ma ben più di frequente il mio Kratos è crollato vittima dei colpi in situazioni che non sembravano invece impensierire il ragazzino e il suo arco.</p>
<p><a href="http://www.playersmagazine.it/2018/05/21/god-of-war-no-davvero-kratos-non-sei-tu-sono-io/gow_launchscreen_05/" rel="attachment wp-att-33666"><img data-recalc-dims="1" loading="lazy" decoding="async" data-attachment-id="33666" data-permalink="https://www.playersmagazine.it/2018/05/21/god-of-war-no-davvero-kratos-non-sei-tu-sono-io/gow_launchscreen_05/" data-orig-file="https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2018/05/GOW_LaunchScreen_05.jpg?fit=1920%2C1080&amp;ssl=1" data-orig-size="1920,1080" data-comments-opened="1" data-image-meta="{&quot;aperture&quot;:&quot;0&quot;,&quot;credit&quot;:&quot;&quot;,&quot;camera&quot;:&quot;&quot;,&quot;caption&quot;:&quot;&quot;,&quot;created_timestamp&quot;:&quot;0&quot;,&quot;copyright&quot;:&quot;&quot;,&quot;focal_length&quot;:&quot;0&quot;,&quot;iso&quot;:&quot;0&quot;,&quot;shutter_speed&quot;:&quot;0&quot;,&quot;title&quot;:&quot;&quot;,&quot;orientation&quot;:&quot;1&quot;}" data-image-title="GOW_LaunchScreen_05" data-image-description="" data-image-caption="" data-medium-file="https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2018/05/GOW_LaunchScreen_05.jpg?fit=300%2C169&amp;ssl=1" data-large-file="https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2018/05/GOW_LaunchScreen_05.jpg?fit=834%2C469&amp;ssl=1" class="aligncenter wp-image-33666" src="https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2018/05/GOW_LaunchScreen_05.jpg?resize=800%2C450" alt="" width="800" height="450" srcset="https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2018/05/GOW_LaunchScreen_05.jpg?w=1920&amp;ssl=1 1920w, https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2018/05/GOW_LaunchScreen_05.jpg?resize=300%2C169&amp;ssl=1 300w, https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2018/05/GOW_LaunchScreen_05.jpg?resize=768%2C432&amp;ssl=1 768w, https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2018/05/GOW_LaunchScreen_05.jpg?resize=1024%2C576&amp;ssl=1 1024w, https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2018/05/GOW_LaunchScreen_05.jpg?w=1668&amp;ssl=1 1668w" sizes="auto, (max-width: 800px) 100vw, 800px" /></a></p>
<p>Forse il mio è un voler cercare il pelo nell&#8217;uovo, forse dipende dalla direzione che secondo ciascuno di noi il videogioco dovrebbe prendere, oppure forse in ultimo è pur sempre questione di gusti. Ma in un lavoro così imponente dove ogni elemento è studiato nel dettaglio, due buchi nella coerenza globale dell&#8217;opera non passano inosservati, a maggior ragione se tutto ciò che li circonda è di altissima qualità. Ma nella mia scala di valutazione questi sono due limiti ben evidenti, che impediscono a <em>God of War</em> di toccare quelle vette di semi-perfezione che un 10 tondo dovrebbe rappresentare.</p>
<p>Nessuno ad ogni modo può togliere a Santa Monica di aver cambiato, probabilmente per sempre, il modo di raccontare una storia attraverso il videogioco. Non vorrei essere nei panni di chi sta lavorando al prossimo blockbuster videoludico che per primo dovrà esporsi al confronto diretto e cercare di fare di meglio, anche dal punto di vista della messa in scena.</p>
<p><div class="su-note"  style="border-color:#9fd6dc;border-radius:3px;-moz-border-radius:3px;-webkit-border-radius:3px;"><div class="su-note-inner su-u-clearfix su-u-trim" style="background-color:#b9f0f6;border-color:#ffffff;color:#333333;border-radius:3px;-moz-border-radius:3px;-webkit-border-radius:3px;"><center><strong>Players</strong> è un progetto gratuito.</p>
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<p>Grazie!</center></div></div></p>
<p>L'articolo <a href="https://www.playersmagazine.it/2018/05/21/god-of-war-no-davvero-kratos-non-sei-tu-sono-io/">God of War &#8211; No, davvero Kratos, non sei tu, sono io</a> sembra essere il primo su <a href="https://www.playersmagazine.it">Players</a>.</p>
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		<title>Switch, ovvero come ho imparato a non preoccuparmi e fidarmi di Nintendo</title>
		<link>https://www.playersmagazine.it/2017/03/06/switch-ovvero-imparato-non-preoccuparmi-fidarmi-nintendo/</link>
		
		<dc:creator><![CDATA[Claudio Magistrelli]]></dc:creator>
		<pubDate>Mon, 06 Mar 2017 06:39:01 +0000</pubDate>
				<category><![CDATA[Videogiochi]]></category>
		<category><![CDATA[console]]></category>
		<category><![CDATA[Nintendo]]></category>
		<category><![CDATA[Switch]]></category>
		<category><![CDATA[zelda]]></category>
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					<description><![CDATA[<p>Prima di questo weekend passato con Switch non mi ero davvero reso da quanto tempo non giocassi con una console. Probabilmente &#8230; </p>
<p>L'articolo <a href="https://www.playersmagazine.it/2017/03/06/switch-ovvero-imparato-non-preoccuparmi-fidarmi-nintendo/">Switch, ovvero come ho imparato a non preoccuparmi e fidarmi di Nintendo</a> sembra essere il primo su <a href="https://www.playersmagazine.it">Players</a>.</p>
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										<content:encoded><![CDATA[<p>Prima di questo weekend passato con <a href="https://www.amazon.it/gp/product/B01N5OPMJW/ref=as_li_qf_sp_asin_tl?ie=UTF8&amp;camp=3370&amp;creative=23322&amp;creativeASIN=B01N5OPMJW&amp;linkCode=as2&amp;tag=playemagaz-21" rel="nofollow">Switch</a><img loading="lazy" decoding="async" style="border: none !important; margin: 0px !important;" src="http://ir-it.amazon-adsystem.com/e/ir?t=playemagaz-21&amp;l=as2&amp;o=29&amp;a=B01N5OPMJW" alt="" width="1" height="1" border="0" /> non mi ero davvero reso da quanto tempo non giocassi con una console. <span id="more-25943"></span>Probabilmente dai tempi della prima versione di 360, anche se il concetto di dashboard e tutto ciò che vi ruotava attorno già anticipavano un futuro decisamente diverso.</p>
