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	<title>graphic novel Archivi - Players</title>
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		<title>Abbiamo chiesto a Edo Massa: &#8220;Pensi di stare meglio?&#8221;</title>
		<link>https://www.playersmagazine.it/2024/08/14/abbiamo-chiesto-a-edo-massa-pensi-di-stare-meglio/</link>
		
		<dc:creator><![CDATA[Claudio Magistrelli]]></dc:creator>
		<pubDate>Wed, 14 Aug 2024 07:08:22 +0000</pubDate>
				<category><![CDATA[Fumetti]]></category>
		<category><![CDATA[graphic novel]]></category>
		<category><![CDATA[intervista]]></category>
		<category><![CDATA[pisco]]></category>
		<category><![CDATA[psicoterapia]]></category>
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					<description><![CDATA[<p>La nostra intervista a Ed Massa, fumettista della provincia milanese ma ormai bolognese di adozione, che ci ha raccontato le idee dietro la sua graphic novel "Pensi di stare meglio?" pubblicata da Minimum Fax. </p>
<p>L'articolo <a href="https://www.playersmagazine.it/2024/08/14/abbiamo-chiesto-a-edo-massa-pensi-di-stare-meglio/">Abbiamo chiesto a Edo Massa: &#8220;Pensi di stare meglio?&#8221;</a> sembra essere il primo su <a href="https://www.playersmagazine.it">Players</a>.</p>
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<div dir="auto" aria-label="Parto con una domanda che Scommetto non ti ha ancora fatto nessuno? Pensi di stare meglio?">Quando racconti a qualcuno che stai andando in terapia, la prima domanda che ti fanno più o meno tutti è &#8220;Pensi di stare meglio?&#8221;. Edo Massa è riuscito a ribaltare questo copione portando &#8220;Pensi di stare meglio?&#8221; al centro della sua graphic novel (e alla fine delle sue interviste, ma questo lo scopriremo a breve). </div>
<div dir="auto" aria-label="Parto con una domanda che Scommetto non ti ha ancora fatto nessuno? Pensi di stare meglio?"> </div>
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<div dir="auto" aria-label="Parto con una domanda che Scommetto non ti ha ancora fatto nessuno? Pensi di stare meglio?">Leggere <a href="https://amzn.to/3YEzO35" target="_blank" rel="noopener"><em>Pensi di stare meglio?</em></a> è un tuffo nella testa del suo autore, in una piscina preparata per il lettore affollata di frequentatori curiosi, paranoie generazionali, appuntamenti dalla psi introspezioni personificate. Massa rielabora una formula ormai entrata sottopelle a una giovane generazione di autori di fumetto attraverso la propria sensibilità ondivaga con un risultato esplosivo. Proprio come il suo tratto, capace di alternare dettaglio e astrazione da una tavola all&#8217;altra. </div>
<div dir="auto" aria-label="Parto con una domanda che Scommetto non ti ha ancora fatto nessuno? Pensi di stare meglio?"> </div>
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<div dir="auto" aria-label="Parto con una domanda che Scommetto non ti ha ancora fatto nessuno? Pensi di stare meglio?">Un po&#8217; come al termine di una seduta di terapia, dopo la lettura di Pensi di stare meglio? ho avvertito la necessità di fissare dei punti. Così ho cercato di contattarlo, e dopo una serie di peripezie siamo riusciti a fissare un incontro in una caldissima giornata di inizio estate, ciascuno dal proprio lato del portatile. </div>
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<div dir="auto" aria-label="Parto con una domanda che Scommetto non ti ha ancora fatto nessuno? Pensi di stare meglio?"> </div>
<div dir="auto" aria-label="Parto con una domanda che Scommetto non ti ha ancora fatto nessuno? Pensi di stare meglio?"><img data-recalc-dims="1" data-dominant-color="f1ebe8" data-has-transparency="false" style="--dominant-color: #f1ebe8;" fetchpriority="high" decoding="async" data-attachment-id="50614" data-permalink="https://www.playersmagazine.it/2024/08/14/abbiamo-chiesto-a-edo-massa-pensi-di-stare-meglio/pensi-di-stare-meglio-1/" data-orig-file="https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2024/08/Pensi-di-stare-meglio-1.jpg?fit=670%2C1005&amp;ssl=1" data-orig-size="670,1005" data-comments-opened="1" data-image-meta="{&quot;aperture&quot;:&quot;0&quot;,&quot;credit&quot;:&quot;&quot;,&quot;camera&quot;:&quot;&quot;,&quot;caption&quot;:&quot;&quot;,&quot;created_timestamp&quot;:&quot;0&quot;,&quot;copyright&quot;:&quot;&quot;,&quot;focal_length&quot;:&quot;0&quot;,&quot;iso&quot;:&quot;0&quot;,&quot;shutter_speed&quot;:&quot;0&quot;,&quot;title&quot;:&quot;&quot;,&quot;orientation&quot;:&quot;0&quot;}" data-image-title="Pensi di stare meglio 1" data-image-description="" data-image-caption="" data-medium-file="https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2024/08/Pensi-di-stare-meglio-1.jpg?fit=200%2C300&amp;ssl=1" data-large-file="https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2024/08/Pensi-di-stare-meglio-1.jpg?fit=670%2C1005&amp;ssl=1" class="aligncenter wp-image-50614 not-transparent" src="https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2024/08/Pensi-di-stare-meglio-1.jpg?resize=467%2C700&#038;ssl=1" alt="" width="467" height="700" srcset="https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2024/08/Pensi-di-stare-meglio-1.jpg?w=670&amp;ssl=1 670w, https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2024/08/Pensi-di-stare-meglio-1.jpg?resize=200%2C300&amp;ssl=1 200w" sizes="(max-width: 467px) 100vw, 467px" /></div>
<div dir="auto" aria-label="Parto con una domanda che Scommetto non ti ha ancora fatto nessuno? Pensi di stare meglio?"> </div>
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<div class=" container " dir="auto" aria-label="Parto con una domanda che Scommetto non ti ha ancora fatto nessuno? Pensi di stare meglio?"><strong>Parto con una domanda che scommetto non ti ha ancora fatto nessuno&#8230; Pensi di stare meglio?</strong></div>
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<div class=" container " dir="auto" aria-label="Sì, penso di stare meglio sì. Ed è la domanda che mi fanno in chiusura. Penso di stare meglio sì. Perché chiaramente è un percorso chiaramente anche abbastanza. La volontà di porre una domanda sulla copertina di renderlo particolarmente evidente il fatto che volessi raccontare il percorso di. Psicoterapia. Chiaramente Sì, sto meglio perché.">Oh&#8230; [ride] Sì, penso di stare meglio, sì. Di solito però è una domanda che mi fanno in chiusura. <br />Al di là di tutto, penso di stare meglio sì. La volontà di porre una domanda sulla copertina, di rendere particolarmente evidente il fatto che volessi raccontare il percorso di psicoterapia, è collegata al fatto che io stia meglio perché ho portato avanti un percorso. <span style="color: initial;"> E starò ancora meglio, e ancora meglio, e ancora meglio&#8230; </span></div>
<div dir="auto" aria-label="Sì, penso di stare meglio sì. Ed è la domanda che mi fanno in chiusura. Penso di stare meglio sì. Perché chiaramente è un percorso chiaramente anche abbastanza. La volontà di porre una domanda sulla copertina di renderlo particolarmente evidente il fatto che volessi raccontare il percorso di. Psicoterapia. Chiaramente Sì, sto meglio perché."> </div>
<div class=" container " dir="auto" aria-label="Sì, penso di stare meglio sì. Ed è la domanda che mi fanno in chiusura. Penso di stare meglio sì. Perché chiaramente è un percorso chiaramente anche abbastanza. La volontà di porre una domanda sulla copertina di renderlo particolarmente evidente il fatto che volessi raccontare il percorso di. Psicoterapia. Chiaramente Sì, sto meglio perché."><strong><span style="color: initial;">Da persona che ha letto la tua graphic novel grosso modo in contemporanea con la fine di un percorso psicoterapeutico, la domanda che mi ha accompagnato più o meno per tutta la lettura è: in che momento ti è venuto voglia in mente di t</span><span style="color: initial;">racciare il percorso attraverso il fumetto? Io mi ricordo vivevo molto bene quell&#8217;ora di seduta e poi mi rendevo conto che nel turbinio della settimana perdevo dei pezzi. Allora uscivo dalla seduta e mi mandavo dei vocali da solo per aiutarmi a ricordare cosa era stato detto. Scrivere e disegnare <em>Pensi di stare meglio?</em> ha avuto una funzione di questo tipo per te?</span></strong></div>
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<div class=" container " dir="auto" aria-label="Guarda la stessa cosa Perché alcuni argomenti interiorizzati. Altri momenti poi li ricapitavano. Quindi come nella vita ti ricavi e di rifare gli stessi errori eccetera. Ma non tanto per il rifare l'errore perché argomento l'argomento in generale lo sapevo cosa o non sbagliavo oppure cercavo sempre più orientarmi. Era appunto che non dimenticare quello che cioè nel senso.">Guarda, è stata un po&#8217; la stessa cosa anche per me, perché alcuni argomenti interiorizzati riemergevano poi in altri momenti. Nella vita ti capita di rifare un po&#8217; gli stessi errori, ma fissare alcuni concetti non mi serviva tanto per non ricommettere l&#8217;errore, quanto piuttosto per orientarmi. Per non dimenticare concetti che avevo fissato. Per me i promemoria non erano vocali, ma delle note del telefono. Alcuni degli argomenti sono distantissimi da me adesso, perché la mia volontà era quella di buttare giù appunti scritti subito, fresco dopo lo seduta. Io alla seduta ci andavo in autobus e il<span style="color: initial;"> ritorno lo faceva a piedi, quindi durante quei 40 minuti scrivevo il mio diario. Poi l&#8217;idea del farlo come fumetto è nata abbastanza presto, con la proposta di fare un fumetto arrivata da Minimum Fax. <br />Lì mi sono chiesto quale</span> fosse la storia più urgente che avessi da raccontare; e la storia più urgente, e che avesse anche senso raccontare, in questo caso era la mia, anche perché il personaggio della psicologa mi piaceva un sacco, e quindi&#8230; Tra l&#8217;altro, avevo già mesi e mesi di appunti presi al telefono sulle note!</div>
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<div class=" container " dir="auto" aria-label="A questa proposta? Allora minimo fax è stato inizialmente Ok? Tipo va bene? Capiamo che abbiamo un argomento per argomento poter. Io gliel'ho buttato un po', era interessati dal Ok. Uno stopic un argomento di cui non è ancora troppo inflazionato, Cioè se inizia a parlare però non è già straparlato."><strong>E Minimum Fax come ha reagito a questa proposta?</strong></div>
<div dir="auto" aria-label="A questa proposta? Allora minimo fax è stato inizialmente Ok? Tipo va bene? Capiamo che abbiamo un argomento per argomento poter. Io gliel'ho buttato un po', era interessati dal Ok. Uno stopic un argomento di cui non è ancora troppo inflazionato, Cioè se inizia a parlare però non è già straparlato."> </div>
<div class=" container " dir="auto" aria-label="A questa proposta? Allora minimo fax è stato inizialmente Ok? Tipo va bene? Capiamo che abbiamo un argomento per argomento poter. Io gliel'ho buttato un po', era interessati dal Ok. Uno stopic un argomento di cui non è ancora troppo inflazionato, Cioè se inizia a parlare però non è già straparlato.">Allora Io gliel&#8217;ho buttata un po&#8217; lì, loro si sono dimostrati interessati anche perché è un argomento non ancora troppo inflazionato, Cioè, se ne inizia a parlare, però non così tanto. Inizialmente mi hanno detto che gli sarebbe piaciuto vedere come l&#8217;avrei sviluppato e piano piano siamo andati avanti. </div>
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<div class=" container " dir="auto" aria-label="E quindi ci piacerebbe vedere come lo sviluppi e piano piano. È stato poi avuto un rapporto diretto con Carlotta colarienti. Numero 1. Viene fatto da editore, quindi è stato mesi mesi di messaggini del come stai? Bensì stare meglio sì o no? A. Vicenda. Nel tuo giro di di conoscenza, invece nella diciamo nella vita quotidiana, Come è stata la reazione tanto alla decisione del percorso terapeutico.">Poi avuto un rapporto diretto con Carlotta Colarienti, che mi ha fatto da editor, quindi sono stati mesi e mesi di messaggini del &#8220;Come stai? Pensi distare meglio)&#8221;. [Ride] Per me è la numero uno!</div>
<div dir="auto" aria-label="E quindi ci piacerebbe vedere come lo sviluppi e piano piano. È stato poi avuto un rapporto diretto con Carlotta colarienti. Numero 1. Viene fatto da editore, quindi è stato mesi mesi di messaggini del come stai? Bensì stare meglio sì o no? A. Vicenda. Nel tuo giro di di conoscenza, invece nella diciamo nella vita quotidiana, Come è stata la reazione tanto alla decisione del percorso terapeutico."> </div>
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<div dir="auto" aria-label="E quindi ci piacerebbe vedere come lo sviluppi e piano piano. È stato poi avuto un rapporto diretto con Carlotta colarienti. Numero 1. Viene fatto da editore, quindi è stato mesi mesi di messaggini del come stai? Bensì stare meglio sì o no? A. Vicenda. Nel tuo giro di di conoscenza, invece nella diciamo nella vita quotidiana, Come è stata la reazione tanto alla decisione del percorso terapeutico."><img data-recalc-dims="1" data-dominant-color="d8c6b3" data-has-transparency="false" style="--dominant-color: #d8c6b3;" decoding="async" data-attachment-id="50616" data-permalink="https://www.playersmagazine.it/2024/08/14/abbiamo-chiesto-a-edo-massa-pensi-di-stare-meglio/pensi-di-stare-meglio-3/" data-orig-file="https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2024/08/Pensi-di-stare-meglio-3.jpg?fit=670%2C955&amp;ssl=1" data-orig-size="670,955" data-comments-opened="1" data-image-meta="{&quot;aperture&quot;:&quot;0&quot;,&quot;credit&quot;:&quot;&quot;,&quot;camera&quot;:&quot;&quot;,&quot;caption&quot;:&quot;&quot;,&quot;created_timestamp&quot;:&quot;0&quot;,&quot;copyright&quot;:&quot;&quot;,&quot;focal_length&quot;:&quot;0&quot;,&quot;iso&quot;:&quot;0&quot;,&quot;shutter_speed&quot;:&quot;0&quot;,&quot;title&quot;:&quot;&quot;,&quot;orientation&quot;:&quot;0&quot;}" data-image-title="Pensi di stare meglio 3" data-image-description="" data-image-caption="" data-medium-file="https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2024/08/Pensi-di-stare-meglio-3.jpg?fit=210%2C300&amp;ssl=1" data-large-file="https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2024/08/Pensi-di-stare-meglio-3.jpg?fit=670%2C955&amp;ssl=1" class="aligncenter wp-image-50616 not-transparent" src="https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2024/08/Pensi-di-stare-meglio-3.jpg?resize=491%2C700&#038;ssl=1" alt="" width="491" height="700" srcset="https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2024/08/Pensi-di-stare-meglio-3.jpg?w=670&amp;ssl=1 670w, https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2024/08/Pensi-di-stare-meglio-3.jpg?resize=210%2C300&amp;ssl=1 210w" sizes="(max-width: 491px) 100vw, 491px" /></div>
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<div dir="auto" aria-label="E quindi ci piacerebbe vedere come lo sviluppi e piano piano. È stato poi avuto un rapporto diretto con Carlotta colarienti. Numero 1. Viene fatto da editore, quindi è stato mesi mesi di messaggini del come stai? Bensì stare meglio sì o no? A. Vicenda. Nel tuo giro di di conoscenza, invece nella diciamo nella vita quotidiana, Come è stata la reazione tanto alla decisione del percorso terapeutico."> </div>
<div class=" container " dir="auto" aria-label="E quindi ci piacerebbe vedere come lo sviluppi e piano piano. È stato poi avuto un rapporto diretto con Carlotta colarienti. Numero 1. Viene fatto da editore, quindi è stato mesi mesi di messaggini del come stai? Bensì stare meglio sì o no? A. Vicenda. Nel tuo giro di di conoscenza, invece nella diciamo nella vita quotidiana, Come è stata la reazione tanto alla decisione del percorso terapeutico."><strong>Nel tuo giro di conoscenze, invece, nella vita quotidiana, come è stata la reazione tanto alla decisione di intraprendere un percorso terapeutico, q<span style="color: initial;">uanto all&#8217;idea di farne un fumetto? La tua psico sapeva che ne avresti fatto un fumetto?!</span></strong></div>
<div dir="auto" aria-label="E quindi ci piacerebbe vedere come lo sviluppi e piano piano. È stato poi avuto un rapporto diretto con Carlotta colarienti. Numero 1. Viene fatto da editore, quindi è stato mesi mesi di messaggini del come stai? Bensì stare meglio sì o no? A. Vicenda. Nel tuo giro di di conoscenza, invece nella diciamo nella vita quotidiana, Come è stata la reazione tanto alla decisione del percorso terapeutico."> </div>
<div class=" container " dir="auto" aria-label="E quindi ci piacerebbe vedere come lo sviluppi e piano piano. È stato poi avuto un rapporto diretto con Carlotta colarienti. Numero 1. Viene fatto da editore, quindi è stato mesi mesi di messaggini del come stai? Bensì stare meglio sì o no? A. Vicenda. Nel tuo giro di di conoscenza, invece nella diciamo nella vita quotidiana, Come è stata la reazione tanto alla decisione del percorso terapeutico."><span style="color: initial;">La mia psicologa lo sapeva. Lei è molto professionale, quindi non lascia trasparire molte emozioni, però lo sapeva e mi ha incoraggiato. Se vede che ho entusiasmo per un progetto, lei incoraggia il mio entusiasmo. Credo però mi appoggerebbe a prescindere, qualunque tipo di carriera io decida di prendere: &#8220;Se sei convinto tu, vai!&#8221;.</span></div>
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<div class="time"><span style="color: initial;">Per quanto riguarda la parte in cui racconto dei miei amici, poter mettere su carta storie mie, che mi emozionano, è stata un privilegio (e una fortuna!). Ovviamente avevo anche un certo timore, perché raccontando di te potrebbe non farti piacere riconoscerti; invece, e per fortuna, sono stati tutti molto entusiasti. </span></div>
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<div class=" container " dir="auto" aria-label="Magari ti riconosci. Ti fa piacere o no? Ansia. Tutti tutti particolarmente entusiasti, quindi anche quello è stato una carica in più. Mi ha sorpreso un po' meno trovare una serie di temi che hanno caratterizzato anche quello che era il mio percorso, ovvero questo, come dire, un senso del dovere molto imperante, la necessità di dover piacere a tutti di mettere la necessità degli altri davanti a se stessi, una sindrome dell'impostore latente."><strong>Mi ha sorpreso un po&#8217; meno invece trovare nel fumetto una serie di temi che hanno caratterizzato anche quello che era il mio percorso in psicoterapia, ovvero questo, come dire, senso del dovere molto imperante, la necessità di dover piacere a tutti, la necessità di porre gli altri davanti a se stessi, una sindrome dell&#8217;impostore latente: t<span style="color: initial;">emi che riguardano un sacco di coetanei con cui parlo quotidianamente. Secondo te è un qualcosa di generazionale o è una controindicazione del nascere nella periferia milanese? </span></strong></div>
<div dir="auto" aria-label="Magari ti riconosci. Ti fa piacere o no? Ansia. Tutti tutti particolarmente entusiasti, quindi anche quello è stato una carica in più. Mi ha sorpreso un po' meno trovare una serie di temi che hanno caratterizzato anche quello che era il mio percorso, ovvero questo, come dire, un senso del dovere molto imperante, la necessità di dover piacere a tutti di mettere la necessità degli altri davanti a se stessi, una sindrome dell'impostore latente."> </div>
<div class=" container " dir="auto" aria-label="Magari ti riconosci. Ti fa piacere o no? Ansia. Tutti tutti particolarmente entusiasti, quindi anche quello è stato una carica in più. Mi ha sorpreso un po' meno trovare una serie di temi che hanno caratterizzato anche quello che era il mio percorso, ovvero questo, come dire, un senso del dovere molto imperante, la necessità di dover piacere a tutti di mettere la necessità degli altri davanti a se stessi, una sindrome dell'impostore latente."><span style="color: initial;">[Ride] Allora sai che circoscritto alla periferia Milanese non me l&#8217;ero mai chiesto, ci devo riflettere&#8230;<br />Tornando seri, il fumetto è ovviamente in parte autobiografico. Il procedimento scelto non è stato quello di vomitare addosso al lettore i miei problemi o le mie storie, che in altri ambienti per altro avrebbe nutrito una curiosità anche un po&#8217; morbosa sull&#8217;autore. In questo specifico caso invece l&#8217;idea è stata quella di avere un mio universo personale che potesse diventare un personale-universale. Perché questo libro è mio, racconta la mia storia, ma nel momento in cui finisce in mano al lettore è suo. E sono contento, perché in molti si sono ritrovati nel racconto. </span></div>
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<div class="time">Per quanto riguarda invece la Brianza, la provincia, un passo da Milano, ma non sei Milano&#8230; credo tutto ciò con sé una dose di riscatto sociale, che passa anche attraverso la condizione lavorativa, voglio di più, sento di dover fare più, una spinta verso qualcosa che magari è solo finto e patinato, ma è comunque un pezzo del racconto. </div>
<div>Non avevo mai pensato in  questi termini all&#8217;idea della Brianza&#8230;</div>
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<div class=" paragraph ">
<div class=" container " dir="auto" aria-label="Morbosa di sapere la realtà di un autore un'autrice in questo specifico caso L'idea è stata quella e. Vedo, Sono molto contento che le persone si ritrovino. Per creare l'intento. Avere un Universo personale, Ma questo personale parlo diventare un personale universale qualcosa in cui? Perché questo libro è mio perché la mia storia, però nel momento in cui Manolo lettore è suo."> </div>
</div>
<div class=" paragraph ">
<div class=" time-container ">
<div class="time"><strong><span style="color: initial;">Eh, sai, venendo dalla provincia milanese è un argomento che sento abbastanza! </span>.</strong></div>
<div> </div>
<div class="time">In effetti, io arrivo a Milano e la prima domanda che sento è: &#8220;Come-ti-chiami-virgola-che-fai?&#8221; Per altro, domanda molto pericolosa. Quasi quanto &#8220;Pensi di stare meglio?&#8221; [Ridacchia].</div>
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<div><img data-recalc-dims="1" data-dominant-color="cecabe" data-has-transparency="false" style="--dominant-color: #cecabe;" decoding="async" data-attachment-id="50615" data-permalink="https://www.playersmagazine.it/2024/08/14/abbiamo-chiesto-a-edo-massa-pensi-di-stare-meglio/pensi-di-stare-meglio-2/" data-orig-file="https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2024/08/Pensi-di-stare-meglio-2.jpg?fit=670%2C981&amp;ssl=1" data-orig-size="670,981" data-comments-opened="1" data-image-meta="{&quot;aperture&quot;:&quot;0&quot;,&quot;credit&quot;:&quot;&quot;,&quot;camera&quot;:&quot;&quot;,&quot;caption&quot;:&quot;&quot;,&quot;created_timestamp&quot;:&quot;0&quot;,&quot;copyright&quot;:&quot;&quot;,&quot;focal_length&quot;:&quot;0&quot;,&quot;iso&quot;:&quot;0&quot;,&quot;shutter_speed&quot;:&quot;0&quot;,&quot;title&quot;:&quot;&quot;,&quot;orientation&quot;:&quot;0&quot;}" data-image-title="Pensi di stare meglio 2" data-image-description="" data-image-caption="" data-medium-file="https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2024/08/Pensi-di-stare-meglio-2.jpg?fit=205%2C300&amp;ssl=1" data-large-file="https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2024/08/Pensi-di-stare-meglio-2.jpg?fit=670%2C981&amp;ssl=1" class="aligncenter wp-image-50615 not-transparent" src="https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2024/08/Pensi-di-stare-meglio-2.jpg?resize=478%2C700&#038;ssl=1" alt="" width="478" height="700" srcset="https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2024/08/Pensi-di-stare-meglio-2.jpg?w=670&amp;ssl=1 670w, https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2024/08/Pensi-di-stare-meglio-2.jpg?resize=205%2C300&amp;ssl=1 205w" sizes="(max-width: 478px) 100vw, 478px" /></div>
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<div class=" scroll-container " tabindex="0" aria-label="Trascrizione della registrazione">
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<div class="time"><strong>Torno al fumetto: il tuo tratto oscilla tra il dettaglio e lo stilizzato. È un qualcosa che pianifichi già in fase di sceneggiatura o è un flow? <span style="color: initial;">Hai già previsto delle parti più dettagliate e delle parti più stilizzate, oppure Come ti senti di disegnare? Quel pezzo di storia?</span></strong></div>
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<div class="time"><span style="color: initial;">In realtà è pianificato. Nel momento in cui scrivo il soggetto, quindi solamente a livello di scrittura piano piano, prima ancora dello storyboard, c</span><span style="color: initial;">erco di evidenziare quelli quali sono i temi e le emozioni che dovrebbero trasparire. Quindi faccio questo gioco d sottrazione del dettaglio, sottrazione più assoluta: se in quel momento voglio raccontare un personaggio stupito,  l&#8217;unica emozione che devo dare è &#8220;stupito&#8221;, toglierò tutto quello che mi è inutile alle emozioni &#8220;stupito&#8221;, quindi posso addirittura togliere il contesto.</span></div>
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<div class=" container " dir="auto" aria-label="La stanza in cui siamo è un fumetto un disegno, quindi può essere nel nulla. Può essere una vignetta bianca e toglierò il naso. Le orecchie i capelli perché ogni volta vedere lo sguardo voglio fare vedere la bocca aperta come invece per dare un ambiente un'emozione, cioè un ambiente più.">La stanza in cui si trova è un fumetto, un disegno, quindi può essere nel nulla. Può essere una vignetta bianca e toglierò il naso, le orecchie, i capelli, perché questa volta voglio far vedere lo sguardo, voglio fare vedere la bocca aperta. Per trasmettere invece l&#8217;idea di attesa, per fare un esempio, credo funzioni meglio un ambiente denso di dettagli. <span style="color: initial;">ma quello è la bellezza del disegno dell&#8217;arte. </span></div>
<div dir="auto" aria-label="La stanza in cui siamo è un fumetto un disegno, quindi può essere nel nulla. Può essere una vignetta bianca e toglierò il naso. Le orecchie i capelli perché ogni volta vedere lo sguardo voglio fare vedere la bocca aperta come invece per dare un ambiente un'emozione, cioè un ambiente più.">Poi c&#8217;è il caso e la bellezza del disegno (e dell&#8217;arte in generale): Mi ricordo una tavola con un balloon con scritto scusa; avevo tanto tempo da perdere e ho iniziato a scrivere tantissimi &#8220;scusa&#8221; piccolini invece di uno solo gigante come avevo previsto. l&#8217;arte si compiace anche del caso. </div>
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<div dir="auto" aria-label="Ma sai che invece del lancio 100 di scusa? E quindi Sì, ogni l'arte si compiace anche del caso. La tua opera è la prima in cui ho trovato. I Meme. Inseriti! Non come. Un adesivo messo lì tipo e guarda. Questo è un Meme Guarda qua ma nel flow del racconto che sono sono diventati."> </div>
<div class=" container " dir="auto" aria-label="Ma sai che invece del lancio 100 di scusa? E quindi Sì, ogni l'arte si compiace anche del caso. La tua opera è la prima in cui ho trovato. I Meme. Inseriti! Non come. Un adesivo messo lì tipo e guarda. Questo è un Meme Guarda qua ma nel flow del racconto che sono sono diventati."><strong>La tua opera è la prima in cui ho trovato i meme inseriti nella storia non come un  adesivo messo lì tipo: &#8220;Hey, guarda, questo è un meme, guarda qua!&#8221;, ma nel flusso del racconto. E visto che i meme oggi sono diventati <span style="color: initial;">oramai una parte della nostra comunicazione, l&#8217;ho trovato perfetto. Tu ti sei posto il dubbio se tutti i lettori li avrebbero coltri? La tua editor ti ha detto: &#8220;Mah, non lo so se la famosa casalinga di Voghera questo lo coglie.&#8221;? </span></strong></div>
<div dir="auto" aria-label="Ma sai che invece del lancio 100 di scusa? E quindi Sì, ogni l'arte si compiace anche del caso. La tua opera è la prima in cui ho trovato. I Meme. Inseriti! Non come. Un adesivo messo lì tipo e guarda. Questo è un Meme Guarda qua ma nel flow del racconto che sono sono diventati."> </div>
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<div class=" container " dir="auto" aria-label="No, non ci siamo posti il problema perché è stato subito reciproco entusiasmo. Io ero contento e in più ne so mi hanno chiesto la spiegazione aveva soddisfatto. Carlotta E la spiegazione era di io in questo momento. Voglio anche raccontare un po' il mio analfabetismo emotivo il mio essere un alfabeto votino quindi l'appoggio il supporto che ho è.">No, non ci siamo posti il problema perché è stato subito entusiasmo, anche in casa editrice, per questo approccio. Io ero contento e in più mi hanno chiesto una spiegazione che ha soddisfatto la mia editor, Carlotta. E la spiegazione era che io, in questo momento, voglio un po&#8217; anche raccontare il mio analfabetismo emotivo, il mio essere un analfabeta emotivo; il supporto che uso per esprimere emozioni è spesso quello dei meme. Il meme è una reazione immediata, è diretto, ti dà un pugno.</div>
<div dir="auto" aria-label="No, non ci siamo posti il problema perché è stato subito reciproco entusiasmo. Io ero contento e in più ne so mi hanno chiesto la spiegazione aveva soddisfatto. Carlotta E la spiegazione era di io in questo momento. Voglio anche raccontare un po' il mio analfabetismo emotivo il mio essere un alfabeto votino quindi l'appoggio il supporto che ho è."> </div>
<div class=" container " dir="auto" aria-label="No, non ci siamo posti il problema perché è stato subito reciproco entusiasmo. Io ero contento e in più ne so mi hanno chiesto la spiegazione aveva soddisfatto. Carlotta E la spiegazione era di io in questo momento. Voglio anche raccontare un po' il mio analfabetismo emotivo il mio essere un alfabeto votino quindi l'appoggio il supporto che ho è."><strong>Io ho visto nel tuo tratto in generale un&#8217;istintività che mi ha fatto tornare in mente (m<span style="color: initial;">eno male che sei seduto, la sparo grossa) da Tsuge a Pazienza. Dal tuo punto di vista invece, c&#8217;è un qualche tipo di contaminazione più o meno inconscia che avverti?</span></strong></div>
