<?xml version="1.0" encoding="UTF-8"?><rss version="2.0" xmlns:content="http://purl.org/rss/1.0/modules/content/" xmlns:wfw="http://wellformedweb.org/CommentAPI/" xmlns:dc="http://purl.org/dc/elements/1.1/" xmlns:atom="http://www.w3.org/2005/Atom" xmlns:sy="http://purl.org/rss/1.0/modules/syndication/" xmlns:slash="http://purl.org/rss/1.0/modules/slash/" xmlns:georss="http://www.georss.org/georss" xmlns:geo="http://www.w3.org/2003/01/geo/wgs84_pos#" > <channel> <title>futuro incerto Archivi - Players</title> <atom:link href="https://www.playersmagazine.it/tag/futuro-incerto/feed/" rel="self" type="application/rss+xml" /> <link>https://www.playersmagazine.it/tag/futuro-incerto/</link> <description></description> <lastBuildDate>Tue, 06 Feb 2018 13:10:15 +0000</lastBuildDate> <language>it-IT</language> <sy:updatePeriod> hourly </sy:updatePeriod> <sy:updateFrequency> 1 </sy:updateFrequency> <generator>https://wordpress.org/?v=6.7</generator> <image> <url>https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2017/10/Icona.jpg?fit=32%2C32&ssl=1</url> <title>futuro incerto Archivi - Players</title> <link>https://www.playersmagazine.it/tag/futuro-incerto/</link> <width>32</width> <height>32</height> </image> <site xmlns="com-wordpress:feed-additions:1">24444452</site> <item> <title>#SoLongItaly – Vol.6 – come fare il Visual Designer a New York</title> <link>https://www.playersmagazine.it/2015/11/26/solongitaly-vol-6-come-fare-il-visual-designer-a-new-york/</link> <comments>https://www.playersmagazine.it/2015/11/26/solongitaly-vol-6-come-fare-il-visual-designer-a-new-york/#comments</comments> <dc:creator><![CDATA[Andrea Chirichelli]]></dc:creator> <pubDate>Thu, 26 Nov 2015 05:00:34 +0000</pubDate> <category><![CDATA[Altro]]></category> <category><![CDATA[andrea chirichelli]]></category> <category><![CDATA[Cento Lodigiani]]></category> <category><![CDATA[cervelli in fuga]]></category> <category><![CDATA[futuro incerto]]></category> <category><![CDATA[lavoro]]></category> <category><![CDATA[migranti]]></category> <category><![CDATA[solongitaly]]></category> <guid isPermaLink="false">http://www.playersmagazine.it/?p=19898</guid> <description><![CDATA[<p>Sesto appuntamento con la rubrica #SoLongItaly, dedicata ai giovani italiani che si sono trasferiti all’estero, questa volta tocca a Cento … </p> <p>L'articolo <a href="https://www.playersmagazine.it/2015/11/26/solongitaly-vol-6-come-fare-il-visual-designer-a-new-york/">#SoLongItaly – Vol.6 – come fare il Visual Designer a New York</a> sembra essere il primo su <a href="https://www.playersmagazine.it">Players</a>.</p> ]]></description> <content:encoded><![CDATA[<p><em>Sesto appuntamento con la rubrica #SoLongItaly, dedicata ai giovani italiani che si sono trasferiti all’estero, questa volta tocca a Cento Lodigiani, visual designer a NY. </em></p> <p><strong>Chi sei, quanti anni hai, da dove vieni, cosa fai nella vita?</strong></p> <p>Ciao sono Vincenzo, ho 32 anni.<br /> Sono nato e cresciuto nella campagna piacentina, ho studiato a Milano dove sono rimasto per diversi anni a vivere e lavorare, prima di trasferirmi a NY. Faccio il visual designer, principalmente mi occupo di animazione e motion graphics.</p> <p><strong>Attualmente dove ti trovi e da quanto hai lasciato l’Italia?</strong></p> <p>Vivo a New York da quattro anni. </p> <p><strong>Cosa ti ha spinto ad abbandonare l’Italia? (leggi: cosa manca nel nostro Paese che invece hai trovato dove ti trovi ora?)</strong></p> <p>Il motivo che mi ha spinto a trasferirmi a NY non e’ necessariamente relativo alla mancanza di qualcosa nel paese da cui provengo, quanto casomai il desiderio di riempire e variegate il mio bagaglio di esperienza, professionale e non.Cio’ detto NY e’ un grandissimo bacino e collettore di artisti, designer e talentuosi in generale, ed offre tante opportunità’ di lavorare ad alto livello in ogni settore della comunicazione. Credo sia sbagliato sostenere che l’Italia non abbia nulla da offrire in tal senso , ma di certo il confronto con NY risulta duro.</p> <p><strong>Qual è la maggiore differenza che hai riscontrato, in ambito professionale, tra il modo di lavorare nel Paese in cui ti trovi e l’Italia?</strong></p> <p>Tendo a non generalizzare e devo dire che ogni esperienza che ho avuto in ambito lavorativo, in Italia e all’estero, e’ stata diversa, nel bene e nel male. Cio’ detto una tendenza generale rivolta alla meritocrazia e all’accettazione/ apertura nei confronti della novita’ sono caratteristiche innegabili nel panorama americano, il chè pone basi molto favorevoli per chiunque voglia intraprendere e lavorare quì.</p> <p><strong>E la differenza “non professionale” (vale tutto: clima, cibo, abitudini, atteggiamento delle persone)?</strong></p> <p>Risponderò in modo conciso per evitare di cadere negli stereotipi ( cosa che forse ho già’ fatto nella risposta precedente).<br /> Il clima e’ come a Milano ma forse addirittura un po’ peggio, con un estate ancor più’ calda e afosa e un inverno ancor più’ gelido e nevoso. Primavera e autunno sono meravigliosi. Così’ come per l’italia, si può’ dire che il cibo da solo sia già’ di per se una ragione valida per trasferirsi qui’. Chiedere quali siano le abitudini dei NYorkesi e’ come chiedere quali siano le abitudini degli essere umani. A NY tutte le categorie umane sono presenti e rappresentate, e interagiscono all’ interno dei confini della città, creando un miscuglio affascinante e indecifrabile. Le abitudini sono qualunque abitudine un essere umano possa avere.</p> <p><strong>Quali sono le maggiori difficoltà “operative” che si riscontrano quando si lascia l’Italia per andare all’estero?</strong></p> <p>Per quanto riguarda gli USA e’ sicuramente la gestione burocratica dei visti ( oltre alla nostalgia per la propria mamma nel mio caso). La regolamentazione e’ abbastanza complessa e chiaramente studiata per scoraggiare chi non abbia una forte motivazione. Purtroppo c’e’ una serie di step da cui nessuno e’ esente e non esiste strategia se non armarsi di pazienza. E’ bene considerare sempre un’ alta probabilità’ di momenti di incertezza , tempi morti, e qualche soldo speso ( se non altro per consulenze legali). Cio’ detto e’ vero anche che si tratta principalmente di una questione di determinazione, e che chiunque ( o quasi) desideri davvero affrontare le difficoltà burocratiche lo può fare.</p> <p><strong>C’è qualcosa nel Paese in cui ti trovi che non è come te lo immaginavi prima di viverci?</strong></p> <p>Come spesso accade nella vita le persone non hanno davvero un’ idea chiara di come sara’ quello che si accingono a fare, prima di farlo. Si ha un’ idea vaga, e la generale sensazione che la cosa ci possa piacere o meno.<br /> L’idea che avevo del vivere a NY prima di trasferirmici era sicuramente diversa da quello che poi si e’ rivelato essere. Mi immaginavo che avrei vissuto al trentacinquesimo piano di un grattacielo, e invece abito al terzo.</p> <p><strong>Cosa ti spingerebbe a ritornare in Italia?</strong></p> <p>Soprattutto l’essere vicino alla mia famiglia, ma anche l’opportunità di vivere nel luogo delle mie origini, e circondato dagli italiani, popolo nei confronti del quale nutro un profondo sentimento di amore e appartenenza.</p> <p><strong>Che consiglio daresti ad una persona più giovane di te che volesse intraprendere la tua stessa professione? </strong></p> <p>Impegnati, lavora tanto e con passione, affina la tecnica e il gusto e spingiti oltre il limite. Impara dagli altri e lasciati ispirare, facendo tesoro del saggio e celebre insegnamento di Pablo Picasso rispetto alla differenza fra copiare e rubare. Resta inquieto e continua a sperimentare concedendoti dei momenti per apprezzare e trarre gratificazione dai risultati. Non essere inopportuno ma cerca sempre di fare delle cose strane.</p> <p><strong>Ultima domanda: consiglia, motivandolo, un film/libro/gioco/disco ai nostri lettori (uno in assoluto, non uno per categoria!)</strong></p> <p>Film, libri, e opere in generale che meriterebbero di essere visti o letti non si possono contare. Non è sufficiente il tempo a nostra disposizione per assimilare abbastanza.<br /> Non so bene su quali parametri basare la scelta di un film assoluto e imperdibile. Mi viene più semplice consigliare qualcosa che recentemente ha catturato la mia attenzione<br /> e ho apprezzato molto. </p> <p>Un film svedese che l’anno scorso ha fatto il circuito dei festival e delle sale cinematografiche internazionali: <em><a href="http://www.playersmagazine.it/2015/05/10/forza-maggiore-nessuno-e-al-sicuro/" target="_blank">Force Majeure</a></em>.</p> <p>E’ un film diretto con grande maestria, che ci pone di fronte a importanti questioni vitali in modo intelligente e brillante. Le dinamiche comportamentali della coppia di protagonisti, e degli altri personaggi sono dinamiche autentiche, che possiamo riconoscere nel nostro vissuto e in cui possiamo facilmente immedesimarci. Il fatto scatenante della vicenda suscita nello spettatore la necessità di chiedersi come si sarebbe comportato in prima persona nella stessa situazione, e una conseguente sensazione di forte disagio e inquietudine nel realizzare di non avere una risposta vera e tranquillizzante dentro di se. Bellissimo film!</p> <p>Mii piacerebbe anche menzionare anche una serie televisiva, che In America è di certo molto popolare (ma non sono sicuro di quanto lo sia in Italia) e del lavoro anche in senso più ampio e generale del suo creatore.<br /> <em><a href="http://www.playersmagazine.it/2012/05/18/louie-assurdo-realismo/" target="_blank">Louie</a></em> è il titolo della serie ed è scritta, diretta e interpretata da Louie C.K., nel ruolo di se stesso. Luois C.K. è un talento assoluto. Intelligente, divertentissimo e profondamente esistenziale. In Louie ( ma anche nel resto del suo lavoro) si toglie la maschera ( e la toglie a tutti noi) sbattendoci in faccia tutta la disfunzionalità dell’ essere umano. E lo fa con grande ironia e schiettezza, e un piglio a dir poco politically uncorrect. Da non perdere.</p> <p><strong>Se hai un portfolio, blog, sito, pagina social, campagna kickstarter che avresti piacere fosse pubblicata, posta il link qui sotto</strong></p> <p>ll mio sito <a href="http://centolodigiani.com/" target="_blank">centolodigiani.com</a>. Il mio <a href="http://centolodigiani.tumblr.com/" target="_blank">tumblr</a>.</p> <p><strong>Le altre puntate di #SoLongItaly</strong></p> <p><a href="http://www.playersmagazine.it/2015/10/19/solongitaly-vol-1-come-diventare-spacecraft-analyst-a-darmstadt/" target="_blank">1-COME DIVENTARE SPACECRAFT ANALYST A DARMSTADT</a><br /> <a href="http://www.playersmagazine.it/2015/10/23/solongitaly-vol-2-come-diventare-insegnante-di-videogiochi-a-singapore/" target="_blank">2-COME DIVENTARE INSEGNANTE DI VIDEOGIOCHI A SINGAPORE</a><br /> <a href="http://www.playersmagazine.it/2015/10/27/solongitaly-vol-3-come-diventare-un-creativo-a-los-angeles/" target="_blank">3-COME DIVENTARE UN CREATIVO A LOS ANGELES</a><br /> <a href="http://www.playersmagazine.it/2015/11/06/solongitaly-vol-4-come-diventare-fotografo-a-melbourne/" target="_blank">4-COME DIVENTARE FOTOGRAFO A MELBOURNE</a><br /> <a href="http://www.playersmagazine.it/2015/11/12/solongitaly-vol-5-come-diventare-curioso-ad-amsterdam/" target="_blank">5-COME DIVENTARE CURIOSO AD AMSTERDAM</a><br /> <a href="http://www.playersmagazine.it/2015/11/26/solongitaly-vol-6-come-fare-il-visual-designer-a-new-york/" target="_blank">6-COME FARE IL VISUAL DESIGNER A NEW YORK</a><br /> <a href="http://www.playersmagazine.it/2015/12/04/solongitaly-vol-7-come-diventare-imprenditore-a-hollywood/" target="_blank">7–COME DIVENTARE IMPRENDITORE A HOLLYWOOD</a><br /> <a href="http://www.playersmagazine.it/2015/12/11/20413/" target="_blank">8-COME ANDARE A FARE IL PROGRAMMATORE ALLA WETA A WELLINGTON</a><br /> <a href="http://www.playersmagazine.it/2015/12/27/20733/" target="_blank">9-COME DIVENTARE MEDIEVISTA A LEEDS</a><br /> <a href="http://www.playersmagazine.it/2016/01/18/solongitaly-vol-10-lavorare-coi-videogiochi-londra/" target="_blank">10-COME LAVORARE NEI VIDEOGIOCHI A LONDRA</a><br /> <a href="http://www.playersmagazine.it/2016/01/25/21077/" target="_blank">11-COME DIVENTARE PRODUCT DESIGNER A PALO ALTO</a><br /> <a href="http://www.playersmagazine.it/2016/02/06/solongitaly-vol-12-come-insegnare-cultura-italiana-a-new-york/">12-COME INSEGNARE CULTURA ITALIANA A NEW YORK</a><br /> <a href="http://www.playersmagazine.it/2016/02/20/solongitaly-vol-13-designer-los-angeles/" target="_blank">13-COME FARE IL DESIGNER A LOS ANGELES</a><br /> <a href="http://www.playersmagazine.it/2016/02/28/21692/" target="_blank">14-COME DIVENTARE ATTORE A LOCARNO</a><br /> <a href="http://www.playersmagazine.it/2016/03/04/solongitaly-vol-15-come-fare-il-filosofo-a-san-francisco-e-un-po-ovunque/" target="_blank">15-COME FARE IL FILOSOFO A SAN FRANCISCO (E UN PO’ OVUNQUE)</a></p> <br><br> <div class="su-note" style="border-color:#9fd6dc;border-radius:3px;-moz-border-radius:3px;-webkit-border-radius:3px;"><div class="su-note-inner su-u-clearfix su-u-trim" style="background-color:#b9f0f6;border-color:#ffffff;color:#333333;border-radius:3px;-moz-border-radius:3px;-webkit-border-radius:3px;"><center><strong>Players</strong> è un progetto gratuito.