<p>Uso &#8220;diverso&#8221; senza alcuna connotazione positiva o negativa. Anticipando qualunque critica di <em>telebanesimo nintendaro</em>, Switch va completare la santa trinità ai lati del mio televisore affiancando One e PS4. Ma sfido chiunque a negare che la concezione di console proposta da Microsoft e Sony si sia spostata sempre più verso un dispositivo multimediale onnicomprensivo di cui il gaming è solo la principale delle attività possibili – tra un aggiornamento e l’altro, ovviamente.</p>
<p>Bene, dimenticate le esperienze degli ultimi anni – inclusa WiiU col suo sistema operativo lento come un pachiderma zoppo. Se volete un’idea di come sia giocare con Switch provate a tornare con la mente ai tempi del Mega Drive: tasto power, 10 secondi per leggere dalla cartuccia, partita iniziata.</p>
<p>Ad essere cattivi si potrebbe dire che non c’è molto altro da fare, al momento. Ma mi chiedo anche se vorrei altro da fare, dopo aver ritrovato finalmente una console con cui fare una sola cosa, ma con tutti gli agi del caso. Con il focus principale sia riservato ai giochi si capisce bene dalla schermata home decisamente minimal, che mette ben in primo piano l&#8217;accesso al gioco inserito nello slot delle cartucce – piccolissime! – e a quelli scaricati dallo store. A proposito, se puntate a una libreria digitale mettete già da ora in conto una SD bella capiente, i 26 giga che restano a disposizione al netto del SO si dimezzano col solo <em><a href="https://www.amazon.it/gp/product/B00LGILUDQ/ref=as_li_qf_sp_asin_tl?ie=UTF8&amp;camp=3370&amp;creative=23322&amp;creativeASIN=B00LGILUDQ&amp;linkCode=as2&amp;tag=playemagaz-21" rel="nofollow">Zelda</a><img loading="lazy" decoding="async" style="border: none !important; margin: 0px !important;" src="http://ir-it.amazon-adsystem.com/e/ir?t=playemagaz-21&amp;l=as2&amp;o=29&amp;a=B00LGILUDQ" alt="" width="1" height="1" border="0" /></em>.</p>
<p><a href="http://www.playersmagazine.it/2017/03/06/switch-ovvero-imparato-non-preoccuparmi-fidarmi-nintendo/c6kzusku0aeid7m/" rel="attachment wp-att-25944"><img data-recalc-dims="1" loading="lazy" decoding="async" data-attachment-id="25944" data-permalink="https://www.playersmagazine.it/2017/03/06/switch-ovvero-imparato-non-preoccuparmi-fidarmi-nintendo/c6kzusku0aeid7m/" data-orig-file="https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2017/03/C6KzUSkU0AEID7m.jpg?fit=1280%2C720&amp;ssl=1" data-orig-size="1280,720" data-comments-opened="1" data-image-meta="{&quot;aperture&quot;:&quot;0&quot;,&quot;credit&quot;:&quot;&quot;,&quot;camera&quot;:&quot;&quot;,&quot;caption&quot;:&quot;&quot;,&quot;created_timestamp&quot;:&quot;0&quot;,&quot;copyright&quot;:&quot;&quot;,&quot;focal_length&quot;:&quot;0&quot;,&quot;iso&quot;:&quot;0&quot;,&quot;shutter_speed&quot;:&quot;0&quot;,&quot;title&quot;:&quot;&quot;,&quot;orientation&quot;:&quot;0&quot;}" data-image-title="C6KzUSkU0AEID7m" data-image-description="" data-image-caption="" data-medium-file="https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2017/03/C6KzUSkU0AEID7m.jpg?fit=300%2C169&amp;ssl=1" data-large-file="https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2017/03/C6KzUSkU0AEID7m.jpg?fit=834%2C469&amp;ssl=1" class="aligncenter wp-image-25944" src="https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2017/03/C6KzUSkU0AEID7m.jpg?resize=800%2C450" width="800" height="450" srcset="https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2017/03/C6KzUSkU0AEID7m.jpg?w=1280&amp;ssl=1 1280w, https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2017/03/C6KzUSkU0AEID7m.jpg?resize=300%2C169&amp;ssl=1 300w, https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2017/03/C6KzUSkU0AEID7m.jpg?resize=768%2C432&amp;ssl=1 768w, https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2017/03/C6KzUSkU0AEID7m.jpg?resize=1024%2C576&amp;ssl=1 1024w" sizes="auto, (max-width: 800px) 100vw, 800px" /></a></p>
<p>Altre distrazioni dall&#8217;icona di <em><a href="https://www.amazon.it/gp/product/B00LGILUDQ/ref=as_li_qf_sp_asin_tl?ie=UTF8&amp;camp=3370&amp;creative=23322&amp;creativeASIN=B00LGILUDQ&amp;linkCode=as2&amp;tag=playemagaz-21" rel="nofollow">Zelda</a><img loading="lazy" decoding="async" style="border: none !important; margin: 0px !important;" src="http://ir-it.amazon-adsystem.com/e/ir?t=playemagaz-21&amp;l=as2&amp;o=29&amp;a=B00LGILUDQ" alt="" width="1" height="1" border="0" /></em> sono rappresentate dall&#8217;accesso al profilo in alto a sinistra e dal menù inferiore su cui campeggiano le notizie, l’eShop, l’album degli screenshot e impostazioni varie. Per quanto riguarda le prime c’è poco a approfondire: tra le notizie al momento spiccano gli annunci dei vari – pochi – giochi disponibili nello shop e simpatici video tutorial che spiegano come gestire Switch in modalità tavolo o dove infilare la scheda SD.</p>
<p>(Piccola nota a margine: questa sezione non era disponibile fino al giorno del lancio, ma immagino che non sarebbe stata comunque utile ai geni che hanno pensato che fosse uno scoop dimostrare come Switch potesse cadere spingendola.)</p>
<p>Gli screenshot invece sono una piacevole sorpresa: la cattura è immediata &#8211; molto più rapida rispetto a PS4 o alla soluzione posticcia del doppio tap su One &#8211; e la condivisone sui social (Twitter e Facebook al momento) è intuitiva. peccato non si possa collegare anche un account Instagram, perchè gli scorsi del regno di Hyrule non sfigurerebbero tra i primi piani dei vostri gatti e delle vostre cene.</p>