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<div dir="auto" aria-label="Allora le contaminazioni più o meno inconsce che verti. Io ho sempre avuto molto paura, di Come posso dire di diventare un? Una tecnica di altri. Quindi un po' la tecnica è quella del guardo più cose possibili, in modo da non ricordarmele. E io ho rubo che la chiunque ma senza accorgermene."> </div>
<div class=" container " dir="auto" aria-label="Allora le contaminazioni più o meno inconsce che verti. Io ho sempre avuto molto paura, di Come posso dire di diventare un? Una tecnica di altri. Quindi un po' la tecnica è quella del guardo più cose possibili, in modo da non ricordarmele. E io ho rubo che la chiunque ma senza accorgermene.">Io ho sempre avuto molto paura di diventare come i preraffaeliti, ovvero come chi fa le cose di altri. Quindi la mia tecnica è un po&#8217; quella del guardare più cose possibili, in modo da non ricordarmele. E io rubo da chiunque, ma senza accorgermene, q<span style="color: initial;">uindi un po&#8217; c&#8217;ho l&#8217;anima in pace. Mi citi Pazienza e Tsuge, due autori che ho adorato. </span></div>
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<div class="time"><span style="color: initial;">Poi no, la freschezza è una scelta voluta. Cerco di rimanere sempre più vicino al disegno che faccio quando ho la mano libera senza bozza a matita, senza disegno preparatorio. Quindi alla fine la tavola proprio la costruivo, la disegnavo prima tutta e alcune volte quella andava già bene. </span><span style="color: initial;">La provavo e quella funzionava.  </span></div>
<div class="time"><span style="color: initial;">Poi una cosa che mi piace ed mi entusiasma in questo momento, se devo pensare qualcuno che guardo con rispetto e mi piace tantissimo perché mi fa anche sentire coinvolto, perché un mio coetaneo, perché l&#8217;ho conosciuto, perché è</span><span style="color: initial;"> un amico e io adoro quello che fa, beh, quel qualcosa e quel qualcuno è Simone Rastelli (in arte Juta, che ha pubblicato di recente Gatto Pernucci per Coconino). Abbiamo in comunque questo tratto super istintivo. Pecco di hubris, ma mi fa piacere essere parte di una scena, sentire che stiamo costruendo qualcosa, pur col mio tratto &#8220;tremolante&#8221;, come è stato definito. </span></div>
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<div><img data-recalc-dims="1" data-dominant-color="ededed" data-has-transparency="false" style="--dominant-color: #ededed;" loading="lazy" decoding="async" data-attachment-id="50617" data-permalink="https://www.playersmagazine.it/2024/08/14/abbiamo-chiesto-a-edo-massa-pensi-di-stare-meglio/pensi-di-stare-meglio-4/" data-orig-file="https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2024/08/Pensi-di-stare-meglio-4-jpg.webp?fit=1000%2C1381&amp;ssl=1" data-orig-size="1000,1381" data-comments-opened="1" data-image-meta="{&quot;aperture&quot;:&quot;0&quot;,&quot;credit&quot;:&quot;&quot;,&quot;camera&quot;:&quot;&quot;,&quot;caption&quot;:&quot;&quot;,&quot;created_timestamp&quot;:&quot;0&quot;,&quot;copyright&quot;:&quot;&quot;,&quot;focal_length&quot;:&quot;0&quot;,&quot;iso&quot;:&quot;0&quot;,&quot;shutter_speed&quot;:&quot;0&quot;,&quot;title&quot;:&quot;&quot;,&quot;orientation&quot;:&quot;0&quot;}" data-image-title="Pensi di stare meglio 4" data-image-description="" data-image-caption="" data-medium-file="https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2024/08/Pensi-di-stare-meglio-4-jpg.webp?fit=217%2C300&amp;ssl=1" data-large-file="https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2024/08/Pensi-di-stare-meglio-4-jpg.webp?fit=741%2C1024&amp;ssl=1" class="aligncenter wp-image-50617 not-transparent" src="https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2024/08/Pensi-di-stare-meglio-4-741x1024.webp?resize=507%2C700&#038;ssl=1" alt="" width="507" height="700" srcset="https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2024/08/Pensi-di-stare-meglio-4-jpg.webp?resize=741%2C1024&amp;ssl=1 741w, https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2024/08/Pensi-di-stare-meglio-4-jpg.webp?resize=217%2C300&amp;ssl=1 217w, https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2024/08/Pensi-di-stare-meglio-4-jpg.webp?resize=768%2C1061&amp;ssl=1 768w, https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2024/08/Pensi-di-stare-meglio-4-jpg.webp?w=1000&amp;ssl=1 1000w" sizes="auto, (max-width: 507px) 100vw, 507px" /></div>
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<div class="time"><strong>L&#8217;ultima domanda riguarda la quarta di copertina, ovvero come hai convinto Minimum fax a chiudere il tuo libro con un&#8230; non saprei come definirlo&#8230; un raduno di cazzetti che sorridono al lettore.</strong></div>
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<div class=" container " dir="auto" aria-label="Bisogna dare il merito minimo fax di essere, Cioè è nella collana cosamica di aver fatto, cioè deve aver spinto molto. In realtà perché nasce da una nasce da una piccola gag di. Fumettissimi commentano il fumetto. E l'idea è quella cavolo. Ci sono tanti fumetti in cui. Servirebbe addirittura un disclaimer del per ricordare questo.">Bisogna dare il merito a Minimum Fax di averci creduto molto nel mio fumetto e di averlo anche spinto molto. In realtà nasce da una piccola gag di  fumettisti che commentano il fumetto: in tanti fumetti servirebbe il disclaimer per avvisare il lettore che l&#8217;autore sta per raccontargli i cazzi propri. E l&#8217;idea è stata quella: cavolo, ci avrei fatto la bandina gialli con scritto &#8220;Guarda, l&#8217;auotre sta per darti un&#8217;ora di cazzi suoi&#8221;. Non abbiamo fatto la bandina, così ho deciso di metterli in quarta, così, arroganti Certo, disegnati nella maniera più dolcina possibile, però&#8230; cazzi. </div>
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<div dir="auto" aria-label="Disegnati nella maniera più dolcino zuccherosa possibile Però se una serie di? Diciamo che. Per essere un dettaglio però è anche un manifesto programmatico sia della buona dose di fatti suoi, ma anche dell'atteggiamento irriverente del. Che ha minimo un fax con questa collana ho trovato una cazzatina però veramente. Che coglie il punto?"> </div>
<div class=" container " dir="auto" aria-label="Disegnati nella maniera più dolcino zuccherosa possibile Però se una serie di? Diciamo che. Per essere un dettaglio però è anche un manifesto programmatico sia della buona dose di fatti suoi, ma anche dell'atteggiamento irriverente del. Che ha minimo un fax con questa collana ho trovato una cazzatina però veramente. Che coglie il punto?"><strong>Mi sembra anche un ottimo manifesto programmatico dell&#8217;atteggiamento irriverente che Minimum Fax infonde in questa collana. Un dettaglio, ma che lascia trasparire molto. </strong></div>
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<div dir="auto" aria-label="Ma poi L'idea è. E sono contento perché la copertina è stata studiata fatta con Raffaele. Lene Sorrentino Grandissimo a cui mando un bacio rispetto infinitamente. E appunto l'idea era quella che io ti do sulla prima di copertina. Subito il cuore del fumetto cioè il la domanda che si che si tiene per tutto il fumetto quello del percorso psicologico."> </div>
<div class=" container " dir="auto" aria-label="Ma poi L'idea è. E sono contento perché la copertina è stata studiata fatta con Raffaele. Lene Sorrentino Grandissimo a cui mando un bacio rispetto infinitamente. E appunto l'idea era quella che io ti do sulla prima di copertina. Subito il cuore del fumetto cioè il la domanda che si che si tiene per tutto il fumetto quello del percorso psicologico.">Sono contento, perché la copertina è stata studiata con Raffaele Lele Sorrentino, un grandissimo a cui mando un bacio. L&#8217;idea era quella di fissare in copertina il tema che si ripete, e poi avere in quarta una sorta di spoiler. Tenendo in mano il libro puoi capire di cosa parla il volume, girandolo invece capisci dove si va a parare. Un&#8217;altra faccia della medaglia, un po&#8217; brutale, ma onesta.</div>
<div dir="auto" aria-label="Ma poi L'idea è. E sono contento perché la copertina è stata studiata fatta con Raffaele. Lene Sorrentino Grandissimo a cui mando un bacio rispetto infinitamente. E appunto l'idea era quella che io ti do sulla prima di copertina. Subito il cuore del fumetto cioè il la domanda che si che si tiene per tutto il fumetto quello del percorso psicologico."> </div>
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<div class=" container " dir="auto" aria-label="Perfetto, credo che che colga perfettamente anche il target, quindi era non aspettarti una Bibbia, non è che voglio. Insegnarti come stare meglio. Questa cosa riguarda me. No poi l'intento rimane sempre quello di ce lo diciamo prima. Di rivolgersi al pubblico, Cioè io ti. Non voglio assolutamente. Come dicevo prima vomitato endosso problemi trattarti come la spazzatura dei miei pensieri, Quindi tu sei la prima persona coinvolta."><strong>Perfetto, credo che colga perfettamente anche le intenzioni del libro, quindi non aspettarti una Bibbia, non voglio insegnarti come stare meglio. Questa cosa riguarda me.</strong></div>
<div dir="auto" aria-label="Perfetto, credo che che colga perfettamente anche il target, quindi era non aspettarti una Bibbia, non è che voglio. Insegnarti come stare meglio. Questa cosa riguarda me. No poi l'intento rimane sempre quello di ce lo diciamo prima. Di rivolgersi al pubblico, Cioè io ti. Non voglio assolutamente. Come dicevo prima vomitato endosso problemi trattarti come la spazzatura dei miei pensieri, Quindi tu sei la prima persona coinvolta."> </div>
<div class=" container " dir="auto" aria-label="Perfetto, credo che che colga perfettamente anche il target, quindi era non aspettarti una Bibbia, non è che voglio. Insegnarti come stare meglio. Questa cosa riguarda me. No poi l'intento rimane sempre quello di ce lo diciamo prima. Di rivolgersi al pubblico, Cioè io ti. Non voglio assolutamente. Come dicevo prima vomitato endosso problemi trattarti come la spazzatura dei miei pensieri, Quindi tu sei la prima persona coinvolta.">L&#8217;intento è sempre quello di rivolgersi al pubblico, ma non per vomitagli addosso i miei problemi e stop. Certo sono cazzi miei, ma alla fine sono cazzi di tutti, o almeno di molti. Mal comune mezzo gaudio, no? In qualche modo sapere che non sono solo io alleggerisce. In fondo il senso di fare terapia è un po&#8217; quello. </div>
<div dir="auto" aria-label="Perfetto, credo che che colga perfettamente anche il target, quindi era non aspettarti una Bibbia, non è che voglio. Insegnarti come stare meglio. Questa cosa riguarda me. No poi l'intento rimane sempre quello di ce lo diciamo prima. Di rivolgersi al pubblico, Cioè io ti. Non voglio assolutamente. Come dicevo prima vomitato endosso problemi trattarti come la spazzatura dei miei pensieri, Quindi tu sei la prima persona coinvolta."> </div>
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<div dir="auto" aria-label="Perfetto, credo che che colga perfettamente anche il target, quindi era non aspettarti una Bibbia, non è che voglio. Insegnarti come stare meglio. Questa cosa riguarda me. No poi l'intento rimane sempre quello di ce lo diciamo prima. Di rivolgersi al pubblico, Cioè io ti. Non voglio assolutamente. Come dicevo prima vomitato endosso problemi trattarti come la spazzatura dei miei pensieri, Quindi tu sei la prima persona coinvolta."><strong>Sapere che non siamo i soli a stare male, ma siamo in compagnia di buona parte della provincia milanese&#8230;</strong></div>
<div dir="auto" aria-label="Perfetto, credo che che colga perfettamente anche il target, quindi era non aspettarti una Bibbia, non è che voglio. Insegnarti come stare meglio. Questa cosa riguarda me. No poi l'intento rimane sempre quello di ce lo diciamo prima. Di rivolgersi al pubblico, Cioè io ti. Non voglio assolutamente. Come dicevo prima vomitato endosso problemi trattarti come la spazzatura dei miei pensieri, Quindi tu sei la prima persona coinvolta."> </div>
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<div dir="auto" aria-label="Perfetto, credo che che colga perfettamente anche il target, quindi era non aspettarti una Bibbia, non è che voglio. Insegnarti come stare meglio. Questa cosa riguarda me. No poi l'intento rimane sempre quello di ce lo diciamo prima. Di rivolgersi al pubblico, Cioè io ti. Non voglio assolutamente. Come dicevo prima vomitato endosso problemi trattarti come la spazzatura dei miei pensieri, Quindi tu sei la prima persona coinvolta.">[Ride] Probabilmente tutta!</div>
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<div dir="auto" aria-label="Perfetto, credo che che colga perfettamente anche il target, quindi era non aspettarti una Bibbia, non è che voglio. Insegnarti come stare meglio. Questa cosa riguarda me. No poi l'intento rimane sempre quello di ce lo diciamo prima. Di rivolgersi al pubblico, Cioè io ti. Non voglio assolutamente. Come dicevo prima vomitato endosso problemi trattarti come la spazzatura dei miei pensieri, Quindi tu sei la prima persona coinvolta."> </div>
<div dir="auto" aria-label="Perfetto, credo che che colga perfettamente anche il target, quindi era non aspettarti una Bibbia, non è che voglio. Insegnarti come stare meglio. Questa cosa riguarda me. No poi l'intento rimane sempre quello di ce lo diciamo prima. Di rivolgersi al pubblico, Cioè io ti. Non voglio assolutamente. Come dicevo prima vomitato endosso problemi trattarti come la spazzatura dei miei pensieri, Quindi tu sei la prima persona coinvolta."><a href="https://amzn.to/3YEzO35"><img data-recalc-dims="1" data-dominant-color="9e837b" data-has-transparency="false" style="--dominant-color: #9e837b;" loading="lazy" decoding="async" data-attachment-id="50618" data-permalink="https://www.playersmagazine.it/2024/08/14/abbiamo-chiesto-a-edo-massa-pensi-di-stare-meglio/pensi-di-stare-meglio-cover/" data-orig-file="https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2024/08/pensi-di-stare-meglio-cover-jpg.webp?fit=507%2C700&amp;ssl=1" data-orig-size="507,700" data-comments-opened="1" data-image-meta="{&quot;aperture&quot;:&quot;0&quot;,&quot;credit&quot;:&quot;&quot;,&quot;camera&quot;:&quot;&quot;,&quot;caption&quot;:&quot;&quot;,&quot;created_timestamp&quot;:&quot;0&quot;,&quot;copyright&quot;:&quot;&quot;,&quot;focal_length&quot;:&quot;0&quot;,&quot;iso&quot;:&quot;0&quot;,&quot;shutter_speed&quot;:&quot;0&quot;,&quot;title&quot;:&quot;&quot;,&quot;orientation&quot;:&quot;1&quot;}" data-image-title="pensi-di-stare-meglio-cover" data-image-description="" data-image-caption="" data-medium-file="https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2024/08/pensi-di-stare-meglio-cover-jpg.webp?fit=217%2C300&amp;ssl=1" data-large-file="https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2024/08/pensi-di-stare-meglio-cover-jpg.webp?fit=507%2C700&amp;ssl=1" class="aligncenter wp-image-50618 size-full not-transparent" src="https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2024/08/pensi-di-stare-meglio-cover-jpg.webp?resize=507%2C700&#038;ssl=1" alt="" width="507" height="700" srcset="https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2024/08/pensi-di-stare-meglio-cover-jpg.webp?w=507&amp;ssl=1 507w, https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2024/08/pensi-di-stare-meglio-cover-jpg.webp?resize=217%2C300&amp;ssl=1 217w" sizes="auto, (max-width: 507px) 100vw, 507px" /></a></div>
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		<title>Isole di Lorenzo Palloni: La fallacia della paura</title>
		<link>https://www.playersmagazine.it/2022/06/20/isole-di-lorenzo-palloni-la-fallacia-della-paura/</link>
		
		<dc:creator><![CDATA[Stefano Cappuccelli]]></dc:creator>
		<pubDate>Mon, 20 Jun 2022 05:25:54 +0000</pubDate>
				<category><![CDATA[Articoli]]></category>
		<category><![CDATA[Fumetti]]></category>
		<category><![CDATA[fumetto italiano]]></category>
		<category><![CDATA[graphic novel]]></category>
		<category><![CDATA[Lorenzo Palloni]]></category>
		<category><![CDATA[SaldaPress]]></category>
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					<description><![CDATA[<p>Avete presente quelle storie di soldati giapponesi rinvenuti in tutto il sud est asiatico fra gli anni ’50 e ’70, &#8230; </p>
<p>L'articolo <a href="https://www.playersmagazine.it/2022/06/20/isole-di-lorenzo-palloni-la-fallacia-della-paura/">Isole di Lorenzo Palloni: La fallacia della paura</a> sembra essere il primo su <a href="https://www.playersmagazine.it">Players</a>.</p>
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										<content:encoded><![CDATA[
<p>Avete presente quelle storie di soldati giapponesi rinvenuti in tutto il sud est asiatico fra gli anni ’50 e ’70, ancora convinti di essere in guerra? Come Shoichi Yokoi, che rimase fino al ’72 nelle viscere dell’isola di Guam e per diciotto anni visse dentro una capanna da lui costruita, sopravvivendo come meglio poteva. Cosa centra tutto questo?</p>
<p>La nuova <a href="https://amzn.to/39FltfA" target="_blank" rel="noopener">graphic novel</a> di <strong>Lorenzo Palloni</strong> intitolata <strong>Isole</strong> e pubblicata per <strong>SaldaPress</strong>, parte da una premessa non troppo distante da questa: l’intero pianeta è stato stravolto da un conflitto non meglio specificato che, proprio come avvenne durante la Seconda Guerra Mondiale, ha coinvolto numerosi arcipelaghi di isole dall’ubicazione non nota al lettore. Su una di queste, un gruppo di ex prigionieri ha fondato una comunità autosufficiente basata su pesca, agricoltura e il rispetto di poche ma fondamentali regole. L’esistenza stessa della comunità sembra sia dettata dalla sua capacità di restare celata al mondo intero; come se un’ipotetica rivelazione porterebbe inevitabilmente alla sua distruzione. Proprio per questa ragione, l’approdo di Kabé, un soldato disertore fuggito, costringerà l’intera popolazione a dover fare i conti con una serie di fragilità che fino a quel giorno ignoravano.</p>
<p><a href="https://amzn.to/39FltfA"><img data-recalc-dims="1" loading="lazy" decoding="async" data-attachment-id="48185" data-permalink="https://www.playersmagazine.it/2022/06/20/isole-di-lorenzo-palloni-la-fallacia-della-paura/4-18/" data-orig-file="https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2022/06/4.png?fit=579%2C700&amp;ssl=1" data-orig-size="579,700" data-comments-opened="1" data-image-meta="{&quot;aperture&quot;:&quot;0&quot;,&quot;credit&quot;:&quot;&quot;,&quot;camera&quot;:&quot;&quot;,&quot;caption&quot;:&quot;&quot;,&quot;created_timestamp&quot;:&quot;0&quot;,&quot;copyright&quot;:&quot;&quot;,&quot;focal_length&quot;:&quot;0&quot;,&quot;iso&quot;:&quot;0&quot;,&quot;shutter_speed&quot;:&quot;0&quot;,&quot;title&quot;:&quot;&quot;,&quot;orientation&quot;:&quot;0&quot;}" data-image-title="4" data-image-description="" data-image-caption="" data-medium-file="https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2022/06/4.png?fit=248%2C300&amp;ssl=1" data-large-file="https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2022/06/4.png?fit=579%2C700&amp;ssl=1" class="aligncenter wp-image-48185 size-full" src="https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2022/06/4.png?resize=579%2C700&#038;ssl=1" alt="Un tavola della graphic novel Isole di Lorenzo Palloni in cui un personaggio scopre i rottami di un aereo. " width="579" height="700" srcset="https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2022/06/4.png?w=579&amp;ssl=1 579w, https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2022/06/4.png?resize=248%2C300&amp;ssl=1 248w" sizes="auto, (max-width: 579px) 100vw, 579px" /></a></p>
<p>Chi mi legge sulle pagine di Players avrà ormai capito che preferisco non dilungarmi mai eccessivamente sulla trama, e credetemi, per <strong>Isole</strong> questo riserbo è quanto meno d’obbligo. Tuttavia da questo punto in poi sarò costretto a lasciarmi andare ad alcune rivelazioni necessarie, non troppo sul piano narrativo, quanto più su quello emotivo: l’ecosistema dei personaggi che vive all’interno di quest’opera copre le più svariate sfaccettature caratteriali, ed è proprio per questo che il loro intreccio merita qualche dettaglio in più.</p>
<h2><strong>SIole: paranoia, paura e… provincialismo</strong></h2>
<p>Come accennavo pocanzi, l’arrivo di Kabé porterà gli isolani (pronunciarlo così fa tanto <a href="https://www.playersmagazine.it/tag/15-serie-meglio-di-lost/" target="_blank" rel="noopener">Lost</a>) a interrogarsi sul giovane arrivato: che ci fa un soldato sull’Isola? Quali sono le sue intenzioni? Le sue <strong>reali</strong> intenzioni? Insomma, il clima generale è ricco di sfiducia, paura e paranoia: ma per quale ragione?</p>
<p>I motivi sono molteplici e forse persino legittimi: è trascorso molto tempo da quando gli ex prigionieri dell’Isola hanno fondato la loro comunità, e<strong> con il trascorrere degli anni l’idea di essere ancora un bersaglio non è mai venuta meno. </strong>Per la comunità c’è e ci sarà sempre una guerra. E l’eventualità che Kabé possa essere una spia non può essere esclusa. Fra tutti, l’unico che propone un approccio distensivo è Antol, pilastro del gruppo nonché figlio di uno dei suoi fondatori. Lui non soltanto convincerà la comunità che ucciderlo non farebbe onore alla ragione stessa per cui quella comunità esiste, ma propone persino di ospitarlo in casa sua, assieme alla sua famiglia composta da moglie e due figli. Ciò nonostante, Kabé non è in realtà chi dice di essere, e la persistenza del dubbio nei suoi confronti, ben fondaro considera il segreto che il giovane cela, porterà a un’escalation che infrangerà il sogno utopico che l’isola rappresenta.</p>
<p>L’Isola, <em>un lembo di terra come altri ma diverso dagli altri</em>. L’Isola è l’essenza stessa della comunità, la loro casa, la loro prigione; un luogo di esilio volontario trasformato in un utopico giardino dell’Eden. <strong>L’Isola è ognuno dei suoi abitanti</strong>, così come loro sono la personificazione in carne e ossa delle sponde di quella terra emersa. Sorvolando sui poeticismi, <em>l’Isola non è mai banalmente un’isola</em>, e qualcos’altro, qualcosa per cui vale la pena uccidere, fare del male, mentire.</p>
<p><a href="https://amzn.to/39FltfA"><img data-recalc-dims="1" loading="lazy" decoding="async" data-attachment-id="48183" data-permalink="https://www.playersmagazine.it/2022/06/20/isole-di-lorenzo-palloni-la-fallacia-della-paura/2-33/" data-orig-file="https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2022/06/2.png?fit=579%2C700&amp;ssl=1" data-orig-size="579,700" data-comments-opened="1" data-image-meta="{&quot;aperture&quot;:&quot;0&quot;,&quot;credit&quot;:&quot;&quot;,&quot;camera&quot;:&quot;&quot;,&quot;caption&quot;:&quot;&quot;,&quot;created_timestamp&quot;:&quot;0&quot;,&quot;copyright&quot;:&quot;&quot;,&quot;focal_length&quot;:&quot;0&quot;,&quot;iso&quot;:&quot;0&quot;,&quot;shutter_speed&quot;:&quot;0&quot;,&quot;title&quot;:&quot;&quot;,&quot;orientation&quot;:&quot;0&quot;}" data-image-title="2" data-image-description="" data-image-caption="" data-medium-file="https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2022/06/2.png?fit=248%2C300&amp;ssl=1" data-large-file="https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2022/06/2.png?fit=579%2C700&amp;ssl=1" class="aligncenter wp-image-48183 size-full" src="https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2022/06/2.png?resize=579%2C700&#038;ssl=1" alt="Una tavola della grohic novel Isole di Lorenzo Palloni che raffigura la densa vegetazione dello scenario., " width="579" height="700" srcset="https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2022/06/2.png?w=579&amp;ssl=1 579w, https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2022/06/2.png?resize=248%2C300&amp;ssl=1 248w" sizes="auto, (max-width: 579px) 100vw, 579px" /></a></p>
<p>Il racconto di Palloni è estremamente attuale, cattivo e sì, anche violento. Una narrazione profondamente realistica che non fa altro che interrogare il lettore costringendolo a fare i conti con la paura del diverso, del “forestiero”, osservato come un corpo estraneo intento a infettare, e quindi distruggere, quel perfetto e bilanciato ecosistema societario. A questo punto è facile comprendere il dialogo che il fumetto intrattiene con il contemporaneo e le attuali situazioni migratorie, dove troppo spesso ci imbattiamo in approcci de facto razzisti. <strong>Kabé non è sì chi dice di essere, ma le ragioni dietro questa omissione sono tutt’altro che distruttive</strong>, tutt’altro che sovversive: “Kabé” è una maschera, un volto maschile che una donna di colore ha dovuto adottare per sopravvivere in un mondo distopico, dove la guerra non è stata e mai sarà “igienica” (come alcuni manifesti Futuristi millantavano nel ‘900), ma che al contrario ha completamente annichilito la trama del tessuto sociale, traghettando l’umanità verso una nuova epoca di barbarie. Essere donne è tristemente pericoloso.</p>
<p>Ancora una volta, osservando gli andamenti di quella piccola “società chiusa”, ritroviamo quell’insieme di ipocrisie che contaminano la nostra quotidianità; e posso dire di parlare per esperienza personale. Perché se da una parte ho assistito a una chiarissima apertura verso una sincera inclusività, dall’altra posso confermare l’esistenza di timori e paranoie che, proprio come in <strong>Isole</strong>, le vecchie generazioni hanno nei confronti dell’estraneo. Una parola detta sottovoce sul tavolino del bar, lo stereotipo volgare e razzista, insomma: <strong>un premeditato senso di sfiducia e insicurezza</strong>. Nel caso specifico di questo libro, notiamo quindi come in realtà quel piccolo angolo di paradiso sia lontano dall’essere idilliaco e utopico.</p>
<p><a href="https://amzn.to/39FltfA"><img data-recalc-dims="1" loading="lazy" decoding="async" data-attachment-id="48184" data-permalink="https://www.playersmagazine.it/2022/06/20/isole-di-lorenzo-palloni-la-fallacia-della-paura/3-21/" data-orig-file="https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2022/06/3.png?fit=579%2C700&amp;ssl=1" data-orig-size="579,700" data-comments-opened="1" data-image-meta="{&quot;aperture&quot;:&quot;0&quot;,&quot;credit&quot;:&quot;&quot;,&quot;camera&quot;:&quot;&quot;,&quot;caption&quot;:&quot;&quot;,&quot;created_timestamp&quot;:&quot;0&quot;,&quot;copyright&quot;:&quot;&quot;,&quot;focal_length&quot;:&quot;0&quot;,&quot;iso&quot;:&quot;0&quot;,&quot;shutter_speed&quot;:&quot;0&quot;,&quot;title&quot;:&quot;&quot;,&quot;orientation&quot;:&quot;0&quot;}" data-image-title="3" data-image-description="" data-image-caption="" data-medium-file="https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2022/06/3.png?fit=248%2C300&amp;ssl=1" data-large-file="https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2022/06/3.png?fit=579%2C700&amp;ssl=1" class="aligncenter wp-image-48184 size-full" src="https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2022/06/3.png?resize=579%2C700&#038;ssl=1" alt="Una tavola della graphic novel Isole di Lorenzo Palloni in cui un personaggi viaggia con la fantasia leggendo un libro. " width="579" height="700" srcset="https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2022/06/3.png?w=579&amp;ssl=1 579w, https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2022/06/3.png?resize=248%2C300&amp;ssl=1 248w" sizes="auto, (max-width: 579px) 100vw, 579px" /></a></p>
<p>La violenza, presente e praticata, vuole essere giustificata da alcuni personaggi; viene infatti intesa come uno strumento necessario per poter salvaguardare quella specie di gigantesco utero materno, dove tutti sono al sicuro, dove tutti vivono in perfetta armonia fra loro. Ma notiamo la fallacità di tutto ciò proprio dalla rapidità con cui questo miraggio di perfezione si incrina con l’arrivo della donna. Eppure chi si oppone a tutta questa sfiducia per fortuna c’è, una voce fuori dal coro incarnata proprio nella figura di Antol, che forse spinto dalla forza della curiosità, o forse da un personale senso di giustizia, si oppone a questo sistema persecutorio sempre più simile a un regime; lo stesso che molto probabilmente li imprigionò decenni prima. Antol si oppone a tutto ciò, si oppone a quella forma di giustizia fatta di paranoie ed esecuzioni sommarie, e lo fa a costo di sacrificare tutto: la sua reputazione, la sua famiglia, sé stesso. L’atto finale sarà liberatorio per Antol, finalmente in pace, fuori da quell’utero, proprio come avvenne a suo padre molti anni prima</p>
<p>Ammetto di essere stato rapito dalla costruzione narrativa di questo fumetto, eppure, come si usa spesso dire, anche l’occhio vuole la sua parte, e in tal senso <strong>Isole</strong> è davvero bello da vedere: una suddivisione delle vignette semplice e ricorsiva, che ingabbia illustrazioni dai tratti morbidi, meravigliosamente valorizzate da uno squisito uso dei colori. A mio avviso sono proprio loro a conferire il maggior valore dal punto di vista estetico all’opera: tonalità ovviamente congrue con l’ambientazione, ragion per cui osserveremo intense pennellate di verde e azzurro atte a richiamare la giungla e il mare.</p>
<p>In conclusione <strong>Isole</strong> di <strong>Lorenzo Palloni</strong> è una potente graphic novel riflessiva, mai demagogica e oltremodo realistica. Un racconto triste ma liberatorio, necessario ora più che mai.</p>
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<div class="su-note"  style="border-color:#9fd6dc;border-radius:3px;-moz-border-radius:3px;-webkit-border-radius:3px;"><div class="su-note-inner su-u-clearfix su-u-trim" style="background-color:#b9f0f6;border-color:#ffffff;color:#333333;border-radius:3px;-moz-border-radius:3px;-webkit-border-radius:3px;"><center><strong>Players</strong> è un progetto gratuito.<br><br>Se ti piace quello che facciamo, puoi supportarci (o offrirci una birra) comprando musica, giochi, libri e film tramite i link <a href="http://www.amazon.it/b?_encoding=UTF8&#038;camp=3370&#038;creative=23322&#038;linkCode=ur2&#038;node=412603031&#038;site-redirect=&#038;tag=playemagaz-21" target="_blank" class="lt_ns">Amazon</a> che trovi negli articoli, senza nessun costo aggiuntivo.<br><br>Grazie!</center></div></div><p>L'articolo <a href="https://www.playersmagazine.it/2022/06/20/isole-di-lorenzo-palloni-la-fallacia-della-paura/">Isole di Lorenzo Palloni: La fallacia della paura</a> sembra essere il primo su <a href="https://www.playersmagazine.it">Players</a>.</p>