<br><br>Se ti piace quello che facciamo, puoi supportarci (o offrirci una birra) comprando musica, giochi, libri e film tramite i link <a href="http://www.amazon.it/b?_encoding=UTF8&camp=3370&creative=23322&linkCode=ur2&node=412603031&site-redirect=&tag=playemagaz-21" target="_blank" class="lt_ns">Amazon</a> che trovi negli articoli, senza nessun costo aggiuntivo.<br><br>Grazie!</center></div></div><p>L'articolo <a href="https://www.playersmagazine.it/2015/11/26/solongitaly-vol-6-come-fare-il-visual-designer-a-new-york/">#SoLongItaly – Vol.6 – come fare il Visual Designer a New York</a> sembra essere il primo su <a href="https://www.playersmagazine.it">Players</a>.</p> ]]></content:encoded> <wfw:commentRss>https://www.playersmagazine.it/2015/11/26/solongitaly-vol-6-come-fare-il-visual-designer-a-new-york/feed/</wfw:commentRss> <slash:comments>1</slash:comments> <post-id xmlns="com-wordpress:feed-additions:1">19898</post-id> </item> <item> <title>#SoLongItaly – Vol.5 – come diventare Curioso ad Amsterdam</title> <link>https://www.playersmagazine.it/2015/11/12/solongitaly-vol-5-come-diventare-curioso-ad-amsterdam/</link> <comments>https://www.playersmagazine.it/2015/11/12/solongitaly-vol-5-come-diventare-curioso-ad-amsterdam/#comments</comments> <dc:creator><![CDATA[Andrea Chirichelli]]></dc:creator> <pubDate>Thu, 12 Nov 2015 05:00:25 +0000</pubDate> <category><![CDATA[Altro]]></category> <category><![CDATA[andrea chirichelli]]></category> <category><![CDATA[cervelli in fuga]]></category> <category><![CDATA[futuro incerto]]></category> <category><![CDATA[lavoro]]></category> <category><![CDATA[migranti]]></category> <category><![CDATA[solongitaly]]></category> <category><![CDATA[Ubi de Feo]]></category> <guid isPermaLink="false">http://www.playersmagazine.it/?p=19557</guid> <description><![CDATA[<p>Quinta puntata del nostro viaggio tra gli italiani che vivono e lavorano all’estero. Stavolta curiosiamo nella vita di Ubi de … </p> <p>L'articolo <a href="https://www.playersmagazine.it/2015/11/12/solongitaly-vol-5-come-diventare-curioso-ad-amsterdam/">#SoLongItaly – Vol.5 – come diventare Curioso ad Amsterdam</a> sembra essere il primo su <a href="https://www.playersmagazine.it">Players</a>.</p> ]]></description> <content:encoded><![CDATA[<p><em>Quinta puntata del nostro viaggio tra gli italiani che vivono e lavorano all’estero. Stavolta curiosiamo nella vita di Ubi de Feo, che è “tante cose diverse” ad Amsterdam.</em></p> <p><strong>Chi sei, quanti anni hai, da dove vieni, cosa fai nella vita?</strong></p> <p>Mi chiamo Ubi de Feo, al secolo “Ubaldo” che ho abbreviato per semplificare la pronuncia all’estero, ho 40 anni (ancora per poco). Sono nato ad Agropoli, una piccola cittadina in provincia di Salerno, che ho lasciato circa 20 anni fa per cercare ciò che il posto non poteva offrirmi. Nella vita faccio il curioso. Spesso questo termine viene tradotto in etichette inutili quali “Creative Director”, “Creative Technologist”, “Engineer” (non ho una laurea) e altro. molti mi definiscono “Programmatore” o “Designer”. In realtà non mi è chiaro cosa faccio realmente. So soltanto che faccio un po’ quello che mi passa per la testa.</p> <p><strong>Attualmente dove ti trovi e da quanto hai lasciato l’Italia?</strong></p> <p>Vivo e lavoro ad Amsterdam da 13 anni. Ho lasciato l’Italia il 3 agosto del 2002, per qualche mese. Mi sono trasferito definitivamente il 26/27 febbraio del 2003.</p> <p><strong>Cosa ti ha spinto ad abbandonare l’Italia? (leggi: cosa manca nel nostro Paese che invece hai trovato dove ti trovi ora?)</strong></p> <p>Non ritengo di aver avuto una ragione per lasciare l’Italia. Quando vivevo e lavoravo a Milano ero circondato da persone che mi piacevano e con cui lavoravo benissimo.<br /> Sicuramente percepivo una sorta di limitazione, dovuta prettamente al fatto che mentre io ed altri amici ci interfacciavamo principalmente con persone all’estero, tutto intorno notavo che le varie agenzie e tanti “professionisti illustri” restavano in questo bossolo confortevole che era il nostro paese e per questo motivo ciò che chiamavano (e tuttora chiamano) innovazione, non era altro che un ritrito di cose eccellenti e “nuove” che provenivano da UK, US, Nord Europa. La cosa che mi infastidiva era che nascevano le star nostrane, ma non c’era nulla di nuovo, sebbene si usasse molto dire “cutting edge”.<br /> Io volevo imparare, e lo facevo su Internet grazie a tante persone conosciute virtualmente e con cui sono ancora in ottimi rapporti, alcune conosciute anche di persona durante i miei viaggi di lavoro.<br /> In Italia c’erano, come dicevo, le <em>star locali</em>, ma molti di questi erano solo fuffa e riciclatori.<br /> Non sentivo il reale bisogno di andarmene. Oltretutto avevo 27 anni e non avevo mai visitato un altro paese (non avevo neanche mai preso un aereo).<br /> Avevo smesso di lavorare per Nurun, per cui ancora conservo un sacco di rispetto e avevo trascorso qualche mese in una piccola agenzia milanese (non faccio nomi). Avevo dato le dimissioni perché oltre a non essere puntuali nei pagamenti (cosa che nel nostro paese ho spesso riscontrato), non mi offrivano l’opportunità di fare progetti che fossero davvero innovativi.<br /> Mi ritrovavo “profeta in patria” ma non mi è mai interessata la fama quanto la gratificazione.<br /> Ebbi un’occasione fantastica: tre giorni prima della fine del mio contratto Niko Stumpo mi chiama e mi fa “vuoi venire ad Amsterdam con me a fare un pitch con Wieden+Kennedy?”.<br /> Non credo di averci pensato più di tre secondi. Sono partito con Niko e mi sono ritrovato in una città bellissima, a lavorare esclusivamente in inglese con tantissime persone provenienti da tutto il mondo.<br /> Quello che ho trovato all’estero è stata una qualità di cui ero privo, e che ho fatto mia: l’umiltà.<br /> Ero spocchioso e pieno di me, ma confrontarsi con persone di talento e riuscire ad ammettere di essere mediocre aiuta a formare il carattere e ti rende una persona migliore.<br /> Ci ho messo un po’ di anni, ma credo di saper riconoscere i miei limiti. Devo aggiungere che la falsa modestia non mi appartiene: se so di essere bravo in qualcosa lo dico apertamente, noncurante delle reazioni altrui.<br /> a 40 anni bisognerebbe sapere chi sei, e cosa sai fare davvero.</p> <p><strong>Qual è la maggiore differenza che hai riscontrato, in ambito professionale, tra il modo di lavorare nel Paese in cui ti trovi e l’Italia?</strong></p> <p>Tutto il mondo è paese, ad un certo livello, quindi le cose che trovi in italia le trovi anche all’estero, ma l’umiltà (non sempre) e la voglia di migliorarsi e vedere oltre i propri confini, oltre a quelli del proprio paese, li ritrovo molto più qui che in Italia. Alla fine è facile adagiarsi sugli allori, ma è per me estremamente noioso.<br /> Mi viene in mente qualche episodio accaduto in agenzie italiane con le quali ho lavorato: quel vizio di alzare il quaderno per non farsi “copiare” e il tenere per se le proprie conoscenze, i propri tricks.<br /> Io non sono mai stato così, ho sempre provato un grande piacere nell’aiutare gli altri. forse è per questo che insegno da tanti anni e condivido le cose che imparo.<br /> Prendi uno qualsiasi dei miei studenti degli ultimi 15 anni e ti potrà dire che gli/le ho rivelato qualche trucchetto che rende la vita professionale più facile, fosse pure solo un workflow.<br /> Anni fa avevo molto tempo e scrivevo un sacco di tutorial, partecipavo e moderavo forum sia in italia che all’estero, e passavo le notti ad aiutare qualcuno a risolvere un problema di Flash, Director, o altre cose che avevo imparato o su cui avevo sbattuto la testa per settimane.<br /> La condivisione del sapere è importante, e mi scontro ancora con la mentalità di chi (inclusa mia madre) ti dice “questa cosa la devi brevettare altrimenti te la fregano”.<br /> Molto del mio lavoro di ricerca sull’insegnamento della programmazione o della Computer Science si basa sul come insegnare ai miei studenti ad essere curiosi e a condividere le cose che si imparano.</p> <p><strong>E la differenza “non professionale” (vale tutto: clima, cibo, abitudini, atteggiamento delle persone)?</strong></p> <p>Qui tocchiamo alcuni tasti dolenti.<br /> Al clima mi sono un po’ abituato, del resto mi sono anche trovato a Mosca a -19ºC o qui ad Amsterdam ad andare in moto a -9, ma per il cibo ancora si può migliorare. Negli ultimi anni la situazione è cambiata, ma un giorno aprirò una bakery. Per ora passo molte ore in cucina a fare dolci o pane. Con le abitudini delle persone non ho problemi, sono fondamentalmente un eremita. Durante i primi due anni uscivo parecchio, poi ho iniziato ad uscire e ad andare alle feste solo se mettevo i dischi, poi credo di aver smesso completamente. Ho una marea di hobbies e mi piace davvero quello che faccio. Mi piace tanto trascorrere un’intera settimana nel mio lab a lavorare su qualche circuito o a imparare una nuova tecnologia. Sono riuscito a raggiungere l’ascesi, nessuno più mi chiede di andare a cena o uscire. Ovviamente tutto ciò che faccio un giorno potrebbe aiutare qualcuno. Per me questo vale molto più che la vita sociale fine a se stessa. Seleziono molto, e il mio tempo resta la cosa più preziosa che ho.</p> <p><strong>Quali sono le maggiori difficoltà “operative” che si riscontrano quando si lascia l’Italia per andare all’estero?</strong></p> <p>Non ne ho trovata nessuna. Mi sono sentito subito a casa.<br /> Arrivato qui mi è stato subito offerto un bel contratto a tempo indeterminato (terminato dopo un paio di anni).<br /> Pensa che in Olanda, se vieni riconosciuto come “talento acquisito dall’estero”, hai uno sgravo fiscale del 30% del tuo stipendio lordo. Io ho rinunciato a questa cosa quando mi sono messo in proprio, e ora non posso più usufruirne, ma non mi interessa: sono felice di pagare le mie tasse e godere di benefici che il mio paese non mi ha mai offerto. L’unica vera pecca che posso notare è il loro sistema medico: sono tutti un po’ fuffa.<br /> Per fortuna stiamo bene (da bravo terrone sto puntando le corna verso il basso).</p> <p><strong>C’è qualcosa nel Paese in cui ti trovi che non è come te lo immaginavi prima di viverci?</strong></p> <p>Non l’ho mai immaginato prima, come non immagino i posti dove non sono stato. Sono l’antitesi del viaggiatore. Sento che prima o poi il caso mi porterà in altri posti dove non sono stato. Con “caso” intendo “lavoro”.<br /> Pur essendo un curioso, lascio che sia il caso a guidarmi, e non pianifico viaggi. Se non sono mai stato in un posto il più delle volte lo ignoro. Oltretutto: odio viaggiare :)</p> <p><strong>Cosa ti spingerebbe a ritornare in Italia?</strong></p> <p>Nulla.<br /> non torno mai nei posti che ho lasciato. Anche ad Agropoli torno molto raramente, nonostante parte della mia famiglia viva ancora lì. Mia mamma è una “tranquillona”. So che le manco, ma so anche che per lei la cosa più importante è che io stia bene. Dopotutto è stata lei la mia più grande sostenitrice, sin da quando ero bambino.<br /> Quando finii il militare mi spinse a trasferirmi a Milano, a studiare cose che non capivo (ancora), sostenendo che fossi rimasto al paese mi sarei spento. Quanto aveva ragione…</p> <p><strong>Che consiglio daresti ad una persona più giovane di te che volesse intraprendere la tua stessa professione?<br /> più di uno?</strong></p> <p>Smonta tutto ciò che hai davanti fino a quando non hai capito come funziona.<br /> Non aver paura di lavorare 18-20 ore al giorno, soprattutto se il tuo lavoro e la tua passione sono la stessa cosa.<br /> Impara (ci vuol tempo) ad essere umile e a riconoscere i meriti altrui.<br /> Non forzare le relazioni sociali: filtra bene e impara a capire chi veramente ti rispetta per quello che sei e quello che fai: il resto è rumore.