<p>Le funzionalità online del profilo, anch&#8217;esse aperte venerdì 3 marzo al lancio della console, portano con sé un inatteso ritorno: i famigerati codici amico. Dodici cifre da inserire manualmente per aggiungere un’unità alla propria lista amici. Ho letto qualcuno difendere la scelta sventolando una supposta maggiore semplicità rispetto alla ricerca di un nick tra decine di possibili varianti fatte di trattini e asterischi. Io resto scettico e la situazione dovrebbe comunque essere temporanea. Un imminente aggiornamento potrebbe aggiungere la ricerca via nick, anche se quel punto bisognerà capire quale dei tre (tre?!) diversi Nintendo ID sarà opportuno utilizzare. In ogni caso, per ora non è concesso nemmeno inviare messaggi agli amici, quindi &#8211; come dire &#8211; il problema non si pone.</p>
<p><a href="http://www.playersmagazine.it/2017/03/06/switch-ovvero-imparato-non-preoccuparmi-fidarmi-nintendo/img_20170304_114836/" rel="attachment wp-att-25946"><img data-recalc-dims="1" loading="lazy" decoding="async" data-attachment-id="25946" data-permalink="https://www.playersmagazine.it/2017/03/06/switch-ovvero-imparato-non-preoccuparmi-fidarmi-nintendo/img_20170304_114836/" data-orig-file="https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2017/03/IMG_20170304_114836.jpg?fit=4032%2C3024&amp;ssl=1" data-orig-size="4032,3024" data-comments-opened="1" data-image-meta="{&quot;aperture&quot;:&quot;2&quot;,&quot;credit&quot;:&quot;&quot;,&quot;camera&quot;:&quot;Nexus 5X&quot;,&quot;caption&quot;:&quot;&quot;,&quot;created_timestamp&quot;:&quot;1488628117&quot;,&quot;copyright&quot;:&quot;&quot;,&quot;focal_length&quot;:&quot;4.67&quot;,&quot;iso&quot;:&quot;250&quot;,&quot;shutter_speed&quot;:&quot;0.008497&quot;,&quot;title&quot;:&quot;&quot;,&quot;orientation&quot;:&quot;1&quot;}" data-image-title="IMG_20170304_114836" data-image-description="" data-image-caption="" data-medium-file="https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2017/03/IMG_20170304_114836.jpg?fit=300%2C225&amp;ssl=1" data-large-file="https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2017/03/IMG_20170304_114836.jpg?fit=834%2C626&amp;ssl=1" class="aligncenter wp-image-25946" src="https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2017/03/IMG_20170304_114836.jpg?resize=800%2C600" width="800" height="600" srcset="https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2017/03/IMG_20170304_114836.jpg?w=4032&amp;ssl=1 4032w, https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2017/03/IMG_20170304_114836.jpg?resize=300%2C225&amp;ssl=1 300w, https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2017/03/IMG_20170304_114836.jpg?resize=768%2C576&amp;ssl=1 768w, https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2017/03/IMG_20170304_114836.jpg?resize=1024%2C768&amp;ssl=1 1024w, https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2017/03/IMG_20170304_114836.jpg?w=1668&amp;ssl=1 1668w, https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2017/03/IMG_20170304_114836.jpg?w=2502&amp;ssl=1 2502w" sizes="auto, (max-width: 800px) 100vw, 800px" /></a></p>
<p>Ormai lo so, Nintendo ogni tanto – ok, spesso – compie delle scelte strane, di cui questa dei codici amico è solo l&#8217;ultima in ordine temporale. Sembra quasi che la sua politica aziendale maturi in una linea temporale diversa dalla nostra, in cui la tecnologia ha seguito un altro percorso evolutivo. Me li immagino come ultimi samurai del gameplay, un’immagine che non ho partorito io, ma che trovo calzi a pennello agli uomini di Kyoto.</p>
<p>Bene, ho smesso di provare a comprendere Nintendo. Allo stesso tempo però ho anche imparato a fidarmi ciecamente della grande N: magari l&#8217;approccio fuori tempo potrà strapparmi un sorriso, ma difficilmente rimarrò deluso dall&#8217;esperienza complessiva proposta da un loro gioco o console. Per questo motivo non avevo dubbi sul fatto che tutti i timori che hanno accompagnato l’arrivo di Switch si sarebbero rivelati infondati.</p>
<p>I JoyCon sono piccoli, ma ergonomici, si impugnano bene e non hanno problemi di segnale a meno che non si frapponga un ostacolo tra loro e la console: lo stesso problema che affligge il telecomando del televisore, per altro.<br />
Non ho ancora comprato un Pad Pro, ma non ne sento la necessità al momento. I due JoyCon inseriti nel supporto che li trasforma in un pad svolgono bene la loro funzione: l’ergonomia del pad di One è un’altra cosa, ma il compromesso è più che accettabile.</p>
<p>Il feeling dei materiali costruttivi è da prodotto tecnologico di fascia alta, lontano anni luce dalla giocattolosa plasticaccia di cui era fatto WiiU. La console è forse un filo più spessa e pesante di quanto immaginassi, ma si riesce a impugnare in modalità portatile senza fatica. Tradotto in esperienza personale, ho dovuto far riposare le braccia due o tre volte durante una sessione non stop di tre ore sdraiato a letto, ma mi succede anche quando leggo libri o fumetti, nulla di strano.</p>
<p><figure id="attachment_25947" aria-describedby="caption-attachment-25947" style="width: 450px" class="wp-caption aligncenter"><a href="http://www.playersmagazine.it/2017/03/06/switch-ovvero-imparato-non-preoccuparmi-fidarmi-nintendo/img_20170304_082305/" rel="attachment wp-att-25947"><img data-recalc-dims="1" loading="lazy" decoding="async" data-attachment-id="25947" data-permalink="https://www.playersmagazine.it/2017/03/06/switch-ovvero-imparato-non-preoccuparmi-fidarmi-nintendo/img_20170304_082305/" data-orig-file="https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2017/03/IMG_20170304_082305.jpg?fit=3024%2C4032&amp;ssl=1" data-orig-size="3024,4032" data-comments-opened="1" data-image-meta="{&quot;aperture&quot;:&quot;2&quot;,&quot;credit&quot;:&quot;&quot;,&quot;camera&quot;:&quot;Nexus 