Il 21 novembre 1990 non fu un giorno qualunque, in Giappone.
Reduce dal successo globale del Famicom/NES, che aveva creato da solo il mercato dei videogiochi casalinghi in Giappone e rilanciato quello americano, dopo la grande crisi del 1983, Nintendo piazzava un’altra stoccata vincente, dopo aver assistito paziente al lancio delle altre due console nipponiche per eccellenza, il Pc Engine e il Sega Megadrive. La storia è nota: il Super Famicom ottenne uno strepitoso successo in casa, mentre pareggiò col Megadrive in America ed Europa. A vincere ovunque furono i giocatori, che vissero, grazie anche alla conteporanea diffusione di sistemi quali il Commodore 64 (calante ma con un parco titolo incredibile) , Amiga e il fantasmagorico Neo-Geo, il migliore periodo di sempre nella storia dei videogiochi, con una valanga di titoli imperdibili e saghe che hanno fatto la storia.
Per chi scrive però, il Super Famicom resta la migliore console mai esistita. Per la prima e unica volta infatti, tutti i migliori sviluppatori del tempo lavorarono per la stessa macchina. Oltre alle produzioni Nintendo (con i migliori Mario, Zelda e Metroid di sempre), tutte le softco nipponiche sfornarono un capolavoro dopo l’altro. Da Capcom a Konami, da Square a Enix (con l’ovvia eccezione di Sega), i game designer nipponici spinsero l’hardware del Super Famicom oltre ogni possibile immaginazione. Non mancarono nemmeno parecchie conversioni dei migliori titoli occidentali (talvolta migliorati, come Sim City), il tutto a formare una softeca che non ha (e non avrà mai) eguali nella storia videoludica.
I giocatori nipponici poi, in un periodo in cui il ritardo delle versioni occidentali era ancora consistente, poterono contare un altro “record”: il miglior primo anno di sempre per un qualsivoglia hardware videoludico. Non ci credete? Ecco cosa uscì per Super Famicom, in Giappone, durante il primo anno di vita della console (e cito solo i titoli “top”)
21 Novembre: Super Mario World + F-Zero, vabbè, chettelodicoafare? (Supermario in Giappone andava preso a parte, non c’era nella confezione della console).
16 Dicembre: Actraiser + Populous, incredibile ed innovativo action/adventure/gestionale + il simulatore “di Dio” per eccellenza.
21 Dicembre: Final Fight + Pilot Wings, una buona conversione (non ottima a bene vedere, ma sufficiente a farci sbavare sulle riviste dell’epoca) e una sfolgorante dimostrazione della bellezza del Mode7.
26 Aprile: Sim City, versione (molto) migliorata del classico per home computer.
13 Luglio: Super R-Type: versione non eccezionale del classico Irem (dotato tra l’altro di una difficoltà infame) ma, ehi, è pur sempre un R-Type.
19 Luglio: Final Fantasy IV + Gambare Goemon, un classico RPG e uno dei pochi titoli “jappi inside” ad arrivare in occidentel col titolo di The Legend of Mystical Ninja.
26 Luglio: Area 88, clamoroso shoot’em up, migliore della controparte in sala giochi. Conosciuto anche come U.N. Squadron.
30 Agosto: Super Tennis, uno dei tre migliori tennis di sempre (gli altri due sono Virtua Tennis in versione arcade o Dreamcast e Final Match Tennis per Pc Engine)
4 Ottobre: Super Ghouls n’Ghost, la conversione potenziata del superclassico da sala giochi.
25 Ottobre: Super EDF, interessante shoot’em up Jaleco con una OST incredibile.
31 Ottobre: Super Castlevania IV, non il migliore in assoluto, ma comunque un validissimo esemplare della serie.
21 Novembre: Legend of Zelda: Link to the Past esattamente a un anno dalla commercializzazione della console. Ah, questi giapponesi…
Buon compleanno, Super Famicom!
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