<br /> Impara BENE l’inglese.</p> <p><strong>Ultima domanda: consiglia, motivandolo, un film/libro/gioco/disco ai nostri lettori (uno in assoluto, non uno per categoria!)</strong></p> <p>Ve ne do comunque due, scegli quello che preferisci: <em>Elianto</em> (Stefano Benni) / <em>The man who fell to earth</em> (Nicolas Roeg – starring David Bowie)</p> <p><strong>Se hai un portfolio, blog, sito, pagina social, campagna kickstarter che avresti piacere fosse pubblicata, posta il link qui sotto</strong></p> <p>Questo articoletto che ho scritto per il <a href="http://ubidefeo.com/no-man-is-an-island.html" target="_blank">lancio del mio sito</a> e <a href="https://vimeo.com/album/3579512/video/140168290" target="_blank">il mio ultimo talk a Scratch Amsterdam 2015</a><br /> quest’ultimo è un pippone di 30 minuti… auguri :D</p> <p><strong>Le altre puntate di #SoLongItaly</strong></p> <p><a href="http://www.playersmagazine.it/2015/10/19/solongitaly-vol-1-come-diventare-spacecraft-analyst-a-darmstadt/" target="_blank">1-COME DIVENTARE SPACECRAFT ANALYST A DARMSTADT</a><br /> <a href="http://www.playersmagazine.it/2015/10/23/solongitaly-vol-2-come-diventare-insegnante-di-videogiochi-a-singapore/" target="_blank">2-COME DIVENTARE INSEGNANTE DI VIDEOGIOCHI A SINGAPORE</a><br /> <a href="http://www.playersmagazine.it/2015/10/27/solongitaly-vol-3-come-diventare-un-creativo-a-los-angeles/" target="_blank">3-COME DIVENTARE UN CREATIVO A LOS ANGELES</a><br /> <a href="http://www.playersmagazine.it/2015/11/06/solongitaly-vol-4-come-diventare-fotografo-a-melbourne/" target="_blank">4-COME DIVENTARE FOTOGRAFO A MELBOURNE</a><br /> <a href="http://www.playersmagazine.it/2015/11/12/solongitaly-vol-5-come-diventare-curioso-ad-amsterdam/" target="_blank">5-COME DIVENTARE CURIOSO AD AMSTERDAM</a><br /> <a href="http://www.playersmagazine.it/2015/11/26/solongitaly-vol-6-come-fare-il-visual-designer-a-new-york/" target="_blank">6-COME FARE IL VISUAL DESIGNER A NEW YORK</a><br /> <a href="http://www.playersmagazine.it/2015/12/04/solongitaly-vol-7-come-diventare-imprenditore-a-hollywood/" target="_blank">7–COME DIVENTARE IMPRENDITORE A HOLLYWOOD</a><br /> <a href="http://www.playersmagazine.it/2015/12/11/20413/" target="_blank">8-COME ANDARE A FARE IL PROGRAMMATORE ALLA WETA A WELLINGTON</a><br /> <a href="http://www.playersmagazine.it/2015/12/27/20733/" target="_blank">9-COME DIVENTARE MEDIEVISTA A LEEDS</a><br /> <a href="http://www.playersmagazine.it/2016/01/18/solongitaly-vol-10-lavorare-coi-videogiochi-londra/" target="_blank">10-COME LAVORARE NEI VIDEOGIOCHI A LONDRA</a><br /> <a href="http://www.playersmagazine.it/2016/01/25/21077/" target="_blank">11-COME DIVENTARE PRODUCT DESIGNER A PALO ALTO</a><br /> <a href="http://www.playersmagazine.it/2016/02/06/solongitaly-vol-12-come-insegnare-cultura-italiana-a-new-york/">12-COME INSEGNARE CULTURA ITALIANA A NEW YORK</a><br /> <a href="http://www.playersmagazine.it/2016/02/20/solongitaly-vol-13-designer-los-angeles/" target="_blank">13-COME FARE IL DESIGNER A LOS ANGELES</a><br /> <a href="http://www.playersmagazine.it/2016/02/28/21692/" target="_blank">14-COME DIVENTARE ATTORE A LOCARNO</a><br /> <a href="http://www.playersmagazine.it/2016/03/04/solongitaly-vol-15-come-fare-il-filosofo-a-san-francisco-e-un-po-ovunque/" target="_blank">15-COME FARE IL FILOSOFO A SAN FRANCISCO (E UN PO’ OVUNQUE)</a></p> <br><br> <div class="su-note" style="border-color:#9fd6dc;border-radius:3px;-moz-border-radius:3px;-webkit-border-radius:3px;"><div class="su-note-inner su-u-clearfix su-u-trim" style="background-color:#b9f0f6;border-color:#ffffff;color:#333333;border-radius:3px;-moz-border-radius:3px;-webkit-border-radius:3px;"><center><strong>Players</strong> è un progetto gratuito.<br><br>Se ti piace quello che facciamo, puoi supportarci (o offrirci una birra) comprando musica, giochi, libri e film tramite i link <a href="http://www.amazon.it/b?_encoding=UTF8&camp=3370&creative=23322&linkCode=ur2&node=412603031&site-redirect=&tag=playemagaz-21" target="_blank" class="lt_ns">Amazon</a> che trovi negli articoli, senza nessun costo aggiuntivo.<br><br>Grazie!</center></div></div><p>L'articolo <a href="https://www.playersmagazine.it/2015/11/12/solongitaly-vol-5-come-diventare-curioso-ad-amsterdam/">#SoLongItaly – Vol.5 – come diventare Curioso ad Amsterdam</a> sembra essere il primo su <a href="https://www.playersmagazine.it">Players</a>.</p> ]]></content:encoded> <wfw:commentRss>https://www.playersmagazine.it/2015/11/12/solongitaly-vol-5-come-diventare-curioso-ad-amsterdam/feed/</wfw:commentRss> <slash:comments>2</slash:comments> <post-id xmlns="com-wordpress:feed-additions:1">19557</post-id> </item> <item> <title>#SoLongItaly – Vol.4: come diventare fotografo a Melbourne</title> <link>https://www.playersmagazine.it/2015/11/06/solongitaly-vol-4-come-diventare-fotografo-a-melbourne/</link> <comments>https://www.playersmagazine.it/2015/11/06/solongitaly-vol-4-come-diventare-fotografo-a-melbourne/#comments</comments> <dc:creator><![CDATA[Andrea Chirichelli]]></dc:creator> <pubDate>Fri, 06 Nov 2015 11:00:35 +0000</pubDate> <category><![CDATA[Altro]]></category> <category><![CDATA[andrea chirichelli]]></category> <category><![CDATA[cervelli in fuga]]></category> <category><![CDATA[futuro incerto]]></category> <category><![CDATA[lavoro]]></category> <category><![CDATA[migranti]]></category> <category><![CDATA[Nicola Bernardi]]></category> <category><![CDATA[solongitaly]]></category> <guid isPermaLink="false">http://www.playersmagazine.it/?p=19394</guid> <description><![CDATA[<p>Quarto appuntamento con la rubrica #SoLongItaly, che lentamente ma inesorabilmente comincia a far parlare di sé. Oggi leggiamo la testimonianza … </p> <p>L'articolo <a href="https://www.playersmagazine.it/2015/11/06/solongitaly-vol-4-come-diventare-fotografo-a-melbourne/">#SoLongItaly – Vol.4: come diventare fotografo a Melbourne</a> sembra essere il primo su <a href="https://www.playersmagazine.it">Players</a>.</p> ]]></description> <content:encoded><![CDATA[<p><em>Quarto appuntamento con la rubrica #SoLongItaly, che lentamente ma inesorabilmente comincia a far parlare di sé. Oggi leggiamo la testimonianza di Nicola Bernardi, globetrotter che si è fermato temporaneamente a Melbourne per fare il fotografo. Un bel po’ di utili consigli per tutti coloro che volessero intraprendere lo stesso percorso… </em></p> <p><strong>Chi sei, quanti anni hai, da dove vieni, cosa fai nella vita?</strong></p> <p>Ciao! Mi chiamo Nicola Bernardi, ho 27 anni e assomiglio vagamente a un pollicione con il pizzetto. Sono un fotografo freelance innamorato degli esseri umani.</p> <p><a href="https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2015/10/12_nicolabernardi.jpg"><img data-recalc-dims="1" fetchpriority="high" decoding="async" data-attachment-id="19444" data-permalink="https://www.playersmagazine.it/2015/11/06/solongitaly-vol-4-come-diventare-fotografo-a-melbourne/12_nicolabernardi/" data-orig-file="https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2015/10/12_nicolabernardi.jpg?fit=800%2C533&ssl=1" data-orig-size="800,533" data-comments-opened="1" data-image-meta="{"aperture":"0","credit":"","camera":"","caption":"","created_timestamp":"0","copyright":"Bernardi Nicola","focal_length":"0","iso":"0","shutter_speed":"0","title":"","orientation":"0"}" data-image-title="12_nicolabernardi" data-image-description="" data-image-caption="" data-medium-file="https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2015/10/12_nicolabernardi.jpg?fit=300%2C200&ssl=1" data-large-file="https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2015/10/12_nicolabernardi.jpg?fit=800%2C533&ssl=1" src="https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2015/10/12_nicolabernardi.jpg?resize=800%2C533" alt="12_nicolabernardi" width="800" height="533" class="alignnone size-full wp-image-19444" srcset="https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2015/10/12_nicolabernardi.jpg?w=800&ssl=1 800w, https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2015/10/12_nicolabernardi.jpg?resize=300%2C200&ssl=1 300w, https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2015/10/12_nicolabernardi.jpg?resize=768%2C512&ssl=1 768w, https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2015/10/12_nicolabernardi.jpg?resize=360%2C240&ssl=1 360w" sizes="(max-width: 800px) 100vw, 800px" /></a></p> <p><strong>Attualmente dove ti trovi e da quanto hai lasciato l’Italia?</strong></p> <p>Al momento vivo a Melbourne, in Australia. Sono arrivato qui il 24 luglio 2014, quindi è da poco più di un anno che ho lasciato il nostro paese a forma di stivale.</p> <p><a href="https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2015/10/11_nicolabernardi.jpg"><img data-recalc-dims="1" decoding="async" data-attachment-id="19443" data-permalink="https://www.playersmagazine.it/2015/11/06/solongitaly-vol-4-come-diventare-fotografo-a-melbourne/11_nicolabernardi/" data-orig-file="https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2015/10/11_nicolabernardi.jpg?fit=800%2C533&ssl=1" data-orig-size="800,533" data-comments-opened="1" data-image-meta="{"aperture":"0","credit":"","camera":"","caption":"","created_timestamp":"0","copyright":"Bernardi Nicola","focal_length":"0","iso":"0","shutter_speed":"0","title":"","orientation":"0"}" data-image-title="11_nicolabernardi" data-image-description="" data-image-caption="" data-medium-file="https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2015/10/11_nicolabernardi.jpg?fit=300%2C200&ssl=1" data-large-file="https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2015/10/11_nicolabernardi.jpg?fit=800%2C533&ssl=1" src="https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2015/10/11_nicolabernardi.jpg?resize=800%2C533" alt="11_nicolabernardi" width="800" height="533" class="alignnone size-full wp-image-19443" srcset="https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2015/10/11_nicolabernardi.jpg?w=800&ssl=1 800w, https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2015/10/11_nicolabernardi.jpg?resize=300%2C200&ssl=1 300w, https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2015/10/11_nicolabernardi.jpg?resize=768%2C512&ssl=1 768w, https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2015/10/11_nicolabernardi.jpg?resize=360%2C240&ssl=1 360w" sizes="(max-width: 800px) 100vw, 800px" /></a></p> <p><strong>Cosa ti ha spinto ad abbandonare l’Italia? (leggi: cosa manca nel nostro Paese che invece hai trovato dove ti trovi ora?)</strong></p> <p>Potrei rispondere a questa domanda con una lista infinita di critiche verso l’Italia ma non lo farò. Una delle cose che si impara davvero viaggiando è che tutti i paesi al mondo hanno lo stesso numero di problemi, quindi non ha senso fare paragoni basandosi su cosa non funzioni. La cosa che più mi ha spinto a lasciare la patria è il fatto che sia prevedibile. E’dove sono cresciuto, è il paese in cui ho passato più tempo in assoluto.<br /> Con grande presunzione dirò che è un sistema che conosco, che non è in grado di sorprendermi. So di cosa è capace, so come funziona, ne conosco i limiti. La mia fame di cose nuove, la mia insaziabile curiosità verso lo scoprire come altre persone vivono, come altre società funzionano la posso solo sedare vivendo all’estero. Fortunatamente, c’è tutto un mondo intero da esplorare.</p> <p><a href="https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2015/10/10_nicolabernardi.jpg"><img data-recalc-dims="1" decoding="async" data-attachment-id="19442" data-permalink="https://www.playersmagazine.it/2015/11/06/solongitaly-vol-4-come-diventare-fotografo-a-melbourne/10_nicolabernardi/" data-orig-file="https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2015/10/10_nicolabernardi.jpg?fit=800%2C541&ssl=1" data-orig-size="800,541" data-comments-opened="1" data-image-meta="{"aperture":"0","credit":"","camera":"","caption":"","created_timestamp":"0","copyright":"Bernardi Nicola","focal_length":"0","iso":"0","shutter_speed":"0","title":"","orientation":"0"}" data-image-title="10_nicolabernardi" data-image-description="" data-image-caption="" data-medium-file="https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2015/10/10_nicolabernardi.jpg?fit=300%2C203&ssl=1" data-large-file="https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2015/10/10_nicolabernardi.jpg?fit=800%2C541&ssl=1" src="https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2015/10/10_nicolabernardi.jpg?resize=800%2C541" alt="10_nicolabernardi" width="800" height="541" class="alignnone size-full wp-image-19442" srcset="https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2015/10/10_nicolabernardi.jpg?w=800&ssl=1 800w, https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2015/10/10_nicolabernardi.jpg?resize=300%2C203&ssl=1 300w, https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2015/10/10_nicolabernardi.jpg?resize=768%2C519&ssl=1 768w" sizes="(max-width: 800px) 100vw, 800px" /></a></p> <p><strong>Qual è la maggiore differenza che hai riscontrato, in ambito professionale, tra il modo di lavorare nel Paese in cui ti trovi e l’Italia?