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		<title>Rusty Brown &#8211; La solitudine della normalità di Chris Ware</title>
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		<dc:creator><![CDATA[Claudio Magistrelli]]></dc:creator>
		<pubDate>Tue, 05 Jan 2021 08:21:21 +0000</pubDate>
				<category><![CDATA[Articoli]]></category>
		<category><![CDATA[Fumetti]]></category>
		<category><![CDATA[architettura]]></category>
		<category><![CDATA[Chris Ware]]></category>
		<category><![CDATA[coconino press]]></category>
		<category><![CDATA[graphic novel]]></category>
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					<description><![CDATA[<p>Non so quanti anni abbia, tu che leggi queste righe. Ignoro se tu sia già entrato in quella fase dell&#8217;esistenza &#8230; </p>
<p>L'articolo <a href="https://www.playersmagazine.it/2021/01/05/rusty-brown-la-solitudine-della-normalita-di-chris-ware/">Rusty Brown &#8211; La solitudine della normalità di Chris Ware</a> sembra essere il primo su <a href="https://www.playersmagazine.it">Players</a>.</p>
]]></description>
										<content:encoded><![CDATA[
<p>Non so quanti anni abbia, tu che leggi queste righe. Ignoro se tu sia già entrato in quella fase dell&#8217;esistenza in cui ti guardi indietro e ti ritrovi a rimuginare sul passato, allargando il ricordo a troppi se e troppi ma, che diventano presto rimpianti e rimorsi. No so, in tutta onestà, se ci sia un&#8217;età della vita in cui quel meccanismo scatti per tutti, o se qualche fortunato ne sia nato immune. Quel che posso azzardare come certezza, invece, è che c&#8217;è <a href="https://www.amazon.it/gp/product/8876185313/ref=as_li_tl?ie=UTF8&amp;camp=3414&amp;creative=21718&amp;creativeASIN=8876185313&amp;linkCode=as2&amp;tag=playersmag-21&amp;linkId=58efab97e2ea816773c273a69439a0a9" target="_blank" rel="noopener">un momento preciso nella vita di chiunque in cui questo fenomeno può verificarsi</a>: la lettura di <em>Rusty Brown</em>.&nbsp;</p>
<p>Terza opera di Chris Ware, dopo <a href="https://www.amazon.it/gp/product/8876184511/ref=as_li_tl?ie=UTF8&amp;camp=3414&amp;creative=21718&amp;creativeASIN=8876184511&amp;linkCode=as2&amp;tag=playersmag-21&amp;linkId=ea5abe368a1d57b0e2f394b588987b15" target="_blank" rel="noopener"><em>Jimmy Corrigan. Il ragazzo più in gama sulla Terra</em></a> (Coconino) e <a href="https://www.amazon.it/gp/product/8876184511/ref=as_li_tl?ie=UTF8&amp;camp=3414&amp;creative=21718&amp;creativeASIN=8876184511&amp;linkCode=as2&amp;tag=playersmag-21&amp;linkId=ea5abe368a1d57b0e2f394b588987b15" target="_blank" rel="noopener">Building Stories</a>, l&#8217;originale fumetto-in-scatola la cui <a href="https://www.fumettologica.it/2020/09/building-stories-bao-publishing-fumetto-chris-ware/" target="_blank" rel="noopener">pubblicazione italiana è stata a lungo inseguita</a>, ma mai completata, <em>Rusty Brown</em> è una graphic novel in quattro parti, <strong>scritta e disegnata nel corso di 18 anni e 4 presidenze USA</strong> (Clinton, Bush, Obama, Trump), durante i quali alcune parti sono apparse su riviste con cui l&#8217;autore collabora.</p>
<p>Rusty Brown è anche il nome del giovane protagonista della prima parte del volume, che inizia come un documentario televisivo sui fiocchi di neve, prima che un repentino cambio di canale (con tanto di titolo, rumore bianco e credits) catapulti il lettore <strong>nel primo giorno di scuola a Omaha</strong>, lungo ben 113 pagine. Rusty è il figlio di Woody Brown, professore nella stessa scuola, uomo dall&#8217;aspetto caricaturale, dai modi goffi e colmo di rabbia. Mentre Rusty spala la neve dal vialetto coglie dalla finestra del piano di sopra tutta la mestizia della litigata mattutina dei genitori: li sentirà tutto il quartiere. O forse è Rusty ad aver sviluppato il superpotere dell&#8217;ascolto?</p>
<p><a href="https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2021/01/Rusty-Brown-03.jpg?ssl=1" rel="attachment wp-att-43133"><img data-recalc-dims="1" loading="lazy" decoding="async" data-attachment-id="43133" data-permalink="https://www.playersmagazine.it/2021/01/05/rusty-brown-la-solitudine-della-normalita-di-chris-ware/rusty-brown-03/" data-orig-file="https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2021/01/Rusty-Brown-03.jpg?fit=1500%2C1101&amp;ssl=1" data-orig-size="1500,1101" data-comments-opened="1" data-image-meta="{&quot;aperture&quot;:&quot;0&quot;,&quot;credit&quot;:&quot;&quot;,&quot;camera&quot;:&quot;&quot;,&quot;caption&quot;:&quot;&quot;,&quot;created_timestamp&quot;:&quot;0&quot;,&quot;copyright&quot;:&quot;&quot;,&quot;focal_length&quot;:&quot;0&quot;,&quot;iso&quot;:&quot;0&quot;,&quot;shutter_speed&quot;:&quot;0&quot;,&quot;title&quot;:&quot;&quot;,&quot;orientation&quot;:&quot;0&quot;}" data-image-title="Rusty Brown 03" data-image-description="" data-image-caption="" data-medium-file="https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2021/01/Rusty-Brown-03.jpg?fit=300%2C220&amp;ssl=1" data-large-file="https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2021/01/Rusty-Brown-03.jpg?fit=834%2C612&amp;ssl=1" class="aligncenter wp-image-43133" src="https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2021/01/Rusty-Brown-03.jpg?resize=800%2C587&#038;ssl=1" alt="Rusty Brown" width="800" height="587" srcset="https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2021/01/Rusty-Brown-03.jpg?w=1500&amp;ssl=1 1500w, https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2021/01/Rusty-Brown-03.jpg?resize=300%2C220&amp;ssl=1 300w, https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2021/01/Rusty-Brown-03.jpg?resize=1024%2C752&amp;ssl=1 1024w, https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2021/01/Rusty-Brown-03.jpg?resize=768%2C564&amp;ssl=1 768w" sizes="auto, (max-width: 800px) 100vw, 800px" /></a></p>
<p>Sul fondo della mattinata dei Brown, <em>letteralmente</em> sul fondo, scorre la giornata dei Whites, <strong>frantumata in decine di micro-viegnette</strong> (che a loro volta possono ulteriormente ripartirsi). Alice e Chalky sono al primo giorno nella loro nuova scuola, accompagnati dalla nonna. Ci entrano in punta di piedi occupando a lungo la parte inferiore della pagina, mentre <strong>Ware gioca col tempo e con lo spazio della contemporaneità</strong>, fino a che un nuovo interludio di fiocchi di neve precede l&#8217;incastro dei due filoni narrativi.</p>
<p>C&#8217;è un po&#8217; tutta la narrativa di Ware in queste poche prime pagine. Quella che ha raccontata finora è <strong>la vita (o forse la miseria) quotidiana di un microcosmo scolastico.</strong> Litigate mattutine, tristi viaggi in macchina, colazioni, sale professori che sanno di caffè e formaldeide, imbarazzi, chiacchiericci, slanci di fantasia, sguardi fissi fuori dal finestrino, istinti suicidi, piccole gentilezze, corridoi deserti: c&#8217;è persino lo stesso Ware ritratto come un prof patetico troppo attratto dai vent&#8217;anni dei suoi studenti, dalle loro gonne e dalla tentazione di farsi una canna su un sedile posteriore.&nbsp;</p>
<p><a href="https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2021/01/Rusty-Brown-01.jpg?ssl=1" rel="attachment wp-att-43134"><img data-recalc-dims="1" loading="lazy" decoding="async" data-attachment-id="43134" data-permalink="https://www.playersmagazine.it/2021/01/05/rusty-brown-la-solitudine-della-normalita-di-chris-ware/rusty-brown-01/" data-orig-file="https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2021/01/Rusty-Brown-01.jpg?fit=1500%2C1119&amp;ssl=1" data-orig-size="1500,1119" data-comments-opened="1" data-image-meta="{&quot;aperture&quot;:&quot;0&quot;,&quot;credit&quot;:&quot;&quot;,&quot;camera&quot;:&quot;&quot;,&quot;caption&quot;:&quot;&quot;,&quot;created_timestamp&quot;:&quot;0&quot;,&quot;copyright&quot;:&quot;&quot;,&quot;focal_length&quot;:&quot;0&quot;,&quot;iso&quot;:&quot;0&quot;,&quot;shutter_speed&quot;:&quot;0&quot;,&quot;title&quot;:&quot;&quot;,&quot;orientation&quot;:&quot;0&quot;}" data-image-title="Rusty Brown 01" data-image-description="" data-image-caption="" data-medium-file="https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2021/01/Rusty-Brown-01.jpg?fit=300%2C224&amp;ssl=1" data-large-file="https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2021/01/Rusty-Brown-01.jpg?fit=834%2C622&amp;ssl=1" class="aligncenter wp-image-43134" src="https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2021/01/Rusty-Brown-01.jpg?resize=834%2C622&#038;ssl=1" alt="Rusty Brown" width="834" height="622" srcset="https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2021/01/Rusty-Brown-01.jpg?w=1500&amp;ssl=1 1500w, https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2021/01/Rusty-Brown-01.jpg?resize=300%2C224&amp;ssl=1 300w, https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2021/01/Rusty-Brown-01.jpg?resize=1024%2C764&amp;ssl=1 1024w, https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2021/01/Rusty-Brown-01.jpg?resize=768%2C573&amp;ssl=1 768w" sizes="auto, (max-width: 834px) 100vw, 834px" /></a></p>
<p>Non sorprende, data la ben nota attenzione ai dettagli di Ware, che tutti i temi che esploderanno nel volume siano già presenti in copertina, o meglio nella sopraccoperta in cartoncino, che si apre e si spiega, anch&#8217;essa <strong>opera dentro un&#8217;opera</strong>. La facciata scelta per stare ordinariamente di fronte al lettore, però è un manifesto programmatico della letteratura disegnata delle piccole cose di Ware: c&#8217;è lo scarico di una doccia, un banco, una matita rosicchiata, gocce, un palo della luce, u fogli, un posacenere, una casa con le finestre illuminate al piano di sopra e il corpo decapitato di una bambola. Tutte immagini racchiuse dentro delle bolle, come <strong>piccoli universi a sé</strong>, in cui tuttavia è racchiusa un folgorante normalità.</p>
<p>Eppure Ware riesce comunque a sorprendere quando, dopo aver lasciato Woody Brown nel parcheggio scolastico scricchiolante di neve, nella pagina successiva ci porta su Marte, dentro quel racconto di fantascienza che ha rappresentato l&#8217;apice della vita di Woody. Ma anche lo snodo della sua sofferenza sentimentale più cocente, quella delusione che ne ha marchiato l&#8217;esistenza e la sua forma attuale. <strong>Sono i fallimenti, per Ware, le lenti attraverso cui&nbsp; ci osserviamo e ci facciamo osservare.</strong> Filtri rotti come gli occhiali di Woody, attraverso cui riesce a vedere solo piccole parti di realtà abbastanza chiaramente da capire cosa gli stia succedendo intorno. Fino ad abbandonarla quella chiarezza e concedersi a una più rassicurante sfuocatura.&nbsp;</p>
<p><a href="https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2021/01/Rusty-Brown-02.jpg?ssl=1" rel="attachment wp-att-43135"><img data-recalc-dims="1" loading="lazy" decoding="async" data-attachment-id="43135" data-permalink="https://www.playersmagazine.it/2021/01/05/rusty-brown-la-solitudine-della-normalita-di-chris-ware/rusty-brown-02/" data-orig-file="https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2021/01/Rusty-Brown-02.jpg?fit=1500%2C1110&amp;ssl=1" data-orig-size="1500,1110" data-comments-opened="1" data-image-meta="{&quot;aperture&quot;:&quot;0&quot;,&quot;credit&quot;:&quot;&quot;,&quot;camera&quot;:&quot;&quot;,&quot;caption&quot;:&quot;&quot;,&quot;created_timestamp&quot;:&quot;0&quot;,&quot;copyright&quot;:&quot;&quot;,&quot;focal_length&quot;:&quot;0&quot;,&quot;iso&quot;:&quot;0&quot;,&quot;shutter_speed&quot;:&quot;0&quot;,&quot;title&quot;:&quot;&quot;,&quot;orientation&quot;:&quot;0&quot;}" data-image-title="Rusty Brown 02" data-image-description="" data-image-caption="" data-medium-file="https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2021/01/Rusty-Brown-02.jpg?fit=300%2C222&amp;ssl=1" data-large-file="https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2021/01/Rusty-Brown-02.jpg?fit=834%2C617&amp;ssl=1" class="aligncenter wp-image-43135" src="https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2021/01/Rusty-Brown-02.jpg?resize=800%2C592&#038;ssl=1" alt="" width="800" height="592" srcset="https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2021/01/Rusty-Brown-02.jpg?w=1500&amp;ssl=1 1500w, https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2021/01/Rusty-Brown-02.jpg?resize=300%2C222&amp;ssl=1 300w, https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2021/01/Rusty-Brown-02.jpg?resize=1024%2C758&amp;ssl=1 1024w, https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2021/01/Rusty-Brown-02.jpg?resize=768%2C568&amp;ssl=1 768w" sizes="auto, (max-width: 800px) 100vw, 800px" /></a></p>
<p><em>Rusty Brown</em> è <a href="https://www.amazon.it/gp/product/8876185313/ref=as_li_tl?ie=UTF8&amp;camp=3414&amp;creative=21718&amp;creativeASIN=8876185313&amp;linkCode=as2&amp;tag=playersmag-21&amp;linkId=58efab97e2ea816773c273a69439a0a9" target="_blank" rel="noopener" data-wplink-edit="true">un&#8217;opera in costante evoluzione</a> (quella pubblicata da Coconino dovrebbe essere la prima parte a cui seguirà una seconda non si sa bene se o quando), come le vite dei personaggi che la popolano. Vite che Ware segue cambiando costantemente punto di riferimento, visivo o temporale, sfiorando<strong> l&#8217;illusione che così se ne possa capire qualcosa.&nbsp;</strong></p>
<p>Jordan Lint, il bullo che umilia Rusty nelle prime pagine, riappare nella terza sezione del volume come una serie di puntini da cui si forma un infante, oggetto dell&#8217;approccio più sperimentale alla narrazione per immagini di Ware. <strong>Il casino di Jordan esplode sulla pagina</strong>, prima forzato dentro l&#8217;ordine familiare imposto dal padre, odiato perchè violento, poi sempre meno contenibile in gabbie e didascalie dopo la morte della madre e l&#8217;irruzione dell&#8217;adolescenza. Jordan ha tutto e spreca tutto attraverso una lunga serie di scelte sbagliate su cui Ware non cala mai l&#8217;accetta del giudizio, pur regalando due sequenze di una potenza visiva quasi dolorosa.</p>
<p><a href="https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2021/01/Rusty-Brown-04.jpg?ssl=1" rel="attachment wp-att-43136"><img data-recalc-dims="1" loading="lazy" decoding="async" data-attachment-id="43136" data-permalink="https://www.playersmagazine.it/2021/01/05/rusty-brown-la-solitudine-della-normalita-di-chris-ware/rusty-brown-04/" data-orig-file="https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2021/01/Rusty-Brown-04.jpg?fit=1500%2C1124&amp;ssl=1" data-orig-size="1500,1124" data-comments-opened="1" data-image-meta="{&quot;aperture&quot;:&quot;0&quot;,&quot;credit&quot;:&quot;&quot;,&quot;camera&quot;:&quot;&quot;,&quot;caption&quot;:&quot;&quot;,&quot;created_timestamp&quot;:&quot;0&quot;,&quot;copyright&quot;:&quot;&quot;,&quot;focal_length&quot;:&quot;0&quot;,&quot;iso&quot;:&quot;0&quot;,&quot;shutter_speed&quot;:&quot;0&quot;,&quot;title&quot;:&quot;&quot;,&quot;orientation&quot;:&quot;0&quot;}" data-image-title="Rusty Brown 04" data-image-description="" data-image-caption="" data-medium-file="https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2021/01/Rusty-Brown-04.jpg?fit=300%2C225&amp;ssl=1" data-large-file="https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2021/01/Rusty-Brown-04.jpg?fit=834%2C625&amp;ssl=1" class="aligncenter wp-image-43136" src="https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2021/01/Rusty-Brown-04.jpg?resize=800%2C599&#038;ssl=1" alt="" width="800" height="599" srcset="https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2021/01/Rusty-Brown-04.jpg?w=1500&amp;ssl=1 1500w, https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2021/01/Rusty-Brown-04.jpg?resize=300%2C225&amp;ssl=1 300w, https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2021/01/Rusty-Brown-04.jpg?resize=1024%2C767&amp;ssl=1 1024w, https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2021/01/Rusty-Brown-04.jpg?resize=768%2C575&amp;ssl=1 768w" sizes="auto, (max-width: 800px) 100vw, 800px" /></a></p>
<p>La prima è <strong>l&#8217;incontro al supermercato con un Rusty adulto</strong>, rappresentato sempre di spalle: Jordan lo riconosce, lo saluta come un vecchio amico e allunga una mano da cui Rusty fugge terrorizzato. La seconda è la sequenza di<strong> pura rabbia rossa,</strong> tratteggiata a matita in uno stile lontanissime dalle rigide geometrie architettoniche tipiche di Ware, che esplode dopo la scoperta da parte di Jordan del libro in cui il figlio lo mette di fronte alla consapevolezza di essere stato anch&#8217;egli un padre violento.&nbsp;</p>
<p>La quarta e ultima parte, scritta a cavallo tra il 2012 e il 2018, tra Obama e Trump, è quella invece più politica. È <strong>lo sguardo triste di Joanne Cole il filo conduttore di una vita vissuta nelle retrovie</strong>, a scuola sia tra i banchi che in cattedra, da bimbina al lavoro in casa Lint con la madre, e da adulta, travolta dal razzismo persino nel tardivo tentativo di trovare pace tra le corde di un banjo.&nbsp;</p>
<p><a href="https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2021/01/Rusty-Brown-05.jpg?ssl=1" rel="attachment wp-att-43137"><img data-recalc-dims="1" loading="lazy" decoding="async" data-attachment-id="43137" data-permalink="https://www.playersmagazine.it/2021/01/05/rusty-brown-la-solitudine-della-normalita-di-chris-ware/rusty-brown-05/" data-orig-file="https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2021/01/Rusty-Brown-05.jpg?fit=1500%2C1134&amp;ssl=1" data-orig-size="1500,1134" data-comments-opened="1" data-image-meta="{&quot;aperture&quot;:&quot;0&quot;,&quot;credit&quot;:&quot;&quot;,&quot;camera&quot;:&quot;&quot;,&quot;caption&quot;:&quot;&quot;,&quot;created_timestamp&quot;:&quot;0&quot;,&quot;copyright&quot;:&quot;&quot;,&quot;focal_length&quot;:&quot;0&quot;,&quot;iso&quot;:&quot;0&quot;,&quot;shutter_speed&quot;:&quot;0&quot;,&quot;title&quot;:&quot;&quot;,&quot;orientation&quot;:&quot;0&quot;}" data-image-title="Rusty Brown 05" data-image-description="" data-image-caption="" data-medium-file="https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2021/01/Rusty-Brown-05.jpg?fit=300%2C227&amp;ssl=1" data-large-file="https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2021/01/Rusty-Brown-05.jpg?fit=834%2C630&amp;ssl=1" class="aligncenter wp-image-43137" src="https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2021/01/Rusty-Brown-05.jpg?resize=800%2C605&#038;ssl=1" alt="Rusty Brown" width="800" height="605" srcset="https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2021/01/Rusty-Brown-05.jpg?w=1500&amp;ssl=1 1500w, https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2021/01/Rusty-Brown-05.jpg?resize=300%2C227&amp;ssl=1 300w, https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2021/01/Rusty-Brown-05.jpg?resize=1024%2C774&amp;ssl=1 1024w, https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2021/01/Rusty-Brown-05.jpg?resize=768%2C581&amp;ssl=1 768w" sizes="auto, (max-width: 800px) 100vw, 800px" /></a></p>
<p>Arrivati di fronte all&#8217;INTERVALLO (ancora sul rumore bianco e prima delle utilissime note dello stesso Ware) che chiude le oltre 350 densissime pagine e rimanda a un prossimo volume che forse, chissà, prima o poi arriverà, si rimane con la sensazione che <strong>l&#8217;ordine abbacinante degli inchiostri di Ware sia un tentativo, impossibile, di tracciare un senso nelle vite che racconta</strong>, che sono quelle medie, di tutti noi.&nbsp;</p>
<p>Quelle bolle sulla copertina siamo noi, micronici universi isolati gli uni dagli altri, destinati a sfiorarsi, a recitare come comparse nelle vite altrui, <strong>senza mai un vero e proprio ruolo da protagonista, spesso nemmeno per noi stessi.</strong> <em>Rusty Brown</em> è un cazzotto allo stomaco, di quelli che lasciano senza fiato e con la vista a punti per qualche secondo. Un colpo secco e doloroso che solo a Chris Ware concederemmo di sferrarci.</p>
<p><a href="https://www.amazon.it/gp/product/8876185313/ref=as_li_tl?ie=UTF8&amp;camp=3414&amp;creative=21718&amp;creativeASIN=8876185313&amp;linkCode=as2&amp;tag=playersmag-21&amp;linkId=58efab97e2ea816773c273a69439a0a9" rel="attachment wp-att-43138"><img data-recalc-dims="1" loading="lazy" decoding="async" data-attachment-id="43138" data-permalink="https://www.playersmagazine.it/2021/01/05/rusty-brown-la-solitudine-della-normalita-di-chris-ware/rusty-brown-cover/" data-orig-file="https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2021/01/Rusty-Brown-cover.jpg?fit=1542%2C1181&amp;ssl=1" data-orig-size="1542,1181" data-comments-opened="1" data-image-meta="{&quot;aperture&quot;:&quot;0&quot;,&quot;credit&quot;:&quot;&quot;,&quot;camera&quot;:&quot;&quot;,&quot;caption&quot;:&quot;&quot;,&quot;created_timestamp&quot;:&quot;0&quot;,&quot;copyright&quot;:&quot;&quot;,&quot;focal_length&quot;:&quot;0&quot;,&quot;iso&quot;:&quot;0&quot;,&quot;shutter_speed&quot;:&quot;0&quot;,&quot;title&quot;:&quot;&quot;,&quot;orientation&quot;:&quot;1&quot;}" data-image-title="Rusty Brown cover" data-image-description="" data-image-caption="" data-medium-file="https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2021/01/Rusty-Brown-cover.jpg?fit=300%2C230&amp;ssl=1" data-large-file="https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2021/01/Rusty-Brown-cover.jpg?fit=834%2C639&amp;ssl=1" class="aligncenter wp-image-43138" src="https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2021/01/Rusty-Brown-cover.jpg?resize=800%2C613&#038;ssl=1" alt="Rusty Brown" width="800" height="613" srcset="https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2021/01/Rusty-Brown-cover.jpg?w=1542&amp;ssl=1 1542w, https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2021/01/Rusty-Brown-cover.jpg?resize=300%2C230&amp;ssl=1 300w, https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2021/01/Rusty-Brown-cover.jpg?resize=1024%2C784&amp;ssl=1 1024w, https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2021/01/Rusty-Brown-cover.jpg?resize=768%2C588&amp;ssl=1 768w, https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2021/01/Rusty-Brown-cover.jpg?resize=1536%2C1176&amp;ssl=1 1536w" sizes="auto, (max-width: 800px) 100vw, 800px" /></a></p>
<br><br>
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		<title>Mercedes o l&#8217;origine di tutti i mali per Daniel Cuello</title>
		<link>https://www.playersmagazine.it/2019/12/19/mercedes-cuello/</link>
		
		<dc:creator><![CDATA[Marco Ravetto]]></dc:creator>
		<pubDate>Thu, 19 Dec 2019 04:43:41 +0000</pubDate>
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		<category><![CDATA[Daniel Cuello]]></category>
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					<description><![CDATA[<p>Chi è (era) la donna più potente del mondo? Mercedes! Chi è la donna più dispotica, cinica, priva di scrupoli &#8230; </p>
<p>L'articolo <a href="https://www.playersmagazine.it/2019/12/19/mercedes-cuello/">Mercedes o l&#8217;origine di tutti i mali per Daniel Cuello</a> sembra essere il primo su <a href="https://www.playersmagazine.it">Players</a>.</p>
]]></description>
										<content:encoded><![CDATA[<p><em>Chi è (era) la donna più potente del mondo? </em><br />
<em>Mercedes!</em><br />
<em>Chi è la donna più dispotica, cinica, priva di scrupoli e totalmente disinteressata agli altri che avete mai conosciuto?</em><br />
<em>Mercedes!</em><br />
<em>Chi è in fuga da tutto e da tutti?</em><br />
<em>Mercedes!</em></p>
<p>Se per Douglas Adams la risposta alla domanda fondamentale sulla vita, l’universo e tutto quanto è <a href="https://it.wikipedia.org/wiki/Risposta_alla_domanda_fondamentale_sulla_vita,_l%27universo_e_tutto_quanto" target="_blank" rel="noopener">42</a>, nel mondo immaginato da <a href="http://www.playersmagazine.it/2018/09/28/tanto-sono-solo-fumetti-guardati-dal-beluga-magico-di-daniel-cuello/" target="_blank" rel="noopener">Daniel Cuello</a> potrebbe invece essere <a href="https://www.amazon.it/gp/product/8832733218/ref=as_li_tl?ie=UTF8&amp;camp=3414&amp;creative=21718&amp;creativeASIN=8832733218&amp;linkCode=as2&amp;tag=playersmag-21&amp;linkId=e1697a0b413e85d404d9d19f869389a4" target="_blank" rel="noopener">Mercedes</a>. O perlomeno, lo sarebbe sicuramente per tutte le domande che riguardano crisi, devastazioni e tragedie sparse. Perché Mercedes, a quanto intuiamo, ha trascorso la sua vita occupandosi senza alcun scrupolo dei propri affari,<strong> preoccupandosi esclusivamente del proprio tornaconto personale</strong>.</p>
<p><a href="http://www.playersmagazine.it/2019/12/19/mercedes-cuello/mercede-cuello-recensione-1/" rel="attachment wp-att-39821"><img data-recalc-dims="1" loading="lazy" decoding="async" data-attachment-id="39821" data-permalink="https://www.playersmagazine.it/2019/12/19/mercedes-cuello/mercede-cuello-recensione-1/" data-orig-file="https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2019/12/Mercede-Cuello-recensione-1.jpg?fit=2008%2C2717&amp;ssl=1" data-orig-size="2008,2717" data-comments-opened="1" data-image-meta="{&quot;aperture&quot;:&quot;0&quot;,&quot;credit&quot;:&quot;&quot;,&quot;camera&quot;:&quot;&quot;,&quot;caption&quot;:&quot;&quot;,&quot;created_timestamp&quot;:&quot;0&quot;,&quot;copyright&quot;:&quot;&quot;,&quot;focal_length&quot;:&quot;0&quot;,&quot;iso&quot;:&quot;0&quot;,&quot;shutter_speed&quot;:&quot;0&quot;,&quot;title&quot;:&quot;&quot;,&quot;orientation&quot;:&quot;0&quot;}" data-image-title="Mercede Cuello recensione 1" data-image-description="" data-image-caption="" data-medium-file="https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2019/12/Mercede-Cuello-recensione-1.jpg?fit=222%2C300&amp;ssl=1" data-large-file="https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2019/12/Mercede-Cuello-recensione-1.jpg?fit=757%2C1024&amp;ssl=1" class="aligncenter wp-image-39821" src="https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2019/12/Mercede-Cuello-recensione-1.jpg?resize=443%2C600" alt="" width="443" height="600" srcset="https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2019/12/Mercede-Cuello-recensione-1.jpg?w=2008&amp;ssl=1 2008w, https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2019/12/Mercede-Cuello-recensione-1.jpg?resize=222%2C300&amp;ssl=1 222w, https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2019/12/Mercede-Cuello-recensione-1.jpg?resize=768%2C1039&amp;ssl=1 768w, https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2019/12/Mercede-Cuello-recensione-1.jpg?resize=757%2C1024&amp;ssl=1 757w, https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2019/12/Mercede-Cuello-recensione-1.jpg?w=1668&amp;ssl=1 1668w" sizes="auto, (max-width: 443px) 100vw, 443px" /></a></p>
<p>Una vita di fama, gloria e ricchezza che si è sbriciolata in un istante, e che la costringe a una rocambolesca fuga.</p>
<p>Che sia davvero la regina del male, o che sia anche (ma non solo) <strong>una pedina, un ingranaggio in un macchinario più complesso e strutturato</strong>, non c’è dato saperlo con certezza. Una cosa però appare evidente seguendo il suo viaggio verso la libertà.</p>
<p>Mercedes è un personaggio più articolato di quanto possa apparire inizialmente. Lei si mette di impegno per dimostrarsi quasi sempre insopportabile, sembra cercare in ogni modo di spingere il lettore a pensare <strong>“che stronza, se l’è proprio cercata”</strong>, alla faccia del politically correct. Però, pagina dopo pagina, si notano piccoli particolari, si vedono gesti, si leggono frasi, si assiste a flashback che dimostrano come tra il bianco e il nero esistano tante sfumature da prendere in considerazione.</p>
<p><a href="http://www.playersmagazine.it/2019/12/19/mercedes-cuello/mercedes-cuello-recensione-cover/" rel="attachment wp-att-39828"><img data-recalc-dims="1" loading="lazy" decoding="async" data-attachment-id="39828" data-permalink="https://www.playersmagazine.it/2019/12/19/mercedes-cuello/mercedes-cuello-recensione-cover/" data-orig-file="https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2019/12/Mercedes-Cuello-recensione-cover.jpg?fit=1500%2C2010&amp;ssl=1" data-orig-size="1500,2010" data-comments-opened="1" data-image-meta="{&quot;aperture&quot;:&quot;0&quot;,&quot;credit&quot;:&quot;&quot;,&quot;camera&quot;:&quot;&quot;,&quot;caption&quot;:&quot;&quot;,&quot;created_timestamp&quot;:&quot;0&quot;,&quot;copyright&quot;:&quot;&quot;,&quot;focal_length&quot;:&quot;0&quot;,&quot;iso&quot;:&quot;0&quot;,&quot;shutter_speed&quot;:&quot;0&quot;,&quot;title&quot;:&quot;&quot;,&quot;orientation&quot;:&quot;0&quot;}" data-image-title="Mercedes Cuello recensione cover" data-image-description="" data-image-caption="" data-medium-file="https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2019/12/Mercedes-Cuello-recensione-cover.jpg?fit=224%2C300&amp;ssl=1" data-large-file="https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2019/12/Mercedes-Cuello-recensione-cover.jpg?fit=764%2C1024&amp;ssl=1" class="aligncenter wp-image-39828" src="https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2019/12/Mercedes-Cuello-recensione-cover.jpg?resize=448%2C600" alt="" width="448" height="600" srcset="https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2019/12/Mercedes-Cuello-recensione-cover.jpg?w=1500&amp;ssl=1 1500w, https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2019/12/Mercedes-Cuello-recensione-cover.jpg?resize=224%2C300&amp;ssl=1 224w, https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2019/12/Mercedes-Cuello-recensione-cover.jpg?resize=768%2C1029&amp;ssl=1 768w, https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2019/12/Mercedes-Cuello-recensione-cover.jpg?resize=764%2C1024&amp;ssl=1 764w" sizes="auto, (max-width: 448px) 100vw, 448px" /></a></p>
