Questo pezzo può essere visto come la continuazione di un altro recente articolo che ho pubblicato su Players: in quello scritto auspicavo per il videogioco (e per ogni forma espressiva…
Mettere da parte il voto (numerico e di qualsiasi altra natura) e la critica distruttiva. Preoccuparsi di guardare le cose, piuttosto che giudicarle. Avvicinare universi ("virtuali", "reali", ...), con la curiosità della scoperta e un entusiasmo "bambino" rivolto al mondo. Vie piene di "artisti di strada". Rivoluzioni culturali.
Inondare le strade – Per una rivoluzione culturale
Gator's Secret è un piccolo esperimento dello sviluppatore indipendente R Hill, un titolo che permette di arrivare a considerazioni sulla critica (videoludica, ma anche in generale) assolutamente non banali, come…
Wunderkammer: attese e di-stanze simulative
Occorre una premessa: se è vero che questo articolo si occupa, in generale, della simulazione nel mondo dei videogiochi (e quindi della più o meno recente “ondata” di vari “simulator”),…
Svilupparty 2014 – L’Italia in gioco
Quella che si è tenuta a Bologna tra venerdì 9 e domenica 11 maggio è prima di tutto una festa: una festa del videogioco e dei videogiochi, tanto per gli…
La rivoluzione fastidiosa – Elogio dell’errore videoludico
Normalmente le imperfezioni, gli errori di programmazione e i bug sono una piaga per qualsiasi videogiocatore. Ma le eccezioni sono la regola, e anche nel campo videoludico non mancano casi…
(New) Videogame Music
Quello che voglio fare parlando della (nuova) musica videoludica non è certo proporre un esaustivo excursus storico di tutte le esperienze degli ultimi anni: cercherò più che altro di portare…
The Novelist – Vecchia piccola borghesia
Per parlare di The Novelist può tornare utile il confronto con un'altra gemma indie dell'ultimo periodo, di cui si è già parlato anche sulle pagine di Players: Gone Home. A…
Retro Ambient Games – Alle radici di una pratica innovativa
Nella parte conclusiva dello speciale su quei giochi che ho voluto, forse troppo frettolosamente e ambiziosamente, chiamare “ambientali”, sottolineavo come questa “modalità” videoludica fosse una realtà in divenire, non completamente…
Kenji Eno – Uno sviluppatore al cubo
Il 20 febbraio 2013 si spegneva uno sviluppatore tra i più interessanti della scena giapponese, purtroppo poco conosciuto soprattutto in occidente. Colgo l'occasione per ricordarlo e per ricordare le sue…
Ambient Games – Parte III: per un videogioco povero
Trovate la prima parte di questo speciale QUI e la seconda parte QUI. (altro…)
Ambient Games – Parte II: ancora videogioco!
Proseguiamo dunque, dopo una prima parte dedicata a Elektroplankton, Gone Home e The Stanley Parable, con l'analisi dei titoli “ambientali” più interessanti, dando particolare rilievo a quelle opere che nel…
Ambient Games – Parte I: ancora videogioco?
Potremmo definire “Ambient Games” quella tipologia di giochi che riduce le possibilità di interazione (permettendo di controllare, talvolta, il solo movimento) per calare il giocatore all'interno di una storia, di…
The Cat Lady – Tra depressione e pressione
Giocando a The Cat Lady si ha l'impressione, sin dall'inizio, di trovarsi davanti ad un'opera d'alto livello, caratterizzata da una elevatissima qualità generale, impressione poi fortunatamente confermata anche dal resto…
Shelter – Quando l’anello debole della catena alimentare sei tu
Shelter si presenta, in buona sostanza, come una sorta di simulatore. Un simulatore molto particolare che, contrariamente a quanto si potrebbe pensare, non punta tutto sulla resa realistica e fedelissima…