</strong></p> <p>Qui in Australia c’è grande serietà. A volte persino troppa. Le comunicazioni sono chiare e concise, le intenzioni dichiarate fin dall’inizio di ogni cosa. Non capita che qualcuno ti chieda di fare qualcosa e cancelli all’ultimo. E soprattutto, ci sono budget decenti, c’è rispetto (o meglio, più rispetto che in italia) per la professionalità nel mio lavoro, tutti pagano subito e nessuno sparisce nel nulla. Se lavori bene vieni premiato, viene<br /> preso in grande considerazione il talento, ma in egual misura anche la puntualità, la capacità di rispettare le scadenze, il mantenere la parola data. Infine, mi sembra che non si venga mai giudicati in base all’apparenza: a nessuno importa come ti vesti, come decidi di tagliarti i capelli, quanti tatuaggi hai sul corpo.</p> <p><a href="https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2015/10/7_nicolabernardi.jpg"><img data-recalc-dims="1" loading="lazy" decoding="async" data-attachment-id="19441" data-permalink="https://www.playersmagazine.it/2015/11/06/solongitaly-vol-4-come-diventare-fotografo-a-melbourne/7_nicolabernardi/" data-orig-file="https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2015/10/7_nicolabernardi.jpg?fit=800%2C532&ssl=1" data-orig-size="800,532" data-comments-opened="1" data-image-meta="{"aperture":"0","credit":"","camera":"","caption":"","created_timestamp":"0","copyright":"Bernardi Nicola","focal_length":"0","iso":"0","shutter_speed":"0","title":"","orientation":"0"}" data-image-title="7_nicolabernardi" data-image-description="" data-image-caption="" data-medium-file="https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2015/10/7_nicolabernardi.jpg?fit=300%2C200&ssl=1" data-large-file="https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2015/10/7_nicolabernardi.jpg?fit=800%2C532&ssl=1" src="https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2015/10/7_nicolabernardi.jpg?resize=800%2C532" alt="7_nicolabernardi" width="800" height="532" class="alignnone size-full wp-image-19441" srcset="https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2015/10/7_nicolabernardi.jpg?w=800&ssl=1 800w, https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2015/10/7_nicolabernardi.jpg?resize=300%2C200&ssl=1 300w, https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2015/10/7_nicolabernardi.jpg?resize=768%2C511&ssl=1 768w, https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2015/10/7_nicolabernardi.jpg?resize=360%2C240&ssl=1 360w" sizes="auto, (max-width: 800px) 100vw, 800px" /></a></p> <p><strong>E la differenza “non professionale” (vale tutto: clima, cibo, abitudini, atteggiamento delle persone)?</strong></p> <p>La prima che mi viene in mente, essendo per me la più importante, è quanto qui a Melbourne si incontrino tutte le culture e di quanto bene convivano insieme. In qualunque momento, metà delle persone che hai intorno o vengono da un altro paese direttamente o sono nati da genitori provenienti da fuori dell’Australia. E per questo, si è costantemente esposti a tantissime culture diverse. Ci sono tutte le cucine del mondo nella stessa strada, in ogni angolo vengon parlate lingue diverse, ci sono usi e costumi da tutto il mondo che esistono sotto gli stessi tetti. E’ bellissimo! </p> <p><a href="https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2015/10/6_nicolabernardi.jpg"><img data-recalc-dims="1" loading="lazy" decoding="async" data-attachment-id="19440" data-permalink="https://www.playersmagazine.it/2015/11/06/solongitaly-vol-4-come-diventare-fotografo-a-melbourne/6_nicolabernardi/" data-orig-file="https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2015/10/6_nicolabernardi.jpg?fit=800%2C533&ssl=1" data-orig-size="800,533" data-comments-opened="1" data-image-meta="{"aperture":"0","credit":"","camera":"","caption":"","created_timestamp":"0","copyright":"Bernardi Nicola","focal_length":"0","iso":"0","shutter_speed":"0","title":"","orientation":"0"}" data-image-title="6_nicolabernardi" data-image-description="" data-image-caption="" data-medium-file="https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2015/10/6_nicolabernardi.jpg?fit=300%2C200&ssl=1" data-large-file="https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2015/10/6_nicolabernardi.jpg?fit=800%2C533&ssl=1" src="https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2015/10/6_nicolabernardi.jpg?resize=800%2C533" alt="6_nicolabernardi" width="800" height="533" class="alignnone size-full wp-image-19440" srcset="https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2015/10/6_nicolabernardi.jpg?w=800&ssl=1 800w, https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2015/10/6_nicolabernardi.jpg?resize=300%2C200&ssl=1 300w, https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2015/10/6_nicolabernardi.jpg?resize=768%2C512&ssl=1 768w, https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2015/10/6_nicolabernardi.jpg?resize=360%2C240&ssl=1 360w" sizes="auto, (max-width: 800px) 100vw, 800px" /></a></p> <p><strong>Quali sono le maggiori difficoltà “operative” che si riscontrano quando si lascia l’Italia per andare all’estero?</strong></p> <p>Io ho avuto la fortuna di viaggiare tanto, fin da bambino (grazie mamma e papà!!!) e ho vissuto per periodi medio/lunghi in più paesi quindi di difficoltà operative vere e proprie non ne incontro mai. Dopo un po’ che si viaggia, si capisce che le cose funzionano bene o male tutte allo stesso modo ovunque : si cerca casa in Giappone come lo si fa in Italia, si cerca lavoro in Australia come lo si fa in Inghilterra, i conti in banca si aprono<br /> nello stesso modo (certo, più velocemente da qualche parte rispetto che in altre) ecc ecc. L’unico ostacolo reale sono i visti, se si vive fuori dall’unione europea. Spesso ci si raffronta con immigrazioni estremamente rigide e che impongono vincoli quasi impossibili per rendere difficile il restare a vivere e lavorare in un paese senza sottostare a regole ferree. E’ un grosso limite alla libertà professionale, specialmente in lavori freelance come il mio che MAI e poi MAI vengono presi in considerazione nell’atto di ottenere un visto.</p> <p><a href="https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2015/10/5_nicolabernardi.jpg"><img data-recalc-dims="1" loading="lazy" decoding="async" data-attachment-id="19439" data-permalink="https://www.playersmagazine.it/2015/11/06/solongitaly-vol-4-come-diventare-fotografo-a-melbourne/5_nicolabernardi/" data-orig-file="https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2015/10/5_nicolabernardi.jpg?fit=800%2C564&ssl=1" data-orig-size="800,564" data-comments-opened="1" data-image-meta="{"aperture":"0","credit":"","camera":"","caption":"","created_timestamp":"0","copyright":"Bernardi Nicola","focal_length":"0","iso":"0","shutter_speed":"0","title":"","orientation":"0"}" data-image-title="5_nicolabernardi" data-image-description="" data-image-caption="" data-medium-file="https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2015/10/5_nicolabernardi.jpg?fit=300%2C212&ssl=1" data-large-file="https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2015/10/5_nicolabernardi.jpg?fit=800%2C564&ssl=1" src="https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2015/10/5_nicolabernardi.jpg?resize=800%2C564" alt="5_nicolabernardi" width="800" height="564" class="alignnone size-full wp-image-19439" srcset="https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2015/10/5_nicolabernardi.jpg?w=800&ssl=1 800w, https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2015/10/5_nicolabernardi.jpg?resize=300%2C212&ssl=1 300w, https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2015/10/5_nicolabernardi.jpg?resize=768%2C541&ssl=1 768w" sizes="auto, (max-width: 800px) 100vw, 800px" /></a></p> <p><strong>C’è qualcosa nel paese in cui ti trovi che non è come ti immaginavi prima di viverci?</strong></p> <p>In realtà, tante cose. Però, in particolare, una mi ha colpito più di altre: nella fotografia (essendo il mio campo è l’unico di cui mi sento di parlare) qui in Australia c’è un divario enorme fra le correnti artistiche più underground, che sono avantissimo e innovative, e la fotografia commerciale che invece tende ad essere molto omogenea e, agli occhi di un europeo, un po’ vecchia. Mi immaginavo di ritrovarmi immerso in un mondo fotografico<br /> all’avanguardia, quando invece non è esattamente così. Poi, parliamoci chiaro, gli innovatori ci sono. Quelli che riescono a portare qualcosa di fresco e mai visto prima ci sono. Semplicemente, me ne aspettavo di più.</p> <p><a href="https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2015/10/3_nicolabernardi.jpg"><img data-recalc-dims="1" loading="lazy" decoding="async" data-attachment-id="19438" data-permalink="https://www.playersmagazine.it/2015/11/06/solongitaly-vol-4-come-diventare-fotografo-a-melbourne/3_nicolabernardi/" data-orig-file="https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2015/10/3_nicolabernardi.jpg?fit=800%2C533&ssl=1" data-orig-size="800,533" data-comments-opened="1" data-image-meta="{"aperture":"0","credit":"","camera":"","caption":"","created_timestamp":"0","copyright":"Bernardi Nicola","focal_length":"0","iso":"0","shutter_speed":"0","title":"","orientation":"0"}" data-image-title="3_nicolabernardi" data-image-description="" data-image-caption="" data-medium-file="https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2015/10/3_nicolabernardi.jpg?fit=300%2C200&ssl=1" data-large-file="https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2015/10/3_nicolabernardi.jpg?fit=800%2C533&ssl=1" src="https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2015/10/3_nicolabernardi.jpg?resize=800%2C533" alt="3_nicolabernardi" width="800" height="533" class="alignnone size-full wp-image-19438" srcset="https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2015/10/3_nicolabernardi.jpg?w=800&ssl=1 800w, https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2015/10/3_nicolabernardi.jpg?resize=300%2C200&ssl=1 300w, https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2015/10/3_nicolabernardi.jpg?resize=768%2C512&ssl=1 768w, https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2015/10/3_nicolabernardi.jpg?resize=360%2C240&ssl=1 360w" sizes="auto, (max-width: 800px) 100vw, 800px" /></a></p> <p><strong>Cosa ti spingerebbe a ritornare in Italia?</strong></p> <p>In questo momento, nulla. Come ho detto prima, sono alla ricerca di quello che non conosco, voglio scoprire nuovi sistemi, nuovi modi di vivere. Sto cercando il paese che un giorno chiamerò CASA. E ad oggi, non l’ho ancora trovato.</p> <p><strong>Che consiglio daresti ad una persona più giovane di te che volesse intraprendere la tua stessa professione?</strong></p> <p>Ciao persona più giovane di me che vuole diventare un fotografo! In tutta onestà : essere appassionati di fotografia è una cosa, viverci e renderla la propria professione è un’altra. Non è tutto rose e fiori, tutto champagne alle aperture delle mostre e party vip. Anzi, non è nulla di tutto ciò per un sacco di tempo, se non per sempre. Per un sacco di tempo, tolto il piacere VERO che si prova nel fare ciò che si ama, è tutto uno sbattere la faccia contro dei muri. Reali e immaginari. E’ tutto un duellare contro te stesso. E spesso, fa male. Ma se il giorno dopo ti svegli col sorriso stampato in faccia perché sei felice, nonostante tutto, di avere la fotografia nella tua vita, allora saprai di essere sulla strada giusta. E sarà tutto un’avventura bellissima. Sii sincero con le tue foto, parla di ciò che è importante per te. Ci sono altri sei gazilioni di fotografi in questo mondo, e molto probabilmente, tanti di questi oggi sono più bravi di te. Ma tu hai una cosa che nessun altro potrà mai avere: te stesso. Nessuno vede il mondo come lo vedi tu, non avere paura di raccontarlo e condividerlo, regala agli altri il tuo unico e irripetibile sguardo. Ah si, e fatti un mazzo esagerato, dacci dentro: non c’è tempo per la pigrizia e c’è tanto, tanto, da imparare, da studiare, da provare. Ma che te lo dico a fare, se davvero ami la<br /> fotografia, a questo punto dell’intervista hai già le mani che friggono e muori dalla voglia di scure a far foto!