Negli anni ’80 essere bambini o adolescenti in Giappone doveva essere una pacchia. Avere un Walkman prima di tutti, l’Alta Definizione prima di tutti, i film dello Studio Ghibli prima di tutti. E i videogiochi, anche quelli, prima di tutti i pari età occidentali. Negli anni ’80 il Giappone, per noi occidentali, era una terra lontana e magica, affascinante e misteriosa, ma per chi, oltre a essere occidentale, era anche appassionato di videogiochi, rappresentava la Terra Promessa, Shangri-la, Il Paese delle Meraviglie e…insomma, ci siamo capiti. Uno dei motivi di maggiore invidia per noi appartenenti al terzo mondo videoludico erano quei sistemi di cui bastavano un paio di foto sgranate sulle riviste dell’epoca per diventare all’istante sogni proibiti. A me è capitò in particolare col Pc Engine, cui il primo numero di TGM, uscito nel settembre del 1988, e quindi già in ritardo di un anno, visto che il primo modello della console NEC venne commercializzato il 29 ottobre del 1987, dedicò ampio spazio.

Purtroppo ai tempi, causa scarsa disponibilità finanziaria e oggettiva difficoltà a reperire console e giochi, dovetti quasi subito rinunciare all’acquisto (anche se avevo elaborato un folle piano che avrebbe dovuto coinvolgere uno zio che si recava talvolta in Giappone, ma poi non se ne fece nulla) e così, prima di mettere le mani sulla console passarono moltissimi anni. Questa estate, un po’ perchè oramai sono passati quasi 30 anni dalla sua commercializzazione, un po’ perchè divento un po’ più nostalgico e preferisco giocare con gli emulatori (anche se le mie 50 ore su Overwatch me le sono fatte), mi sono messo a rigiocare a tutti i titoli della sterminata ludoteca PcEnginesca e, wow, sono ancora BELLISSIMI. Così ho pensato di condividere con chi leggerà questo articolo il mio entusiasmo.

Le basi

NEC Corporation, conosciuta anche come Nippon Electric Company venne fondata nel 1898. Nell’arco della sua esistenza ha realizzato una miriade di prodotti ed è nota principalmente per le sue innovazioni in ambito telefonico, networking e nel settore dei semiconduttori Negli anni ’80 produsse molti modelli di home computer, tra cui il celebre PC-88 (di cui abbiamo già parlato) e, nel 1987, assieme ad Hudson Soft (questa nata nel 1973), il Pc Engine. Come noto, la console ebbe moltissime varianti (CoregrafX, CoreGrafX II, Shuttle, SuperGrafX, Duo, Duo-R, Duo-RX e le portatili GT ed LT) che globalmente vendettero circa 10 milioni di pezzi, di cui 8 nel solo Giappone (molto più del Megadrive e non troppo lontano dallo SNES). Per questa ragione il Pc Engine è (stata) la più “nipponica” di tutte le console mai create e, anche in virtù di ciò, è (anche oggi) assolutamente meravigliosa. Tra i tanti record della console sono da ricordare almeno che fu la prima a possedere un’unita CD, ad avere una funzione turbo sul pad e ad utilizzare il multitap (indovinate per che gioco…)

I giochi – Introduzione

Il primo anno del Pc Engine non fu particolarmente memorabile. I primi giochi (su Hu-Card, ovvero il supporto più bello di sempre) ad essere commercializzati assieme alla console furono Shanghai e Bikkuriman World, altrimenti conosciuto come Wonderboy in Monster Land (bellissimo ci mancherebbe) e nel corso dei mesi successivi arrivarono l’impressionante The Kung Fu (quello con gli sprite enormi ma che è davvero noioso da giocare) e, il 25 marzo 1988, il primo gioco per cui il Pc Engine divenne famoso in tutto il mondo, la conversione di R-Type o, meglio i primi quattro livelli del gioco, che venne spezzato a metà e venduto in due versioni distinte (dettaglio che nessuna rivista nostrana aveva segnalato) perchè su una sola Hu-Card non ci stava. Da allora il Pc Engine decollò, entrò stabilmente nei nostri sogni impossibili da realizzare e per i successivi otto anni continuò a sfornare a getto continuo decine di giochi memorabili.

I giochi – Le conversioni

A noi sfigati occidentali, cui toccavano le spesso atroci conversioni dei coin-op realizzate da US Gold e Tiertex, i porting per Pc Engine parevano incredibili. Beh, lo erano. Non arcade perfect, ovviamente, ma molto spesso ci andavano molto vicini e la cosa più incredibile è che il Pc Engine, de facto un 8 bit, aveva una potenza computazionale grande per i tempi ma molto limitata rispetto alle schede degli arcade da sala, eppure…

La prima conversione che salta alla memoria è, ovviamente, quella di R-Type, ma particolarmente fedeli sono anche quelle di Legend of Hero Tonma, Gradius, Ninja Spirit, Splatterhouse, Don Doko Don, Parodius, Liquid Kids e Pac-Land. Seppur molto tardiva, la versione Pc Engine di Street Fighter 2 è universalmente considerata eccezionale, con colori per certi versi più fedeli agli originali rispetto alla tanto celebrata versione SNES. A volte capitava che alcuni titoli Sega venissero convertiti meglio su Pc Engine che su Megadrive (Forgotten Worlds, Out Run). In linea di massima per alcuni anni, qualsiasi coin-op uscisse sul mercato, entro pochi mesi aveva la sua bella conversione per Pc Engine, anche quelli apparentemente inconvertibili, come Power Drift. E noi in Europa a rosicare…