<p>È questo uno degli<strong> elementi vincenti</strong> di Mercedes. Prendere una protagonista che all&#8217;apparenza tutti dovrebbero odiare e riuscire a renderla interessante. Raccontare un viaggio che non è solamente una <strong>rocambolesca fuga</strong> in cui gli eventi si susseguono ad alto ritmo, ma che è anche un modo per liberarsi dei propri fardelli, per portare (o riportare) a galla fragilità e paure. Un percorso<strong> tortuoso e accidentato</strong>, in cui di fianco a quella di Mercedes si intrecciano le esistenze di personaggi diversi che, pur nel loro ruolo di comprimari, risultano sempre essere ben caratterizzati e interessanti.</p>
<p>Arrivati all&#8217;ultima pagina, di fronte alla vignetta conclusiva, non mancano gli argomenti su cui riflettere. <strong>E permangono alcuni dubbi.</strong> Domande a cui ognuno può dare una risposta diversa. Una scelta precisa quella operata da Daniel Cuello, che come in <a href="https://www.amazon.it/gp/product/8865438495/ref=as_li_tl?ie=UTF8&amp;camp=3414&amp;creative=21718&amp;creativeASIN=8865438495&amp;linkCode=as2&amp;tag=playersmag-21&amp;linkId=ed0cc1e67b65918be7649f7c536a112f" target="_blank" rel="noopener"><em>Residenza Arcadia</em></a> costruisce un’ambientazione fornendo solo alcune indicazioni di massima, dipingendone in maniera sfuocata i contorni e lasciando alcune <strong>zone d’ombra</strong> che possono essere riempite a piacimento dalla fantasia del lettore. Una narrazione snella, che non si perde mai in inutili “spiegoni” ma che riesce a unire un incedere serrato e ricco di eventi a una pienezza di contenuti. Il tutto accompagnato da uno stile di disegno che non eccede mai in eccessivi dettagli, ma che risulta tanto funzionale quanto piacevole da osservare. Colpiscono in particolare<strong> i volti dei personaggi</strong>, con pochi e semplici tratti d’espressione che trasportano su carta alla perfezione pensieri ed emozioni.</p>
<p><a href="http://www.playersmagazine.it/2019/12/19/mercedes-cuello/mercedes-cuello-recensione-2/" rel="attachment wp-att-39826"><img data-recalc-dims="1" loading="lazy" decoding="async" data-attachment-id="39826" data-permalink="https://www.playersmagazine.it/2019/12/19/mercedes-cuello/mercedes-cuello-recensione-2/" data-orig-file="https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2019/12/Mercedes-Cuello-recensione-2.jpg?fit=2008%2C2717&amp;ssl=1" data-orig-size="2008,2717" data-comments-opened="1" data-image-meta="{&quot;aperture&quot;:&quot;0&quot;,&quot;credit&quot;:&quot;&quot;,&quot;camera&quot;:&quot;&quot;,&quot;caption&quot;:&quot;&quot;,&quot;created_timestamp&quot;:&quot;0&quot;,&quot;copyright&quot;:&quot;&quot;,&quot;focal_length&quot;:&quot;0&quot;,&quot;iso&quot;:&quot;0&quot;,&quot;shutter_speed&quot;:&quot;0&quot;,&quot;title&quot;:&quot;&quot;,&quot;orientation&quot;:&quot;0&quot;}" data-image-title="Mercedes Cuello recensione 2" data-image-description="" data-image-caption="" data-medium-file="https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2019/12/Mercedes-Cuello-recensione-2.jpg?fit=222%2C300&amp;ssl=1" data-large-file="https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2019/12/Mercedes-Cuello-recensione-2.jpg?fit=757%2C1024&amp;ssl=1" class="aligncenter wp-image-39826" src="https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2019/12/Mercedes-Cuello-recensione-2.jpg?resize=443%2C600" alt="" width="443" height="600" srcset="https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2019/12/Mercedes-Cuello-recensione-2.jpg?w=2008&amp;ssl=1 2008w, https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2019/12/Mercedes-Cuello-recensione-2.jpg?resize=222%2C300&amp;ssl=1 222w, https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2019/12/Mercedes-Cuello-recensione-2.jpg?resize=768%2C1039&amp;ssl=1 768w, https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2019/12/Mercedes-Cuello-recensione-2.jpg?resize=757%2C1024&amp;ssl=1 757w, https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2019/12/Mercedes-Cuello-recensione-2.jpg?w=1668&amp;ssl=1 1668w" sizes="auto, (max-width: 443px) 100vw, 443px" /></a></p>
<p><a href="https://www.amazon.it/gp/product/8832733218/ref=as_li_tl?ie=UTF8&amp;camp=3414&amp;creative=21718&amp;creativeASIN=8832733218&amp;linkCode=as2&amp;tag=playersmag-21&amp;linkId=e1697a0b413e85d404d9d19f869389a4" target="_blank" rel="noopener"><em>Mercedes</em></a> è un gran fumetto, da leggere e poi rileggere per carpirne ogni segreto e per apprezzarne al meglio componente artistica. È un viaggio in compagnia di una <strong>testona rossa</strong> per cui magari non proveremo mai particolare affetto o simpatia, che però spinge a riflettere a volte con un sorriso sulle labbra, a volte con un velo di tristezza.</p>
<p>Merita infine una menzione speciale la variant cover del volume che vede Mercedes nei panni di una novella Super Mario. Ci siamo arrovellati diversi giorni sui motivi di tale rappresentazione, poi abbiamo realizzato che sarebbe bastato chiedere a Daniel Cuello in persona e questa è stata la sua risposta:</p>
<p><em>&#8220;La cover variant che avete visto in esclusiva per Lucca Comics &#8220;Super Mercedes World&#8221; l’avevo in testa come idea già dall&#8217;inizio. Oltre a &#8220;Super Mercedes World&#8221; avevo pensato anche altre varianti in cui Mercedes era all&#8217;interno di un videogioco, come la versione “Snake”.</em></p>
<div dir="auto"><em>Questo perché ho sempre visto Mercedes come il personaggio di un videogioco, con svariati ostacoli da superare e nemici da sconfiggere, in un crescendo di livelli sempre più difficili. Lei stessa lo dice, ad un certo punto della storia: “Non era nemmeno più per i soldi, né per il potere. Ormai era una scommessa. Un GIOCO.”</em></div>
<div dir="auto"></div>
<div dir="auto"><em>Per la versione &#8220;regular&#8221; del volume questa visione però era troppo distante dal tono più serio e drammatico che volevamo avesse la copertina, d&#8217;accordo con l&#8217;editore, ma quando è servita un’idea per la variant da portare a Lucca Comics -ECCOLA QUA!- ce l’avevo già&#8221;. </em>Per ammirarla, non vi resta che scrollare ancora un poco.</div>
<div dir="auto"></div>
<div dir="auto"><a href="http://www.playersmagazine.it/2019/12/19/mercedes-cuello/mercedes-cuello-recensione-cover-variant/" rel="attachment wp-att-39827"><img data-recalc-dims="1" loading="lazy" decoding="async" data-attachment-id="39827" data-permalink="https://www.playersmagazine.it/2019/12/19/mercedes-cuello/mercedes-cuello-recensione-cover-variant/" data-orig-file="https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2019/12/Mercedes-Cuello-recensione-cover-variant.jpg?fit=1500%2C2059&amp;ssl=1" data-orig-size="1500,2059" data-comments-opened="1" data-image-meta="{&quot;aperture&quot;:&quot;0&quot;,&quot;credit&quot;:&quot;&quot;,&quot;camera&quot;:&quot;&quot;,&quot;caption&quot;:&quot;&quot;,&quot;created_timestamp&quot;:&quot;0&quot;,&quot;copyright&quot;:&quot;&quot;,&quot;focal_length&quot;:&quot;0&quot;,&quot;iso&quot;:&quot;0&quot;,&quot;shutter_speed&quot;:&quot;0&quot;,&quot;title&quot;:&quot;&quot;,&quot;orientation&quot;:&quot;0&quot;}" data-image-title="Mercedes Cuello recensione cover variant" data-image-description="" data-image-caption="" data-medium-file="https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2019/12/Mercedes-Cuello-recensione-cover-variant.jpg?fit=219%2C300&amp;ssl=1" data-large-file="https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2019/12/Mercedes-Cuello-recensione-cover-variant.jpg?fit=746%2C1024&amp;ssl=1" class="aligncenter wp-image-39827" src="https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2019/12/Mercedes-Cuello-recensione-cover-variant.jpg?resize=437%2C600" alt="" width="437" height="600" srcset="https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2019/12/Mercedes-Cuello-recensione-cover-variant.jpg?w=1500&amp;ssl=1 1500w, https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2019/12/Mercedes-Cuello-recensione-cover-variant.jpg?resize=219%2C300&amp;ssl=1 219w, https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2019/12/Mercedes-Cuello-recensione-cover-variant.jpg?resize=768%2C1054&amp;ssl=1 768w, https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2019/12/Mercedes-Cuello-recensione-cover-variant.jpg?resize=746%2C1024&amp;ssl=1 746w" sizes="auto, (max-width: 437px) 100vw, 437px" /></a></div>
<p><div class="su-note"  style="border-color:#9fd6dc;border-radius:3px;-moz-border-radius:3px;-webkit-border-radius:3px;"><div class="su-note-inner su-u-clearfix su-u-trim" style="background-color:#b9f0f6;border-color:#ffffff;color:#333333;border-radius:3px;-moz-border-radius:3px;-webkit-border-radius:3px;"><center><strong>Players</strong> è un progetto gratuito.</p>
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<p>Grazie!</center></div></div></p>
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		<title>Ti chiamo domani di Rita Petruccioli &#8211; (Ri)conoscersi on the road</title>
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		<dc:creator><![CDATA[Claudio Magistrelli]]></dc:creator>
		<pubDate>Fri, 02 Aug 2019 09:31:56 +0000</pubDate>
				<category><![CDATA[Articoli]]></category>
		<category><![CDATA[Bao]]></category>
		<category><![CDATA[esordio]]></category>
		<category><![CDATA[graphic novel]]></category>
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					<description><![CDATA[<p>Ci vuole una certa sicurezza nei propri mezzi per sceneggiare la propria prima storia nella cabina di camion, stringendo per &#8230; </p>
<p>L'articolo <a href="https://www.playersmagazine.it/2019/08/02/ti-chiamo-domani-di-rita-petruccioli-riconoscersi-on-the-road/">Ti chiamo domani di Rita Petruccioli &#8211; (Ri)conoscersi on the road</a> sembra essere il primo su <a href="https://www.playersmagazine.it">Players</a>.</p>
]]></description>
										<content:encoded><![CDATA[<p>Ci vuole una certa sicurezza nei propri mezzi per sceneggiare la propria prima storia nella cabina di camion, stringendo per quasi l&#8217;intero racconto i due protagonisti tra le portiere del veicolo, con tutte le conseguenze narrative e visive che ciò comporta, ma evidentemente<strong> a Rita Petruccioli l&#8217;auto-consapevolezza non manca</strong>.</p>
<p>Parte con un appuntamento sul raccordo <a href="https://www.amazon.it/gp/product/8832732475/ref=as_li_tl?ie=UTF8&amp;camp=3414&amp;creative=21718&amp;creativeASIN=8832732475&amp;linkCode=as2&amp;tag=playersmag-21&amp;linkId=50ac7c5ee862777faf968742732df774" target="_blank" rel="noopener"><em>Ti chiamo domani</em></a>, l&#8217;esordio come autrice a tuttotondo di Rita Petruccioli, già artefice dei disegni di <em>Frantumi</em>, pubblicato con Bao nel 2017, nonchè apprezzata illustratrice per libri, magazine e advertising. Chiara e Daniele sono due sconosciuti. Chiara sta partendo (o scappando?) da Tolosa, vuole farlo subito, e suo padre ha un&#8217;amico con una ditta di consegne. Daniele guida un camion e il suo percorso di rientro passa poco lontano da Chiara. Ad unirli è una telefonata. <strong>I mondi di Chiara e Daniele non potrebbero essere più distanti. </strong>Lei ha una ventina d&#8217;anni e sente di dover colmare il silenzio raccontando. Lui ha occhi ha una decina di anni in più, calvo e barbuto, risponde a monosillabi.</p>
<p><a href="http://www.playersmagazine.it/2019/08/02/ti-chiamo-domani-di-rita-petruccioli-riconoscersi-on-the-road/ti-chiamo-domani18/" rel="attachment wp-att-38516"><img data-recalc-dims="1" loading="lazy" decoding="async" data-attachment-id="38516" data-permalink="https://www.playersmagazine.it/2019/08/02/ti-chiamo-domani-di-rita-petruccioli-riconoscersi-on-the-road/ti-chiamo-domani18/" data-orig-file="https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2019/08/TI-CHIAMO-DOMANI18.jpg?fit=2008%2C2717&amp;ssl=1" data-orig-size="2008,2717" data-comments-opened="1" data-image-meta="{&quot;aperture&quot;:&quot;0&quot;,&quot;credit&quot;:&quot;&quot;,&quot;camera&quot;:&quot;&quot;,&quot;caption&quot;:&quot;&quot;,&quot;created_timestamp&quot;:&quot;0&quot;,&quot;copyright&quot;:&quot;&quot;,&quot;focal_length&quot;:&quot;0&quot;,&quot;iso&quot;:&quot;0&quot;,&quot;shutter_speed&quot;:&quot;0&quot;,&quot;title&quot;:&quot;&quot;,&quot;orientation&quot;:&quot;0&quot;}" data-image-title="TI CHIAMO DOMANI18" data-image-description="" data-image-caption="" data-medium-file="https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2019/08/TI-CHIAMO-DOMANI18.jpg?fit=222%2C300&amp;ssl=1" data-large-file="https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2019/08/TI-CHIAMO-DOMANI18.jpg?fit=757%2C1024&amp;ssl=1" class="aligncenter wp-image-38516" src="https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2019/08/TI-CHIAMO-DOMANI18.jpg?resize=443%2C600" alt="" width="443" height="600" srcset="https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2019/08/TI-CHIAMO-DOMANI18.jpg?w=2008&amp;ssl=1 2008w, https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2019/08/TI-CHIAMO-DOMANI18.jpg?resize=222%2C300&amp;ssl=1 222w, https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2019/08/TI-CHIAMO-DOMANI18.jpg?resize=768%2C1039&amp;ssl=1 768w, https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2019/08/TI-CHIAMO-DOMANI18.jpg?resize=757%2C1024&amp;ssl=1 757w, https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2019/08/TI-CHIAMO-DOMANI18.jpg?w=1668&amp;ssl=1 1668w" sizes="auto, (max-width: 443px) 100vw, 443px" /></a></p>
<p>Due giorni di viaggio però demoliscono ogni distanza e <em><a href="https://www.amazon.it/gp/product/8832732475/ref=as_li_tl?ie=UTF8&amp;camp=3414&amp;creative=21718&amp;creativeASIN=8832732475&amp;linkCode=as2&amp;tag=playersmag-21&amp;linkId=50ac7c5ee862777faf968742732df774" target="_blank" rel="noopener">Ti chiamo domani</a> </em>diventa presto il racconto di come <strong>sia possibile aprirsi all&#8217;altro</strong>, anche ad un altro che ci è ignoto, sfruttando anzi l&#8217;assenza di impalcature e pregiudizi per aprire scomparti scomodi e intimi, senza la necessità di rendere tutto esplicito. In quei pochi metri quadri di spazio, ciascuno ha un suo fardello da portare verso casa, inconsapevole dell&#8217;altro.</p>
<p>È Chiara a scardinare piano piano il burbero silenzio sostenuto di Daniele attraverso un fiume in piena di parole, intervallati da flashback del suo Erasmus a Tolosa che aiutano il lettore a ricostruire i motivi che la stanno spingendo a ripiegare verso casa. Daniele invece per lungo tempo oppone <strong>un muro di occhiali scuri e risposte secche</strong> finchè una sosta in autogrill apre una breccia.</p>
<p><a href="http://www.playersmagazine.it/2019/08/02/ti-chiamo-domani-di-rita-petruccioli-riconoscersi-on-the-road/ti-chiamo-domani11/" rel="attachment wp-att-38515"><img data-recalc-dims="1" loading="lazy" decoding="async" data-attachment-id="38515" data-permalink="https://www.playersmagazine.it/2019/08/02/ti-chiamo-domani-di-rita-petruccioli-riconoscersi-on-the-road/ti-chiamo-domani11/" data-orig-file="https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2019/08/TI-CHIAMO-DOMANI11.jpg?fit=2008%2C2717&amp;ssl=1" data-orig-size="2008,2717" data-comments-opened="1" data-image-meta="{&quot;aperture&quot;:&quot;0&quot;,&quot;credit&quot;:&quot;&quot;,&quot;camera&quot;:&quot;&quot;,&quot;caption&quot;:&quot;&quot;,&quot;created_timestamp&quot;:&quot;0&quot;,&quot;copyright&quot;:&quot;&quot;,&quot;focal_length&quot;:&quot;0&quot;,&quot;iso&quot;:&quot;0&quot;,&quot;shutter_speed&quot;:&quot;0&quot;,&quot;title&quot;:&quot;&quot;,&quot;orientation&quot;:&quot;0&quot;}" data-image-title="TI CHIAMO DOMANI11" data-image-description="" data-image-caption="" data-medium-file="https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2019/08/TI-CHIAMO-DOMANI11.jpg?fit=222%2C300&amp;ssl=1" data-large-file="https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2019/08/TI-CHIAMO-DOMANI11.jpg?fit=757%2C1024&amp;ssl=1" class="aligncenter wp-image-38515" src="https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2019/08/TI-CHIAMO-DOMANI11.jpg?resize=443%2C600" alt="" width="443" height="600" srcset="https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2019/08/TI-CHIAMO-DOMANI11.jpg?w=2008&amp;ssl=1 2008w, https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2019/08/TI-CHIAMO-DOMANI11.jpg?resize=222%2C300&amp;ssl=1 222w, https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2019/08/TI-CHIAMO-DOMANI11.jpg?resize=768%2C1039&amp;ssl=1 768w, https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2019/08/TI-CHIAMO-DOMANI11.jpg?resize=757%2C1024&amp;ssl=1 757w, https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2019/08/TI-CHIAMO-DOMANI11.jpg?w=1668&amp;ssl=1 1668w" sizes="auto, (max-width: 443px) 100vw, 443px" /></a></p>
<p>Quello che i due protagonisti sono pronti a raccontarsi, e a raccontare al lettore, al rientro sul camion è <strong>un uno-due di cazzotti alla bocca dello stomaco che tolgono il fiato</strong>. Un apice climatico a cui la graphic novel di Rita Petruccioli arriva però con una naturalezza leggera, fatta di dialoghi ben costruiti in cui le parole di Chiara e Daniele suonano come quelle che due ragazzi della loro età scambierebbero in un contesto simile: prima un po&#8217; impacciate e generiche, poi via via che la confidenza si diffonde nell&#8217;abitacolo i discorsi sempre più intrise di significati personali.</p>
<p>A questo punto, un po&#8217; a sorpresa, <strong>i ruoli si invertono</strong>. Chiara non riesce descrivere apertamente ciò da cui fugge. I segni lasciati dal tradimento della fiducia con si ritrova quotidianamente a fare i conti sono ancora troppo forti. Quello che può offrire sono accenni, frase vaghe dietro cui tuttavia Daniele riesce ugualmente a cogliere qualcosa di più di<strong> quella notte che al lettore è invece proposta attraverso un duro flashblack</strong>, giocato sulla raffigurazione al negativo che esplode in una splash page in bianco di estrema efficacia.</p>
<p>L&#8217;apertura del camionista è invece totale, cristallina, spiazzante per l&#8217;onestà e il distaccocon cui è raccontata, frutto forse degli anni passati a raccontarsela da solo seduto al volante, nonostante<strong> l&#8217;impossibilità umana di farsene una ragione</strong>.</p>
<p><a href="http://www.playersmagazine.it/2019/08/02/ti-chiamo-domani-di-rita-petruccioli-riconoscersi-on-the-road/ti-chiamo-domani23/" rel="attachment wp-att-38517"><img data-recalc-dims="1" loading="lazy" decoding="async" data-attachment-id="38517" data-permalink="https://www.playersmagazine.it/2019/08/02/ti-chiamo-domani-di-rita-petruccioli-riconoscersi-on-the-road/ti-chiamo-domani23/" data-orig-file="https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2019/08/TI-CHIAMO-DOMANI23.jpg?fit=2008%2C2717&amp;ssl=1" data-orig-size="2008,2717" data-comments-opened="1" data-image-meta="{&quot;aperture&quot;:&quot;0&quot;,&quot;credit&quot;:&quot;&quot;,&quot;camera&quot;:&quot;&quot;,&quot;caption&quot;:&quot;&quot;,&quot;created_timestamp&quot;:&quot;0&quot;,&quot;copyright&quot;:&quot;&quot;,&quot;focal_length&quot;:&quot;0&quot;,&quot;iso&quot;:&quot;0&quot;,&quot;shutter_speed&quot;:&quot;0&quot;,&quot;title&quot;:&quot;&quot;,&quot;orientation&quot;:&quot;0&quot;}" data-image-title="TI CHIAMO DOMANI23" data-image-description="" data-image-caption="" data-medium-file="https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2019/08/TI-CHIAMO-DOMANI23.jpg?fit=222%2C300&amp;ssl=1" data-large-file="https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2019/08/TI-CHIAMO-DOMANI23.jpg?fit=757%2C1024&amp;ssl=1" class="aligncenter wp-image-38517" src="https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2019/08/TI-CHIAMO-DOMANI23.jpg?resize=443%2C600" alt="" width="443" height="600" srcset="https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2019/08/TI-CHIAMO-DOMANI23.jpg?w=2008&amp;ssl=1 2008w, https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2019/08/TI-CHIAMO-DOMANI23.jpg?resize=222%2C300&amp;ssl=1 222w, https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2019/08/TI-CHIAMO-DOMANI23.jpg?resize=768%2C1039&amp;ssl=1 768w, https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2019/08/TI-CHIAMO-DOMANI23.jpg?resize=757%2C1024&amp;ssl=1 757w, https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2019/08/TI-CHIAMO-DOMANI23.jpg?w=1668&amp;ssl=1 1668w" sizes="auto, (max-width: 443px) 100vw, 443px" /></a></p>
<p>Come Drogo, il protagonista del <em>Deserto dei tartari</em> che Chiara sta leggendo la sera in cui decide di abbandonare Tolosa, entrambi i personaggi di <em>Ti chiamo domani</em> vivono in una loro fortezza in attesa di qualcosa che sanno non succederà mai: nella vita di ciascuno di noi ci sono eventi con cui non si arriva mai a fare i conti davvero, perchè finiscono per <strong>sbriciolare componenti così intime di noi stessi</strong> che l&#8217;unica reazione possibile diventa erigere un muro difensivo. Il viaggio compiuto insieme, ovvia quanto potente metafora del loro percorso personale, è infine il primo passo oltre quella barriera difensiva, finalmente incrinata dalla riscoperta della possibilità di affidarsi a qaulcuno che è altro da sè, in grado di accettare e ascoltare.</p>
<p>Cavalcando la metafora, <em><a href="https://www.amazon.it/gp/product/8832732475/ref=as_li_tl?ie=UTF8&amp;camp=3414&amp;creative=21718&amp;creativeASIN=8832732475&amp;linkCode=as2&amp;tag=playersmag-21&amp;linkId=50ac7c5ee862777faf968742732df774" target="_blank" rel="noopener">Ti chiamo domani</a></em> è un passo importantissimo anche per Rita Petruccioli, sia perchè immagino sia servito per<strong> incanalare ed esorcizzare emozioni</strong> che covava in sé da tempo, sia perchè dal punto di vista professionale conferma il suo talento grafico, già ben noto, ma ne mette in luce anche un&#8217;abilità nella scrittura per nulla scontata, soprattutto nei dialoghi, naturali sia quando raccontano feste sia quando approfondiscono le esperienze con le droghe. Abbandonata la fortyezza, speriamo ci siano tante altre storie da raccontare.</p>
<p><a href="http://www.playersmagazine.it/2019/08/02/ti-chiamo-domani-di-rita-petruccioli-riconoscersi-on-the-road/cover-ti-chiamo-domani/" rel="attachment wp-att-38513"><img data-recalc-dims="1" loading="lazy" decoding="async" data-attachment-id="38513" data-permalink="https://www.playersmagazine.it/2019/08/02/ti-chiamo-domani-di-rita-petruccioli-riconoscersi-on-the-road/cover-ti-chiamo-domani/" data-orig-file="https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2019/08/COVER-TI-CHIAMO-DOMANI-e1564734403513.jpg?fit=446%2C600&amp;ssl=1" data-orig-size="446,600" data-comments-opened="1" data-image-meta="{&quot;aperture&quot;:&quot;0&quot;,&quot;credit&quot;:&quot;&quot;,&quot;camera&quot;:&quot;&quot;,&quot;caption&quot;:&quot;&quot;,&quot;created_timestamp&quot;:&quot;0&quot;,&quot;copyright&quot;:&quot;&quot;,&quot;focal_length&quot;:&quot;0&quot;,&quot;iso&quot;:&quot;0&quot;,&quot;shutter_speed&quot;:&quot;0&quot;,&quot;title&quot;:&quot;&quot;,&quot;orientation&quot;:&quot;1&quot;}" data-image-title="COVER TI CHIAMO DOMANI" data-image-description="" data-image-caption="" data-medium-file="https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2019/08/COVER-TI-CHIAMO-DOMANI-e1564734403513.jpg?fit=223%2C300&amp;ssl=1" data-large-file="https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2019/08/COVER-TI-CHIAMO-DOMANI-e1564734403513.jpg?fit=762%2C1024&amp;ssl=1" class="aligncenter wp-image-38513" src="https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2019/08/COVER-TI-CHIAMO-DOMANI.jpg?resize=446%2C600" alt="" width="446" height="600" /></a></p>
<p><div class="su-note"  style="border-color:#9fd6dc;border-radius:3px;-moz-border-radius:3px;-webkit-border-radius:3px;"><div class="su-note-inner su-u-clearfix su-u-trim" style="background-color:#b9f0f6;border-color:#ffffff;color:#333333;border-radius:3px;-moz-border-radius:3px;-webkit-border-radius:3px;"><center><strong>Players</strong> è un progetto gratuito.</p>
<p>Se ti piace quello che facciamo, puoi supportarci (o offrirci una birra) comprando musica, giochi, libri e film tramite i link <a href="http://www.amazon.it/b?_encoding=UTF8&#038;camp=3370&#038;creative=23322&#038;linkCode=ur2&#038;node=412603031&#038;site-redirect=&#038;tag=playemagaz-21" target="_blank" class="lt_ns">Amazon</a> che trovi negli articoli, senza nessun costo aggiuntivo.</p>
<p>Grazie!</center></div></div></p>
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		<title>Abaddon &#8211; Se l&#8217;inferno sono gli altri</title>
		<link>https://www.playersmagazine.it/2016/06/08/the-abandon-se-linferno-sono-gli-altri/</link>
		
		<dc:creator><![CDATA[Marco Passarello]]></dc:creator>
		<pubDate>Wed, 08 Jun 2016 05:54:08 +0000</pubDate>
				<category><![CDATA[Altro]]></category>
		<category><![CDATA[Fumetti]]></category>
		<category><![CDATA[Abaddon]]></category>
		<category><![CDATA[fumetti]]></category>
		<category><![CDATA[graphic novel]]></category>
		<category><![CDATA[Koren Shadmi]]></category>
		<category><![CDATA[Nicola Pesce Editore]]></category>
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					<description><![CDATA[<p>Un uomo in cerca di un alloggio, che si presenta come Ter, si reca a visitare una open house, cioè &#8230; </p>
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										<content:encoded><![CDATA[<p>Un uomo in cerca di un alloggio, che si presenta come Ter, si reca a visitare una open house, cioè una comune abitativa. <span id="more-23392"></span>Dopo aver ispezionato una poco invitante stanza e conosciuto superficialmente gli inquilini, si accorge di non poter uscire dall&#8217;appartamento: la porta non ha maniglia, le finestre sono murate, non ci sono mezzi funzionanti per comunicare con l’esterno. Inoltre Ter, che indossa una vistosa fasciatura sul cranio, si rende conto di ricordare del proprio passato solo vaghe e confuse nozioni. Le persone che vivono lì si rivelano ben presto legate tra loro da rapporti disfunzionali e malati: l’unica cosa che li accomuna è che sono rassegnati all&#8217;idea di rimanere chiusi lì dentro.</p>
<p>Soltanto Ter dedica ogni suo sforzo per cercare una via di fuga dall&#8217;appartamento, che scopre essere parte di un edificio chiamato The Abaddon, ma la soluzione di ogni enigma finisce per essere solo un dettaglio di un enigma più grande. Nel frattempo i sogni notturni gli rivelano quelle che forse sono scene della sua vita passata, che si rispecchiano in modo misterioso nella realtà claustrofobica in cui si ritrova prigioniero.</p>
<p><a href="http://www.playersmagazine.it/2016/06/08/the-abandon-se-linferno-sono-gli-altri/abaddon_web_immagine_4/" rel="attachment wp-att-23394"><img data-recalc-dims="1" loading="lazy" decoding="async" data-attachment-id="23394" data-permalink="https://www.playersmagazine.it/2016/06/08/the-abandon-se-linferno-sono-gli-altri/abaddon_web_immagine_4/" data-orig-file="https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2016/06/Abaddon_web_Immagine_4.jpg?fit=907%2C624&amp;ssl=1" data-orig-size="907,624" data-comments-opened="1" data-image-meta="{&quot;aperture&quot;:&quot;0&quot;,&quot;credit&quot;:&quot;&quot;,&quot;camera&quot;:&quot;&quot;,&quot;caption&quot;:&quot;&quot;,&quot;created_timestamp&quot;:&quot;0&quot;,&quot;copyright&quot;:&quot;&quot;,&quot;focal_length&quot;:&quot;0&quot;,&quot;iso&quot;:&quot;0&quot;,&quot;shutter_speed&quot;:&quot;0&quot;,&quot;title&quot;:&quot;&quot;,&quot;orientation&quot;:&quot;0&quot;}" data-image-title="Abaddon_web_Immagine_4" data-image-description="" data-image-caption="" data-medium-file="https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2016/06/Abaddon_web_Immagine_4.jpg?fit=300%2C206&amp;ssl=1" data-large-file="https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2016/06/Abaddon_web_Immagine_4.jpg?fit=834%2C574&amp;ssl=1" class="aligncenter wp-image-23394" src="https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2016/06/Abaddon_web_Immagine_4.jpg?resize=800%2C550" alt="Abaddon_web_Immagine_4" width="800" height="550" srcset="https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2016/06/Abaddon_web_Immagine_4.jpg?w=907&amp;ssl=1 907w, https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2016/06/Abaddon_web_Immagine_4.jpg?resize=300%2C206&amp;ssl=1 300w, https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2016/06/Abaddon_web_Immagine_4.jpg?resize=768%2C528&amp;ssl=1 768w" sizes="auto, (max-width: 800px) 100vw, 800px" /></a></p>
<p>Questa è, per sommi capi, la trama di <em><a href="http://www.amazon.it/gp/product/8897141706/ref=as_li_qf_sp_asin_tl?ie=UTF8&amp;camp=3370&amp;creative=23322&amp;creativeASIN=8897141706&amp;linkCode=as2&amp;tag=playemagaz-21" rel="nofollow">Abaddon</a><img loading="lazy" decoding="async" style="border: none !important; margin: 0px !important;" src="http://ir-it.amazon-adsystem.com/e/ir?t=playemagaz-21&amp;l=as2&amp;o=29&amp;a=8897141706" alt="" width="1" height="1" border="0" /></em>, graphic novel di Koren Shadmi, illustratore di origine israeliana residente a New York che collabora con testate importanti quali il <em>New York Times</em>, il <em>New Yorker</em>, <em>Wired</em>. In Italia è noto per tre raccolte di storie brevi che esplorano i lati bizzarri e surreali dell’amore: <em>In carne e ossa</em> (una delle cui storie ha vinto il Gran Guinigi a Lucca nel 2009), <em>Anatomia del desiderio</em> e <em>Cuori distanti</em>. <em><a href="http://www.amazon.it/gp/product/8897141706/ref=as_li_qf_sp_asin_tl?ie=UTF8&amp;camp=3370&amp;creative=23322&amp;creativeASIN=8897141706&amp;linkCode=as2&amp;tag=playemagaz-21" rel="nofollow">Abaddon</a><img loading="lazy" decoding="async" style="border: none !important; margin: 0px !important;" src="http://ir-it.amazon-adsystem.com/e/ir?t=playemagaz-21&amp;l=as2&amp;o=29&amp;a=8897141706" alt="" width="1" height="1" border="0" /></em> è la sua prima storia lunga: l’autore ha spiegato che, non avendo la possibilità di dedicarsi interamente a un’opera di queste dimensioni, dato che era finanziariamente obbligato ad accettare altri lavori nel frattempo, ha cominciato a pubblicarla sotto forma di webcomic, in modo che l’appuntamento coi lettori lo obbligasse a un ritmo di produzione costante. Dopo il primo episodio, viste le reazioni favorevoli, ha lanciato con successo una campagna di crowdfunding per la pubblicazione del libro, uscito nel 2015.</p>