</p> <p><a href="https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2015/10/1_nicolabernardi.jpg"><img data-recalc-dims="1" loading="lazy" decoding="async" data-attachment-id="19437" data-permalink="https://www.playersmagazine.it/2015/11/06/solongitaly-vol-4-come-diventare-fotografo-a-melbourne/1_nicolabernardi/" data-orig-file="https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2015/10/1_nicolabernardi.jpg?fit=800%2C533&ssl=1" data-orig-size="800,533" data-comments-opened="1" data-image-meta="{"aperture":"0","credit":"","camera":"","caption":"","created_timestamp":"0","copyright":"Bernardi Nicola","focal_length":"0","iso":"0","shutter_speed":"0","title":"","orientation":"0"}" data-image-title="1_nicolabernardi" data-image-description="" data-image-caption="" data-medium-file="https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2015/10/1_nicolabernardi.jpg?fit=300%2C200&ssl=1" data-large-file="https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2015/10/1_nicolabernardi.jpg?fit=800%2C533&ssl=1" src="https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2015/10/1_nicolabernardi.jpg?resize=800%2C533" alt="1_nicolabernardi" width="800" height="533" class="alignnone size-full wp-image-19437" srcset="https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2015/10/1_nicolabernardi.jpg?w=800&ssl=1 800w, https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2015/10/1_nicolabernardi.jpg?resize=300%2C200&ssl=1 300w, https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2015/10/1_nicolabernardi.jpg?resize=768%2C512&ssl=1 768w, https://i0.wp.com/www.playersmagazine.it/wordpress/wp-content/uploads/2015/10/1_nicolabernardi.jpg?resize=360%2C240&ssl=1 360w" sizes="auto, (max-width: 800px) 100vw, 800px" /></a></p> <p><strong>Consiglia, motivandolo, un film/libro/gioco/disco (uno solo!) ai nostri lettori</strong></p> <p>Oddio, la domanda più difficile! Uno solo? E’ così difficile! Per forza mi tocca consigliare il mio libro preferito, quello che ha avuto e che ancora ha un’influenza assurda sul mio modo di vedere la vita : <em>Dance Dance Dance</em> di Murakami Haruki. E come motivazione, addurrò una citazione da uno dei dialoghi nel libro:</p> <p><em>“Ma cosa devo fare allora?”<br /> “Danzare” rispose “continuare a danzare, finchè ci sarà musica. Capisci quello che ti sto dicendo? devi danzare. Danzare senza mai fermarti. Non<br /> devi chiederti perchè. Non devi pensare a cosa significa. Il significato non importa, non c’entra. Se ti metti a pensare a queste cose, i tuoi piedi si<br /> bloccheranno. E una volta che saranno bloccati, io non potrò più fare niente per te. Tutti i tuoi collegamenti si interromperanno. Finiranno per sempre.<br /> E tu potrai vivere solo in questo mondo. Ne sarai progressivamente risucchiato. Perciò i tuoi piedi non dovranno mai fermarsi. Anche se quello che fai<br /> può sembrarti stupido, non pensarci. Un passo dopo l’altro, continua a danzare. E tutto ciò che era irrigidito e bloccato piano piano comincerà a<br /> sciogliersi. Per certe cose non è ancora troppo tardi. I mezzi che hai, usali tutti. Fai del tuo meglio. Non devi avere paura di nulla. Adesso sei stanco.<br /> Stanco e spaventato. Capita a tutti. Ti sembra sbagliato. Per questo i tuoi piedi si bloccano”.<br /> Alzai gli occhi e guardai la sua ombra sul muro.<br /> “Danzare è la tua unica possibilità” continuò “devi danzare, e danzare bene. tanto bene da lasciare tutti a bocca aperta. Se lo fai, forse anch’io potrò<br /> darti una mano. Finchè c’è musica, devi danzare!”</em></p> <p><strong>Link a portfolio, sito, blog, pagina social? </strong></p> <p>Sito : <a href="http://www.nicolabernardi.com/" target="_blank">www.nicolabernardi.com</a><br /> FB: <a href="https://www.facebook.com/NicolaBernardiPhotography" target="_blank">www.facebook.com/NicolaBernardiPhotography</a><br /> Giro del giappone : <a href="http://www.uncommonstories.org/" target="_blank">www.uncommonstories.org</a></p> <p><strong>Le altre puntate di #SoLongItaly</strong></p> <p><a href="http://www.playersmagazine.it/2015/10/19/solongitaly-vol-1-come-diventare-spacecraft-analyst-a-darmstadt/" target="_blank">1-COME DIVENTARE SPACECRAFT ANALYST A DARMSTADT</a><br /> <a href="http://www.playersmagazine.it/2015/10/23/solongitaly-vol-2-come-diventare-insegnante-di-videogiochi-a-singapore/" target="_blank">2-COME DIVENTARE INSEGNANTE DI VIDEOGIOCHI A SINGAPORE</a><br /> <a href="http://www.playersmagazine.it/2015/10/27/solongitaly-vol-3-come-diventare-un-creativo-a-los-angeles/" target="_blank">3-COME DIVENTARE UN CREATIVO A LOS ANGELES</a><br /> <a href="http://www.playersmagazine.it/2015/11/06/solongitaly-vol-4-come-diventare-fotografo-a-melbourne/" target="_blank">4-COME DIVENTARE FOTOGRAFO A MELBOURNE</a><br /> <a href="http://www.playersmagazine.it/2015/11/12/solongitaly-vol-5-come-diventare-curioso-ad-amsterdam/" target="_blank">5-COME DIVENTARE CURIOSO AD AMSTERDAM</a><br /> <a href="http://www.playersmagazine.it/2015/11/26/solongitaly-vol-6-come-fare-il-visual-designer-a-new-york/" target="_blank">6-COME FARE IL VISUAL DESIGNER A NEW YORK</a><br /> <a href="http://www.playersmagazine.it/2015/12/04/solongitaly-vol-7-come-diventare-imprenditore-a-hollywood/" target="_blank">7–COME DIVENTARE IMPRENDITORE A HOLLYWOOD</a><br /> <a href="http://www.playersmagazine.it/2015/12/11/20413/" target="_blank">8-COME ANDARE A FARE IL PROGRAMMATORE ALLA WETA A WELLINGTON</a><br /> <a href="http://www.playersmagazine.it/2015/12/27/20733/" target="_blank">9-COME DIVENTARE MEDIEVISTA A LEEDS</a><br /> <a href="http://www.playersmagazine.it/2016/01/18/solongitaly-vol-10-lavorare-coi-videogiochi-londra/" target="_blank">10-COME LAVORARE NEI VIDEOGIOCHI A LONDRA</a><br /> <a href="http://www.playersmagazine.it/2016/01/25/21077/" target="_blank">11-COME DIVENTARE PRODUCT DESIGNER A PALO ALTO</a><br /> <a href="http://www.playersmagazine.it/2016/02/06/solongitaly-vol-12-come-insegnare-cultura-italiana-a-new-york/">12-COME INSEGNARE CULTURA ITALIANA A NEW YORK</a><br /> <a href="http://www.playersmagazine.it/2016/02/20/solongitaly-vol-13-designer-los-angeles/" target="_blank">13-COME FARE IL DESIGNER A LOS ANGELES</a><br /> <a href="http://www.playersmagazine.it/2016/02/28/21692/" target="_blank">14-COME DIVENTARE ATTORE A LOCARNO</a><br /> <a href="http://www.playersmagazine.it/2016/03/04/solongitaly-vol-15-come-fare-il-filosofo-a-san-francisco-e-un-po-ovunque/" target="_blank">15-COME FARE IL FILOSOFO A SAN FRANCISCO (E UN PO’ OVUNQUE)</a></p> <br><br> <div class="su-note" style="border-color:#9fd6dc;border-radius:3px;-moz-border-radius:3px;-webkit-border-radius:3px;"><div class="su-note-inner su-u-clearfix su-u-trim" style="background-color:#b9f0f6;border-color:#ffffff;color:#333333;border-radius:3px;-moz-border-radius:3px;-webkit-border-radius:3px;"><center><strong>Players</strong> è un progetto gratuito.<br><br>Se ti piace quello che facciamo, puoi supportarci (o offrirci una birra) comprando musica, giochi, libri e film tramite i link <a href="http://www.amazon.it/b?_encoding=UTF8&camp=3370&creative=23322&linkCode=ur2&node=412603031&site-redirect=&tag=playemagaz-21" target="_blank" class="lt_ns">Amazon</a> che trovi negli articoli, senza nessun costo aggiuntivo.<br><br>Grazie!</center></div></div><p>L'articolo <a href="https://www.playersmagazine.it/2015/11/06/solongitaly-vol-4-come-diventare-fotografo-a-melbourne/">#SoLongItaly – Vol.4: come diventare fotografo a Melbourne</a> sembra essere il primo su <a href="https://www.playersmagazine.it">Players</a>.</p> ]]></content:encoded> <wfw:commentRss>https://www.playersmagazine.it/2015/11/06/solongitaly-vol-4-come-diventare-fotografo-a-melbourne/feed/</wfw:commentRss> <slash:comments>1</slash:comments> <post-id xmlns="com-wordpress:feed-additions:1">19394</post-id> </item> <item> <title>#SoLongItaly – Vol.3: come diventare un creativo a Los Angeles</title> <link>https://www.playersmagazine.it/2015/10/27/solongitaly-vol-3-come-diventare-un-creativo-a-los-angeles/</link> <comments>https://www.playersmagazine.it/2015/10/27/solongitaly-vol-3-come-diventare-un-creativo-a-los-angeles/#comments</comments> <dc:creator><![CDATA[Andrea Chirichelli]]></dc:creator> <pubDate>Tue, 27 Oct 2015 05:00:25 +0000</pubDate> <category><![CDATA[Altro]]></category> <category><![CDATA[andrea chirichelli]]></category> <category><![CDATA[cervelli in fuga]]></category> <category><![CDATA[futuro incerto]]></category> <category><![CDATA[lavoro]]></category> <category><![CDATA[Mauro Gatti]]></category> <category><![CDATA[migranti]]></category> <category><![CDATA[solongitaly]]></category> <guid isPermaLink="false">http://www.playersmagazine.it/?p=19382</guid> <description><![CDATA[<p>Terzo appuntamento con la rubrica #SoLongItaly, nella quale raccontiamo le vicissitudini di giovani italiani che sono andati a vivere e … </p> <p>L'articolo <a href="https://www.playersmagazine.it/2015/10/27/solongitaly-vol-3-come-diventare-un-creativo-a-los-angeles/">#SoLongItaly – Vol.3: come diventare un creativo a Los Angeles</a> sembra essere il primo su <a href="https://www.playersmagazine.it">Players</a>.</p> ]]></description> <content:encoded><![CDATA[<p><em>Terzo appuntamento con la rubrica #SoLongItaly, nella quale raccontiamo le vicissitudini di giovani italiani che sono andati a vivere e lavorare all’estero: stavolta Mauro Gatti, celebre illustratore e creativo, ci racconta la sua avventura americana.</em></p> <p><strong>Chi sei, quanti anni hai, da dove vieni, cosa fai nella vita?</strong></p> <p>Mauro Gatti, 37 anni, bresciano d’origine (nello specifico di Palazzolo sull’Oglio) e nella vita faccio il creativo. Da sempre innamorato del digitale e delle sue infinite possibilità e di arte e illustrazione, ho cercato negli anni di coniugare queste due passioni e costruirci una carriera. Partendo dall’epoca dei cd-rom per arrivare a quella della virtual reality, ho esplorato diversi business e settori prima come freelance, poi come imprenditore e ora come creative director in una realtà estera.</p> <p><strong>Attualmente dove ti trovi e da quanto hai lasciato l’Italia?</strong></p> <p>Attualmente vivo a Los Angeles in California, il 16 Novembre sarà un anno che mi sono trasferito.</p> <p><strong>Cosa ti ha spinto ad abbandonare l’Italia? (leggi: cosa manca nel nostro Paese che invece hai trovato dove ti trovi ora?)</strong></p> <p>Dopo circa 20 anni di esperienza in Italia con alle spalle innumerevoli collaborazioni e diverse aziende/imprese avviate, ho deciso che fosse giunto il momento di fare una nuova esperienza in un paese che da sempre rappresenta l’avanguardia tecnologica nel settore digital. Negli ultimi anni mi sono sempre più appassionato al settore casual gaming/digital entertainment e la California è un enorme incubatore di talenti ed idee dove trovare risorse, fare networking o proporre le proprie idee è molto più semplice rispetto all’Italia.<br /> Chiaramente la curiosità non è stata l’unico motivo che mi ha spinto a trasferirmi a 10000km di distanza, hanno contribuito a questa decisione anche la sempre più impietosa morsa fiscale, la lentezza nell’avviare programmi per sviluppare idee di imprese digitali e la totale assenza di tutela per l’imprenditoria giovanile, ora più che mai costretta a sacrifici e austerity per fare cose che negli altri paesi si possono fare serenamente anche grazie a programmi di sviluppo specifici.</p> <p><strong>Qual è la maggiore differenza che hai riscontrato, in ambito professionale, tra il modo di lavorare nel Paese in cui ti trovi e l’Italia?</strong></p> <p>Il problema dell’Italia sono le infrastrutture e la cultura a sostegno del digitale, non la volontà o il talento dei singoli professionisti. In termini di problem solving, velocità di esecuzione e creatività non abbiamo nulla da invidiare a nessun paese del mondo, il deterrente maggiore è che in Italia per costruire qualcosa bisogna faticare dieci volte di più rispetto ad un paese come gli Stati Uniti, dove un’idea vale tantissimo e trovare degli interlocutori che possono finanziare il proprio progetto è molto più semplice. Qui la mentalità è tutta basata sul rischio e sull’innovazione, non c’è successo senza sfida e il fallimento non è visto come un’infamia ma solo come un naturale step sulla via del successo. Sono convinto che se in Italia ci fossero più agevolazioni, infrastrutture ed investimenti sull’imprenditoria giovanile non ci sarebbe questo incredibile gap tra noi ed i paesi che credono fortemente nel digitale.