5X&quot;,&quot;caption&quot;:&quot;&quot;,&quot;created_timestamp&quot;:&quot;1488615786&quot;,&quot;copyright&quot;:&quot;&quot;,&quot;focal_length&quot;:&quot;4.67&quot;,&quot;iso&quot;:&quot;851&quot;,&quot;shutter_speed&quot;:&quot;0.032106&quot;,&quot;title&quot;:&quot;&quot;,&quot;orientation&quot;:&quot;1&quot;}" data-image-title="IMG_20170304_082305" data-image-description="" data-image-caption="" data-medium-file="https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2017/03/IMG_20170304_082305.jpg?fit=225%2C300&amp;ssl=1" data-large-file="https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2017/03/IMG_20170304_082305.jpg?fit=768%2C1024&amp;ssl=1" class="wp-image-25947" src="https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2017/03/IMG_20170304_082305.jpg?resize=450%2C600" width="450" height="600" srcset="https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2017/03/IMG_20170304_082305.jpg?w=3024&amp;ssl=1 3024w, https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2017/03/IMG_20170304_082305.jpg?resize=225%2C300&amp;ssl=1 225w, https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2017/03/IMG_20170304_082305.jpg?resize=768%2C1024&amp;ssl=1 768w, https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2017/03/IMG_20170304_082305.jpg?w=1668&amp;ssl=1 1668w, https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2017/03/IMG_20170304_082305.jpg?w=2502&amp;ssl=1 2502w" sizes="auto, (max-width: 450px) 100vw, 450px" /></a><figcaption id="caption-attachment-25947" class="wp-caption-text">Quante volte vi è capitato di essere svegliati da una citofona alle 08.15 di sabato mattina e saltare giù dal letto con un sorriso stampato?</figcaption></figure></p>
<p>Ogni considerazione fatta finora tuttavia è destinata a crollare di fronte alla bellezza emanata da quello schermino. Se collegata alla TV <a href="https://www.amazon.it/gp/product/B01N5OPMJW/ref=as_li_qf_sp_asin_tl?ie=UTF8&amp;camp=3370&amp;creative=23322&amp;creativeASIN=B01N5OPMJW&amp;linkCode=as2&amp;tag=playemagaz-21" rel="nofollow">Switch</a> è destinata a portare l’era tecnologica Nintendo avanti di una generazione rispetto a WiiU, nella sua incarnazione portatile siamo invece di fronte a un salto in avanti di anni luce rispetto qualunque altra esperienza di gaming da passeggio provata finora.</p>
<p>I soli dubbi che mi sentivo di condividere erano quelli relativi alla reale necessità di avere una console con tre distinte modalità di utilizzo: collegata alla tv, portatile e in “modalità tavolo” con lo schermo poggiato a un piano i due JoyCon infilati nell&#8217;adattatore. Due giorni sono pochi per trarre conclusioni, ma mi sono ritrovato a passare da una modalità all&#8217;altra più volte nel corso delle ultime 48 ore, ritagliandomi spazi di gioco in situazioni in cui prima non mi erano concessi. L&#8217;unico problema in questo senso è una ricezione del segnale wi-fi parecchio debole, che costringe a rimanere nei pressi del router se si vogliono mantenere le funzionalità online della console.</p>
<p>(Ancora una volta, queste funzionalità al momento sono praticamente inesistenti, ma c&#8217;è da sperare che la situazione sia sistemabile via aggiornamento software, altrimenti quando uscirà <em>Mario Kart 8 Deluxe</em> saranno dolori.)</p>
<p>Una prova lunga un weekend non è di sicuro abbastanza per lanciarmi in sentenze inappellabili e resta ovviamente da verificare se questa versatilità si rivelerà davvero utile sul lungo periodo o se finirà ridotta a mera gimmick con cui stupire gli amici a cena e nulla più (oltre alla resistenza di un paio di parti mobili che mi mettono i brividi, su tutti lo slot delle cartucce.)</p>
<p>Per sancire la necessità di Switch però basta avviare <em><a href="https://www.amazon.it/gp/product/B00LGILUDQ/ref=as_li_qf_sp_asin_tl?ie=UTF8&amp;camp=3370&amp;creative=23322&amp;creativeASIN=B00LGILUDQ&amp;linkCode=as2&amp;tag=playemagaz-21" rel="nofollow">Zelda</a></em> e giocare per una manciata di ore. Perché si possono non capire o condividere molte delle decisioni prese da Nintendo, ma quando si scende sul terreno più importante, quello dei giochi per cui una console merita di essere acquistata senza ripensamenti, non ho dubbi: di Nintendo mi posso fidare a scatola chiusa.</p>
<p><figure id="attachment_25948" aria-describedby="caption-attachment-25948" style="width: 800px" class="wp-caption aligncenter"><a href="http://www.playersmagazine.it/2017/03/06/switch-ovvero-imparato-non-preoccuparmi-fidarmi-nintendo/c6k8zf6vaaabqrf/" rel="attachment wp-att-25948"><img data-recalc-dims="1" loading="lazy" decoding="async" data-attachment-id="25948" data-permalink="https://www.playersmagazine.it/2017/03/06/switch-ovvero-imparato-non-preoccuparmi-fidarmi-nintendo/c6k8zf6vaaabqrf/" data-orig-file="https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2017/03/C6K8zf6VAAAbqrf.jpg?fit=1280%2C720&amp;ssl=1" data-orig-size="1280,720" data-comments-opened="1" data-image-meta="{&quot;aperture&quot;:&quot;0&quot;,&quot;credit&quot;:&quot;&quot;,&quot;camera&quot;:&quot;&quot;,&quot;caption&quot;:&quot;&quot;,&quot;created_timestamp&quot;:&quot;0&quot;,&quot;copyright&quot;:&quot;&quot;,&quot;focal_length&quot;:&quot;0&quot;,&quot;iso&quot;:&quot;0&quot;,&quot;shutter_speed&quot;:&quot;0&quot;,&quot;title&quot;:&quot;&quot;,&quot;orientation&quot;:&quot;0&quot;}" data-image-title="C6K8zf6VAAAbqrf" data-image-description="" data-image-caption="" data-medium-file="https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2017/03/C6K8zf6VAAAbqrf.jpg?fit=300%2C169&amp;ssl=1" data-large-file="https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2017/03/C6K8zf6VAAAbqrf.jpg?fit=834%2C469&amp;ssl=1" class="wp-image-25948" src="https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2017/03/C6K8zf6VAAAbqrf.jpg?resize=800%2C450" width="800" height="450" srcset="https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2017/03/C6K8zf6VAAAbqrf.jpg?w=1280&amp;ssl=1 1280w, https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2017/03/C6K8zf6VAAAbqrf.jpg?resize=300%2C169&amp;ssl=1 300w, https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2017/03/C6K8zf6VAAAbqrf.jpg?resize=768%2C432&amp;ssl=1 768w, https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2017/03/C6K8zf6VAAAbqrf.jpg?resize=1024%2C576&amp;ssl=1 1024w" sizes="auto, (max-width: 800px) 100vw, 800px" /></a><figcaption id="caption-attachment-25948" class="wp-caption-text">Ci vediamo a Hyrule.</figcaption></figure></p>