<p>Koren Shadmi dichiara esplicitamente di essersi ispirato ad <em>A porte chiuse</em>, testo teatrale di Jean-Paul Sartre in cui due donne e un uomo si ritrovano chiusi in una stanza all&#8217;Inferno, torturandosi con reciproche accuse e incapaci di smettere (è qui che viene pronunciata la celebre frase “l’Inferno sono gli altri”). Lo spunto di questo fumetto è effettivamente molto simile, con la differenza che il luogo in cui si svolge non viene esplicitato (ma va detto che “Abaddon” è un termine ebraico che significa “luogo di distruzione”, usato nella Bibbia per identificare il Regno dei Morti) e che il protagonista riesce a ricordare solo sprazzi della propria vita passata.</p>
<p><a href="http://www.playersmagazine.it/2016/06/08/the-abandon-se-linferno-sono-gli-altri/abaddon_web_immagine_10/" rel="attachment wp-att-23395"><img data-recalc-dims="1" loading="lazy" decoding="async" data-attachment-id="23395" data-permalink="https://www.playersmagazine.it/2016/06/08/the-abandon-se-linferno-sono-gli-altri/abaddon_web_immagine_10/" data-orig-file="https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2016/06/Abaddon_web_Immagine_10.jpg?fit=907%2C624&amp;ssl=1" data-orig-size="907,624" data-comments-opened="1" data-image-meta="{&quot;aperture&quot;:&quot;0&quot;,&quot;credit&quot;:&quot;&quot;,&quot;camera&quot;:&quot;&quot;,&quot;caption&quot;:&quot;&quot;,&quot;created_timestamp&quot;:&quot;0&quot;,&quot;copyright&quot;:&quot;&quot;,&quot;focal_length&quot;:&quot;0&quot;,&quot;iso&quot;:&quot;0&quot;,&quot;shutter_speed&quot;:&quot;0&quot;,&quot;title&quot;:&quot;&quot;,&quot;orientation&quot;:&quot;0&quot;}" data-image-title="Abaddon_web_Immagine_10" data-image-description="" data-image-caption="" data-medium-file="https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2016/06/Abaddon_web_Immagine_10.jpg?fit=300%2C206&amp;ssl=1" data-large-file="https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2016/06/Abaddon_web_Immagine_10.jpg?fit=834%2C574&amp;ssl=1" class="aligncenter wp-image-23395" src="https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2016/06/Abaddon_web_Immagine_10.jpg?resize=800%2C550" alt="Abaddon_web_Immagine_10" width="800" height="550" srcset="https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2016/06/Abaddon_web_Immagine_10.jpg?w=907&amp;ssl=1 907w, https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2016/06/Abaddon_web_Immagine_10.jpg?resize=300%2C206&amp;ssl=1 300w, https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2016/06/Abaddon_web_Immagine_10.jpg?resize=768%2C528&amp;ssl=1 768w" sizes="auto, (max-width: 800px) 100vw, 800px" /></a></p>
<p>Ciò che rende unica e coinvolgente la lettura di <em><a href="http://www.amazon.it/gp/product/8897141706/ref=as_li_qf_sp_asin_tl?ie=UTF8&amp;camp=3370&amp;creative=23322&amp;creativeASIN=8897141706&amp;linkCode=as2&amp;tag=playemagaz-21" rel="nofollow">Abaddon</a><img loading="lazy" decoding="async" style="border: none !important; margin: 0px !important;" src="http://ir-it.amazon-adsystem.com/e/ir?t=playemagaz-21&amp;l=as2&amp;o=29&amp;a=8897141706" alt="" width="1" height="1" border="0" /></em> è la qualità del disegno, realizzato a matita e poi digitalizzato in Photoshop per essere elaborato. Nelle tavole di Shadmi il misterioso edificio (ispirato, a quanto pare, a un’autentica comune newyorchese abitata da fumettisti in cui l’autore ha soggiornato) risulta nello stesso tempo dettagliatissimo e inafferrabile, proprio come certi sogni particolarmente realistici. La claustrofobia della storia è resa con una scansione regolare di vignette quadrate, con rare variazioni. Importantissimo l’uso del colore: tutto all&#8217;interno dell’Abbaddon è reso con sfumature di due tinte base: un malato grigioverde per l’edificio stesso e gli oggetti inanimati, e un rosso altrettanto malato per la carnagione dei personaggi e per una sorta di fluido che scorre nelle tubature, ma anche per i cibi e le bevande; si ha così la sensazione che gli ospiti si nutrano dell’essenza stessa del luogo e non ne siano che delle emanazioni.</p>
<p>Anche la sceneggiatura è efficace, riuscendo nel difficile compito di mantenere sempre alta la tensione, nonostante la ripetitività di situazioni in cui il desiderio di fuga del protagonista viene sempre frustrato. La storia è divisa in due parti: una prima che approfondisce i rapporti di Ter con gli altri abitanti dell’appartamento, negli inutili tentativi di trovare con loro un modus vivendi. Nella seconda parte Ter riesce davvero a uscire, ma solo per trovarsi a visitare altri appartamenti che sono altrettanti microcosmi di ossessione e frustrazione.</p>
<p><a href="http://www.playersmagazine.it/2016/06/08/the-abandon-se-linferno-sono-gli-altri/abaddon_web_immagine_1/" rel="attachment wp-att-23397"><img data-recalc-dims="1" loading="lazy" decoding="async" data-attachment-id="23397" data-permalink="https://www.playersmagazine.it/2016/06/08/the-abandon-se-linferno-sono-gli-altri/abaddon_web_immagine_1/" data-orig-file="https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2016/06/Abaddon_web_Immagine_1.jpg?fit=907%2C624&amp;ssl=1" data-orig-size="907,624" data-comments-opened="1" data-image-meta="{&quot;aperture&quot;:&quot;0&quot;,&quot;credit&quot;:&quot;&quot;,&quot;camera&quot;:&quot;&quot;,&quot;caption&quot;:&quot;&quot;,&quot;created_timestamp&quot;:&quot;0&quot;,&quot;copyright&quot;:&quot;&quot;,&quot;focal_length&quot;:&quot;0&quot;,&quot;iso&quot;:&quot;0&quot;,&quot;shutter_speed&quot;:&quot;0&quot;,&quot;title&quot;:&quot;&quot;,&quot;orientation&quot;:&quot;0&quot;}" data-image-title="Abaddon_web_Immagine_1" data-image-description="" data-image-caption="" data-medium-file="https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2016/06/Abaddon_web_Immagine_1.jpg?fit=300%2C206&amp;ssl=1" data-large-file="https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2016/06/Abaddon_web_Immagine_1.jpg?fit=834%2C574&amp;ssl=1" class="aligncenter wp-image-23397" src="https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2016/06/Abaddon_web_Immagine_1.jpg?resize=800%2C550" alt="Abaddon_web_Immagine_1" width="800" height="550" srcset="https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2016/06/Abaddon_web_Immagine_1.jpg?w=907&amp;ssl=1 907w, https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2016/06/Abaddon_web_Immagine_1.jpg?resize=300%2C206&amp;ssl=1 300w, https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2016/06/Abaddon_web_Immagine_1.jpg?resize=768%2C528&amp;ssl=1 768w" sizes="auto, (max-width: 800px) 100vw, 800px" /></a></p>
<p>&nbsp;</p>
<p>È qui che forse risiede l’unico punto debole del fumetto: questa seconda parte, infatti, semina un grande numero di indizi sia sulla natura dell&#8217;Abaddon, sia sulla vita precedente del protagonista, portando il lettore a credere che alla fine della storia ci sarà qualche fulminante rivoluzione. Il fatto che il fumetto ritorni invece circolarmente sui suoi passi, pur essendo coerente con le premesse, lascia un fondo di insoddisfazione, facendo pensare che tutto ciò che l’autore aveva di importante da dire fosse già nella prima parte, mentre la seconda non è che una variazione sul tema.<br />
Nonostante questa critica che gli muovo, <em><a href="http://www.amazon.it/gp/product/8897141706/ref=as_li_qf_sp_asin_tl?ie=UTF8&amp;camp=3370&amp;creative=23322&amp;creativeASIN=8897141706&amp;linkCode=as2&amp;tag=playemagaz-21" rel="nofollow">Abaddon</a><img loading="lazy" decoding="async" style="border: none !important; margin: 0px !important;" src="http://ir-it.amazon-adsystem.com/e/ir?t=playemagaz-21&amp;l=as2&amp;o=29&amp;a=8897141706" alt="" width="1" height="1" border="0" /></em> resta comunque un’opera notevole e una delle uscite più interessanti del momento, dunque una lettura caldamente consigliata.</p>
<p><div class="su-note"  style="border-color:#9fd6dc;border-radius:3px;-moz-border-radius:3px;-webkit-border-radius:3px;"><div class="su-note-inner su-u-clearfix su-u-trim" style="background-color:#b9f0f6;border-color:#ffffff;color:#333333;border-radius:3px;-moz-border-radius:3px;-webkit-border-radius:3px;"><center><strong>Players</strong> è un progetto gratuito.</p>
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<p>Grazie!</center></div></div></p>
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		<title>In Real Life &#8211; Farmando Mao</title>
		<link>https://www.playersmagazine.it/2016/01/27/in-real-life/</link>
		
		<dc:creator><![CDATA[Dario Oropallo]]></dc:creator>
		<pubDate>Tue, 26 Jan 2016 23:21:05 +0000</pubDate>
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										<content:encoded><![CDATA[<p><a href="https://twitter.com/doctorow" target="_blank">Cory Doctorow</a> è una delle figure più influenti del web anglosassone: nato nella blogosfera di <em><a href="http://boingboing.net/" target="_blank">Boing Boing</a></em>, il nostro si è poi affermato come giornalista, scrittore ed attivista del movimento per la liberalizzazione del copyright.<span id="more-21142"></span> Una figura poliedrica che, con <em><a href="http://www.amazon.it/gp/product/1596436581/ref=as_li_qf_sp_asin_tl?ie=UTF8&amp;camp=3370&amp;creative=23322&amp;creativeASIN=1596436581&amp;linkCode=as2&amp;tag=playemagaz-21" rel="nofollow">In Real Life</a><img loading="lazy" decoding="async" style="border: none !important; margin: 0px !important;" src="http://ir-it.amazon-adsystem.com/e/ir?t=playemagaz-21&amp;l=as2&amp;o=29&amp;a=1596436581" alt="" width="1" height="1" border="0" /></em>, si avvicina per la prima volta al fumetto. Al suo fianco, in qualità di disegnatrice, l’abile Jen Wang: nota per le illustrazioni per la riduzione cartacea di <em>Adventure Times</em> e per le opere pubblicate per magazine come <em>LA Magazine</em>, nonché per essere una cofondatrice ed organizzatrice del <em>Comic Arts LA</em>.</p>
<p><a href="https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2016/01/In-real-Life-27.jpg" rel="attachment wp-att-21153"><img data-recalc-dims="1" loading="lazy" decoding="async" data-attachment-id="21153" data-permalink="https://www.playersmagazine.it/2016/01/27/in-real-life/in-real-life-27/" data-orig-file="https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2016/01/In-real-Life-27.jpg?fit=1900%2C2609&amp;ssl=1" data-orig-size="1900,2609" data-comments-opened="1" data-image-meta="{&quot;aperture&quot;:&quot;0&quot;,&quot;credit&quot;:&quot;&quot;,&quot;camera&quot;:&quot;&quot;,&quot;caption&quot;:&quot;&quot;,&quot;created_timestamp&quot;:&quot;0&quot;,&quot;copyright&quot;:&quot;&quot;,&quot;focal_length&quot;:&quot;0&quot;,&quot;iso&quot;:&quot;0&quot;,&quot;shutter_speed&quot;:&quot;0&quot;,&quot;title&quot;:&quot;&quot;,&quot;orientation&quot;:&quot;1&quot;}" data-image-title="In real Life 27" data-image-description="" data-image-caption="" data-medium-file="https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2016/01/In-real-Life-27.jpg?fit=218%2C300&amp;ssl=1" data-large-file="https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2016/01/In-real-Life-27.jpg?fit=746%2C1024&amp;ssl=1" class="aligncenter wp-image-21153 size-large" src="https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2016/01/In-real-Life-27-746x1024.jpg?resize=746%2C1024" alt="In real Life 27" width="746" height="1024" srcset="https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2016/01/In-real-Life-27.jpg?resize=746%2C1024&amp;ssl=1 746w, https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2016/01/In-real-Life-27.jpg?resize=218%2C300&amp;ssl=1 218w, https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2016/01/In-real-Life-27.jpg?resize=768%2C1055&amp;ssl=1 768w, https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2016/01/In-real-Life-27.jpg?w=1900&amp;ssl=1 1900w, https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2016/01/In-real-Life-27.jpg?w=1668&amp;ssl=1 1668w" sizes="auto, (max-width: 746px) 100vw, 746px" /></a></p>
<p><em>In Real Life</em> racconta la storia di Anda Bridge, una teenager che, durante un incontro scolastico, conosce Liza McCombs, una donna appassionata di Coarsegold Online, un MMORPG fantasy fittizio, in cui è a capo di un clan, Fahrenheit. Tale gilda è mossa da un nobile obiettivo: aumentare il numero di videogiocatrici che interpretino personaggi di sesso femminile in-game. È così che Anda crea Kalidestryer, il suo avatar, e comincia ad appassionarsi a questo videogioco. La ragazza è una giocatrice promettente che si ritrova ad accettare dalla misteriosa Lucy, soprannominata “il Sergente”, di affrontare una missione a pagamento: Anda raggiunge una casa ed effettua un raid ai danni di un nutrito gruppo di gold farmer. Durante l’inseguimento di uno dei farmer, Anda però scopre che dietro quelli che riteneva essere prima dei bot e, successivamente, dei truffatori senza scrupoli, c’è un ragazzo cinese, il sedicenne Raymond. Raymond, che ha adottato questo nome durante le lezioni d’inglese, ha scelto di lavorare come gold farmer per pagarsi gli studi. Nel frattempo anche il padre di Anda non se la passa bene: l’azienda di cui è dipendente, la Goodman Manufacturing, decide di licenziare i lavoratori per trasferire le proprie fabbriche all&#8217;estero. Come si risolveranno queste situazioni?</p>
<p><a href="https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2016/01/In-real-Life-113.jpg" rel="attachment wp-att-21155"><img data-recalc-dims="1" loading="lazy" decoding="async" data-attachment-id="21155" data-permalink="https://www.playersmagazine.it/2016/01/27/in-real-life/in-real-life-113/" data-orig-file="https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2016/01/In-real-Life-113-e1453558500583.jpg?fit=1891%2C1565&amp;ssl=1" data-orig-size="1891,1565" data-comments-opened="1" data-image-meta="{&quot;aperture&quot;:&quot;0&quot;,&quot;credit&quot;:&quot;&quot;,&quot;camera&quot;:&quot;&quot;,&quot;caption&quot;:&quot;&quot;,&quot;created_timestamp&quot;:&quot;0&quot;,&quot;copyright&quot;:&quot;&quot;,&quot;focal_length&quot;:&quot;0&quot;,&quot;iso&quot;:&quot;0&quot;,&quot;shutter_speed&quot;:&quot;0&quot;,&quot;title&quot;:&quot;&quot;,&quot;orientation&quot;:&quot;0&quot;}" data-image-title="In real Life 113" data-image-description="" data-image-caption="" data-medium-file="https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2016/01/In-real-Life-113-e1453558500583.jpg?fit=300%2C248&amp;ssl=1" data-large-file="https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2016/01/In-real-Life-113-e1453558500583.jpg?fit=834%2C690&amp;ssl=1" class="aligncenter wp-image-21155" src="https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2016/01/In-real-Life-113-e1453558500583-1024x847.jpg?resize=780%2C646" alt="In real Life 113" width="780" height="646" srcset="https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2016/01/In-real-Life-113-e1453558500583.jpg?resize=1024%2C847&amp;ssl=1 1024w, https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2016/01/In-real-Life-113-e1453558500583.jpg?resize=300%2C248&amp;ssl=1 300w, https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2016/01/In-real-Life-113-e1453558500583.jpg?resize=768%2C636&amp;ssl=1 768w, https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2016/01/In-real-Life-113-e1453558500583.jpg?w=1891&amp;ssl=1 1891w, https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2016/01/In-real-Life-113-e1453558500583.jpg?w=1668&amp;ssl=1 1668w" sizes="auto, (max-width: 780px) 100vw, 780px" /></a></p>
<p>Purtroppo, anzi nonostante la scelta di Cory Doctorow di introdurre il testo con una riflessione sul rapporto tra il mondo reale ed il mondo virtuale, la sensazione che si ha è che <em>In Real Life</em> sia un testo in cui accadono troppe cose. La vicenda si dipana per circa duecento pagine, nelle quali però lo spazio non è distribuito equamente: la scelta di delineare attentamente il mondo reale in cui vive Anda e quello virtuale di Coarsegold Online rubano parecchio spazio alle onde narrative del racconto e, soprattutto, alle complesse tematiche che vorrebbe trattare. Lo sfruttamento di lavoratori per la produzione di moneta virtuale da scambiare con denaro reale, il problema della delocalizzazione ed i suoi effetti sulle famiglie dei licenziati, le questioni psicologiche che spingono al giocare online sono solo alcune delle spinose questioni che Doctorow infila nel volume, ma che non riesce ad affrontare estensivamente – figuriamoci a “risolverle”. Un’impresa impossibile che, infatti, conduce ad un finale eccessivamente consolatorio e positivo. Infine è ingenuo notare che un collegamento tra il minimo comune denominatore tra gli eventi economici, l’adozione del sistema capitalistico e relativi corollari, non sia stato neanche proposto. Discorso completamente differente per quanto concerne l’aspetto grafico: i disegni di Jen Wang sono dinamici, vivaci, esplodono di colori e tonalità a pastello che dipingono un mondo fantastico che mi piacerebbe vedere in un vero MMORPG. Ottimo il lavoro anche per quanto riguarda il mondo reale, in cui prevalgono tinte più scure e un tratto meno rapido.</p>
<p><a href="https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2016/01/In-real-Life-124.jpg" rel="attachment wp-att-21154"><img data-recalc-dims="1" loading="lazy" decoding="async" data-attachment-id="21154" data-permalink="https://www.playersmagazine.it/2016/01/27/in-real-life/in-real-life-124/" data-orig-file="https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2016/01/In-real-Life-124.jpg?fit=1900%2C2492&amp;ssl=1" data-orig-size="1900,2492" data-comments-opened="1" data-image-meta="{&quot;aperture&quot;:&quot;0&quot;,&quot;credit&quot;:&quot;&quot;,&quot;camera&quot;:&quot;&quot;,&quot;caption&quot;:&quot;&quot;,&quot;created_timestamp&quot;:&quot;0&quot;,&quot;copyright&quot;:&quot;&quot;,&quot;focal_length&quot;:&quot;0&quot;,&quot;iso&quot;:&quot;0&quot;,&quot;shutter_speed&quot;:&quot;0&quot;,&quot;title&quot;:&quot;&quot;,&quot;orientation&quot;:&quot;1&quot;}" data-image-title="In real Life 124" data-image-description="" data-image-caption="" data-medium-file="https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2016/01/In-real-Life-124.jpg?fit=229%2C300&amp;ssl=1" data-large-file="https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2016/01/In-real-Life-124.jpg?fit=781%2C1024&amp;ssl=1" class="aligncenter size-large wp-image-21154" src="https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2016/01/In-real-Life-124-781x1024.jpg?resize=781%2C1024" alt="In real Life 124" width="781" height="1024" srcset="https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2016/01/In-real-Life-124.jpg?resize=781%2C1024&amp;ssl=1 781w, https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2016/01/In-real-Life-124.jpg?resize=229%2C300&amp;ssl=1 229w, https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2016/01/In-real-Life-124.jpg?resize=768%2C1007&amp;ssl=1 768w, https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2016/01/In-real-Life-124.jpg?w=1900&amp;ssl=1 1900w, https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2016/01/In-real-Life-124.jpg?w=1668&amp;ssl=1 1668w" sizes="auto, (max-width: 781px) 100vw, 781px" /></a></p>
<p>Non lasciatevi fuorviare dagli elementi evidenziati poc&#8217;anzi: giudicare negativamente <em><a href="http://www.amazon.it/gp/product/1596436581/ref=as_li_qf_sp_asin_tl?ie=UTF8&amp;camp=3370&amp;creative=23322&amp;creativeASIN=1596436581&amp;linkCode=as2&amp;tag=playemagaz-21" rel="nofollow">In Real Life</a>,  </em>edito in Italia da <a href="http://www.edizionibd.it/">Edizioni BD</a><em>,<img loading="lazy" decoding="async" style="border: none !important; margin: 0px !important;" src="http://ir-it.amazon-adsystem.com/e/ir?t=playemagaz-21&amp;l=as2&amp;o=29&amp;a=1596436581" alt="" width="1" height="1" border="0" /> </em>sarebbe ingeneroso. Se è vero che l’opera non riesce ad approfondire nessuno dei temi trattati, è importante sottolineare come la chiarezza dei dialoghi, la bellezza del tratto e una narrazione piacevole possano essere degli ottimi punti di partenza per catturare l’attenzione di un pubblico sempre più disattento e non attivo. La stessa conclusione, che vede Anda accettare una richiesta di una ragazza “normale” e anzi invitarla a giocare con lei ed i suoi amici a Dungeons &amp; Dragons, fornisce un’importante indicazione circa la necessità di ricostruire quella sfera pubblica e quel senso di comunità che l’attuale “vittoria dei nerd” fieramente rivendica di negare. Siamo quindi di fronte ad un ottimo punto di partenza per approfondire questioni più complesse, spesso lontane dagli interessi dei teenager e degli adulti.</p>
<p><div class="su-note"  style="border-color:#9fd6dc;border-radius:3px;-moz-border-radius:3px;-webkit-border-radius:3px;"><div class="su-note-inner su-u-clearfix su-u-trim" style="background-color:#b9f0f6;border-color:#ffffff;color:#333333;border-radius:3px;-moz-border-radius:3px;-webkit-border-radius:3px;"><center><strong>Players</strong> è un progetto gratuito.</p>
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		<title>Spider-Man: Affari di Famiglia</title>
		<link>https://www.playersmagazine.it/2014/10/06/spider-man-affari-di-famiglia/</link>
		
		<dc:creator><![CDATA[Claudio Magistrelli]]></dc:creator>
		<pubDate>Mon, 06 Oct 2014 11:59:39 +0000</pubDate>
				<category><![CDATA[Altro]]></category>
		<category><![CDATA[Fumetti]]></category>
		<category><![CDATA[comics]]></category>
		<category><![CDATA[Gabriele Dell'Otto]]></category>
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		<category><![CDATA[Marvel]]></category>
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		<category><![CDATA[Spider-man]]></category>
		<category><![CDATA[Werther Dell'Edera]]></category>
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					<description><![CDATA[<p>Se avete perso di vista le vicende recenti di Spider-Man, oppure siete tra quelli che seguono le sue eroiche gesta solo &#8230; </p>
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										<content:encoded><![CDATA[<p>Se avete perso di vista le vicende recenti di Spider-Man, oppure siete tra quelli che seguono le sue eroiche gesta solo sul grande schermo tra un <a title="Amazing Spider-Man - Players" href="http://www.playersmagazine.it/2012/06/22/the-amazing-spider-man-deja-vu-false-ripartenze/" target="_blank" rel="noopener">reboot</a> e l&#8217;altro, dovete sapere che la vita dell&#8217;amichevole arrampica-muri di quartiere, raccontata sugli albetti mensili, è stata parecchio travagliata negli ultimi tempi. <span id="more-14773"></span>Se il vostro senso di ragno si è attivato, avete ragione: stiamo per fare alcuni spoiler citando recenti pubblicazioni Usa ed eventi non ancora avvenuti nelle pubblicazioni <a href="http://www.paninicomics.it/web/guest/collane_dettaglio?id=877" target="_blank" rel="noopener">Panini in edicola</a> – anche se trattati da quotidiani e TG di mezzo mondo – perciò se non siete al passo con la lettura degli ultimi numeri USA di Spider-Man saltate a piè pari il prossimo paragrafo come si trattasse di un inutile fill-in e continuate a leggere dal successivo.</p>
<p>Dicevamo, dopo aver salvato al mondo la sua identità di Spider-Man, Peter Parker si è visto costretto a stringere un patto con Mefisto per riportare in vita la cara vecchia zia May, uccisa da un suo arci-nemico un minuto dopo aver scoperto l&#8217;identità del tessi-ragnatele. Il patto non è stato a buon mercato: nello scambio Peter si è giocato il matrimonio con la super modella Mary Jane. Dopo essersi faticosamente ricostruito una vita e aver finalmente messo a frutto le sue doti di scienziato, Spider-Man ha potuto godere dipochi,  brevi momenti di tranquillità prima che il Doctor Octopus mettesse in atto il piano definitivo scambiando la sua mente con quella di Spidey ottenendo così un corpo giovane, atletico ed eroico in cambio del suo, ormai avanti con gli anni e debilitato da mille battaglie, spentosi in una pacifica morte pochi secondi dopo il <a href="http://static.comicvine.com/uploads/ignore_jpg_scale_super/0/40/2800761-pp1.jpg" target="_blank" rel="noopener">mind-switch</a>. Tra lo scandalo dei fan più oltranzisti, la mente di Doc Ock ha indossato così i panni di Spider-Man e Peter Parker per più di un anno, rovinando quel briciolo di reputazione costruita con fatica negli anni dall&#8217;arrampica-muri, prima di essere sconfitto dallo spirito di Parker tornato <a title="Peter Parker is Back! - CNN" href="http://edition.cnn.com/2014/04/29/showbiz/spider-man-peter-parker-returns/" target="_blank" rel="noopener">trionfalmente nel suo corpo</a>.</p>
<p><a href="https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2014/10/Spider-Man-affari-di-famiglia-2.jpg"><img data-recalc-dims="1" loading="lazy" decoding="async" data-attachment-id="14778" data-permalink="https://www.playersmagazine.it/2014/10/06/spider-man-affari-di-famiglia/spider-man-affari-di-famiglia-2/" data-orig-file="https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2014/10/Spider-Man-affari-di-famiglia-2.jpg?fit=800%2C600&amp;ssl=1" data-orig-size="800,600" data-comments-opened="1" data-image-meta="{&quot;aperture&quot;:&quot;0&quot;,&quot;credit&quot;:&quot;&quot;,&quot;camera&quot;:&quot;&quot;,&quot;caption&quot;:&quot;&quot;,&quot;created_timestamp&quot;:&quot;1397515274&quot;,&quot;copyright&quot;:&quot;&quot;,&quot;focal_length&quot;:&quot;0&quot;,&quot;iso&quot;:&quot;0&quot;,&quot;shutter_speed&quot;:&quot;0&quot;,&quot;title&quot;:&quot;&quot;,&quot;orientation&quot;:&quot;0&quot;}" data-image-title="Spider-Man affari di famiglia 2" data-image-description="" data-image-caption="" data-medium-file="https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2014/10/Spider-Man-affari-di-famiglia-2.jpg?fit=300%2C225&amp;ssl=1" data-large-file="https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2014/10/Spider-Man-affari-di-famiglia-2.jpg?fit=800%2C600&amp;ssl=1" class="aligncenter size-full wp-image-14778" src="https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2014/10/Spider-Man-affari-di-famiglia-2.jpg?resize=800%2C600" alt="Spider-Man affari di famiglia 2" width="800" height="600" srcset="https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2014/10/Spider-Man-affari-di-famiglia-2.jpg?w=800&amp;ssl=1 800w, https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2014/10/Spider-Man-affari-di-famiglia-2.jpg?resize=300%2C225&amp;ssl=1 300w, https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2014/10/Spider-Man-affari-di-famiglia-2.jpg?resize=768%2C576&amp;ssl=1 768w, https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2014/10/Spider-Man-affari-di-famiglia-2.jpg?resize=370%2C278&amp;ssl=1 370w, https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2014/10/Spider-Man-affari-di-famiglia-2.jpg?resize=570%2C428&amp;ssl=1 570w, https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2014/10/Spider-Man-affari-di-famiglia-2.jpg?resize=770%2C578&amp;ssl=1 770w, https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2014/10/Spider-Man-affari-di-famiglia-2.jpg?resize=773%2C580&amp;ssl=1 773w" sizes="auto, (max-width: 800px) 100vw, 800px" /></a></p>
<p>Riassumendo, quello che avete appena letta è il genere di intreccio intricato che solitamente spinge chi non ha mai trovato il modo di appassionarsi a una serie a fumetti a continuare sulla sua strada. Consapevoli di questa realtà, le major del fumetto americano sono sempre alla ricerca di soluzioni per attirare a sé nuovi lettori. Mentre la DC Comics ha optato per la via più estrema, resettando interamente il proprio universo narrativo e facendo ripartire dal #1 ogni testata, la Marvel ha scelto invece un approccio un po&#8217; più soft. Da un lato una serie di eventi annuali che costituiscono spesso un buon starting point per saltare a bordo delle proprie testate, dall&#8217;altro una serie di graphic novel affidate ad autori di punta con flebili legami alla continuity ufficiale, utilizzando ovviamente in questi casi i personaggi più rappresentativi del proprio universo. <a href="https://www.amazon.it/gp/product/8891235636/ref=as_li_tl?ie=UTF8&amp;camp=3414&amp;creative=21718&amp;creativeASIN=8891235636&amp;linkCode=as2&amp;tag=playemagaz-21&amp;linkId=54b13d3bd0f2f793eb06095e3877308c" target="_blank" rel="noopener"><em>Spider-Man: Affari di Famiglia</em></a> è una di queste graphic novel.</p>
<p>Per l&#8217;occasione, Mark Waid (già autore tra le altre cose di alcune recenti storie del ragno sulla testata regolare) e James Robinson,( co-autore visto all&#8217;opera sulle pagine di <em>Fantastic Four</em> e <em>Justice League</em>) si allontano dalle tipiche atmosfere newyorchesi per calare Spider-Man in una trama da spy story , spostando lo scenario tra le immancabili Alpi svizzere e l&#8217;elegante casinò di Montecarlo, con una tappa finale in Egitto a conclusione di un&#8217;intricata vicenda che dopo aver strizzato l&#8217;occhio alle missioni di James Bond si concede un atto finale in stile Indiana Jones. Ma più delle ambientazioni lontane dai canonici spazi urbani in cui Spidey è solito muoversi, il motivo per cui <a href="https://www.amazon.it/gp/product/8891235636/ref=as_li_tl?ie=UTF8&amp;camp=3414&amp;creative=21718&amp;creativeASIN=8891235636&amp;linkCode=as2&amp;tag=playemagaz-21&amp;linkId=54b13d3bd0f2f793eb06095e3877308c" target="_blank" rel="noopener"><em>Affari di Famiglia</em></a> ha fatto parecchio parlare di sé è l&#8217;introduzione di un nuovo personaggio femminile, la presunta sorella biologica di Peter Parker.</p>