</p> <p><strong>E la differenza “non professionale” (vale tutto: clima, cibo, abitudini, atteggiamento delle persone)?</strong></p> <p>Il clima è sicuramente un punto a favore della SoCal. Vivere a Venice a 5 minuti dal mare ha cambiato il mio modo di vedere le cose e mi ha dato un’energia nuova. Qui non piove quasi mai (infatti la siccità è un problema sempre più grande) e c’è sempre una temperatura incredibile, mai troppo calda e con una brezza marina costante. Se ci si inoltra verso l’interno in direzione downtown invece il clima diventa pre desertico ed avere un condizionatore sempre acceso è indispensabile per non sciogliersi! Le persone sono estremamente gentili, Venice è famosa per ospitare ex hippies, artisti e creativi ed è incredibile (all’inizio persino inquietante) come tutte le persone vogliano scambiare 2 parole o sorridere e salutare, per non parlare dei vicini che ci lasciano prodotti dei loro orti casalinghi o piccoli regali quando tornano dai loro viaggi. Anche sul versante cibo, essendo vegano, posso solo dire di aver migliorato la mia qualità di vita. Ogni ristorante, anche i più carnivori, hanno sempre opzioni vegan (e non parlo di misere insalate) e c’è un’incredibile selezione di ristoranti crudisti, vegetariani o vegani, così tanti che in un anno non sono ancora riuscito a provarli tutti! </p> <p><strong>Quali sono le maggiori difficoltà “operative” che si riscontrano quando si lascia l’Italia per andare all’estero?</strong></p> <p>La VISA. Gli Stati Uniti sono un paese di grandi opportunità ma proprio per questo riuscire ad avere un visto è una procedura complicata e senza il supporto di uno “sponsor” americano diventa difficile accedere ad un visto che permetta di lavorare serenamente. Per il resto la burocrazia qui è molto più semplice e meno intricata di quella italiana, per avere assegnato il Social Security Number (una sorta di codice fiscale) bastano un paio d’ore e la patente la si può prendere in un paio di giorni.</p> <p><strong>C’è qualcosa nel Paese in cui ti trovi che non è come te lo immaginavi prima di viverci?</strong></p> <p>Avevo visitato gli States molte volte prima di trasferirmi per cui avevo ben chiari pro e contro della mia scelta ma onestamente sono stato sorpreso dal numero di risvolti positivi del vivere qui. È chiaro che, come dico sempre, mi mancano gli italiani e non l’Italia. Ho vissuto 37 anni in una nazione ed il parlare un’altra lingua, rapportarmi con una cultura diversa dalla mia e ripartire in un altro continente sono nuove sfide ma basta una camminata con i cani sulla spiaggia la mattina per convincermi che in questo momento questa è la mia casa.</p> <p><strong>Cosa ti spingerebbe a ritornare in Italia?</strong></p> <p>Dovrebbero cambiare tante, forse troppe cose. Ho dato tutto quello che potevo dare, sia fiscalmente che come energie, per cui ora preferisco tornarci come turista.</p> <p><strong>Che consiglio daresti ad una persona più giovane di te che volesse intraprendere la tua stessa professione?</strong></p> <p>Credere nelle proprie idee, non aver paura di fallire, trovare persone motivate dalla stessa passione e se non si trovano risorse in ambito local di alzare la testa, prendere coraggio e viaggiare.</p> <p><strong>Ultima domanda: consiglia, motivandolo, un film/libro/gioco/disco ai nostri lettori (uno in assoluto, non uno per categoria!)</strong></p> <p><em>The Wizard of Oz</em> (1939). <em>The Wizard of Oz </em>è stato il primo blockbuster movie della storia del cinema e ci sono tantissimi validi motivi per cui questa pellicola è per me la migliore mai realizzata e per aver influenzato il mio percorso di vita e professionale. Dietro all’incredibile e immortale storia, scenografie, effetti speciali, musica, costumi ed attori c’è un ventaglio unico di valori fondamentali come l’ottimismo, l’importanza delle proprie origini, l’amicizia, la possibilità per ognuno di noi di essere felici e la fortuna di avere in noi tutto ciò che ci serve per crescere e migliorare. E poi le note di <em>Somewhere Over the Rainbow</em> riescono a far sorridere anche la persona più negativa e catastrofica! </p> <p>www.maurogatti.com<br /> https://www.behance.net/maurogatti</p> <p><strong>Le altre puntate di #SoLongItaly</strong></p> <p><a href="http://www.playersmagazine.it/2015/10/19/solongitaly-vol-1-come-diventare-spacecraft-analyst-a-darmstadt/" target="_blank">1-COME DIVENTARE SPACECRAFT ANALYST A DARMSTADT</a><br /> <a href="http://www.playersmagazine.it/2015/10/23/solongitaly-vol-2-come-diventare-insegnante-di-videogiochi-a-singapore/" target="_blank">2-COME DIVENTARE INSEGNANTE DI VIDEOGIOCHI A SINGAPORE</a><br /> <a href="http://www.playersmagazine.it/2015/10/27/solongitaly-vol-3-come-diventare-un-creativo-a-los-angeles/" target="_blank">3-COME DIVENTARE UN CREATIVO A LOS ANGELES</a><br /> <a href="http://www.playersmagazine.it/2015/11/06/solongitaly-vol-4-come-diventare-fotografo-a-melbourne/" target="_blank">4-COME DIVENTARE FOTOGRAFO A MELBOURNE</a><br /> <a href="http://www.playersmagazine.it/2015/11/12/solongitaly-vol-5-come-diventare-curioso-ad-amsterdam/" target="_blank">5-COME DIVENTARE CURIOSO AD AMSTERDAM</a><br /> <a href="http://www.playersmagazine.it/2015/11/26/solongitaly-vol-6-come-fare-il-visual-designer-a-new-york/" target="_blank">6-COME FARE IL VISUAL DESIGNER A NEW YORK</a><br /> <a href="http://www.playersmagazine.it/2015/12/04/solongitaly-vol-7-come-diventare-imprenditore-a-hollywood/" target="_blank">7–COME DIVENTARE IMPRENDITORE A HOLLYWOOD</a><br /> <a href="http://www.playersmagazine.it/2015/12/11/20413/" target="_blank">8-COME ANDARE A FARE IL PROGRAMMATORE ALLA WETA A WELLINGTON</a><br /> <a href="http://www.playersmagazine.it/2015/12/27/20733/" target="_blank">9-COME DIVENTARE MEDIEVISTA A LEEDS</a><br /> <a href="http://www.playersmagazine.it/2016/01/18/solongitaly-vol-10-lavorare-coi-videogiochi-londra/" target="_blank">10-COME LAVORARE NEI VIDEOGIOCHI A LONDRA</a><br /> <a href="http://www.playersmagazine.it/2016/01/25/21077/" target="_blank">11-COME DIVENTARE PRODUCT DESIGNER A PALO ALTO</a><br /> <a href="http://www.playersmagazine.it/2016/02/06/solongitaly-vol-12-come-insegnare-cultura-italiana-a-new-york/">12-COME INSEGNARE CULTURA ITALIANA A NEW YORK</a><br /> <a href="http://www.playersmagazine.it/2016/02/20/solongitaly-vol-13-designer-los-angeles/" target="_blank">13-COME FARE IL DESIGNER A LOS ANGELES</a><br /> <a href="http://www.playersmagazine.it/2016/02/28/21692/" target="_blank">14-COME DIVENTARE ATTORE A LOCARNO</a><br /> <a href="http://www.playersmagazine.it/2016/03/04/solongitaly-vol-15-come-fare-il-filosofo-a-san-francisco-e-un-po-ovunque/" target="_blank">15-COME FARE IL FILOSOFO A SAN FRANCISCO (E UN PO’ OVUNQUE)</a></p> <br><br> <div class="su-note" style="border-color:#9fd6dc;border-radius:3px;-moz-border-radius:3px;-webkit-border-radius:3px;"><div class="su-note-inner su-u-clearfix su-u-trim" style="background-color:#b9f0f6;border-color:#ffffff;color:#333333;border-radius:3px;-moz-border-radius:3px;-webkit-border-radius:3px;"><center><strong>Players</strong> è un progetto gratuito.<br><br>Se ti piace quello che facciamo, puoi supportarci (o offrirci una birra) comprando musica, giochi, libri e film tramite i link <a href="http://www.amazon.it/b?_encoding=UTF8&camp=3370&creative=23322&linkCode=ur2&node=412603031&site-redirect=&tag=playemagaz-21" target="_blank" class="lt_ns">Amazon</a> che trovi negli articoli, senza nessun costo aggiuntivo.<br><br>Grazie!</center></div></div><p>L'articolo <a href="https://www.playersmagazine.it/2015/10/27/solongitaly-vol-3-come-diventare-un-creativo-a-los-angeles/">#SoLongItaly – Vol.3: come diventare un creativo a Los Angeles</a> sembra essere il primo su <a href="https://www.playersmagazine.it">Players</a>.</p> ]]></content:encoded> <wfw:commentRss>https://www.playersmagazine.it/2015/10/27/solongitaly-vol-3-come-diventare-un-creativo-a-los-angeles/feed/</wfw:commentRss> <slash:comments>1</slash:comments> <post-id xmlns="com-wordpress:feed-additions:1">19382</post-id> </item> <item> <title>#SoLongItaly – Vol.2: Come diventare insegnante di videogiochi a Singapore</title> <link>https://www.playersmagazine.it/2015/10/23/solongitaly-vol-2-come-diventare-insegnante-di-videogiochi-a-singapore/</link> <comments>https://www.playersmagazine.it/2015/10/23/solongitaly-vol-2-come-diventare-insegnante-di-videogiochi-a-singapore/#comments</comments> <dc:creator><![CDATA[Andrea Chirichelli]]></dc:creator> <pubDate>Fri, 23 Oct 2015 05:00:53 +0000</pubDate> <category><![CDATA[Altro]]></category> <category><![CDATA[andrea chirichelli]]></category> <category><![CDATA[cervelli in fuga]]></category> <category><![CDATA[futuro incerto]]></category> <category><![CDATA[lavoro]]></category> <category><![CDATA[migranti]]></category> <category><![CDATA[Roberto Dillon]]></category> <category><![CDATA[solongitaly]]></category> <guid isPermaLink="false">http://www.playersmagazine.it/?p=19301</guid> <description><![CDATA[<p>Seconda puntata del nostro viaggio tra coloro che hanno mollato l’Italia per andare a vivere/lavorare/prosperare all’estero. Stavolta raccontiamo come si … </p> <p>L'articolo <a href="https://www.playersmagazine.it/2015/10/23/solongitaly-vol-2-come-diventare-insegnante-di-videogiochi-a-singapore/">#SoLongItaly – Vol.2: Come diventare insegnante di videogiochi a Singapore</a> sembra essere il primo su <a href="https://www.playersmagazine.it">Players</a>.</p> ]]></description> <content:encoded><![CDATA[<p><em>Seconda puntata del nostro viaggio tra coloro che hanno mollato l’Italia per andare a vivere/lavorare/prosperare all’estero. Stavolta raccontiamo come si diventa professori di videogiochi a Singapore!</em></p> <p><strong>Chi sei, quanti anni hai, da dove vieni, cosa fai nella vita?</strong></p> <p>Mi chiamo Roberto Dillon, 42 anni, Genovese, nerd e smanettone fin da giovanissimo grazie ad un Commodore 64 prima ed un Amiga 500 poi. Sono ora Professore Associato alla <a href="https://www.jcu.edu.sg/" target="_blank">James Cook University di Singapore</a> dove insegno materie legate allo sviluppo di videogiochi. Sono anche attivo come sviluppatore indipendente e ho scritto diversi libri su game design e storia videoludica.</p> <p><strong>-Attualmente dove ti trovi e da quanto hai lasciato l’Italia?</strong><span id="more-19301"></span></p> <p>Mi sono trasferito a Singapore quasi 11 anni fa.</p> <p><strong>Cosa ti ha spinto ad abbandonare l’Italia? (leggi: cosa manca nel nostro Paese che invece hai trovato dove ti trovi ora?)</strong></p> <p>La mia “storia” e’ probabilmente un po’ atipica dato che, dopo un inizio diciamo “normale”, ha avuto una svolta assai imprevista. Mi spiego meglio: dopo una laurea in ingegneria elettronica nell’universita’ della mia citta’, sono stato assunto come programmatore da una delle società di Finmeccanica. Ho lavorato un anno e mezzo sul sistema di lavorazione dei telegrammi per le postazioni 186 della Telecom ma… volevo fare qualcosa di un po’ piu’ “divertente”, se cosi’ si puo’ dire. Con grande stupore di molti parenti, ho lasciato il mitico “posto fisso” e sono tornato all’universita’ per un dottorato su tematiche multimediali. Appena finito, in Italia non c’erano sbocchi e invece mi e’ stato offerto, in maniera quasi inaspettata, un posto di Ricercatore alla Nanyang Technological University di Singapore. Laggiu’ avevano infatti appena aperto un laboratorio per sviluppare Serious Games e cercavano qualcuno con le mie competenze. Da li’ e’ iniziata la mia carriera parallela di insegnante e sviluppatore che mi ha portato, tra gli altri ruoli, ad essere direttore del dipartimento di Game Software Design del DigiPen Institute of Technology, a lavorare con colleghi formatisi su franchises quali <em>Super Mario Bros</em> o <em>Gran Turismo</em> e a formare studenti che oggi sono in ditte quali Ubisoft, Bungie, Konami, Koei Tecmo ecc. </p> <p><strong>Qual è la maggiore differenza che hai riscontrato, in ambito professionale, tra il modo di lavorare nel Paese in cui ti trovi e l’Italia?