<p>&nbsp;</p>
<p><div class="su-note"  style="border-color:#9fd6dc;border-radius:3px;-moz-border-radius:3px;-webkit-border-radius:3px;"><div class="su-note-inner su-u-clearfix su-u-trim" style="background-color:#b9f0f6;border-color:#ffffff;color:#333333;border-radius:3px;-moz-border-radius:3px;-webkit-border-radius:3px;"><center><strong>Players</strong> è un progetto gratuito.</p>
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<p>Grazie!</center></div></div></p>
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		<title>Zelda: C&#8217;era una volta&#8230; una Leggenda &#8211; Parte 2</title>
		<link>https://www.playersmagazine.it/2012/04/11/zelda-cera-una-volta-una-leggenda-parte-2/</link>
		
		<dc:creator><![CDATA[Dario Oropallo]]></dc:creator>
		<pubDate>Wed, 11 Apr 2012 13:50:07 +0000</pubDate>
				<category><![CDATA[Videogiochi]]></category>
		<category><![CDATA[videogiochi]]></category>
		<category><![CDATA[zelda]]></category>
		<guid isPermaLink="false">http://www.playersmagazine.it/?p=4347</guid>

					<description><![CDATA[<p>Per leggere la prima parte di questo speciale, cliccate qui. &#8212; Analizzare le meccaniche proprie della serie è estremamente interessante: &#8230; </p>
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										<content:encoded><![CDATA[<p>Per leggere la prima parte di questo speciale, <a href="http://www.playersmagazine.it/2012/04/10/zelda-cera-una-volta-una-leggenda-parte-1/">cliccate qui</a>.</p>
<p>&#8212;</p>
<p>Analizzare le meccaniche proprie della serie è estremamente interessante: <em>The Legend of Zelda</em> nasce all&#8217;insegna della sperimentazione e dell&#8217;originalità, ricordando anche il momento in cui esso uscì sul mercato. Malgrado il NES fosse più avanzato delle ultime console americane, la maggioranza dei giocatori preferiva semplici giochi d&#8217;azione; una situazione in netto contrasto con il panorama dei videogiochi per computer, in cui abbondavano le avventure, gli RPG ed i giochi di strategia. <span id="more-4347"></span></p>
<p style="text-align: center;"><a href="https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2012/04/the-legend-of-zelda-ocarina-of-time-2.jpg"><img data-recalc-dims="1" loading="lazy" decoding="async" data-attachment-id="4354" data-permalink="https://www.playersmagazine.it/2012/04/11/zelda-cera-una-volta-una-leggenda-parte-2/the-legend-of-zelda-ocarina-of-time-2/" data-orig-file="https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2012/04/the-legend-of-zelda-ocarina-of-time-2.jpg?fit=600%2C450&amp;ssl=1" data-orig-size="600,450" data-comments-opened="1" data-image-meta="{&quot;aperture&quot;:&quot;0&quot;,&quot;credit&quot;:&quot;&quot;,&quot;camera&quot;:&quot;&quot;,&quot;caption&quot;:&quot;&quot;,&quot;created_timestamp&quot;:&quot;0&quot;,&quot;copyright&quot;:&quot;&quot;,&quot;focal_length&quot;:&quot;0&quot;,&quot;iso&quot;:&quot;0&quot;,&quot;shutter_speed&quot;:&quot;0&quot;,&quot;title&quot;:&quot;&quot;,&quot;orientation&quot;:&quot;1&quot;}" data-image-title="the-legend-of-zelda-ocarina-of-time-2" data-image-description="" data-image-caption="" data-medium-file="https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2012/04/the-legend-of-zelda-ocarina-of-time-2.jpg?fit=300%2C225&amp;ssl=1" data-large-file="https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2012/04/the-legend-of-zelda-ocarina-of-time-2.jpg?fit=600%2C450&amp;ssl=1" class="alignnone size-full wp-image-4354" title="the-legend-of-zelda-ocarina-of-time-2" src="https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2012/04/the-legend-of-zelda-ocarina-of-time-2.jpg?resize=600%2C450" alt="" width="600" height="450" srcset="https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2012/04/the-legend-of-zelda-ocarina-of-time-2.jpg?w=600&amp;ssl=1 600w, https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2012/04/the-legend-of-zelda-ocarina-of-time-2.jpg?resize=300%2C225&amp;ssl=1 300w, https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2012/04/the-legend-of-zelda-ocarina-of-time-2.jpg?resize=370%2C278&amp;ssl=1 370w, https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2012/04/the-legend-of-zelda-ocarina-of-time-2.jpg?resize=570%2C428&amp;ssl=1 570w" sizes="auto, (max-width: 600px) 100vw, 600px" /></a></p>
<p>Nintendo tentò di colmare questo vuoto proprio con il primo <em>The Legend of Zelda</em>, il cui gameplay combina una componente di combattimento, vicina all&#8217;azione di altri giochi contemporanei, con l&#8217;esplorazione tipica del software per computer; non è un caso che l&#8217;interfaccia utente veda la scomparsa di punteggi ed altri riferimenti a punteggi numerici, discostandosi notevolmente anche dai lavori precedenti di Miyamoto. È con <em>The Legend of Zelda: A Link to the Past</em> che troveremo la definitiva decodificazione del genere. In esso troviamo riunite un&#8217;esplorazione approfondita ed attenta, e la risoluzione di numerosi e cervellotici enigmi, spesso ricorrendo a vari oggetti apparentemente volti solo al combattimento; ultimo tassello di un gameplay che può vantare pochissimi tentativi di emulazione.</p>
<p>Già prima abbiamo però accennato all&#8217;acme della saga, al capitolo che più di ogni altro è impresso nella memoria dei videogiocatori: <em>The Legend of Zelda: Ocarina of Time</em>. È questa l&#8217;opera con cui Miyamoto consacra la sua creatura, creandone la forma definitiva. La trasposizione delle meccaniche della serie in tre dimensioni è innovativa ed indolore: lo stick analogico e il tasto Z del pad del Nintendo 64 trovano, dopo <em>Super Mario 64</em>, una nuova raison d&#8217;être, confermando le qualità della console avversaria di Sony e Sega.</p>
