Quando si parla di donne e videogiochi la prima cosa che salta in mente di scrivere è un articolo sui personaggi femminili che, da Lara Croft in poi, sono diventate protagoniste di titoli di grande successo. Per celebrare l’8 marzo, stavolta vorrei parlare di cinque donne che i videogiochi li hanno proprio realizzati e che hanno ricoperto un ruolo fondamentale nella crescita ed espansione del medium

Roberta Williams: La creatrice di tante avventure grafiche di Sierra, la società da lei fondata col marito Ken. La leggenda narra che Roberta iniziò a programmare dopo essere stata rapita da Adventure, il gioco, primitivo ma efficace, per Atari 2600. Con il primo titolo, Mystery House, ha di fatto creato il genere delle avventure grafiche. Tra i suoi titoli più celebri ricordiamo la saga di Kings Quest e Phantasmagoria. Si è ritirata dal mondo dei videogiochi nel 1996, dopo averne firmati oltre trenta.

Carol Shaw: La prima donna programmatrice e game designer della storia. A lei si deve uno dei primissimi shoot’em up della storia dei videogiochi e anche uno dei più celebri: River Raid, uscito nel 1982 per Activision e convertito per qualsiasi formato esistente all’epoca. Prima di River Raid aveva firmato, nel 1978, 3D Tic-Tac-Toe per Atari 2600. Nel 1983, poco prima del grande crash dell’industria videoludica americana, firma il simpatico Happy Trails. Il suo ultimo gioco è datato 1988, River Raid II.

Dona Bailey: La prima donna a realizzare un titolo arcade (e che titolo!), Centipede, per Atari, nel 1980. Purtroppo, dopo quel grandissimo successo, la Bailey scomparve dalle scene, salvo tornare qualche anno fa, per dare la sua (critica) testimonianza sul mondo degli sviluppatori alla Women in Games Conference del 2007. Oggi insegna game design.

Anne Westfall: Programmatrice e co-fondatrice della software house Free Fall Associates, nota per Archon, uno dei giochi più celebrati degli anni ’80, uscito per qualsiasi piattaforma esistente e ancora oggi strepitosa alternativa agli scacchi nonchè uno dei primi successi commerciali della allora appena nata Electronic Arts. Oggi lavora in campo medicale.

Jane Jensen: celebre sceneggiatrice e game designer. Ha iniziato a lavorare in Sierra, realizzando classici quali Kings Quest IV e sopratutto Gabriel Knights. Tra gli altri suoi titolo ricordiamo Agatha Christie and The Women’s Murder Club e Gray Matter. Oggi scrive fiction con lo pseudonimo di Eli Easton.



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Andrea Chirichelli

Classe '73. Giornalista da tre anni, ha offerto il suo talento a riviste quali Wired, Metro, Capital, Traveller, Jack, Colonne Sonore, Game Republic e a decine di siti che ovviamente lo hanno evitato con anguillesca agilità. Ha in forte antipatia i fancazzisti, i politici, i medici, i giornalisti e soprattutto quelli che gli chiedono foto.

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