</strong></p> <p>In ambito professionale, gli ingegneri/sviluppatori Italiani non hanno nulla da invidiare a nessuno, anzi. Quello che si riscontra all’estero nel settore videogiochi pero’, sia in ambito accademico che industriale, e’ una differenza essenzialmente di tipo culturale. In Italia la maggioranza delle persone tende ancora a concepire i videogiochi come un passatempo per bambini, se non peggio. Inoltre, e cosa ancora piu’ grave, il problema in Italia e’ che quando si cerca di fare qualcosa di innovativo, si ha sempre l’impressione di stare giocando una partita di calcio con l’arbitro contro…</p> <p><strong>E la differenza “non professionale” (vale tutto: clima, cibo, abitudini, atteggiamento delle persone)?</strong></p> <p>In molte cose, Italia e Singapore sono assai differenti (eufemismo!). A Singapore, e’ estate caldo/umida tutto l’anno, con periodi piu’ o meno piovosi. Niente stagioni. Il cibo… per quanto i Singaporeani siano estremamente orgogliosi della loro cucina sud-est asiatica e della varieta’ che si puo’ trovare da queste parti, le notti in cui mi sogno le trenette al pesto non si contano! Per quanto riguarda le abitudini e gli atteggiamenti, Singapore e’ una citta’-stato estremamente pulita, organizzata, efficiente e con pochissima criminalita’. Bisogna pero’ rispettare le regole per non rischiare seriamente di subire multe salate o anche peggio! </p> <p><strong>Quali sono le maggiori difficoltà “operative” che si riscontrano quando si lascia l’Italia per andare all’estero?</strong></p> <p>Personalmente non ho avuto grandi difficolta’ ad ambientarmi: Singapore e’ spesso chiamata “Asia for Dummies” dato che si parla Inglese e c’e’ un ottimo mix di Oriente e Occidente, per cui si puo’ continuare a vivere con uno stile di vita praticamente occidentale senza particolari problemi di sorta.</p> <p><strong>C’è qualcosa nel Paese in cui ti trovi che non è come te lo immaginavi prima di viverci?</strong></p> <p>A dire il vero, 12 anni fa sapevo a mala pena dove fosse, Singapore! E’ stata tutta una piacevole scoperta, a parte il clima!</p> <p><strong>Cosa ti spingerebbe a ritornare in Italia?</strong></p> <p>Se un’Universita’ italiana volesse finalmente realizzare un corso di laurea incentrato su tematiche di sviluppo e design di videogiochi basandosi sul modello delle istituzioni leader nel settore come il DigiPen, sarei piu’ che disponibile ad offrire il mio contributo e a tornare. </p> <p><strong>-Che consiglio daresti ad una persona più giovane di te che volesse intraprendere la tua stessa professione? </strong></p> <p>Sia che si voglia intraprendere la strada di sviluppatore o game designer sia che si voglia anche tenere aperta una possibile via alternativa come docente, una laurea Magistrale, possibilmente in una materia scientifica, e’ importante. La cosa piu’ importante pero’ e’ capire che non si finisce mai di imparare, che bisogna mettere subito in pratica quello si apprende (ovvero, fare giochi al di la’ del curriculum scolastico, partecipare a game jam ecc.) e sapersi buttare al momento opportuno!</p> <p><strong>Ultima domanda: consiglia, motivandolo, un film/libro/gioco/disco ai nostri lettori (uno in assoluto, non uno per categoria!)</strong></p> <p><a href="https://www.youtube.com/watch?v=ivHFP3dJAkM" target="_blank">Impossible Mission</a>, capolavoro di Dennis Caswell pubblicato dalla Epyx nel 1984 per il Commodore 64. Capolavoro son solo tecnico ma anche di game design: oltre alla sintesi vocale che tutti i vecchi giocatori come me non dimenticheranno mai, questo fu il primo action/platformer ad avere un finale (molti pensano che il primo sia stato l’originale Super Mario Bros, ma si sbagliano!) e ad unire magistralmente salti su piattaforme con un gameplay di tipo stealth ed elementi puzzle. Una vera pietra miliare nella storia dei videogiochi, coinvolgente oggi come ieri.</p> <p><strong>Se hai un portfolio, blog, sito, pagina social, campagna kickstarter che avresti piacere fosse pubblicata, diccelo!</strong></p> <p>Con piacere. il mio sito personale e’ http://programandplay.com </p> <p><strong>Le altre puntate di #SoLongItaly</strong></p> <p><a href="http://www.playersmagazine.it/2015/10/19/solongitaly-vol-1-come-diventare-spacecraft-analyst-a-darmstadt/" target="_blank">1-COME DIVENTARE SPACECRAFT ANALYST A DARMSTADT</a><br /> <a href="http://www.playersmagazine.it/2015/10/23/solongitaly-vol-2-come-diventare-insegnante-di-videogiochi-a-singapore/" target="_blank">2-COME DIVENTARE INSEGNANTE DI VIDEOGIOCHI A SINGAPORE</a><br /> <a href="http://www.playersmagazine.it/2015/10/27/solongitaly-vol-3-come-diventare-un-creativo-a-los-angeles/" target="_blank">3-COME DIVENTARE UN CREATIVO A LOS ANGELES</a><br /> <a href="http://www.playersmagazine.it/2015/11/06/solongitaly-vol-4-come-diventare-fotografo-a-melbourne/" target="_blank">4-COME DIVENTARE FOTOGRAFO A MELBOURNE</a><br /> <a href="http://www.playersmagazine.it/2015/11/12/solongitaly-vol-5-come-diventare-curioso-ad-amsterdam/" target="_blank">5-COME DIVENTARE CURIOSO AD AMSTERDAM</a><br /> <a href="http://www.playersmagazine.it/2015/11/26/solongitaly-vol-6-come-fare-il-visual-designer-a-new-york/" target="_blank">6-COME FARE IL VISUAL DESIGNER A NEW YORK</a><br /> <a href="http://www.playersmagazine.it/2015/12/04/solongitaly-vol-7-come-diventare-imprenditore-a-hollywood/" target="_blank">7–COME DIVENTARE IMPRENDITORE A HOLLYWOOD</a><br /> <a href="http://www.playersmagazine.it/2015/12/11/20413/" target="_blank">8-COME ANDARE A FARE IL PROGRAMMATORE ALLA WETA A WELLINGTON</a><br /> <a href="http://www.playersmagazine.it/2015/12/27/20733/" target="_blank">9-COME DIVENTARE MEDIEVISTA A LEEDS</a><br /> <a href="http://www.playersmagazine.it/2016/01/18/solongitaly-vol-10-lavorare-coi-videogiochi-londra/" target="_blank">10-COME LAVORARE NEI VIDEOGIOCHI A LONDRA</a><br /> <a href="http://www.playersmagazine.it/2016/01/25/21077/" target="_blank">11-COME DIVENTARE PRODUCT DESIGNER A PALO ALTO</a><br /> <a href="http://www.playersmagazine.it/2016/02/06/solongitaly-vol-12-come-insegnare-cultura-italiana-a-new-york/">12-COME INSEGNARE CULTURA ITALIANA A NEW YORK</a><br /> <a href="http://www.playersmagazine.it/2016/02/20/solongitaly-vol-13-designer-los-angeles/" target="_blank">13-COME FARE IL DESIGNER A LOS ANGELES</a><br /> <a href="http://www.playersmagazine.it/2016/02/28/21692/" target="_blank">14-COME DIVENTARE ATTORE A LOCARNO</a><br /> <a href="http://www.playersmagazine.it/2016/03/04/solongitaly-vol-15-come-fare-il-filosofo-a-san-francisco-e-un-po-ovunque/" target="_blank">15-COME FARE IL FILOSOFO A SAN FRANCISCO (E UN PO’ OVUNQUE)</a></p> <br><br> <div class="su-note" style="border-color:#9fd6dc;border-radius:3px;-moz-border-radius:3px;-webkit-border-radius:3px;"><div class="su-note-inner su-u-clearfix su-u-trim" style="background-color:#b9f0f6;border-color:#ffffff;color:#333333;border-radius:3px;-moz-border-radius:3px;-webkit-border-radius:3px;"><center><strong>Players</strong> è un progetto gratuito.<br><br>Se ti piace quello che facciamo, puoi supportarci (o offrirci una birra) comprando musica, giochi, libri e film tramite i link <a href="http://www.amazon.it/b?_encoding=UTF8&camp=3370&creative=23322&linkCode=ur2&node=412603031&site-redirect=&tag=playemagaz-21" target="_blank" class="lt_ns">Amazon</a> che trovi negli articoli, senza nessun costo aggiuntivo.<br><br>Grazie!</center></div></div><p>L'articolo <a href="https://www.playersmagazine.it/2015/10/23/solongitaly-vol-2-come-diventare-insegnante-di-videogiochi-a-singapore/">#SoLongItaly – Vol.2: Come diventare insegnante di videogiochi a Singapore</a> sembra essere il primo su <a href="https://www.playersmagazine.it">Players</a>.</p> ]]></content:encoded> <wfw:commentRss>https://www.playersmagazine.it/2015/10/23/solongitaly-vol-2-come-diventare-insegnante-di-videogiochi-a-singapore/feed/</wfw:commentRss> <slash:comments>1</slash:comments> <post-id xmlns="com-wordpress:feed-additions:1">19301</post-id> </item> <item> <title>#SoLongItaly – Vol.1 : come diventare spacecraft analyst a Darmstadt</title> <link>https://www.playersmagazine.it/2015/10/19/solongitaly-vol-1-come-diventare-spacecraft-analyst-a-darmstadt/</link> <comments>https://www.playersmagazine.it/2015/10/19/solongitaly-vol-1-come-diventare-spacecraft-analyst-a-darmstadt/#comments</comments> <dc:creator><![CDATA[Andrea Chirichelli]]></dc:creator> <pubDate>Mon, 19 Oct 2015 05:00:56 +0000</pubDate> <category><![CDATA[Altro]]></category> <category><![CDATA[andrea chirichelli]]></category> <category><![CDATA[cervelli in fuga]]></category> <category><![CDATA[futuro incerto]]></category> <category><![CDATA[lavoro]]></category> <category><![CDATA[migranti]]></category> <category><![CDATA[solongitaly]]></category> <category><![CDATA[Stefano di Lucente]]></category> <guid isPermaLink="false">http://www.playersmagazine.it/?p=19295</guid> <description><![CDATA[<p>Oggi parte una nuova rubrica, composta da articoli un po’ diversi da quelli che siete abituati a leggere. Si intitola … </p> <p>L'articolo <a href="https://www.playersmagazine.it/2015/10/19/solongitaly-vol-1-come-diventare-spacecraft-analyst-a-darmstadt/">#SoLongItaly – Vol.1 : come diventare spacecraft analyst a Darmstadt</a> sembra essere il primo su <a href="https://www.playersmagazine.it">Players</a>.</p> ]]></description> <content:encoded><![CDATA[<p><em>Oggi parte una nuova rubrica, composta da articoli un po’ diversi da quelli che siete abituati a leggere. Si intitola #SoLongItaly e sarà composta da interviste a persone che hanno mollato il nostro Paese e hanno cercato (e trovato) fortuna altrove. Siccome non vogliamo fare i classici articoli piagnoni, il taglio è proattivo e “utile”, una sorta di how to per tutti coloro che volessero seguire le loro orme. Che difficoltà si incontrano? Che differenze ci sono a livello professionale e non? Cosa c’è nel paese X che in Italia non si trova? L’idea è di proporre sempre una combo lavoro+città diversa, in modo, se possibile, di coprire gran parte del globo terraqueo e tutte le professioni coerenti con lo spirito di <strong>Players</strong> ossia creative (a 360 gradi) o quanto meno tangenti al mondo geek/nerd. Buona lettura!</em><span id="more-19295"></span></p> <p><strong>Chi sei, quanti anni hai, da dove vieni, cosa fai nella vita?</strong></p> <p>Mi chiamo Stefano di Lucente e sono nato a Roma il 01.08.1969.<br /> Ho conseguito il diploma di perito tecnico industriale con indirizzo informatico nel 1988 e una laurea in Fisica con indirizzo elettronico-cibernetico nel 1997. In Italia ho lavorato negli anni ‘90 come consulente per la <a href="http://www.teamware.com/" target="_blank">Teamware</a>, una societa’ informatica finlandese sussidiaria della Fujitsu che si occupava di Business Process Reeingeneering. Ho svolto un lavoro di tesi sulle basi di conoscenza e motori inferenziali al CNR presso l’Istituto di Analisi dei Sistemi ed Informatica, dove poi sono rimasto qualche anno come collaboratore esterno.</p> <p><strong>Attualmente dove ti trovi e da quanto hai lasciato l’Italia?</strong></p> <p>Nel 2001 mi sono trasferito a Darmstadt, in Germania (circa 30 km da Francoforte sul Meno), dove si trova l’ESOC (European Space Operations Center), ovvero il centro operativo dell’Agenzia Spaziale Europea (ESA).<br /> Avevo trovato lavoro come system administrator su Lotus Notes, la piattaforma di posta elettronica ed applicazioni legacy usata dall’ESA. Ero nel team responsabile di una rete costituita da quasi un centinaio di server e migliaia di client sparsi per tutto il mondo. Nel 2007 ho lasciato l’informatica e l’ESOC ed ho cominciato a lavorare nelle operazioni spaziali come operatore nella sala di controllo dei satelliti (spacecraft controller) presso <a href="http://www.eumetsat.int" target="_blank">EUMETSAT</a>, sempre a Darmstadt. Dal 2011 lavoro come <em>spacecraft analyst</em> di nuovo in ESOC. Sono responsabile dei database che supportano la missione delle Sentinelle all’interno del progetto <a href="http://www.copernicus.eu/" target="_blank">Copernicus</a>.</p> <p><strong>Cosa ti ha spinto ad abbandonare l’Italia? (Leggi: cosa manca nel nostro Paese che invece hai trovato dove ti trovi ora?)</strong></p> <p>Una migliore retribuzione economica e una maggiore stabilità lavorativa; un ambiente di lavoro più professionale e stimolante; servizi sociali e infrastrutture migliori; maggior senso civico e rispetto della res pubblica.</p> <p><strong>Qual è la maggiore differenza che hai riscontrato, in ambito professionale, tra il modo di lavorare nel Paese in cui ti trovi e l’Italia?