<p style="text-align: center;"><a href="https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2012/04/39909-Legend_of_Zelda_The_-_Majoras_Mask_USA-5.jpg"><img data-recalc-dims="1" loading="lazy" decoding="async" data-attachment-id="4355" data-permalink="https://www.playersmagazine.it/2012/04/11/zelda-cera-una-volta-una-leggenda-parte-2/39909-legend_of_zelda_the_-_majoras_mask_usa-5/" data-orig-file="https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2012/04/39909-Legend_of_Zelda_The_-_Majoras_Mask_USA-5.jpg?fit=600%2C450&amp;ssl=1" data-orig-size="600,450" data-comments-opened="1" data-image-meta="{&quot;aperture&quot;:&quot;0&quot;,&quot;credit&quot;:&quot;&quot;,&quot;camera&quot;:&quot;&quot;,&quot;caption&quot;:&quot;&quot;,&quot;created_timestamp&quot;:&quot;0&quot;,&quot;copyright&quot;:&quot;&quot;,&quot;focal_length&quot;:&quot;0&quot;,&quot;iso&quot;:&quot;0&quot;,&quot;shutter_speed&quot;:&quot;0&quot;,&quot;title&quot;:&quot;&quot;,&quot;orientation&quot;:&quot;1&quot;}" data-image-title="39909-Legend_of_Zelda,_The_-_Majora&#8217;s_Mask_(USA)-5" data-image-description="" data-image-caption="" data-medium-file="https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2012/04/39909-Legend_of_Zelda_The_-_Majoras_Mask_USA-5.jpg?fit=300%2C225&amp;ssl=1" data-large-file="https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2012/04/39909-Legend_of_Zelda_The_-_Majoras_Mask_USA-5.jpg?fit=600%2C450&amp;ssl=1" class="alignnone size-full wp-image-4355" title="39909-Legend_of_Zelda,_The_-_Majora's_Mask_(USA)-5" src="https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2012/04/39909-Legend_of_Zelda_The_-_Majoras_Mask_USA-5.jpg?resize=600%2C450" alt="" width="600" height="450" srcset="https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2012/04/39909-Legend_of_Zelda_The_-_Majoras_Mask_USA-5.jpg?w=600&amp;ssl=1 600w, https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2012/04/39909-Legend_of_Zelda_The_-_Majoras_Mask_USA-5.jpg?resize=300%2C225&amp;ssl=1 300w, https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2012/04/39909-Legend_of_Zelda_The_-_Majoras_Mask_USA-5.jpg?resize=370%2C278&amp;ssl=1 370w, https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2012/04/39909-Legend_of_Zelda_The_-_Majoras_Mask_USA-5.jpg?resize=570%2C428&amp;ssl=1 570w" sizes="auto, (max-width: 600px) 100vw, 600px" /></a></p>
<p>La magnifica esperienza di <em>Ocarina of Time</em> non è facilmente descrivibile né replicabile: ampliando l&#8217;idea di spazio tridimensionale creata ed applicata da <em>Super Mario 64</em> e, sulla concorrenza Sega, da <em>Tomb Raider</em> di Eidos, Hyrule diviene un luogo immaginario tangibile che si stende per miglia, con panorami differenti e sorprese ovunque. A queste meccaniche bisogna aggiungere un elemento narrativo che propone tematiche interessanti come il viaggio temporale, la responsabilizzazione improvvisa ed il destino che attende ognuno di noi. Il traumatico passaggio di Link da fanciullo ad adulto ed i conseguenti cambiamenti intercorsi nel mondo di gioco, in primis la distruzione del ridente borgo cittadino, è forse uno dei momenti più sublimi e toccanti della narrativa contemporanea.</p>
<p>Negli episodi successivi della serie assisteremo ad un passaggio di consegne dal maestro all&#8217;allievo prediletto, Eiji Aonuma, che approfondirà ancor di più le tematiche trattate in <em>Ocarina of Time</em> arricchendole con un aspetto malinconico, dirompente in <em>Majora&#8217;s Mask</em> e sottinteso in <em>Wind Waker</em> e <em>Twilight Princess</em>, che caratterizzerà questi episodi della serie; oltre a ciò vi saranno altre aggiunte di rilievo che, pur modificando ad hoc il gameplay, non si allontaneranno mai dai fasti del 1997. Solo con il recente <em>Skyward Sword</em>, e con l&#8217;arrivo di Hidemaro Fujibayashi, sembrerebbe che la serie stia cominciando a rinnovarsi in maniera più profonda, influenzata anche dai numerosi episodi portatili su cui il director ha lavorato.</p>
<p>Le edizioni portatili della serie costituirebbero un altro interessante capitolo a cui dedicare attenzione ma, in questa lunga monografia della serie, mi limiterò solo a citare <em>The Legend of Zelda: Link&#8217;s Awakening</em>. Uscito nel 1993 su Game Boy, questo ha dimostrato che il gaming portatile poteva ambire ad un successo ed a una profondità ben maggiore di quanto ci si aspettasse: il gioco, che vede come director lo stesso Takashi Tezuka di <em>A Link to the Past</em>, riprende le meccaniche della serie trasponendole, con un abile trucco narrativo, in un mondo nuovo; l&#8217;importanza di questo capitolo è implicita: già presenta un maggior peso della parte narrativa, ma soprattutto proporrà alcuni elementi la cui bontà sarà riconfermata da <em>Ocarina of Time</em>, in particolar modo la maggior prestanza atletica di Link.</p>
<p>Scrivere di una serie come <em>The Legend of Zelda</em> non è facile: la sua importanza conclamata ed il meritato successo che accompagna l&#8217;uscita di ogni nuovo gioco sono la dimostrazione dell&#8217;affetto che i videogiocatori serbano per questa saga. Ho tentato di proporre uno sguardo nuovo e sommario di essa, proponendo spunti di riflessione inediti, concentrandomi su quegli elementi che ritengo particolarmente interessanti e, più o meno consciamente, di fondamentale importanza per il successo della serie. Ma, mentre scrivo, so che un nuovo <em>The Legend of Zelda</em> è già in sviluppo, pronto ad aggiungere altri mattoni ad uno dei pilastri del mondo dei videogiochi.</p>
<p><div class="su-note"  style="border-color:#9fd6dc;border-radius:3px;-moz-border-radius:3px;-webkit-border-radius:3px;"><div class="su-note-inner su-u-clearfix su-u-trim" style="background-color:#b9f0f6;border-color:#ffffff;color:#333333;border-radius:3px;-moz-border-radius:3px;-webkit-border-radius:3px;"><center><strong>Players</strong> è un progetto gratuito.</p>