I giochi – Gli shoot’em up

Per molti, la vera ragione per accaparrarsi un Pc Engine. Ma non l’unica, chiaro. Ai tempi in cui uscì il Pc Engine il massimo dell’offerta a livello console era il NES, quindi l’arrivo di titoli quali Gunhead, Download e Override fece subito capire che c’era un nuovo sceriffo in città. Gli appassionati ricordano con gioia l’accoppiata Super Star Soldier e Soldier Blade, ma nella ludoteca Pc Engine c’era spazio anche per shooter meno convenzionali quali Psychosis, Air Zonk, Magical Chase, Hana Taka Daka, Star Parodier e Coryoon, che offrivano un’alternativa ai classici scenari spaziali e fantascientifici. Il migliore? Forse il mostruoso Gates of Thunder, che non sfigurava nemmeno a confronto dei primi titoli Neo Geo ed il suo seguito Lords of Thunder.

I giochi – I titoli originali

L’enfasi (che ho sempre trovato eccessiva, un po’ come quella che aveva trasformato il Neo Geo in macchina “solo” per appassionati di picchiaduro, quando in realtà c’erano molti altri titoli bellissimi) che la stampa dell’epoca aveva per gli shooter, ha fatto passare in secondo piano molti titoli “originali” di grande qualità che la softeca del Pc Engine poteva offrire ai suoi fortunati possessori. Il primo che mi sovviene, ovviamente, è Parasol Stars, uno dei miei giochi preferiti di sempre, terzo capitolo della saga di Bubble Bobble ed uno dei pochi che anche gli amighisti poterono giocare senza invidiare i colleghi nipponici. Pietra miliare è anche Bomberman e relativi seguiti, tra i quali il migliore è la versione 94′ che ancora oggi sa divertire come e più di molti titoli attuali. Fondamentale, nella storia del Pc Engine è Bonk, la saga platformica composta da tre giochi + il bizzarro Air Zonk, mentre tra le simulazioni sportive, il titolo da avere è Final Match Tennis, una delle migliori simulazioni tennistiche di tutti i tempi. Il Pc Engine può anche contare su uno dei migliori flipper di sempre (l’oscuro Devil’s Crush) e su quello che molti considerano il miglior Castlevania mai realizzato, Akumajou Dracula X, Chi no Rondo. Poi ci sono i cloni, ovvero i titoli ispirati a brand classici ma realizzati in piena autonomia: non abbiamo Zelda? Ecco Neutopia. Ci manca Advance Wars ? Ecco Military Madness. Gli altri hanno Bionic Commando? Noi Fausette Amour. Loro Micromachines? Noi Motoroader II, Dì là c’è Gauntlet? Qui abbiamo Dungeon Explorer, etc.etc.

I giochi – Quelli che…solo in Giappone

Un altro elemento assolutamente caratteristico di quegli anni erano i titoli “giappi inside” che oggi non stupirebbero nemmeno il meno sgamato dei giocatori, ma che negli anni ’80 assumevano un’aura mistica e indecifrabile, per cui, anche se talvolta erano men che mediocri, diventavano oscuri oggetti del desiderio. Il simbolo classico di questo genere non può che essere Toilet Kids, ovvero “il gioco escrementizio” che si apriva con una sequenza diventata a suo modo leggendaria, che vedeva il protagonista, seduto tranquillamente sulla tazza, venire scagliato da un potente getto d’acqua in un mondo di …beh, avete capito. Nella categoria “odd” non si possono non citare Mesopotamia, uno shooter con un protagonista alquanto bizzarro, Chew Man Fu, un puzzle game semplice, lineare e ultrapacioccoso, Jackie Chan Action Kung Fu, un eccelso platform game con protagonista la replica in pixel del celebre attore, Gekisha Boy, il gioco “del fotografo”, Gomola Speed un action/puzzle molto originale e moltissimi altri titoli che meritano una riscoperta.

Concludendo

Sapere che l’anno prossimo il Pc Engine compirà trent’anni mi terrorizza un po’, perchè a pensarci bene è davvero un periodo di tempo enorme e la consapevolezza che ogni giorno che passa lo fa diventare sempre maggiore, come dire, (mi) inquieta. La macchina NEC non mi pare abbia lo stesso supporto homebrew di altri hardware, (anche se è in lavorazione una fantastica versione di Bubble Bobble che completa la trilogia Taito, visto che per Pc Engine è disponibile anche la migliore conversione in assoluto di Rainbow Island, con tutte le isole segrete), ma resta una delle console più interessanti della storia del medium, bellissima da vedere e da utilizzare. Solo giocando con la ludoteca del Pc Engine infatti, forse ancora di più che con quella SNES/Megadrive, si ha la percezione di quanto fossero capaci gli sviluppatori nipponici in quel periodo e quanto abbia perso il mondo delle “Triple A”, col progressivo, sistematico ed inarrestabile declino della scuola giapponese.



Players è un progetto gratuito.

Se ti piace quello che facciamo, puoi supportarci (o offrirci una birra) comprando musica, giochi, libri e film tramite i link Amazon che trovi negli articoli, senza nessun costo aggiuntivo.

Grazie!
, , , , ,
Andrea Chirichelli

Classe '73. Giornalista da tre anni, ha offerto il suo talento a riviste quali Wired, Metro, Capital, Traveller, Jack, Colonne Sonore, Game Republic e a decine di siti che ovviamente lo hanno evitato con anguillesca agilità. Ha in forte antipatia i fancazzisti, i politici, i medici, i giornalisti e soprattutto quelli che gli chiedono foto.

Similar Posts
Latest Posts from Players