</strong></p> <p>A livello manageriale noto una maggiore valorizzazione delle competenze professionali e un maggior riconoscimento dei meriti. Per esempio quando lavoravo come system administrator avevo conseguito diverse certificazioni ufficiali Lotus e questo mi aveva fatto guadagnare degli aumenti di stipendio. Quando ho deciso di cambiare lavoro e provare una nuova esperienza professionale sono stato pienamente supportato dalla società per la quale lavoro.<br /> Nello specifico ho trascorso diversi mesi per acquisire il necessario know-how; non ero produttivo, ma percepivo comunque il mio stipendio. Hanno investito sulla mia formazione professionale, facendomi sentire davvero una risorsa. In generale posso dire di aver trovato meno pressapochismo rispetto a quando ero in Italia.</p> <p><strong>E la differenza “non professionale” (Vale tutto: clima, cibo, abitudini, atteggiamento delle persone)?</strong></p> <p>Italia e Germania sono due paesi molto diversi e in molte cose.<br /> Il clima e il cibo sono ovviamente migliori in Italia. C’e’ da dire che quando io parlo di Italia mi riferisco a Roma, perché per esempio climaticamente Darmstadt può’ essere anche meglio di Ferrara o Pordenone.<br /> Il clima e’ quello che a scuola ci veniva insegnato come europeo o continentale.<br /> In inverno fa freddo e la temperatura scende tranquillamente diversi gradi sotto lo zero. Nevica in genere tra dicembre e gennaio, qualche volta anche in febbraio. In estate fa caldo e si possono raggiungere i 35 gradi, ma in genere si e’ sui 28. E’ un caldo gradevole e la sera si può dormire bene. Quello meno bello invece e’ che durante l’anno ci sono molti giorni con il cielo grigio; può capitare che in una stessa giornata il tempo possa cambiare da bello a brutto o viceversa.</p> <p>Il cibo.<br /> Partendo dall’assunto che da nessuna parte si mangia bene come in Italia, non ci si può comunque lamentare troppo: ormai nei supermercati trovi praticamente tutto quello che trovi nei supermercati italiani.<br /> Una grossa risorsa in questo senso sono i supermercati turchi: ci si trova davvero della buona frutta e verdura e molto agnello (i tedeschi prediligono decisamente il maiale); dai turchi quando e’ stagione ci trovi pure i carciofi. Anche le pescherie sono ben fornite, specialmente a Francoforte dove arrivano giornalmente prodotti ittici dal mediterraneo e dal nord Europa. E’ una città molto ricca, sede di importanti centri finanziari e della banca centrale europea, quindi i ristoranti locali devono soddisfare una clientela disposta a spendere, ma esigente.</p> <p>Il costo della vita in Germania e’ più o meno confrontabile con quello in Italia.<br /> La benzina costa meno, il caffè al bar costa di più; gli affitti in alcune zone sono molto alti come a Roma, ma se non hai pretese di andare a vivere in quelle aree che sarebbero l’equivalente dei parioli o del centro storico, trovi sistemazioni molto buone a prezzi decisamente vantaggiosi.<br /> Per fare un esempio, con circa 1000 euro di affitto al mese (quello che si pagherebbe per un appartamento di 70/80 mq in zona appio-tuscolana) qui si può prendere una casa indipendente magari su due piani (praticamente una villetta) di oltre 100 mq con giardino. In genere il tedesco medio, anche la cassiera del supermercato, non ha problemi a comprarsi la macchina, andare a mangiar fuori e farsi la sua bella vacanzina a Maiorca in estate.<br /> Insomma si vive, non sei costretto a sopravvivere.</p> <p>Prima di venire qua mi ero fatto male ad un ginocchio giocando a calcetto ed ero andato al San Giovanni. Mi avevano dato appuntamento per farmi lastre ed eventualmente una risonanza magnetica da li a 7-8 mesi. Forse.<br /> Altrimenti mi avevano detto che sarei potuto andare a mie spese presso una struttura privata e mi sarebbe costato circa 350.000 lire (all’epoca c’erano ancora le lire). Sono quindi venuto qua col mio ginocchio strapazzato e dopo un po’ il dolore si e’ ripresentato. Sono andato dall’ortopedico forte della mia tessera sanitaria pubblica, mi ha visitato ed escludendo una qualsiasi frattura mi ha prescritto una risonanza magnetica. Ho detto va bene e quando? Mi ha risposto venga lunedì (era un giovedì). Nel giro di nemmeno una settimana mi aveva visitato, fatto una risonanza magnetica, riscontrato la lesione del legamento crociato anteriore sinistro e fissato un appuntamento per l’operazione entro un mese (avrei dovuto fare prima delle visite preliminari per via dell’anestesia totale). Sono entrato in clinica lunedì e la domenica era di nuovo a casa, con tanto di un macchinario ortopedico per fare i primi esercizi di riabilitazione (mi contraeva e stendeva la gamba molto lentamente e in modo graduale). Poi a seguire tutta la sessione di fisioterapia per un anno circa. Il tutto assolutamente coperto dall’assistenza sanitaria pubblica, non mi e’ uscito un soldo di tasca.</p> <p>La gente.<br /> I tedeschi nel bene e nel male sono tedeschi. Apparentemente meno aperti degli italiani, che magari ti si aprono con estrema facilita’ già’ da subito, ma che spesso con superficialità tendono a confondere il rapporto di amicizia con quello di semplice conoscenza. Un tedesco quando si apre con te lo fa in modo ponderato, se lo fa è perché sente davvero di farlo. La comunità italiana è comunque molto nutrita e qualcuno vive praticamente all’interno di un “ghetto socio-culturale”: si frequentano italiani, si vede la tv italiana, etc. etc.<br /> Io invece mi sono sposato una tedesca ed abbiamo anche un figlio insieme.</p> <p><strong>-Quali sono le maggiori difficoltà “operative” che si riscontrano quando si lascia l’Italia per andare all’estero?</strong></p> <p>Le difficoltà possono variare e sono oggettive.<br /> Mi spiego meglio. Se una padre di famiglia decide di spostarsi deve tener conto dell’inserimento nella scuola per i propri figli e della moglie in un nuovo contesto sociale. Se invece ci si sposta quando si è più giovani e da soli è molto più facile. Dipende inoltre se ci si sposta avendo delle qualifiche professionali e/o delle conoscenze linguistiche. Ho sentito purtroppo molte squallide storie di italiani che sfruttano altri italiani che arrivano senza conoscere la lingua e senza avere né arte né parte. Quasi tutti nel campo della ristorazione.<br /> Ho sentito di altri che hanno avuto la possibilità di sostentarsi per un breve periodo iniziale, nel quale hanno appreso il tedesco e poi si sono trovati un lavoro. Nel mio caso era richiesta la sola conoscenza della lingua inglese. Riassumendo, è fondamentale la conoscenza della lingua parlata nel paese in cui ci si trasferisce, dell’inglese o almeno della volontà e della possibilità di imparare. Altrimenti si finisce rinchiusi in cucina a fare i lavapiatti a vita.</p> <p><strong>C’è qualcosa nel Paese in cui ti trovi che non è come te lo immaginavi prima di viverci?</strong></p> <p>Pensavo la Germania più noiosa e meno internazionale. Festeggiano il carnevale in modo sfrenato come i brasiliani (specialmente a Colonia e Magonza) oppure pensiamo ad esempio alla multi-culturalità della loro nazionale di calcio. Sono ormai un melting pot quasi come gli Stati Uniti.</p> <p><strong>Cosa ti spingerebbe a ritornare in Italia?</strong></p> <p>La possibilità di mantenere la mia famiglia dignitosamente e di vivere in un posto che offra una buona qualità di vita. La Roma sommersa dai rifiuti, che cade a pezzi, che si allaga quando piove; dove quando esci a passeggio devi guardarti le spalle; ecco, questo contesto non mi attira. Preferisco scendere di tanto in tanto a godermela da turista.</p> <p><strong>Che consiglio daresti ad una persona più giovane di te che volesse intraprendere la tua stessa professione? </strong></p> <p>Bè, di acquisire un solido back-ground tecnico-scientifico (non necessariamente una laurea in Fisica) e una buona conoscenza almeno della lingua inglese. La disposizione a mettersi in gioco e rischiare; la capacità di lasciarsi il mondo conosciuto alle spalle e fare un salto nel vuoto.Di mettere in preventivo inevitabili momenti duri, ma non lasciarsi scoraggiare.</p> <p><strong>Ultima domanda: consiglia, motivandolo, un film/libro/gioco/disco ai nostri lettori (uno in assoluto, non uno per categoria!)</strong></p> <p>Consiglio ludico: il gioco degli scacchi. È l’unico gioco dove la fortuna non è rilevante, dove ci si confronta alla pari. Si vince o si perde esclusivamente per proprio merito o demerito. È affascinante per l’intenso coinvolgimento mentale ed emotivo. Perché la sconfitta può essere devastante, ma la vittoria altrettanto esaltante.</p> <p><strong>Le altre puntate di #SoLongItaly</strong></p> <p><a href="http://www.playersmagazine.it/2015/10/19/solongitaly-vol-1-come-diventare-spacecraft-analyst-a-darmstadt/" target="_blank">1-COME DIVENTARE SPACECRAFT ANALYST A DARMSTADT</a><br /> <a href="http://www.playersmagazine.it/2015/10/23/solongitaly-vol-2-come-diventare-insegnante-di-videogiochi-a-singapore/" target="_blank">2-COME DIVENTARE INSEGNANTE DI VIDEOGIOCHI A SINGAPORE</a><br /> <a href="http://www.playersmagazine.it/2015/10/27/solongitaly-vol-3-come-diventare-un-creativo-a-los-angeles/" target="_blank">3-COME DIVENTARE UN CREATIVO A LOS ANGELES</a><br /> <a href="http://www.playersmagazine.it/2015/11/06/solongitaly-vol-4-come-diventare-fotografo-a-melbourne/" target="_blank">4-COME DIVENTARE FOTOGRAFO A MELBOURNE</a><br /> <a href="http://www.playersmagazine.it/2015/11/12/solongitaly-vol-5-come-diventare-curioso-ad-amsterdam/" target="_blank">5-COME DIVENTARE CURIOSO AD AMSTERDAM</a><br /> <a href="http://www.playersmagazine.it/2015/11/26/solongitaly-vol-6-come-fare-il-visual-designer-a-new-york/" target="_blank">6-COME FARE IL VISUAL DESIGNER A NEW YORK</a><br /> <a href="http://www.playersmagazine.it/2015/12/04/solongitaly-vol-7-come-diventare-imprenditore-a-hollywood/" target="_blank">7–COME DIVENTARE IMPRENDITORE A HOLLYWOOD</a><br /> <a href="http://www.playersmagazine.it/2015/12/11/20413/" target="_blank">8-COME ANDARE A FARE IL PROGRAMMATORE ALLA WETA A WELLINGTON</a><br /> <a href="http://www.playersmagazine.it/2015/12/27/20733/" target="_blank">9-COME DIVENTARE MEDIEVISTA A LEEDS</a><br /> <a href="http://www.playersmagazine.it/2016/01/18/solongitaly-vol-10-lavorare-coi-videogiochi-londra/" target="_blank">10-COME LAVORARE NEI VIDEOGIOCHI A LONDRA</a><br /> <a href="http://www.playersmagazine.it/2016/01/25/21077/" target="_blank">11-COME DIVENTARE PRODUCT DESIGNER A PALO ALTO</a><br /> <a href="http://www.playersmagazine.it/2016/02/06/solongitaly-vol-12-come-insegnare-cultura-italiana-a-new-york/">12-COME INSEGNARE CULTURA ITALIANA A NEW YORK</a><br /> <a href="http://www.playersmagazine.it/2016/02/20/solongitaly-vol-13-designer-los-angeles/" target="_blank">13-COME FARE IL DESIGNER A LOS ANGELES</a><br /> <a href="http://www.playersmagazine.it/2016/02/28/21692/" target="_blank">14-COME DIVENTARE ATTORE A LOCARNO</a><br /> <a href="http://www.playersmagazine.it/2016/03/04/solongitaly-vol-15-come-fare-il-filosofo-a-san-francisco-e-un-po-ovunque/" target="_blank">15-COME FARE IL FILOSOFO A SAN FRANCISCO (E UN PO’ OVUNQUE)</a></p> <br><br> <div class="su-note" style="border-color:#9fd6dc;border-radius:3px;-moz-border-radius:3px;-webkit-border-radius:3px;"><div class="su-note-inner su-u-clearfix su-u-trim" style="background-color:#b9f0f6;border-color:#ffffff;color:#333333;border-radius:3px;-moz-border-radius:3px;-webkit-border-radius:3px;"><center><strong>Players</strong> è un progetto gratuito.<br><br>Se ti piace quello che facciamo, puoi supportarci (o offrirci una birra) comprando musica, giochi, libri e film tramite i link <a href="http://www.amazon.it/b?_encoding=UTF8&camp=3370&creative=23322&linkCode=ur2&node=412603031&site-redirect=&tag=playemagaz-21" target="_blank" class="lt_ns">Amazon</a> che trovi negli articoli, senza nessun costo aggiuntivo.<br><br>Grazie!</center></div></div><p>L'articolo <a href="https://www.playersmagazine.it/2015/10/19/solongitaly-vol-1-come-diventare-spacecraft-analyst-a-darmstadt/">#SoLongItaly – Vol.1 : come diventare spacecraft analyst a Darmstadt</a> sembra essere il primo su <a href="https://www.playersmagazine.it">Players</a>.</p> ]]></content:encoded> <wfw:commentRss>https://www.playersmagazine.it/2015/10/19/solongitaly-vol-1-come-diventare-spacecraft-analyst-a-darmstadt/feed/</wfw:commentRss> <slash:comments>3</slash:comments> <post-id xmlns="com-wordpress:feed-additions:1">19295</post-id> </item> </channel> </rss>