<p><a href="https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2014/10/Spider-Man-affari-di-famiglia-1.jpg"><img data-recalc-dims="1" loading="lazy" decoding="async" data-attachment-id="14777" data-permalink="https://www.playersmagazine.it/2014/10/06/spider-man-affari-di-famiglia/spider-man-affari-di-famiglia-1/" data-orig-file="https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2014/10/Spider-Man-affari-di-famiglia-1.jpg?fit=798%2C600&amp;ssl=1" data-orig-size="798,600" data-comments-opened="1" data-image-meta="{&quot;aperture&quot;:&quot;0&quot;,&quot;credit&quot;:&quot;&quot;,&quot;camera&quot;:&quot;&quot;,&quot;caption&quot;:&quot;&quot;,&quot;created_timestamp&quot;:&quot;1397515257&quot;,&quot;copyright&quot;:&quot;&quot;,&quot;focal_length&quot;:&quot;0&quot;,&quot;iso&quot;:&quot;0&quot;,&quot;shutter_speed&quot;:&quot;0&quot;,&quot;title&quot;:&quot;&quot;,&quot;orientation&quot;:&quot;0&quot;}" data-image-title="Spider-Man affari di famiglia 1" data-image-description="" data-image-caption="" data-medium-file="https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2014/10/Spider-Man-affari-di-famiglia-1.jpg?fit=300%2C226&amp;ssl=1" data-large-file="https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2014/10/Spider-Man-affari-di-famiglia-1.jpg?fit=798%2C600&amp;ssl=1" class="aligncenter size-full wp-image-14777" src="https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2014/10/Spider-Man-affari-di-famiglia-1.jpg?resize=798%2C600" alt="Spider-Man affari di famiglia 1" width="798" height="600" srcset="https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2014/10/Spider-Man-affari-di-famiglia-1.jpg?w=798&amp;ssl=1 798w, https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2014/10/Spider-Man-affari-di-famiglia-1.jpg?resize=300%2C226&amp;ssl=1 300w, https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2014/10/Spider-Man-affari-di-famiglia-1.jpg?resize=768%2C577&amp;ssl=1 768w, https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2014/10/Spider-Man-affari-di-famiglia-1.jpg?resize=370%2C278&amp;ssl=1 370w, https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2014/10/Spider-Man-affari-di-famiglia-1.jpg?resize=570%2C429&amp;ssl=1 570w, https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2014/10/Spider-Man-affari-di-famiglia-1.jpg?resize=770%2C579&amp;ssl=1 770w, https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2014/10/Spider-Man-affari-di-famiglia-1.jpg?resize=771%2C580&amp;ssl=1 771w" sizes="auto, (max-width: 798px) 100vw, 798px" /></a></p>
<p>Al di là dell&#8217;identità della ragazza – mi sembra di aver già distribuito spoiler in abbondanza nell&#8217;introduzione – il suo ruolo si rivela importante per la meno due motivi. In primis, perché è lei a innestare e giustificare l&#8217;impianto da avventura alla James Bond della storia rivelandosi un agente della C.I.A, ma soprattutto perché il suo background – fittizio o vero che sia – si ricollega a una vecchissima storia di Spider-Man in cui Stan Lee rivelava come i genitori di Peter fossero in realtà agenti dello <a href="http://www.playersmagazine.it/2013/09/26/agents-of-s-h-i-e-l-d-la-fanteria-marvel-va-allattacco/" target="_blank" rel="noopener">S.H.I.E.L.D.</a> morti sul campo. Pur realizzando una storia a sé stante, dunque, Waid e Robinson riescono a collegarsi a uno snodo centrale della continuity ragnesca, fornendo tuttavia al lettore tutte le informazioni necessarie a comprendere l&#8217;aggancio in una manciata di vignette, includendo tutti gli elementi necessari affinché la storia possa essere compresa e goduta da chiunque.</p>
<p>La forza principale della storia di Waid e Robinson è la sua universalità, la sua capacità di offrire un terreno comune di confronto a tutte le tipologie di lettori recuperando gli elementi più iconici e riconoscibili della figura di Spider-Man, senza tuttavia banalizzarli. Ad esempio, la scena è occupata per la maggior parte del tempo da Peter Parker, riservando a Spider-Man poche, ma incisive apparizioni rinforzando la divisione di ruoli tra identità e alter-ego. Il Peter di <em>Affari di Famiglia</em> è un ragazzo sulla via dell&#8217;età adulta, maturo e responsabile, che consente al suo lato più infantile e chiacchierone di emergere solo una volta indossato il costume, lasciandosi andare a battute di spirito anche nelle situazioni più complesse, suo marchio di fabbrica, evitando però di esagerare con le spiritosaggini come invece avviene quando in mano ad autori meno talentuosi. E poi c&#8217;è Kingpin, il villain perfetto per le atmosfere della storia, pescato dal mazzo degli avversari classici dell&#8217;arrampica-muri, ma credibile nel ruolo di mente criminale, e dotato inoltre del giusto fisique du role per costituire una minaccia fisica tale da rendere l&#8217;inevitabile scontro avvincente. Peccato che la natura della graphic novel, solo tangenziale alle vicende canoniche di Spider-Man, renda in parte scontata la natura transitoria delle svolte più radicali nella storia.</p>
<p><a href="https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2014/10/Spider-Man-affari-di-famiglia-4.jpg"><img data-recalc-dims="1" loading="lazy" decoding="async" data-attachment-id="14781" data-permalink="https://www.playersmagazine.it/2014/10/06/spider-man-affari-di-famiglia/spider-man-affari-di-famiglia-4/" data-orig-file="https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2014/10/Spider-Man-affari-di-famiglia-4.jpg?fit=800%2C600&amp;ssl=1" data-orig-size="800,600" data-comments-opened="1" data-image-meta="{&quot;aperture&quot;:&quot;0&quot;,&quot;credit&quot;:&quot;&quot;,&quot;camera&quot;:&quot;&quot;,&quot;caption&quot;:&quot;&quot;,&quot;created_timestamp&quot;:&quot;1397515307&quot;,&quot;copyright&quot;:&quot;&quot;,&quot;focal_length&quot;:&quot;0&quot;,&quot;iso&quot;:&quot;0&quot;,&quot;shutter_speed&quot;:&quot;0&quot;,&quot;title&quot;:&quot;&quot;,&quot;orientation&quot;:&quot;1&quot;}" data-image-title="Spider-Man affari di famiglia 4" data-image-description="" data-image-caption="" data-medium-file="https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2014/10/Spider-Man-affari-di-famiglia-4.jpg?fit=300%2C225&amp;ssl=1" data-large-file="https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2014/10/Spider-Man-affari-di-famiglia-4.jpg?fit=800%2C600&amp;ssl=1" class="aligncenter size-full wp-image-14781" src="https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2014/10/Spider-Man-affari-di-famiglia-4.jpg?resize=800%2C600" alt="Spider-Man affari di famiglia 4" width="800" height="600" srcset="https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2014/10/Spider-Man-affari-di-famiglia-4.jpg?w=800&amp;ssl=1 800w, https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2014/10/Spider-Man-affari-di-famiglia-4.jpg?resize=300%2C225&amp;ssl=1 300w, https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2014/10/Spider-Man-affari-di-famiglia-4.jpg?resize=768%2C576&amp;ssl=1 768w, https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2014/10/Spider-Man-affari-di-famiglia-4.jpg?resize=370%2C278&amp;ssl=1 370w, https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2014/10/Spider-Man-affari-di-famiglia-4.jpg?resize=570%2C428&amp;ssl=1 570w, https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2014/10/Spider-Man-affari-di-famiglia-4.jpg?resize=770%2C578&amp;ssl=1 770w, https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2014/10/Spider-Man-affari-di-famiglia-4.jpg?resize=773%2C580&amp;ssl=1 773w" sizes="auto, (max-width: 800px) 100vw, 800px" /></a></p>
<p>In fondo però ce lo si può aspettare, <em>Affari di Famiglia</em> è come un episodio speciale inseribile in un punto a piacere della storia recente di Spider-Man e per questo destinato a lasciare (quasi) del tutto invariata la situazione alla fine delle vicende narrate. Forse anche questo aspetto contribuisce a infondere alla storia il carattere dell&#8217;eccezionalità, come un lungometraggio tratto da una serie TV. E l&#8217;atmosfera cinematografica è quella che si respira per l&#8217;intera durata del racconto, grazie come detto alla scrittura di Waid e Robinson, ma anche e soprattutto per merito delle matite di Werther Dell&#8217;Edera e dei pennelli di Gabriele Dell&#8217;Otto. Sulle suggestive e ariose prospettive tracciate da Dell&#8217;Edera, Dell&#8217;Otto omaggia il più classico stile Marvel, dipingendo personaggi che strizzano l&#8217;occhio al design immortale di Buscema e facendo ricorso a una paletta cromatica decisamente più solare e vivace rispetto allo stile grim &amp; gritty che aveva caratterizzato i suoi lavori precedenti come <em><a href="http://www.amazon.it/gp/product/0785142282/ref=as_li_qf_sp_asin_tl?ie=UTF8&amp;camp=3370&amp;creative=23322&amp;creativeASIN=0785142282&amp;linkCode=as2&amp;tag=playemagaz-21">Secret War</a><img loading="lazy" decoding="async" style="border: none !important; margin: 0px !important;" src="http://ir-it.amazon-adsystem.com/e/ir?t=playemagaz-21&amp;l=as2&amp;o=29&amp;a=0785142282" alt="" width="1" height="1" border="0" /></em>, considerata ormai colonna portante dell&#8217;universo Marvel moderno, e l&#8217;eloquente fin dal titolo <em><a href="http://www.amazon.it/gp/product/8865893656/ref=as_li_qf_sp_asin_tl?ie=UTF8&amp;camp=3370&amp;creative=23322&amp;creativeASIN=8865893656&amp;linkCode=as2&amp;tag=playemagaz-21">Wolverine: Sex &amp; Violence</a><img loading="lazy" decoding="async" style="border: none !important; margin: 0px !important;" src="http://ir-it.amazon-adsystem.com/e/ir?t=playemagaz-21&amp;l=as2&amp;o=29&amp;a=8865893656" alt="" width="1" height="1" border="0" /></em>. Il paragone è azzardato, ma il sense of wonder che trasuda dalle pagine riporta alla mente il capolavoro pittorico di Alex Ross, <em><a href="http://www.amazon.it/gp/product/8863464197/ref=as_li_qf_sp_asin_tl?ie=UTF8&amp;camp=3370&amp;creative=23322&amp;creativeASIN=8863464197&amp;linkCode=as2&amp;tag=playemagaz-21">Marvels</a><img loading="lazy" decoding="async" style="border: none !important; margin: 0px !important;" src="http://ir-it.amazon-adsystem.com/e/ir?t=playemagaz-21&amp;l=as2&amp;o=29&amp;a=8863464197" alt="" width="1" height="1" border="0" /></em>.</p>
<p>Tirando le somme, il motivo per cui <a href="https://www.amazon.it/gp/product/8891235636/ref=as_li_tl?ie=UTF8&amp;camp=3414&amp;creative=21718&amp;creativeASIN=8891235636&amp;linkCode=as2&amp;tag=playemagaz-21&amp;linkId=54b13d3bd0f2f793eb06095e3877308c" target="_blank" rel="noopener"><em>Spider-Man: Affari di Famiglia</em></a> sia una storia destinata a piacere a chi legge Spider-Man da quando era bambino e a chi l&#8217;ha conosciuto solo al cinema, a chi non ama la direzione presa di recente dalla testata del tessi-ragnatele e a chi ogni mese acquista l&#8217;albo in edicola, a chi campa di super-eroi e a chi snobba questo tipo di fumetto, è da ricercarsi nella bontà con cui è stata realizzata in ogni sua parte. Senza dilungarsi eccessivamente, racchiude in un centinaio di pagine tutti gli elementi che hanno fatto di Spider-Man uno degli eroi più famosi al mondo, frullandoli in una vicenda appetibile per qualunque tipo di pubblico, raccontata con un ritmo frizzante e sfruttando al massimo le potenza espressiva del medium grazie ad illustrazioni di clamorosa efficacia. La ricetta universale del buon fumetto, insomma, da cui probabilmente si potrebbe trarre una versione cinematografica di Spider-Man molto meno controversa rispetto a quella attualmente in mano a Sony.</p>
<p><div class="su-note"  style="border-color:#9fd6dc;border-radius:3px;-moz-border-radius:3px;-webkit-border-radius:3px;"><div class="su-note-inner su-u-clearfix su-u-trim" style="background-color:#b9f0f6;border-color:#ffffff;color:#333333;border-radius:3px;-moz-border-radius:3px;-webkit-border-radius:3px;"><center><strong>Players</strong> è un progetto gratuito.</p>
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<p>Grazie!</center></div></div></p>
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		<title>Molecole Instabili &#8211; La vera storia dei Fantastici Quattro</title>
		<link>https://www.playersmagazine.it/2014/09/10/molecole-instabili-la-vera-storia-dei-fantastici-quattro/</link>
		
		<dc:creator><![CDATA[Claudio Magistrelli]]></dc:creator>
		<pubDate>Wed, 10 Sep 2014 16:05:42 +0000</pubDate>
				<category><![CDATA[Altro]]></category>
		<category><![CDATA[Fumetti]]></category>
		<category><![CDATA[comics]]></category>
		<category><![CDATA[Fantastici Quattro]]></category>
		<category><![CDATA[graphic novel]]></category>
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					<description><![CDATA[<p>Ai Fantastici Quattro ci sono arrivato tardi. Relativamente tardi, ok, ma pur sempre dopo aver macinato pagine e pagine delle &#8230; </p>
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										<content:encoded><![CDATA[<p>Ai Fantastici Quattro ci sono arrivato tardi. Relativamente tardi, ok, ma pur sempre dopo aver macinato pagine e pagine delle avventure dei loro colleghi più patinati.<span id="more-14437"></span> Il primo incontro coi supereroi è stato causato da un albo dell&#8217;Uomo Ragno avuto in dono grazie a un bel voto a scuola: mio padre allora non poteva comprendere la portata di quel gesto apparentemente innocuo. In breve incominciai ad accumulare decine e decine di albi, impilando storie su storie di Spidey, Vendicatori (persino quello della Costa Ovest!), Devil, Hulk e addirittura qualcuna di Iron-Man, che allora non era ancora così cool, anzi era pubblicato da un&#8217;altra casa editrice rispetto al resto della truppa e con la sua grafica degli albi un po&#8217; sfigata finiva per essere po&#8217; la ruota di scorta, il fumetto da comprare quando avevo già letto tutti gli altri esposti in edicola. Eppure i Fantastici Quattro non mi entusiasmavano come gli altri supereroi.</p>
<p>Da poco più che decenne, mi ritrovavo in qualche modo nella turbolenza adolescenziale di Peter Parker, invidiavo la vita adulta dei Vendicatori che non puntavano la sveglia, ma venivano svegliati da un allarme anti-invasione inter-dimensionale, iniziavo a scoprire una profondità inattesa nelle storie di un Hulk grigio, improvvisamente così astuto da godersi la bella vita a Las Vegas. Mentre i guai familiari di una famiglia allargata faticavo davvero a digerirli. Ovviamente mi sbagliavo, e sarebbe bastato crescere un poco, iniziare a capirne di più di fumetti e recuperare le prime storie del quartetto firmate da Stan Lee e Jack Kirby per capire la portata rivoluzionare di quell&#8217;intuizione che ha introdotto le più normali dinamiche familiari in un gruppo di supereroi impegnati in avventure ai confini dell&#8217;immaginazione, primi pilastri della cosmogonia dell&#8217;universo Marvel.</p>
<p><a href="https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2014/09/FF001_01.jpg"><img data-recalc-dims="1" loading="lazy" decoding="async" data-attachment-id="14439" data-permalink="https://www.playersmagazine.it/2014/09/10/molecole-instabili-la-vera-storia-dei-fantastici-quattro/ff001_01/" data-orig-file="https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2014/09/FF001_01.jpg?fit=402%2C600&amp;ssl=1" data-orig-size="402,600" data-comments-opened="1" data-image-meta="{&quot;aperture&quot;:&quot;0&quot;,&quot;credit&quot;:&quot;&quot;,&quot;camera&quot;:&quot;&quot;,&quot;caption&quot;:&quot;&quot;,&quot;created_timestamp&quot;:&quot;0&quot;,&quot;copyright&quot;:&quot;&quot;,&quot;focal_length&quot;:&quot;0&quot;,&quot;iso&quot;:&quot;0&quot;,&quot;shutter_speed&quot;:&quot;0&quot;,&quot;title&quot;:&quot;&quot;,&quot;orientation&quot;:&quot;0&quot;}" data-image-title="FF001_01" data-image-description="" data-image-caption="" data-medium-file="https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2014/09/FF001_01.jpg?fit=201%2C300&amp;ssl=1" data-large-file="https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2014/09/FF001_01.jpg?fit=402%2C600&amp;ssl=1" class="aligncenter size-full wp-image-14439" src="https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2014/09/FF001_01.jpg?resize=402%2C600" alt="FF001_01" width="402" height="600" srcset="https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2014/09/FF001_01.jpg?w=402&amp;ssl=1 402w, https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2014/09/FF001_01.jpg?resize=201%2C300&amp;ssl=1 201w, https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2014/09/FF001_01.jpg?resize=370%2C552&amp;ssl=1 370w, https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2014/09/FF001_01.jpg?resize=389%2C580&amp;ssl=1 389w" sizes="auto, (max-width: 402px) 100vw, 402px" /></a></p>
<p>Eppure, nonostante l&#8217;ingenuità di quelle prime storie, praticamente nessun team creativo tra quelli che hanno preso il posto del geniale due di autori originali è riuscito a ricreare con uguale verosimiglianza lo spirito familiare degli esordi. Certo ci sono stati matrimoni, litigi, separazioni, nascite, morti e resurrezioni, ma da lettore smaliziato le ho vissute tutte come dinamiche da fumetto – senza nessun accezione negativa, sia chiaro – e non come spaccati familiari immobilizzati nella gabbia di una pagina cartacea. Poi sono arrivati James Sturm e le sue <em>Molecole Instabili</em>.</p>
<p>Sturm è un nome di tutto rispetto nel panorama fumettistico indie d&#8217;oltre oceano, ha collaborato con la rivista di Spiegelman <em>Art</em> e ha fondato il Center for Cartoon Studies. Eppure anche per lui il primo incontro coi fumetti è legato alle letture giovanili di supereroi in calzamaglia da cui è nato un amore duraturo per i Fantastici Quattro. Anche Sturm, come tutti, vede nei legami famigliari tra i componenti del gruppo il loro principale punto di forza, ma le sue riflessioni su questo elemento vanno oltre, arrivando ad immaginarsi una famiglia vera, realmente esistita, composta secondo la struttura ideata da Lee e Kirby per le loro storie. Ora, se vi fermate un attimo a riflettere sul fatto che tra il cognome del nostro autore e quello della Torcia Umana e della Donna Invisibile c&#8217;è solo una vocale di differenza, immaginare come sia nata questa idea è abbastanza semplice.</p>
<p>Sturm però non si ferma a questa divertente intuizione, ma sul caso di semi-omonimia ci costruisce un impianto meta-fumettistico che usa come fondamenta per il suo racconto, a partire dall&#8217;introduzione alla graphic novel in cui racconta di aver iniziato a raccogliere documentazioni e testimonianze su due lontani parenti, Johnny e Sue Sturm appunto, dopo una strana chiacchierata con una zia da cui apprende che le storie dei Fantastici Quattro lette in gioventù erano basate sulle vite di persone reali di cui gli eroi su carta replicavano atteggiamenti, ossessioni e convinzioni. Una scoperta che Sturm non riesce a tenere per sé, ma che decide di condividere nel 1996 con un ignaro vicino di metropolitana intento a leggere un albetto del quartetto. Caso vuole che quello sconosciuto fosse Tom Brevoort, editor Marvel, che spinge Sturm a completare la sua ricerca, esplorare quei lati bui del racconto che all&#8217;epoca non potevano finire in un fumetto per ragazzini, e trasformare questa sua indagine in una graphic novel.</p>
<p><a href="https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2014/09/fantastic-four-classic.jpg"><img data-recalc-dims="1" loading="lazy" decoding="async" data-attachment-id="14440" data-permalink="https://www.playersmagazine.it/2014/09/10/molecole-instabili-la-vera-storia-dei-fantastici-quattro/fantastic-four-classic/" data-orig-file="https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2014/09/fantastic-four-classic.jpg?fit=422%2C600&amp;ssl=1" data-orig-size="422,600" data-comments-opened="1" data-image-meta="{&quot;aperture&quot;:&quot;0&quot;,&quot;credit&quot;:&quot;&quot;,&quot;camera&quot;:&quot;&quot;,&quot;caption&quot;:&quot;&quot;,&quot;created_timestamp&quot;:&quot;0&quot;,&quot;copyright&quot;:&quot;&quot;,&quot;focal_length&quot;:&quot;0&quot;,&quot;iso&quot;:&quot;0&quot;,&quot;shutter_speed&quot;:&quot;0&quot;,&quot;title&quot;:&quot;&quot;,&quot;orientation&quot;:&quot;0&quot;}" data-image-title="fantastic-four-classic" data-image-description="" data-image-caption="" data-medium-file="https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2014/09/fantastic-four-classic.jpg?fit=211%2C300&amp;ssl=1" data-large-file="https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2014/09/fantastic-four-classic.jpg?fit=422%2C600&amp;ssl=1" class="aligncenter size-full wp-image-14440" src="https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2014/09/fantastic-four-classic.jpg?resize=422%2C600" alt="fantastic-four-classic" width="422" height="600" srcset="https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2014/09/fantastic-four-classic.jpg?w=422&amp;ssl=1 422w, https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2014/09/fantastic-four-classic.jpg?resize=211%2C300&amp;ssl=1 211w, https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2014/09/fantastic-four-classic.jpg?resize=370%2C526&amp;ssl=1 370w, https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2014/09/fantastic-four-classic.jpg?resize=408%2C580&amp;ssl=1 408w" sizes="auto, (max-width: 422px) 100vw, 422px" /></a></p>
<p>Il fantasioso incipit che fonde realtà, immaginazione e universo fumettistico serve a Sturm per creare un ponte attraverso cui guidare i lettori dei Fantastici Quattro verso un racconto che pur partendo da premesse identiche a quelle delle storie cui sono abituati si snoda su sentieri decisamente differenti. Reed, Sue, Johnny e Ben sono gli stessi di sempre, senza però quella patina di gioiosa ingenuità e immersi in un realistico spaccato dell&#8217;America tra i &#8217;50 e i &#8217;60. Anche i quattro molto-meno-fantastici di Sturm sono destinati a vivere un giorno destinato a cambiare le vite di tutti loro, ma la piega che prenderà questa giornata sarà piuttosto lontana dai viaggi interstellari e i raggi cosmici.</p>
<p>Il meccanismo narrativo usato da Sturm è lo sguardo dietro il palcoscenico, immaginandosi come sarebbero state realmente le vita di una famiglia mal amalgamata come quella dei Fantastici Quattro in quel periodo storico. In Reed Richards emerge prepotentemente la sua formalità che lo spinge ad anteporre il suo lavoro (e i doveri bellici connessi alla sua attività di scienziato) alle necessità della sua fidanzata. Sue d&#8217;altra parte è di una quindicina d&#8217;anni più giovane e si ritrova a dover badare da sola al suo fratellino Johnny nel pieno dell&#8217;adolescenza, mentre il perbenismo della cittadina in cui vive la giudica senza pietà. Il suo appiglio è Ben, ex compagno di college di Reed e ora gestore di una palestra preda dell&#8217;auto-commiserazione, sciupafemmine che preferisce distruggere ogni rapporto per futili motivi mentre idealizza la donna del suo amico.</p>
<blockquote><p>Queste molecole instabili possono essere studiate solo in funzione delle loro relazioni reciproche, non come unità isolate. Sono queste relazioni, per quanto tenui e incostanti, a tenere insieme il nostro mondo.</p></blockquote>
<p>Il rovesciamento di prospettive messo su carta da Sturm coinvolge naturalmente anche i superpoteri dei futuri eroi. Sue è invisibile contro la sua volontà, schiacciata in una vita che non scelto in cui deve nascondersi per ottenere quell&#8217;accettazione sociale imposta dalla rete di relazioni sociali su cui si basa la carriera del suo fidanzato. Paradossalmente invece, l&#8217;elasticità è proprio quel che manca a Reed, un uomo di un&#8217;altra epoca rispetto a Sue e Johnny che finirà per scoprire solo attraverso la lente di un microscopio il significato dell&#8217;instabilità generata da molecole che non possono essere esaminate in isolamento, ma solo attraverso la loro interazione. Mentre la fiamma dell&#8217;adolescenza brucia dentro Johnny e può essere vista chiaramente solo dal gruppo di beatnik che giungono a sconvolgere la vita della tranquilla cittadina, la corazza di roccia che rende Ben un mostro nelle relazioni sociali non è una condanna da cui non può liberarsi, ma una barriera autoimposta.</p>
<p>L&#8217;efficace raffigurazione a tutto tondo di Sturm, in questo ottimamente supportato dalle asciutte matite di Guy Davis, non si limita solo alle personalità dei quattro protagonisti, ma si estende con eguale incisività anche al contesto, tratteggiando quell&#8217;America reazionaria fondata sul concetto di famiglia attraverso le voci di chi tra quei legami inviolabili ha trovato la sua dimensione e di coloro che invece li vivono come una prigione. In questa riflessione sulla cultura americana di fine &#8217;50 trova spazio anche una digressione sul fumetto e la sua considerazione sociale messa in scena attraverso l&#8217;introduzione nel racconto di alcuni fumettisti nel racconto (Stan Jack, Art e Harvey!), colleghi del marito di una vicina di Sue.</p>
<p>Edita con ammirevole lungimiranza dalla Marvel nel 2003 e premiata con diversi riconoscimenti (tra cui un Eisner come miglior miniserie), <a href="http://www.amazon.it/gp/product/8891207160/ref=as_li_qf_sp_asin_tl?ie=UTF8&amp;camp=3370&amp;creative=23322&amp;creativeASIN=8891207160&amp;linkCode=as2&amp;tag=playemagaz-21">Molecole Instabili</a><img loading="lazy" decoding="async" style="border: none !important; margin: 0px !important;" src="http://ir-it.amazon-adsystem.com/e/ir?t=playemagaz-21&amp;l=as2&amp;o=29&amp;a=8891207160" alt="" width="1" height="1" border="0" /> è tornata in questi giorni sugli scaffali grazie a una ristampa in volume nella collana Panini 9L, dopo una prima edizione risalente a qualche anno fa in un più costoso volumone insieme ad altro materiale sparso dei Fantastici Quattro. Il prezzo contenuto (12 €) e l&#8217;ottima confezione del volume, stampato su carta di alta qualità, sono tutti ulteriori motivi per non perdersi questo instant classica della letteratura a fumetti.</p>
<p><a href="https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2014/09/Cover-Molecole-Instabili.jpg"><img data-recalc-dims="1" loading="lazy" decoding="async" data-attachment-id="14441" data-permalink="https://www.playersmagazine.it/2014/09/10/molecole-instabili-la-vera-storia-dei-fantastici-quattro/cover-molecole-instabili/" data-orig-file="https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2014/09/Cover-Molecole-Instabili.jpg?fit=229%2C350&amp;ssl=1" data-orig-size="229,350" data-comments-opened="1" data-image-meta="{&quot;aperture&quot;:&quot;0&quot;,&quot;credit&quot;:&quot;&quot;,&quot;camera&quot;:&quot;&quot;,&quot;caption&quot;:&quot;&quot;,&quot;created_timestamp&quot;:&quot;0&quot;,&quot;copyright&quot;:&quot;&quot;,&quot;focal_length&quot;:&quot;0&quot;,&quot;iso&quot;:&quot;0&quot;,&quot;shutter_speed&quot;:&quot;0&quot;,&quot;title&quot;:&quot;&quot;,&quot;orientation&quot;:&quot;0&quot;}" data-image-title="Cover Molecole Instabili" data-image-description="" data-image-caption="" data-medium-file="https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2014/09/Cover-Molecole-Instabili.jpg?fit=196%2C300&amp;ssl=1" data-large-file="https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2014/09/Cover-Molecole-Instabili.jpg?fit=229%2C350&amp;ssl=1" class="aligncenter size-full wp-image-14441" src="https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2014/09/Cover-Molecole-Instabili.jpg?resize=229%2C350" alt="Cover Molecole Instabili" width="229" height="350" srcset="https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2014/09/Cover-Molecole-Instabili.jpg?w=229&amp;ssl=1 229w, https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2014/09/Cover-Molecole-Instabili.jpg?resize=196%2C300&amp;ssl=1 196w" sizes="auto, (max-width: 229px) 100vw, 229px" /></a></p>
<p style="text-align: center;"><strong>SCHEDA TECNICA</strong></p>
<p style="text-align: center;"><strong>Titolo:</strong> Molecole Instabili<br />
<strong>Autori:</strong> Sturm &#8211; Davis<br />
<strong>Editore:</strong> Panini 9L<br />
<strong>Prezzo:</strong> 12 €<br />
<strong>Pagine:</strong> 128</p>
<p><div class="su-note"  style="border-color:#9fd6dc;border-radius:3px;-moz-border-radius:3px;-webkit-border-radius:3px;"><div class="su-note-inner su-u-clearfix su-u-trim" style="background-color:#b9f0f6;border-color:#ffffff;color:#333333;border-radius:3px;-moz-border-radius:3px;-webkit-border-radius:3px;"><center><strong>Players</strong> è un progetto gratuito.</p>
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<p>Grazie!</center></div></div></p>
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		<title>Asterios Polyp, architetto di carta</title>
		<link>https://www.playersmagazine.it/2014/07/29/asterios-polyp-architetto-di-carta/</link>
		
		<dc:creator><![CDATA[Claudio Magistrelli]]></dc:creator>
		<pubDate>Tue, 29 Jul 2014 07:10:40 +0000</pubDate>
				<category><![CDATA[Fumetti]]></category>
		<category><![CDATA[Asteryos Polyp]]></category>
		<category><![CDATA[coconino]]></category>
		<category><![CDATA[David Mazzucchelli]]></category>
		<category><![CDATA[graphic novel]]></category>
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					<description><![CDATA[<p>Anni fa, durante una conversazione sul design e la sua importanza nella modernità, mi ero ritrovato a sorridere di chi &#8230; </p>
<p>L'articolo <a href="https://www.playersmagazine.it/2014/07/29/asterios-polyp-architetto-di-carta/">Asterios Polyp, architetto di carta</a> sembra essere il primo su <a href="https://www.playersmagazine.it">Players</a>.</p>
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										<content:encoded><![CDATA[<p>Anni fa, durante una conversazione sul design e la sua importanza nella modernità, mi ero ritrovato a sorridere di chi cercava di convincermi che dalla copertina di un libro, nonostante il vecchio adagio, si potesse già giudicare il contenuto delle pagine che essa decora e anche un&#8217;eventuale attinenza ai nostri gusti. Con <a href="http://www.fandangoeditore.it/shop/marchi-editoriali/coconino-press/coconino-cult/asterios-polyp/" target="_blank" rel="noopener"><em>Asterios Polyp</em></a> ho scoperto come questa idea che ho sempre ritenuto bizzarra possa invece essere vera.</p>
<p>Basta posare il primo sguardo sul tomo per comprendere quanta cura sia stata riposta nella realizzazione dell&#8217;opera. L&#8217;edizione della Coconino, infatti, <strong>fedele riproduzione dell&#8217;originale studiata dall&#8217;autore</strong>, presenta una sovraccoperta di carta lucida di dimensioni ridotte rispetto alla copertina in cartone grezzo che va a coprire, forse metafora della coperta corta, di certo soluzione che le impedisce di rovinarsi durante la lettura.</p>
<p>La passione di Mazzucchelli verso i materiali di stampa ritorna nell&#8217;illustrazione sulla sovraccoperta, dove spiccano i primari ciano e magenta in una composizione geometrica. Infine due versioni del protagonista, una più elegante l&#8217;altra più informale, si osservano tra il fronte e il retro della sovraccoperta.</p>