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<p>Grazie!</center></div></div></p>
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		<title>Zelda: C&#8217;era una volta&#8230; una Leggenda &#8211; Parte 1</title>
		<link>https://www.playersmagazine.it/2012/04/10/zelda-cera-una-volta-una-leggenda-parte-1/</link>
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		<dc:creator><![CDATA[Dario Oropallo]]></dc:creator>
		<pubDate>Tue, 10 Apr 2012 12:05:59 +0000</pubDate>
				<category><![CDATA[Videogiochi]]></category>
		<category><![CDATA[videogiochi]]></category>
		<category><![CDATA[zelda]]></category>
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					<description><![CDATA[<p>Le leggende, nel mondo dei videogiochi, non sono molte. Ancora meno sono quelle serie che hanno raggiunto il quarto di &#8230; </p>
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										<content:encoded><![CDATA[<p>Le leggende, nel mondo dei videogiochi, non sono molte. Ancora meno sono quelle serie che hanno raggiunto il quarto di secolo e che possono vantare una certa influenza sull&#8217;industria videoludica. <em>The Legend of Zelda</em> è uno di questi titoli.<span id="more-4302"></span></p>
<p>Cos&#8217;è una Leggenda? Secondo il Vocabolario Etimologico della lingua italiana di O. Pianigiani, l&#8217;origine del termine è dal latino <em>“Legènda [sottint. Negotia] che vale cose da leggersi. […] Venne a significare racconto meraviglioso e popolare di qualche avvenimento del medioevo; ed estensiv. qualunque racconto antico e tradizionale”.</em></p>
<p>A questa definizione etimologica affiancherei quella di Timothy R. Tangherlini, che definisce la leggenda un <em>“breve racconto (mono)episodico, tradizionale, altamente caratterizzato localmente e storicamente, narrato in forma orale che riflette sul piano psicologico una rappresentazione simbolica delle credenze popolari e delle esperienze collettive allo scopo di riaffermare i valori della cultura a cui tali tradizioni appartengono”</em>.</p>
<p style="text-align: center;"><a href="https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2012/04/the_legend_of_zelda_twilight_princess.png"><img data-recalc-dims="1" loading="lazy" decoding="async" data-attachment-id="4306" data-permalink="https://www.playersmagazine.it/2012/04/10/zelda-cera-una-volta-una-leggenda-parte-1/the_legend_of_zelda_twilight_princess/" data-orig-file="https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2012/04/the_legend_of_zelda_twilight_princess.png?fit=600%2C900&amp;ssl=1" data-orig-size="600,900" data-comments-opened="1" data-image-meta="{&quot;aperture&quot;:&quot;0&quot;,&quot;credit&quot;:&quot;&quot;,&quot;camera&quot;:&quot;&quot;,&quot;caption&quot;:&quot;&quot;,&quot;created_timestamp&quot;:&quot;0&quot;,&quot;copyright&quot;:&quot;&quot;,&quot;focal_length&quot;:&quot;0&quot;,&quot;iso&quot;:&quot;0&quot;,&quot;shutter_speed&quot;:&quot;0&quot;,&quot;title&quot;:&quot;&quot;,&quot;orientation&quot;:&quot;0&quot;}" data-image-title="the_legend_of_zelda_twilight_princess" data-image-description="" data-image-caption="" data-medium-file="https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2012/04/the_legend_of_zelda_twilight_princess.png?fit=200%2C300&amp;ssl=1" data-large-file="https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2012/04/the_legend_of_zelda_twilight_princess.png?fit=600%2C900&amp;ssl=1" class="alignnone size-full wp-image-4306" title="the_legend_of_zelda_twilight_princess" src="https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2012/04/the_legend_of_zelda_twilight_princess.png?resize=600%2C900" alt="" width="600" height="900" srcset="https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2012/04/the_legend_of_zelda_twilight_princess.png?w=600&amp;ssl=1 600w, https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2012/04/the_legend_of_zelda_twilight_princess.png?resize=200%2C300&amp;ssl=1 200w, https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2012/04/the_legend_of_zelda_twilight_princess.png?resize=370%2C555&amp;ssl=1 370w, https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2012/04/the_legend_of_zelda_twilight_princess.png?resize=570%2C855&amp;ssl=1 570w, https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2012/04/the_legend_of_zelda_twilight_princess.png?resize=387%2C580&amp;ssl=1 387w" sizes="auto, (max-width: 600px) 100vw, 600px" /></a></p>
<p>Uno degli elementi caratterizzanti del racconto è la possibilità di identificarne e studiarne l&#8217;appartenenza geografico-culturale, nonché ritrovarvi richiami ad elementi storici, mitologici e sociologici; ma questi racconti, con il loro continuo riproporsi, tendono ad ampliarsi, arricchendosi di simboli e significati universali provenienti dal mito: è il caso di figure, luoghi o artefatti come <em>Robin Hood</em>, il Santo Graal o El Dorado. Ed anche della leggenda di <em>Zelda</em>.</p>
<p>Quando ero un bambino, facendo un&#8217;escursione, trovai un lago. Fui abbastanza sorpreso di trovarmelo davanti. Mentre viaggiavo per il paese senza una mappa, cercando di trovare la mia strada e stupendomi per le meraviglie che incontravo, realizzai come ci si sentisse andando all&#8217;avventura. È con queste parole che Shigeru Miyamoto, creatore della serie, ricorda i pomeriggi d&#8217;infanzia in cui esplorava la regione di Kyoto: le influenze di queste esperienze esplorative furono determinanti per la nascita del primo <em>The Hyrule Fantasy: Legend of Zelda</em>.</p>
<p>Uscito nel febbraio del 1986 per Famicom Disk System, il primo gioco della serie presenta, attraverso il meccanismo fiabesco della ricerca dell&#8217;oggetto allo scopo di salvare la principessa, i ricordi d&#8217;infanzia dell&#8217;autore: rientriamo pienamente nelle definizioni descritte poco sopra. Lo spunto narrativo presentato nel primo episodio diverrà un minimo comun denominatore della leggenda: l&#8217;eroe deve compiere l&#8217;impresa epica di salvare la principessa Zelda ed il mondo attraverso il recupero di un misterioso artefatto, la Triforza, con cui sconfiggere il male.</p>