<p><a href="https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2014/07/vignetta.jpg"><img data-recalc-dims="1" loading="lazy" decoding="async" data-attachment-id="14197" data-permalink="https://www.playersmagazine.it/2014/07/29/asterios-polyp-architetto-di-carta/vignetta-2/" data-orig-file="https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2014/07/vignetta.jpg?fit=800%2C367&amp;ssl=1" data-orig-size="800,367" data-comments-opened="1" data-image-meta="{&quot;aperture&quot;:&quot;0&quot;,&quot;credit&quot;:&quot;&quot;,&quot;camera&quot;:&quot;&quot;,&quot;caption&quot;:&quot;&quot;,&quot;created_timestamp&quot;:&quot;0&quot;,&quot;copyright&quot;:&quot;&quot;,&quot;focal_length&quot;:&quot;0&quot;,&quot;iso&quot;:&quot;0&quot;,&quot;shutter_speed&quot;:&quot;0&quot;,&quot;title&quot;:&quot;&quot;,&quot;orientation&quot;:&quot;1&quot;}" data-image-title="vignetta" data-image-description="" data-image-caption="" data-medium-file="https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2014/07/vignetta.jpg?fit=300%2C138&amp;ssl=1" data-large-file="https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2014/07/vignetta.jpg?fit=800%2C367&amp;ssl=1" class="aligncenter size-full wp-image-14197" src="https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2014/07/vignetta.jpg?resize=800%2C367" alt="vignetta" width="800" height="367" srcset="https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2014/07/vignetta.jpg?w=800&amp;ssl=1 800w, https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2014/07/vignetta.jpg?resize=300%2C138&amp;ssl=1 300w, https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2014/07/vignetta.jpg?resize=768%2C352&amp;ssl=1 768w, https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2014/07/vignetta.jpg?resize=370%2C170&amp;ssl=1 370w, https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2014/07/vignetta.jpg?resize=570%2C261&amp;ssl=1 570w, https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2014/07/vignetta.jpg?resize=770%2C353&amp;ssl=1 770w" sizes="auto, (max-width: 800px) 100vw, 800px" /></a></p>
<p>Aspetti che possono apparire come semplici dettagli a uno sguardo fugace, ma che in realtà racchiudo in un&#8217;efficace sintesi i molti temi dell&#8217;opera e risultano pienamente intellegibili solo a lettura conclusa. <strong>Asterios Polyp è un architetto di carta</strong>, apprezzato accademico i cui disegni non si sono mai trasformati in edifici, che incontriamo quando la sua apatia da single abbandonato viene letteralmente spazzata via da un fulmine che distrugge il suo appartamento.</p>
<p>Ad Asterios rimane il tempo sufficiente per raccogliere pochi, ma fondamentali, oggetti e salire sul primo torpedone senza nemmeno guardare la destinazione. Il racconto da questo punto procede tra la nuova vita di Asterios in una cittadina <strong>nel ventre molle degli USA</strong> e i flashback sul suo passato e quell&#8217;amore tra (in)conciliabili opposti.</p>
<p>Per mano di <a href="https://it.wikipedia.org/wiki/David_Mazzucchelli" target="_blank" rel="noopener">Mazzucchelli</a>, è il medium che si fa messaggio e protagonista. <em>Asterios Polyp</em> è puro fumetto, una storia che grazie all&#8217;abilità e alla padronanza del mezzo del suo autore utilizza ogni possibilità espressiva degli strumenti a sua disposizione, legando indissolubilmente <strong>significante e significato</strong>. I colori della copertina sono i colori attraverso cui mette in scena Asterios e sua moglie Hana, divisi tra ragione e passione, ciano e magenta. Il dualismo è tema ricorrente, implicito ed esplicito, e anche la comparsa di una nuova tonalità &#8211; o l&#8217;intersezione cromatica &#8211; non è mai casuale, come il giallo che caratterizza la fase iniziale dell&#8217;incendio o l&#8217;esplosione di colori che fa da preludio al sorprendente finale.</p>
<p><a href="https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2014/07/vignetta-Steryos-Polyp.jpg"><img data-recalc-dims="1" loading="lazy" decoding="async" data-attachment-id="14198" data-permalink="https://www.playersmagazine.it/2014/07/29/asterios-polyp-architetto-di-carta/vignetta-steryos-polyp/" data-orig-file="https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2014/07/vignetta-Steryos-Polyp.jpg?fit=800%2C558&amp;ssl=1" data-orig-size="800,558" data-comments-opened="1" data-image-meta="{&quot;aperture&quot;:&quot;0&quot;,&quot;credit&quot;:&quot;&quot;,&quot;camera&quot;:&quot;&quot;,&quot;caption&quot;:&quot;&quot;,&quot;created_timestamp&quot;:&quot;0&quot;,&quot;copyright&quot;:&quot;&quot;,&quot;focal_length&quot;:&quot;0&quot;,&quot;iso&quot;:&quot;0&quot;,&quot;shutter_speed&quot;:&quot;0&quot;,&quot;title&quot;:&quot;&quot;,&quot;orientation&quot;:&quot;1&quot;}" data-image-title="vignetta Steryos Polyp" data-image-description="" data-image-caption="" data-medium-file="https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2014/07/vignetta-Steryos-Polyp.jpg?fit=300%2C209&amp;ssl=1" data-large-file="https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2014/07/vignetta-Steryos-Polyp.jpg?fit=800%2C558&amp;ssl=1" class="aligncenter size-full wp-image-14198" src="https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2014/07/vignetta-Steryos-Polyp.jpg?resize=800%2C558" alt="vignetta Steryos Polyp" width="800" height="558" srcset="https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2014/07/vignetta-Steryos-Polyp.jpg?w=800&amp;ssl=1 800w, https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2014/07/vignetta-Steryos-Polyp.jpg?resize=300%2C209&amp;ssl=1 300w, https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2014/07/vignetta-Steryos-Polyp.jpg?resize=768%2C536&amp;ssl=1 768w, https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2014/07/vignetta-Steryos-Polyp.jpg?resize=370%2C258&amp;ssl=1 370w, https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2014/07/vignetta-Steryos-Polyp.jpg?resize=570%2C398&amp;ssl=1 570w, https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2014/07/vignetta-Steryos-Polyp.jpg?resize=770%2C537&amp;ssl=1 770w" sizes="auto, (max-width: 800px) 100vw, 800px" /></a></p>
<p>La struttura del racconto è costruita sulla base di teorie dibattute &#8211; e a volte demolite &#8211; all&#8217;interno del racconto stesso con ironia e arguzia, tra una citazione da <em>Il visconte dimezzato</em> di Calvino e un tributo ad Aristofane con una messa in scena onirica di una tragedia greca che è <strong>triste presentimento della svolta narrativa in arrivo</strong>. Nel vuoto della pagina bianca, priva della schematicità imposta dalla griglia, le vignette galleggiano nello spazio o si sovrappongono facendosi anch&#8217;esse portatrici di significato.</p>
<p>In completa armonia <strong>l&#8217;aspetto verbale si fonde con la parte grafica</strong>, la voce fuoricampo di Ignazio, gemello di Asterios morto durante il parto, scandisce anch&#8217;essa lo spazio sulla tavola. Ma è altrove che si intuisce la potenza espressiva che Mazzucchelli ha saputo infondere al segno grafico. Prima delle parole è il carattere tipografico con cui ciascun personaggio si esprime nelle sue vignette e lo stile grafico con cui Mazzucchelli lo rappresenta a raccontare il suo pensiero.</p>
<p>Il risultato di questa complessità concettuale è <strong>una semplice gioia per gli occhi</strong> &#8211; ancora una volta il dualismo! &#8211; che rimanda a cent&#8217;anni di stili grafici, da Kirby alla Pixar, passando per Chris Ware. Un capolavoro nell&#8217;arte del fumetto.</p>
<p>&nbsp;</p>
<p><a href="https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2014/07/asterios-cover.jpg"><img data-recalc-dims="1" loading="lazy" decoding="async" data-attachment-id="14199" data-permalink="https://www.playersmagazine.it/2014/07/29/asterios-polyp-architetto-di-carta/asterios-cover/" data-orig-file="https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2014/07/asterios-cover.jpg?fit=300%2C340&amp;ssl=1" data-orig-size="300,340" data-comments-opened="1" data-image-meta="{&quot;aperture&quot;:&quot;0&quot;,&quot;credit&quot;:&quot;&quot;,&quot;camera&quot;:&quot;&quot;,&quot;caption&quot;:&quot;&quot;,&quot;created_timestamp&quot;:&quot;0&quot;,&quot;copyright&quot;:&quot;&quot;,&quot;focal_length&quot;:&quot;0&quot;,&quot;iso&quot;:&quot;0&quot;,&quot;shutter_speed&quot;:&quot;0&quot;,&quot;title&quot;:&quot;&quot;,&quot;orientation&quot;:&quot;0&quot;}" data-image-title="asterios-cover" data-image-description="" data-image-caption="" data-medium-file="https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2014/07/asterios-cover.jpg?fit=265%2C300&amp;ssl=1" data-large-file="https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2014/07/asterios-cover.jpg?fit=300%2C340&amp;ssl=1" class="aligncenter size-full wp-image-14199" src="https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2014/07/asterios-cover.jpg?resize=300%2C340" alt="asterios-cover" width="300" height="340" srcset="https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2014/07/asterios-cover.jpg?w=300&amp;ssl=1 300w, https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2014/07/asterios-cover.jpg?resize=265%2C300&amp;ssl=1 265w" sizes="auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px" /></a></p>
<p style="text-align: center;"><strong>SCHEDA TECNICA</strong></p>
<p style="text-align: center;"><strong>Titolo: </strong>Asterios Polyp<br />
<strong>Autore: </strong>David Mazzucchelli<br />
<strong>Editrice: </strong>Coconino Press<br />
<strong>Pag: </strong>344<br />
<strong>Formato: </strong><span style="color: #2f2f2f;">cm 20 x 26,5</span><br />
<strong>Rilegatura: </strong><span style="color: #2f2f2f;">cartonato con sovracoperta, dorso telato</span><br />
<strong>Prezzo: </strong>30 €</p>
<p><div class="su-note"  style="border-color:#9fd6dc;border-radius:3px;-moz-border-radius:3px;-webkit-border-radius:3px;"><div class="su-note-inner su-u-clearfix su-u-trim" style="background-color:#b9f0f6;border-color:#ffffff;color:#333333;border-radius:3px;-moz-border-radius:3px;-webkit-border-radius:3px;"><center><strong>Players</strong> è un progetto gratuito.</p>
<p>Se ti piace quello che facciamo, puoi supportarci (o offrirci una birra) comprando musica, giochi, libri e film tramite i link <a href="http://www.amazon.it/b?_encoding=UTF8&#038;camp=3370&#038;creative=23322&#038;linkCode=ur2&#038;node=412603031&#038;site-redirect=&#038;tag=playemagaz-21" target="_blank" class="lt_ns">Amazon</a> che trovi negli articoli, senza nessun costo aggiuntivo.</p>
<p>Grazie!</center></div></div></p>
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		<title>Un drago a forma di nuvola</title>
		<link>https://www.playersmagazine.it/2014/07/24/un-drago-a-forma-di-nuvola/</link>
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		<dc:creator><![CDATA[Claudio Magistrelli]]></dc:creator>
		<pubDate>Thu, 24 Jul 2014 07:55:50 +0000</pubDate>
				<category><![CDATA[Altro]]></category>
		<category><![CDATA[Fumetti]]></category>
		<category><![CDATA[Bao Publishing]]></category>
		<category><![CDATA[cinema]]></category>
		<category><![CDATA[Ettore Scola]]></category>
		<category><![CDATA[graphic novel]]></category>
		<category><![CDATA[Ivo Milazzo]]></category>
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					<description><![CDATA[<p>Ricordo di aver letto tempo fa qualcuno che paragonava le potenzialità della narrazione per immagini a quelle di un film &#8230; </p>
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										<content:encoded><![CDATA[<p>Ricordo di aver letto tempo fa qualcuno che paragonava le potenzialità della narrazione per immagini a quelle di un film senza limiti di budget per gli effetti speciali. Non ricordo di preciso da dove provenga questa citazione, se dal blog di un qualche fumettista italiano, da un&#8217;intervista a un mostro sacro come Alan Moore o Gran Morrison, oppure se me la sia inventata io di sana pianta e per questo io l&#8217;abbia associata a qualcuno di più qualificato per nobilitarla, ma poco importa.<span id="more-14156"></span></p>
<p>A prescindere dalla provenienza, questa definizione di fumetto è stata la prima a saltarmi in mente di fronte a <em><a href="http://www.amazon.it/gp/product/8865432160/ref=as_li_qf_sp_asin_tl?ie=UTF8&amp;camp=3370&amp;creative=23322&amp;creativeASIN=8865432160&amp;linkCode=as2&amp;tag=playemagaz-21" target="_blank">Un drago a forma di nuvola</a></em>, graphic novel edita da <a href="http://www.playersmagazine.it/?s=bao+publishing" target="_blank">Bao</a> la cui fascetta recita orgogliosamente “Il nuovo film di Ettore Scola è un fumetto”. E viene da sorridere pensando a quante volte questa frase pensata per celebrare l&#8217;approdo di un maestro di cinema sulla pagina disegnata possa essere stata usata in passato come stroncatura per sminuire le sue opere su pellicola.</p>
<p>Il legame di Scola col fumetto, in realtà, è ben radicato nel suo percorso artistico, e non si limita di certo a questa singola incursione. Prima di trovare una sua dimensione dietro la macchina da presa, lo sceneggiatore di pietre miliari come <em>Il sorpasso</em> ha mosso i suoi primi passi nella carriera artistica sulle pagine del satirico <em>Marc&#8217;Aurelio</em>, sfogando la sua passione per il disegno e la caricatura ereditata dalla vicinanza con Furio Scarpelli, coautore insieme alla figlia Silvia Scola della sceneggiatura di Un drago a forma di nuvola, originariamente pensata per il cinema.</p>
<p>La bozza divenuta graphic novel però appartiene a tempi più recenti. Dopo essere finito nel cassetto a causa del netto distacco di Scola dalla sua casa di produzione Medusa per la volontà di prendere distanza dal Berlusconi Presidente del Consiglio, il soggetto è riemerso per finire nelle mani di Ivo Milazzo, matite ed acquarelli prestati da una vita all&#8217;iconica figura western di Ken Parker, che l&#8217;ha tradotto in 128 pagine di cinema disegnato.</p>
<p><a href="https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2014/07/Ettore-Scola.jpg"><img data-recalc-dims="1" loading="lazy" decoding="async" data-attachment-id="14166" data-permalink="https://www.playersmagazine.it/2014/07/24/un-drago-a-forma-di-nuvola/ettore-scola/" data-orig-file="https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2014/07/Ettore-Scola.jpg?fit=800%2C600&amp;ssl=1" data-orig-size="800,600" data-comments-opened="1" data-image-meta="{&quot;aperture&quot;:&quot;0&quot;,&quot;credit&quot;:&quot;&quot;,&quot;camera&quot;:&quot;&quot;,&quot;caption&quot;:&quot;&quot;,&quot;created_timestamp&quot;:&quot;0&quot;,&quot;copyright&quot;:&quot;&quot;,&quot;focal_length&quot;:&quot;0&quot;,&quot;iso&quot;:&quot;0&quot;,&quot;shutter_speed&quot;:&quot;0&quot;,&quot;title&quot;:&quot;&quot;,&quot;orientation&quot;:&quot;0&quot;}" data-image-title="Ettore Scola" data-image-description="" data-image-caption="" data-medium-file="https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2014/07/Ettore-Scola.jpg?fit=300%2C225&amp;ssl=1" data-large-file="https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2014/07/Ettore-Scola.jpg?fit=800%2C600&amp;ssl=1" class="aligncenter size-full wp-image-14166" src="https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2014/07/Ettore-Scola.jpg?resize=800%2C600" alt="Ettore Scola" width="800" height="600" srcset="https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2014/07/Ettore-Scola.jpg?w=800&amp;ssl=1 800w, https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2014/07/Ettore-Scola.jpg?resize=300%2C225&amp;ssl=1 300w, https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2014/07/Ettore-Scola.jpg?resize=768%2C576&amp;ssl=1 768w, https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2014/07/Ettore-Scola.jpg?resize=370%2C278&amp;ssl=1 370w, https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2014/07/Ettore-Scola.jpg?resize=570%2C428&amp;ssl=1 570w, https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2014/07/Ettore-Scola.jpg?resize=770%2C578&amp;ssl=1 770w, https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2014/07/Ettore-Scola.jpg?resize=773%2C580&amp;ssl=1 773w" sizes="auto, (max-width: 800px) 100vw, 800px" /></a></p>
<p>Pierre, attempato libraio parigino, vive le sue giornate fotocopia nella quiete del suo negozio di libri fuori dal tempo, scandite dal va vai di sporadici clienti e istrionici abitué. Come Tony, italiano emigrante che disprezza i francesi a suon di luoghi comuni, o il dottore piacione e piacente che sproloquia vanesio delle sue conquiste mentre visita Albertine. La figlia di Pierre, voce narrante del racconto, vive nell&#8217;abitazione sopra la libreria, costretta a subire la vita immobile da anni: impossibilitata ad esprimersi vive la proria vita ricostruendo quelle altrui attraverso i rumori che sente emergere dalla libreria al piano di sotto e i romanzi che il padre le legge tutte le sere.</p>
<p>La condanna di Albertine è doppia. Pur immobilizzata della malattia, matura opinioni affilate e pungenti circa ogni evento che la sfiora, emozioni dure e amare che non può trasmettere, puntualmente travisate da chi la circonda. Inoltre, sebbene prigioniera di una macchina si ritrova lei stessa carceriera del padre, diviso tra i suoi doveri verso una figlia che si ostina a tenere in vita e un&#8217;amore inatteso e fugace precipitato senza avviso nella sua libreria.</p>
<p><a href="https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2014/07/VIGNETTA.jpg"><img data-recalc-dims="1" loading="lazy" decoding="async" data-attachment-id="14167" data-permalink="https://www.playersmagazine.it/2014/07/24/un-drago-a-forma-di-nuvola/vignetta/" data-orig-file="https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2014/07/VIGNETTA.jpg?fit=800%2C450&amp;ssl=1" data-orig-size="800,450" data-comments-opened="1" data-image-meta="{&quot;aperture&quot;:&quot;0&quot;,&quot;credit&quot;:&quot;&quot;,&quot;camera&quot;:&quot;&quot;,&quot;caption&quot;:&quot;&quot;,&quot;created_timestamp&quot;:&quot;0&quot;,&quot;copyright&quot;:&quot;&quot;,&quot;focal_length&quot;:&quot;0&quot;,&quot;iso&quot;:&quot;0&quot;,&quot;shutter_speed&quot;:&quot;0&quot;,&quot;title&quot;:&quot;&quot;,&quot;orientation&quot;:&quot;0&quot;}" data-image-title="VIGNETTA" data-image-description="" data-image-caption="" data-medium-file="https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2014/07/VIGNETTA.jpg?fit=300%2C169&amp;ssl=1" data-large-file="https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2014/07/VIGNETTA.jpg?fit=800%2C450&amp;ssl=1" class="aligncenter size-full wp-image-14167" src="https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2014/07/VIGNETTA.jpg?resize=800%2C450" alt="VIGNETTA" width="800" height="450" srcset="https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2014/07/VIGNETTA.jpg?w=800&amp;ssl=1 800w, https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2014/07/VIGNETTA.jpg?resize=300%2C169&amp;ssl=1 300w, https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2014/07/VIGNETTA.jpg?resize=768%2C432&amp;ssl=1 768w, https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2014/07/VIGNETTA.jpg?resize=370%2C208&amp;ssl=1 370w, https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2014/07/VIGNETTA.jpg?resize=570%2C321&amp;ssl=1 570w, https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2014/07/VIGNETTA.jpg?resize=770%2C433&amp;ssl=1 770w" sizes="auto, (max-width: 800px) 100vw, 800px" /></a></p>
<p><a href="http://www.baopublishing.it/shop/dettaglio/393-Un_drago_a_forma_di_nuvola" target="_blank"><em>Una drago a forma di nuvola</em></a> porta in sé nella sua natura ibrida i suoi limiti. La sceneggiatura di Scola, duole ammetterlo, incespica un po&#8217; troppo spesso su figure macchiettistiche e monocordi, che su pellicola avrebbero potuto giovare della verve istrionica dei volti scelti per raffigurarli, e solo di rado si concede colpi di stiletto in un fiume di buoni sentimenti. Sulla carta la matita di Milazzo è fenomenale nel replicare le fattezze e nel fare recitare Depardieu, Troisi, Clooney e lo stellare cast allestito per dare corpo ai personaggi – senza problemi di budget, come si diceva in apertura – ma non può replicarne anche il guizzo e lo spunto.</p>
<p>Qualcosa nel passaggio dalla pellicola alla gabbia fumettistica fatalmente è andato perduto, ma non tutto. Ci pensano gli acquarelli di Milazzo a farsi telecamera, a giocare con le angolazioni e con Parigi, a stringerne i vicoli e allargarne i boulevard lasciando filtrare gli odori tra i colori tenui e il tratto istintivo in lunghe sequenze che al cinema sarebbero panoramiche mute, mentre nella pagine della graphic novel sono preziosi monologhi dell&#8217;immagine disegnata, a ricordarci che un fumetto non si legge, si guarda. Proprio come un film.</p>
<p style="text-align: center;"><a href="https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2014/07/cover.jpg"><img data-recalc-dims="1" loading="lazy" decoding="async" data-attachment-id="14168" data-permalink="https://www.playersmagazine.it/2014/07/24/un-drago-a-forma-di-nuvola/cover-7/" data-orig-file="https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2014/07/cover.jpg?fit=300%2C395&amp;ssl=1" data-orig-size="300,395" data-comments-opened="1" data-image-meta="{&quot;aperture&quot;:&quot;0&quot;,&quot;credit&quot;:&quot;&quot;,&quot;camera&quot;:&quot;&quot;,&quot;caption&quot;:&quot;&quot;,&quot;created_timestamp&quot;:&quot;0&quot;,&quot;copyright&quot;:&quot;&quot;,&quot;focal_length&quot;:&quot;0&quot;,&quot;iso&quot;:&quot;0&quot;,&quot;shutter_speed&quot;:&quot;0&quot;,&quot;title&quot;:&quot;&quot;,&quot;orientation&quot;:&quot;0&quot;}" data-image-title="cover" data-image-description="" data-image-caption="" data-medium-file="https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2014/07/cover.jpg?fit=228%2C300&amp;ssl=1" data-large-file="https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2014/07/cover.jpg?fit=300%2C395&amp;ssl=1" class="aligncenter size-full wp-image-14168" src="https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2014/07/cover.jpg?resize=300%2C395" alt="cover" width="300" height="395" srcset="https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2014/07/cover.jpg?w=300&amp;ssl=1 300w, https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2014/07/cover.jpg?resize=228%2C300&amp;ssl=1 228w" sizes="auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px" /></a></p>
<p style="text-align: center;"><strong>SCHEDA TECNICA</strong></p>
<p style="text-align: center;"><strong>Titolo:</strong> Un drago a forma di nuvola<br />
<strong>Autori</strong>: Ettore Scola &amp; Ivo Milazzo<br />
<strong>Casa Editrice:</strong> Bao Publishing<br />
<strong>Prezzo:</strong> 17 €<br />
<strong>Pagine</strong>: 106</p>
<p>&nbsp;</p>
<p><div class="su-note"  style="border-color:#9fd6dc;border-radius:3px;-moz-border-radius:3px;-webkit-border-radius:3px;"><div class="su-note-inner su-u-clearfix su-u-trim" style="background-color:#b9f0f6;border-color:#ffffff;color:#333333;border-radius:3px;-moz-border-radius:3px;-webkit-border-radius:3px;"><center><strong>Players</strong> è un progetto gratuito.</p>
<p>Se ti piace quello che facciamo, puoi supportarci (o offrirci una birra) comprando musica, giochi, libri e film tramite i link <a href="http://www.amazon.it/b?_encoding=UTF8&#038;camp=3370&#038;creative=23322&#038;linkCode=ur2&#038;node=412603031&#038;site-redirect=&#038;tag=playemagaz-21" target="_blank" class="lt_ns">Amazon</a> che trovi negli articoli, senza nessun costo aggiuntivo.</p>
<p>Grazie!</center></div></div></p>
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		<title>I Baci dalla provincia di Gipi</title>
		<link>https://www.playersmagazine.it/2013/09/27/i-baci-dalla-provincia-di-gipi/</link>
		
		<dc:creator><![CDATA[Claudio Magistrelli]]></dc:creator>
		<pubDate>Fri, 27 Sep 2013 14:18:45 +0000</pubDate>
				<category><![CDATA[Altro]]></category>
		<category><![CDATA[Fumetti]]></category>
		<category><![CDATA[coconino]]></category>
		<category><![CDATA[fumetti]]></category>
		<category><![CDATA[gipi]]></category>
		<category><![CDATA[graphic novel]]></category>
		<category><![CDATA[provincia]]></category>
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					<description><![CDATA[<p>La prossima opera a fumetti di Gianni Pacinotti, in arte Gipi o Gian Alfonso Pacinotti a seconda del medium attraverso &#8230; </p>
<p>L'articolo <a href="https://www.playersmagazine.it/2013/09/27/i-baci-dalla-provincia-di-gipi/">I Baci dalla provincia di Gipi</a> sembra essere il primo su <a href="https://www.playersmagazine.it">Players</a>.</p>
]]></description>
										<content:encoded><![CDATA[<p>La prossima opera a fumetti di Gianni Pacinotti, in arte Gipi o Gian Alfonso Pacinotti a seconda del medium attraverso cui si esprime, è in dirittura d&#8217;arrivo e sarà probabilmente presentata in anteprima all&#8217;imminente Lucca Comics &amp; Games nei primi giorni di novembre. Nell&#8217;attesa, Coconino ha ripreso due brevi racconti illustrati di Gipi, unendoli per la prima volta in un unico volume sotto il titolo di <em>Baci dalla provincia</em>, e li ha stampati su una carta spessa quasi come il cartonicino, che non solo valorizza la resa di ocra e grigio usati per le due storie, ma restituisce anche un profumo antico che diventa parte integrante della lettura.</p>
<p><em>Gli Innocenti</em> e <em>Hanno ritrovato la macchina</em>, i due racconti di cui si compone il volume, sono lontani per tonalità e sovrapponibili per tematiche, esattamente come le due provincie che li ospitano, non ancora città e mai più campagna, solo un accumulo di noia affastellato intorno a una lunga statale. E poi la violenza. Per associazione, la provincia è sempre violenta. Sarà perché covata sotto una noia da sopraffare, ma la violenza è uno sfondo costante nella vita della provincia, fuoriuscita forse da quello squarcio solcato dalla modernità dei &#8217;70, o forse emersa come antidoto ai valori della tradizione di cui un tempo la si immaginava custode. Vallo a sapere.</p>
<p><a href="https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2013/09/hanno-ritrovato-la-macchina-cover.jpg"><img data-recalc-dims="1" loading="lazy" decoding="async" data-attachment-id="11251" data-permalink="https://www.playersmagazine.it/2013/09/27/i-baci-dalla-provincia-di-gipi/hanno-ritrovato-la-macchina-cover/" data-orig-file="https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2013/09/hanno-ritrovato-la-macchina-cover.jpg?fit=1063%2C800&amp;ssl=1" data-orig-size="1063,800" data-comments-opened="1" data-image-meta="{&quot;aperture&quot;:&quot;0&quot;,&quot;credit&quot;:&quot;&quot;,&quot;camera&quot;:&quot;&quot;,&quot;caption&quot;:&quot;&quot;,&quot;created_timestamp&quot;:&quot;0&quot;,&quot;copyright&quot;:&quot;&quot;,&quot;focal_length&quot;:&quot;0&quot;,&quot;iso&quot;:&quot;0&quot;,&quot;shutter_speed&quot;:&quot;0&quot;,&quot;title&quot;:&quot;&quot;,&quot;orientation&quot;:&quot;0&quot;}" data-image-title="hanno-ritrovato-la-macchina-cover" data-image-description="" data-image-caption="" data-medium-file="https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2013/09/hanno-ritrovato-la-macchina-cover.jpg?fit=300%2C226&amp;ssl=1" data-large-file="https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2013/09/hanno-ritrovato-la-macchina-cover.jpg?fit=834%2C628&amp;ssl=1" class="aligncenter size-full wp-image-11251" alt="hanno-ritrovato-la-macchina-cover" src="https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2013/09/hanno-ritrovato-la-macchina-cover.jpg?resize=834%2C628" width="834" height="628" srcset="https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2013/09/hanno-ritrovato-la-macchina-cover.jpg?w=1063&amp;ssl=1 1063w, https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2013/09/hanno-ritrovato-la-macchina-cover.jpg?resize=300%2C226&amp;ssl=1 300w, https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2013/09/hanno-ritrovato-la-macchina-cover.jpg?resize=768%2C578&amp;ssl=1 768w, https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2013/09/hanno-ritrovato-la-macchina-cover.jpg?resize=1024%2C771&amp;ssl=1 1024w, https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2013/09/hanno-ritrovato-la-macchina-cover.jpg?resize=370%2C278&amp;ssl=1 370w, https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2013/09/hanno-ritrovato-la-macchina-cover.jpg?resize=570%2C429&amp;ssl=1 570w, https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2013/09/hanno-ritrovato-la-macchina-cover.jpg?resize=770%2C579&amp;ssl=1 770w, https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2013/09/hanno-ritrovato-la-macchina-cover.jpg?resize=771%2C580&amp;ssl=1 771w" sizes="auto, (max-width: 834px) 100vw, 834px" /></a></p>
<p>A volte basta immaginarsela la violenza in provincia per finirci invischiati, come gli innocenti del primo racconto, da banda di sbarbati di paese a passatempo della nuova coppia di poliziotti. Divise di città finite finite nel nulla atavico del tran tran quotidiano, dove i botti li si sente solo al telegiornale e quando si è di pattuglia tocca far passare il tempo in qualche modo. E rovinare la vita a un disgraziato, in fondo, è un modo come un altro.</p>
<p>Altre volte invece la violenza è un fantasma che torna a cercarti nel pieno della notte, una frase secca che risuona da un cornetta nel torpore del sonno spezzato: “Hanno ritrovato la macchina”. Per quelli famosi la provincia è un rifugio, un nascondiglio, un posto dove far dimenticare chi sei stato, oppure un esilio, comunque una tappa. Per quelli che la provincia la chiamano casa invece è una costante, un eterno ritorno al di là del luogo che calpestano. Perché la provincia ha memoria dei suoi figli, e in qualche modo esige che i conti siano regolati, costringendoti a pensare all&#8217;inferno in un bar prefabbricato che trema al passaggio dei tir mentre fuori albeggia.</p>
<p>In <em>Baci dalla provincia</em> c&#8217;è tutto il talento narrativo di Gipi in sole 72 pagine, spesse e consistenti come il cartonicino che le ospita.</p>
<p><div class="su-note"  style="border-color:#9fd6dc;border-radius:3px;-moz-border-radius:3px;-webkit-border-radius:3px;"><div class="su-note-inner su-u-clearfix su-u-trim" style="background-color:#b9f0f6;border-color:#ffffff;color:#333333;border-radius:3px;-moz-border-radius:3px;-webkit-border-radius:3px;"><center><strong>Players</strong> è un progetto gratuito.</p>
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<p>Grazie!</center></div></div></p>
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		<title>Intervista a Paolo Castaldi</title>
		<link>https://www.playersmagazine.it/2013/01/09/intervista-a-paolo-castaldi/</link>
		
		<dc:creator><![CDATA[Claudio Magistrelli]]></dc:creator>
		<pubDate>Wed, 09 Jan 2013 14:05:07 +0000</pubDate>
				<category><![CDATA[Altro]]></category>
		<category><![CDATA[Fumetti]]></category>
		<category><![CDATA[Becco Giallo]]></category>
		<category><![CDATA[biografia]]></category>
		<category><![CDATA[comics]]></category>
		<category><![CDATA[featured]]></category>
		<category><![CDATA[Fumetto]]></category>
		<category><![CDATA[graphic novel]]></category>
		<category><![CDATA[Maradona]]></category>
		<category><![CDATA[Paolo Castaldi]]></category>
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					<description><![CDATA[<p>Col senno di poi, viene da chiedersi perché non sia mai venuto in mente a nessuno prima di dedicare una &#8230; </p>
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										<content:encoded><![CDATA[<p><em>Col senno di poi, viene da chiedersi perché non sia mai venuto in mente a nessuno prima di dedicare una graphic novel all&#8217;avventurosa vita di <a target="_blank" href="https://www.amazon.it/gp/product/8897555543/ref=as_li_tl?ie=UTF8&#038;camp=3414&#038;creative=21718&#038;creativeASIN=8897555543&#038;linkCode=as2&#038;tag=playemagaz-21&#038;linkId=79cf9726ec66ed38ed579f181d652f8a">Diego Armando Maradona</a><img loading="lazy" decoding="async" src="//ir-it.amazon-adsystem.com/e/ir?t=playemagaz-21&#038;l=am2&#038;o=29&#038;a=8897555543" width="1" height="1" border="0" alt="" style="border:none !important; margin:0px !important;" />. Quello che invece può sorprendere è che un racconto a fumetti sul controverso Diego arrivi dai tipi di BeccoGiallo e per mano di Paolo Castaldi: una casa editrice nota ai più per l&#8217;attenzione a storie di impegno politico e sociale, e un autore che poco prima aveva sentito l&#8217;esigenza di raccontare attraverso le immagini la dura vita Etenesh, giovane migrante.<br />
Abbiamo fatto quattro chiacchiere con Paolo che ci ha spiegato il perchè di una graphic novel su Maradona, come si fa a passare dalla storia di un migrante a quella del Pibe de Oro e la sua visione della vita da fumettista.</em></p>
<p>&nbsp;</p>
<p><a href="http://www.playersmagazine.it/2013/01/09/intervista-a-paolo-castaldi/tavola-paolo-castaldi/" rel="attachment wp-att-8187"><img data-recalc-dims="1" loading="lazy" decoding="async" data-attachment-id="8187" data-permalink="https://www.playersmagazine.it/2013/01/09/intervista-a-paolo-castaldi/tavola-paolo-castaldi/" data-orig-file="https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2013/01/tavola-paolo-castaldi.jpg?fit=500%2C339&amp;ssl=1" data-orig-size="500,339" data-comments-opened="1" data-image-meta="{&quot;aperture&quot;:&quot;0&quot;,&quot;credit&quot;:&quot;&quot;,&quot;camera&quot;:&quot;&quot;,&quot;caption&quot;:&quot;&quot;,&quot;created_timestamp&quot;:&quot;0&quot;,&quot;copyright&quot;:&quot;&quot;,&quot;focal_length&quot;:&quot;0&quot;,&quot;iso&quot;:&quot;0&quot;,&quot;shutter_speed&quot;:&quot;0&quot;,&quot;title&quot;:&quot;&quot;,&quot;orientation&quot;:&quot;1&quot;}" data-image-title="tavola-paolo-castaldi" data-image-description="" data-image-caption="" data-medium-file="https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2013/01/tavola-paolo-castaldi.jpg?fit=300%2C203&amp;ssl=1" data-large-file="https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2013/01/tavola-paolo-castaldi.jpg?fit=500%2C339&amp;ssl=1" class="aligncenter size-full wp-image-8187" src="https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2013/01/tavola-paolo-castaldi.jpg?resize=500%2C339" alt="tavola-paolo-castaldi" width="500" height="339" srcset="https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2013/01/tavola-paolo-castaldi.jpg?w=500&amp;ssl=1 500w, https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2013/01/tavola-paolo-castaldi.jpg?resize=300%2C203&amp;ssl=1 300w, https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2013/01/tavola-paolo-castaldi.jpg?resize=370%2C251&amp;ssl=1 370w" sizes="auto, (max-width: 500px) 100vw, 500px" /></a><a href="http://www.playersmagazine.it/?attachment_id=" rel="attachment wp-att-8186"><br />
</a></p>
<p>&nbsp;</p>
<p><strong>Ciao Paolo!<br />
</strong><strong>Da cosa nasce l&#8217;idea di scegliere Maradona come protagonista di una graphic novel?<br />
</strong>Dal caso innanzitutto.<br />
Una sera, dopo una presentazione di <em>Etenesh</em>, discutevo con Guido Ostanel (uno dei due editori Beccogiallo) di possibili soggetti da sviluppare. Lui, un po’ per caso credo, fece riferimento a Maradona. Mi disse che da un po’ stavano cercando, senza successo, qualcuno che fosse intenzionato a realizzare un libro su Diego. Ovviamente mi si illuminarono gli occhi. In quel momento abbiamo capito entrambi che la cosa era fatta e non si poteva tornare indietro.<br />
Per me era un’occasione unica per poter mettere su carta tutta la magia, il fascino e il carisma di questa personalità. Io sono maradoniano da sempre, la mia famiglia ha origini napoletane, mi sembrava il modo migliore per rendere omaggio a Diego, a mio padre ed ai miei nonni, a Napoli.<br />
Ne fui entusiasta, anche se onorato credo sia la parola più corretta.</p>
<p><span id="more-8173"></span></p>
<p><strong>Dal tuo precedente lavoro – Etanesh, la storia di una migrante africana – a Maradona c&#8217;è un bel salto, come contenuti e toni del racconto: è stato difficile ri-sintonizzarti su una storia e un&#8217;atmosfera così diverse?<br />
</strong>Non è stato molto difficile. Il lavoro di documentazione che c’è dietro ad un graphic novel è molto lungo ed accurato. Per mesi si leggono libri, articoli di giornali, scritti, si visionano video, si vivono i luoghi, si parla con la gente. Si è completamente immersi nelle tematiche e nelle atmosfere che poi andranno a comporre la storia. Non c’è molto spazio per il resto. Inevitabilmente tendi ad accantonare per un po’ tutto ciò che è venuto prima.<br />
Non significa dimenticare però. Le tematiche di <em>Etenesh</em> le sento ancora mie e faranno sempre parte del mio vissuto di persona e di autore. Tra l’altro restano tematiche ancora troppo spesso attuali, purtroppo. Quindi bisogna continuare a mantenere alta l’attenzione.</p>
<p><strong>Nel libro hai optato per una visione molto intimistica di Maradona, escludendo del quasi del tutto i momenti più controversi della sua vita: come mai questa decisione?<br />
</strong>Perché volevo che fosse il mio libro per Maradona. Non un libro su Maradona.<br />
Fin dall’inizio ero dell’idea di fare un fumetto tutto anima e core, senza filtri o mediazione. Di biografie e libri che parlano della vita di Diego ce ne sono moltissimi, soprattutto della sua parte più oscura e controversa, quella che fa vendere di più. Che senso avrebbe avuto aggiungerne un altro? Volevo che il mio fosse un libro di parte, che raccontasse a tutti perché Maradona è così amato da una città intera, e da una nazione, l’Argentina. Volevo mostrare ciò che si tende a non raccontare mai. Volevo mostrare il Diego più vero ed autentico. Il Diego che sente sua la questione meridionale, il Diego sempre al fianco dei più deboli, dei bambini di Napoli, il Diego compagno di squadra generoso ed altruista che mai ha fatto pesare il suo talento all’interno dello spogliatoio. Il Diego che aiuta a sognare, perché lui stesso è un sogno vivente, anzi due, visto che è ha partecipato alla Coppa del Mondo e poi l’ha vinta, come lui stesso si augurava di fare in un’intervista televisiva, giovanissimo.<br />
Poi capisco che Diego Armando Maradona è così, o lo si odia o lo sia ama. Non mi aspetto che il libro piaccia a tutti.</p>
<p><strong>Maradona rappresenta tuttora, a più di 20 anni di distanza dagli episodi che racconti, il simbolo di rivalsa più usato – ed abusato – da Napoli, e questo sentimento attraversa buona parte del tuo racconto: cosa si è fermato da allora?<br />
</strong>Semplicemente non è arrivato più nessun Diego Armando Maradona a Napoli.<br />
Inoltre una figura così “enorme” come la sua, così radicata nel culto popolare, difficilmente può venire dimenticata. Si farà sempre riferimento a Maradona, anche fra 50 o 70 anni. E questo non lo dico io, ma lo dice un ex calciatore francese ad esempio, un certo Eric Cantona che afferma: “Si parla di un campione o di un altro a secondo delle generazioni, ma io so che fra 100 anni, se si parlerà di calcio si dovrà parlare di Maradona così come per la poesia si cita Rimbaud per la musica Mozart.”<br />
Se così sarà nel mondo, figuratevi a Napoli, dove Diego ha rappresentato l’unico vero riscatto sociale per la sua gente, l’unico che è riuscito a far parlare della città partenopea sui giornali di tutto il mondo senza che venissero nominate le parole “camorra”, “colera”, “ladro”, “rifiuti”.<br />
Bisogna ricordare inoltre che la città di Napoli ha una storia molto particolare, controversa e anche sfortunata. Non credo sia stato facile passare dallo status di città-fulcro della cultura italiana tra l’ottocento ed i primi del novecento, a città-simbolo dell’emarginazione e del razzismo tra nord e sud. La miseria piombata su Napoli durante la seconda guerra mondiale e le sciagurate politiche attuate durante la prima Repubblica hanno penalizzato lo sviluppo del sud Italia ed hanno offerto il fianco a chi volle sfruttare a suo favore questo nuovo degrado culturale, instaurando una stato parallelo lì dove le istituzioni sono venute a mancare. Arrivò la camorra.<br />
Così Napoli divenne un peso per il resto degli italiani, un cancro da estirpare. Fino al 1984. Fino a che arrivò Maradona. Ovviamente Maradona non risolse i problemi che ancora oggi affliggono la città campana, ma credo che diede per un attimo la forza e la speranza a chi forse l’aveva persa del tutto, a chi si era abituato ad essere ultimo, nel calcio, nella vita, in Italia, sempre.<br />
Ecco perché ritengo che mai nessuno sarà come Diego. Qui non si possono fare paragoni utilizzando statistiche, numeri, gol, trofei vinti. Perché Cavani potrà anche fare mille goal a Napoli ma l’anima ed il coraggio per andare avanti, almeno per un giorno, almeno per il lunedì dopo la partita, quelli, è stato Maradona a regalarli a chi li aveva persi. E valgono più di mille gol&#8230;</p>
<p>&nbsp;</p>
<p><a href="http://www.playersmagazine.it/2013/01/09/intervista-a-paolo-castaldi/sketch101/" rel="attachment wp-att-8175"><img data-recalc-dims="1" loading="lazy" decoding="async" data-attachment-id="8175" data-permalink="https://www.playersmagazine.it/2013/01/09/intervista-a-paolo-castaldi/sketch101/" data-orig-file="https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2013/01/sketch101.jpg?fit=366%2C500&amp;ssl=1" data-orig-size="366,500" data-comments-opened="1" data-image-meta="{&quot;aperture&quot;:&quot;0&quot;,&quot;credit&quot;:&quot;&quot;,&quot;camera&quot;:&quot;&quot;,&quot;caption&quot;:&quot;&quot;,&quot;created_timestamp&quot;:&quot;0&quot;,&quot;copyright&quot;:&quot;&quot;,&quot;focal_length&quot;:&quot;0&quot;,&quot;iso&quot;:&quot;0&quot;,&quot;shutter_speed&quot;:&quot;0&quot;,&quot;title&quot;:&quot;&quot;,&quot;orientation&quot;:&quot;1&quot;}" data-image-title="sketch101" data-image-description="" data-image-caption="" data-medium-file="https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2013/01/sketch101.jpg?fit=220%2C300&amp;ssl=1" data-large-file="https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2013/01/sketch101.jpg?fit=366%2C500&amp;ssl=1" class="aligncenter size-full wp-image-8175" src="https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2013/01/sketch101.jpg?resize=366%2C500" alt="sketch101" width="366" height="500" srcset="https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2013/01/sketch101.jpg?w=366&amp;ssl=1 366w, https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2013/01/sketch101.jpg?resize=220%2C300&amp;ssl=1 220w" sizes="auto, (max-width: 366px) 100vw, 366px" /></a><br />
<strong>Realizzare una graphic novel su Maradona era il sogno della tua vita come autore di fumetti? Intanto, come ci si sente ad aver realizzato un proprio obiettivo, e vederlo incarnato fisicamente in un volume cartaceo da toccare e sfogliare?<br />
</strong>Sì, era uno dei miei sogni. Ma ne ho ben più di uno.<br />
Di certo aver messo su carta questo progetto mi rende molto molto felice. I pochi giorni che separavano la consegna del materiale all’editore dalla stampa in tipografia sembravano non passare mai. Ho attraversato vari stati ansiosi più o meni acuti durante l’ultimo periodo di lavorazione!<br />
C’è da dire però che il tempo che occorre per la realizzazione di un libro a fumetti come Diego Armando Maradona, di oltre 140 pagina disegnate, scritte e colorate, è molto lungo. Quasi un anno. Le emozioni e le sensazioni che ti accompagnano durante tutto il processo lavorativo sono molte e molto variegate. Hai il tempo di metabolizzarle e di farle tue però. Quindi al momento di avere il libro per la prima volta nelle tue mani hai la strana sensazione che tutto sia già passato da un po’, come guardare una foto di qualche anno prima al quale sei molto legato. Non si ha il picco di adrenalina della scintilla improvvisa, dell’attimo che arriva rapido ed inaspettato, che ti spiazza e ti stordisce, come può essere per un calciatore che fa un gol importante ad esempio. Lì tutto succede in pochi secondi, non ti rendi conto di nulla, esplodi e basta.<br />
Per chi fa un libro è come accogliere tra le mani qualcuno (non qualcosa) che aspettavi da mesi. E’ una felicità profonda ma più sommessa. Diversa.</p>
<p><strong>Non è da tutti realizzare il proprio obiettivo in una fase così giovane della propria carriera da autore? Non ti senti svuotato? Un nuovo obiettivo ha già sostituito il vecchio?<br />
</strong>La prima cosa che dico a me stesso appena consegno un libro è sempre la stessa: “Okkei, per almeno sei mesi non voglio più vedere una matita, non voglio fare niente di niente”. Ti senti svuotato completamente. Ti senti esausto.<br />
Dopo un paio di settimane sono lì che penso a quel potrebbe essere il soggetto ideale per il prossimo lavoro, fantastico su quale tecnica potrei utilizzare, su quale tipo di carta.<br />
Non ci posso fare niente, purtroppo. O per fortuna.<br />
Mi impongo comunque di andare a freni tirati per i primi mesi, anche perché dopo che si consegna e si stampa un libro inizia un altro lavoro, se vogliamo ancora più difficile. La promozione. E sottovalutarla per dedicarsi ad altri progetti non è cosa saggia. Io l’ho imparato con l’esperienza.<br />
Quindi non posso dire con onestà che non sto pensando a nuovi soggetti, ma ho imparato a godermi il momento, a rilassarmi, a godere delle belle recensione e dei complimenti dei lettori e a prendermela poco per le stroncature.<br />
E’ un bel momento quello “di mezzo” tra un libro ed un altro. Bisogna ributtarsi nel mondo e capire cosa è successo intanto che sei mancato. Risenti amici che vedevi di meno, esci di più la sera. Vai più volentieri alle fiere di settore. E intanto ti arricchisci di cose nuove che poi ti serviranno per scrivere una nuova storia.</p>
<p><strong><em>Etenesh</em> ti è valso il premio come Autore Rivelezione al Treviso Comic Book Festival dell&#8217;anno passato, Maradona è stato accolto molto bene ed è in questo momento il titolo di punta della tua casa editrice: uno potrebbe pensare che a questo punto tu possa vivere di fumetto come accadrebbe in altre nazioni, ad esempio in Francia. È così?<br />
</strong>No, non è così.<br />
In Italia le realtà che ti permettono di tirare avanti solo facendo fumetti sono molto poche, Bonelli e Disney per intenderci, realtà che non vanno incontro al mio interesse, (e va da se io non vado incontro al loro probabilmente) anche perché essendo autore completo mi verrebbe difficile trovare una collocazione naturale all’interno di esse, dove vige la suddivisione in sceneggiatori e disegnatori.<br />
Se pubblichi con case editrici indipendenti per quanto ormai famose come BeccoGiallo, devi integrare a livello economico con altre collaborazioni che di solito ruotano intorno al mondo dell’immagine e dell’illustrazione, ma non è una regola. C’è anche chi fa tutt&#8217;altro.<br />
Io da diversi anni collaboro con vari studi creativi come storyboarder ed ultimamente anche come autore televisivo ad esempio.<br />
Anche se risentono della crisi come tutti, in mercati come la Francia, i Paesi Bassi e gli USA, gli autori trova ancora terreno fertile per potersi mantenere solo con il graphic novel. I soldi che l’editore anticipa alla firma del contratto sono molti di più e spesso sei pagato anche a tavola, non solo a percentuale di venduto. Questo perché il fumetto è molto molto considerato, vende molte più copie e quindi genera più indotto.<br />
Ovviamente la qualità richiesta è alta e non puoi permetterti di sbagliare troppo. Se non vendi sei fuori. Per quello io sto approcciando solo ora il mercato francese, con prudenza ma comunque sicuro dei miei mezzi.<br />
Da questo punto di vista il mestiere dell’autore di fumetti è facilitato rispetto ad altre carriere, come ad esempio quella del calciatore o del ballerino di classica. L’età non ha un peso così rilevante, anzi maturando e macinando tavole si migliora la propria tecnica e la propria capacità narrativa.<br />
Io a trent’anni appena compiuti sono considerato ancora un giovanissimo anche se ho debuttato nel 2005 ed ho pubblicato quattro libri in quattro anni.<br />
Gipi è diventato famoso a 40 anni inoltrati&#8230;Di tempo ne ho ancora!</p>
<p><strong>Cosa non va nel fumetto-mondo italiano?<br />
</strong>I problemi del fumetto-mondo italiano sono molti. Alcuni interni al sistema fumetto, altri invece condivisi con tutto il mercato dell’editoria, libri, riviste ecc&#8230;<br />
Ti faccio un esempio pratico. Un autore di graphic novel, sia che pubblichi con Coconino, sia che pubblichi con BeccoGiallo o con altri editori simili, percepisce in media di royalties tra il 7 ed il 9% del prezzo di copertina. Se Maradona costa 15 euro, ad ogni copia venduta io percepisco quindi poco più di un euro. Dove finiscono i restanti 14 euro? Uno potrebbe credere che l’editore si intaschi la maggior parte del malloppo per farsi la Porsche alle spalle del giovane fumettaro sottopagato per poi scoprire invece che l’editore guadagna poco di più dell’autore. E lui deve rientrare pure della stampa del libro in tipografia che costa sempre di più per via dell’aumento del costo della materia prima, la carta. L’editore anticipa molti soldi esponendosi ad un grosso rischio imprenditoriale.<br />
Un libro come <em>Maradona</em> può costare tranquillamente 3 euro a volume in tipografia, un quinto del suo costo complessivo al pubblico. E’ tantissimo.<br />
La fetta maggiore della torta viene divisa tra il rivenditore, quindi la libreria, ed il distributore, il vero “anello malato” della filiera. Il distributore, ovvero colui che porta il volume stampato dalla casa editrice agli scaffali delle librerie può arrivare a guadagnare anche il 60% del prezzo di copertina! Il rischio imprenditoriale inoltre è quasi nullo.<br />
Purtroppo però i grandi gruppi che si occupano della distribuzione si chiamano RCS, Messaggerie, ecc&#8230;sono gruppi enormi che hanno un forte potere contrattuale. Dettano loro le regole. O ci stai o ti tieni i volumi in magazzino e ti accontenti di una distribuzione minore, locale, in qualche piccola libreria.<br />
Ma questo è un problema di tutta l’editoria, anche quella di varia. Bisognerebbe rinegoziare e ridistribuire i pesi. Se gli editori iniziano ad incassare di più, si possono permettere di investire più soldi sui bravi autori e anche di abbassare un poco i prezzi di copertina, facendo aumentare le vendite. Un’intera filiera si rimetterebbe in moto.<br />
Se questo non dovesse avvenire, l’editoria dovrebbe cercare un sistema alternativo alla classica distribuzione, sia che esso passi da internet, da distributori “etici” e “sostenibili” o tramite l’ebook.<br />
Bisogna ancora trovare la soluzione ma è un momento di fermento. Non sono pessimista. Ci sono molte idee e molta voglia di fare cose belle in giro.<br />
Ovviamente questo è solo uno dei problemi del fumetto-mondo. Ce ne sarebbero altri ma non basterebbe lo spazio dell’intervista per elencarli!</p>
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<p><a href="http://www.playersmagazine.it/2013/01/09/intervista-a-paolo-castaldi/etenesh/" rel="attachment wp-att-8176"><img data-recalc-dims="1" loading="lazy" decoding="async" data-attachment-id="8176" data-permalink="https://www.playersmagazine.it/2013/01/09/intervista-a-paolo-castaldi/etenesh/" data-orig-file="https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2013/01/Etenesh.jpg?fit=350%2C500&amp;ssl=1" data-orig-size="350,500" data-comments-opened="1" data-image-meta="{&quot;aperture&quot;:&quot;0&quot;,&quot;credit&quot;:&quot;&quot;,&quot;camera&quot;:&quot;&quot;,&quot;caption&quot;:&quot;&quot;,&quot;created_timestamp&quot;:&quot;0&quot;,&quot;copyright&quot;:&quot;&quot;,&quot;focal_length&quot;:&quot;0&quot;,&quot;iso&quot;:&quot;0&quot;,&quot;shutter_speed&quot;:&quot;0&quot;,&quot;title&quot;:&quot;&quot;,&quot;orientation&quot;:&quot;1&quot;}" data-image-title="Etenesh" data-image-description="" data-image-caption="" data-medium-file="https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2013/01/Etenesh.jpg?fit=210%2C300&amp;ssl=1" data-large-file="https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2013/01/Etenesh.jpg?fit=350%2C500&amp;ssl=1" class="aligncenter size-full wp-image-8176" src="https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2013/01/Etenesh.jpg?resize=350%2C500" alt="Etenesh" width="350" height="500" srcset="https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2013/01/Etenesh.jpg?w=350&amp;ssl=1 350w, https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2013/01/Etenesh.jpg?resize=210%2C300&amp;ssl=1 210w" sizes="auto, (max-width: 350px) 100vw, 350px" /></a><br />
<strong>Makkox e Zerocalcare sono due dei nomi più importanti nel panorama italiano e hanno costruito la loro fama attraverso un blog. Qual è il rapporto tra il web e il tuo lavoro?<br />
</strong>Il web è fondamentale per il mio lavoro. Ho un blog, <a href="http://www.biancoruvido.com" target="_blank" rel="noopener">biancoruvido.com</a>, dove sono solito postare con frequenza settimanale aggiornando i lettori sulle novità e su curiosità varie legate alle mie uscite ed alle presentazioni. Ospito inoltre, con cadenza quindicinale, una rubrica chiamata Beluga discount curata dall&#8217;amico e scrittore Giorgio Bologna.<br />
Il blog però lo considero solo come una vetrina ufficiale, quasi “istituzionale”. Se non sei molto famoso e non posti con frequenza i commenti scarseggiano anche se il traffico di visitatori può sembrare buono.<br />
Per interagire con i lettori, le persone interessate al mio lavoro ed con tutti gli utenti in genere uso Facebook e Twitter, molto più immediati e diretti. Facebook è molto efficace per la promozione del nuovo libro ad esempio.<br />
Devo comunque precisare che per quanto fondamentale, la mia carriera non è fondata sul web, come ad esempio per Makkox e Zerocalcare che tu citavi. Loro hanno anche un tipo di prodotto adatto alla piattaforma. Vignette efficaci, ben fatte, di qualità e di veloce lettura che “consumi” in ufficio dopo la pausa pranzo o in qualche momento di cazzeggio.</p>
<p><strong>La Becco Giallo è una casa editrice nota soprattutto per volumi impegnati, politicamente e socialmente, da Piazza Fontana a Olivetti. Come li hai convinti a puntare su un titolo apparentemente lontano dalla loro linea editoriale come Maradona?<br />
</strong>Come dicevo, non li ho convinti. Loro volevano pubblicare un libro su Maradona.<br />
Maradona è politica, Maradona è un fenomeno sociale, Maradona è anche parte della memoria di questo Paese se vogliamo. E’ BeccoGiallo a tutti gli effetti.<br />
E poi insomma&#8230;ha un Che Guevara tatuato grande e grosso sul braccio. Qualcosa vorrà pur dire&#8230;<br />
Ricordo solo una celebre frase del regista Emir Kusturica che su di lui fece un intero film: “Se Maradona non fosse diventato un campione di calcio sarebbe stato un rivoluzionario, ne sono sicuro”.<br />
Hanno pubblicato anche Gigi Meroni, ribelle granata qualche anno fa. Anche lui era un calciatore.<br />
E dal titolo già si possono capire molte cose.</p>
<p><strong>Nell&#8217;ultimo periodo hai realizzato dei live painting durante le performance musicali di alcuni artisti, tra cui Caparezza per citarne uno. Come ha influito la commistione tra musica e fumetto sul tuo lavoro? Si deve a queste esperienze il capitolo “musicale” in Maradona?<br />
</strong>La musica è un elemento primario e portante della mia vita, come il cibo. Ne compro molta, ne ascolto moltissima. E’ inevitabile che finisca anche nei miei libri.<br />
Ho suonato parecchi anni, tra corsi di pianoforte e rockband varie. La musica ispira e suggestiona. Dona anche idee narrative validissime. Prendi ad esempio De Andrè. Partendo dai suoi album si potrebbero fare graphic novel meravigliosi. Sono densi di idee, di spunti e riflessioni, di poesia.<br />
Quando lavoro al tavolo da disegno ascolto sempre della musica, tranne quando scrivo, allora mi distrae troppo.<br />
Il live painting crea la massima commistione tra musica e fumetto credo. Un’interazione diretta e perfetta. Con il giusto grado di trasporto ti sembrerà di suonare con la band, di essere sul palco con loro, sempre se non lo sei già fisicamente! In quei momenti ti liberi dalle catene, dalle gabbie che di solito inchiodano il tuo disegno dentro le vignette. E’ come un urlo, è come spogliarsi e rimanere nudo davanti a tutti. E’ una cosa molto intima disegnare davanti a tante persone per un autore di fumetto che di solito è abituato a lavorare in solitudine. Richiede innanzitutto una buona dose di sano esibizionismo e di sicurezza nei propri mezzi. Oppure un paio di bicchieri di rosso bevuti prima di cominciare il live!<br />
Il capitolo “musicale” presente nel volume, ispirato dalla canzone di Valerio Jovine, ora anche front-man dei 99Posse, è nato innanzitutto perché O’ reggae ‘e Maradona incarna in poco più di tre minuti tutto ciò che Diego è stato per i napoletani. E’ un inno ormai. E’ una canzone che doveva esserci nel libro. Tanto da avere un capitolo tutto suo! Sono andato a Napoli, nello studio di registrazione di Valerio, ne abbiamo parlato e lui è rimasto molto colpito dall&#8217;idea. Quindi la cosa si è fatta.</p>
<p><strong>In contemporanea alla pubblicazione del volume è uscita la canzone <em>Bisogno di una notte di mezza estate</em>, di Linea del Pane, che fa da colonna sonora alla storia. Come è nata l&#8217;idea della collaborazione?<br />
</strong>Era un po’ di tempo che volevo collaborare con Teo Manzo, che prima di essere voce e parole de La linea del pane è un mio grande e caro amico. Lui è un cantautore di 24 anni di una bravura rara e il progetto de La linea del pane è una delle cose migliori che il panorama, non milanese, ma italiano stia partorendo. Teo è un artista vero, scrive e suona con il cuore, con molto sincerità, niente a che vedere con il circolino plastificato, omologato e privo di contenuti che l’indie propina. Non ha paura di essere dentro o fuori dal mercato. La linea del pane è pochissimo fumo e tutto arrosto. Non segue il gusto della gente, lo crea. E’ molto diverso.<br />
Quindi è chiaro che una collaborazione con loro per me voleva dire aggiungere valore all&#8217;opera  Mi piaceva l’idea che i lettori potessero avere qualcosina in più del solito. Infatti negli approfondimenti si possono trovare il testo della canzone e un breve intro di come tutto è nato. L’mp3 si può scaricare in rete e da itunes o anche dal mio blog.<br />
Una sera parlai a Teo della mia idea di far uscire una loro canzone assieme al libro, molto liberamente ispirata ad esso. Ero convinto che i temi e soprattutto i sotto temi trattati nel graphic novel potessero essere un buono spunto per scriverci un brano. Lui, anche se il giro di parole durò un paio d’ore (tirando in mezzo finanche Pasolini), se ne convinse quasi subito e ci lavorò un paio di mesi assieme a Kevin (batterista) e Marco(basso) e ne uscì un piccolo capolavoro intitolato <a href="https://soundcloud.com/la-linea-del-pane/bisogno-di-una-notte-di-mezza-estate" target="_blank" rel="noopener"><em>Bisogno di una notte di mezza estate</em></a>.<br />
Una piccola chicca: la prima strofa inizia con la frase “Mamma, sai perché mi batte forte forte il cuore&#8230;” che fa “il verso” ad un famoso motivetto che cantavano i napoletani in onore di Diego.</p>
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<p><div class="su-note"  style="border-color:#9fd6dc;border-radius:3px;-moz-border-radius:3px;-webkit-border-radius:3px;"><div class="su-note-inner su-u-clearfix su-u-trim" style="background-color:#b9f0f6;border-color:#ffffff;color:#333333;border-radius:3px;-moz-border-radius:3px;-webkit-border-radius:3px;"><center><strong>Players</strong> è un progetto gratuito.</p>
<p>Se ti piace quello che facciamo, puoi supportarci (o offrirci una birra) comprando musica, giochi, libri e film tramite i link <a href="http://www.amazon.it/b?_encoding=UTF8&#038;camp=3370&#038;creative=23322&#038;linkCode=ur2&#038;node=412603031&#038;site-redirect=&#038;tag=playemagaz-21" target="_blank" class="lt_ns">Amazon</a> che trovi negli articoli, senza nessun costo aggiuntivo.</p>
<p>Grazie!</center></div></div></p>
<p>L'articolo <a href="https://www.playersmagazine.it/2013/01/09/intervista-a-paolo-castaldi/">Intervista a Paolo Castaldi</a> sembra essere il primo su <a href="https://www.playersmagazine.it">Players</a>.</p>
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