<p style="text-align: center;"><a href="https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2012/04/3264.Legend-of-Zelda-The-Wind-Waker.jpg"><img data-recalc-dims="1" loading="lazy" decoding="async" data-attachment-id="4307" data-permalink="https://www.playersmagazine.it/2012/04/10/zelda-cera-una-volta-una-leggenda-parte-1/3264-legend-of-zelda-the-wind-waker/" data-orig-file="https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2012/04/3264.Legend-of-Zelda-The-Wind-Waker.jpg?fit=570%2C428&amp;ssl=1" data-orig-size="570,428" data-comments-opened="1" data-image-meta="{&quot;aperture&quot;:&quot;0&quot;,&quot;credit&quot;:&quot;&quot;,&quot;camera&quot;:&quot;&quot;,&quot;caption&quot;:&quot;&quot;,&quot;created_timestamp&quot;:&quot;0&quot;,&quot;copyright&quot;:&quot;&quot;,&quot;focal_length&quot;:&quot;0&quot;,&quot;iso&quot;:&quot;0&quot;,&quot;shutter_speed&quot;:&quot;0&quot;,&quot;title&quot;:&quot;&quot;,&quot;orientation&quot;:&quot;1&quot;}" data-image-title="3264.Legend-of-Zelda-The-Wind-Waker" data-image-description="" data-image-caption="" data-medium-file="https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2012/04/3264.Legend-of-Zelda-The-Wind-Waker.jpg?fit=300%2C225&amp;ssl=1" data-large-file="https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2012/04/3264.Legend-of-Zelda-The-Wind-Waker.jpg?fit=570%2C428&amp;ssl=1" class="alignnone size-full wp-image-4307" title="3264.Legend-of-Zelda-The-Wind-Waker" src="https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2012/04/3264.Legend-of-Zelda-The-Wind-Waker.jpg?resize=570%2C428" alt="" width="570" height="428" srcset="https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2012/04/3264.Legend-of-Zelda-The-Wind-Waker.jpg?w=570&amp;ssl=1 570w, https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2012/04/3264.Legend-of-Zelda-The-Wind-Waker.jpg?resize=300%2C225&amp;ssl=1 300w, https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2012/04/3264.Legend-of-Zelda-The-Wind-Waker.jpg?resize=370%2C278&amp;ssl=1 370w" sizes="auto, (max-width: 570px) 100vw, 570px" /></a></p>
<p>Questo plot è stato declinato e riscritto in svariati modi nel corso della storia ventennale della serie, ma bisogna sottolinearne alcuni elementi. Il primo riguarda il nome del protagonista, comunemente noto come Link, che presenta una singolare omonimia con il verbo inglese “to link”, collegare. Questo verbo proviene probabilmente dai sostantivi *hlenkr e lænker dell&#8217;antico Norvegese e Svedese: questi indicavano i vari anelli di cui si componeva una catena.</p>
<p>Il protagonista è il collegamento che s&#8217;instaura tra il giocatore ed il videogioco ed anche l&#8217;anonimo anello di congiunzione tra le varie versioni del racconto. Dedicare il titolo ad un altro personaggio, la principessa Zelda, diviene una scelta obbligata: Link è l&#8217;eroe leggendario per eccellenza ed allo stesso tempo un milite ignoto: la sua particolarità tende all&#8217;universale metafora che rappresenta ogni giocatore che si avventura verso l&#8217;ignoto. Questo aspetto ricoprirà un ruolo sempre maggiore dall&#8217;uscita di<em> Ocarina of Time</em>, primo capitolo in cui la leggenda si arricchirà di una serie di sottotesti e trame secondarie particolarmente importanti, che analizzeremo con maggior attenzione tra poche righe.</p>
<p>Tornando al discorso riguardante la nomenclatura della leggenda, concluderei con una riflessione sul significato e sulla figura di Zelda. Miyamoto racconta che <em>&#8220;Zelda era il nome della moglie del famoso romanziere Francis Scott Fitzegarl. Era una donna bella e famosa sotto ogni punto di vista, ed io apprezzavo la sonorità di questo nome. Quindi mi presi la libertà di usarlo per il primo episodio della serie&#8221;</em>.</p>
<p>È interessante constastare che un tassello così importante sia stato scelto dall&#8217;autore per motivi strettamente soggettivi. Tuttavia il significato del nome Zelda, abbreviazione inglese del nome italiano di radice germanica Griselda, o femminile del nome yiddish Selig, è nel primo caso &#8220;battaglia grigia&#8221; e nel secondo &#8220;benedetta, felice&#8221;: entrambi gli aggettivi sembrano adattarsi particolarmente al personaggio ed al suo ruolo nella serie.</p>
<p>Come (e più di) Link, anche Zelda è stata soggetta ad un notevole procedimento di caratterizzazione, volto ad allontanarsi dall&#8217;archetipo della damigella in pericolo dei primi episodi per avvicinarsi a quello della donna come incarnazione vivente della saggezza e simbolo di salvezza; caratteristiche che l&#8217;hanno allontanata dall&#8217;iniziale “versione fantasy” di Peach Toadstool. Particolarmente interessante notare come questo passaggio avvenga in concomitanza con l’uscita di Ocarina of Time e l’ingresso della serie nella contemporaneità dei videogiochi.</p>
<p>[continua&#8230;]</p>
<p><div class="su-note"  style="border-color:#9fd6dc;border-radius:3px;-moz-border-radius:3px;-webkit-border-radius:3px;"><div class="su-note-inner su-u-clearfix su-u-trim" style="background-color:#b9f0f6;border-color:#ffffff;color:#333333;border-radius:3px;-moz-border-radius:3px;-webkit-border-radius:3px;"><center><strong>Players</strong> è un progetto gratuito.</p>
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<p>L'articolo <a href="https://www.playersmagazine.it/2012/04/10/zelda-cera-una-volta-una-leggenda-parte-1/">Zelda: C&#8217;era una volta&#8230; una Leggenda &#8211; Parte 1</a> sembra essere il primo su <a href="https://www.playersmagazine.it">Players</a>.</p>
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