Lukas, M. Medda e M. Benevento

Lukas

Cominciamo da una vera e propria sorpresa di questo 2014: ho scoperto Lukas solo in occasione della sua uscita in edicola e, nonostante l’assenza di un battage paragonabile ad Orfanio Dragonero, la serie ideata da Medda e Benevento mi ha conquistato e si è guadagnata uno spazio imprescindibile ogni mese. Ho provato ad analizzare al meglio l’opera in occasione dell’uscita del suo nono volume ed ora trovate il decimo in edicola, non ho altro da aggiungere se non rimarcare quanto già scritto: recuperatela, vi goderete una delle serie più piacevoli di quest’anno.

 

Fun, P. Bacilieri

Fun

Se conoscete Bacilieri e ne apprezzate i precedenti lavori, non dovreste perdervi Fun. Se invece non lo conoscete, ma siete curiosi di avvicinarvi ad un fumetto rompicapo, un rebus tra una piccola storia e la storia di una forma d’intrattenimento, l’enigmistica, che per tempistiche e casualità di sviluppo ricorda fortemente il medium fumettistico. Un racconto affascinante che, pagina dopo pagina, si sviluppa lungo due binari differenti. Unica nota stonata: finisce troppo presto, rimandandoci al prossimo volume – vorrei poterlo leggere subito!

 

Saga, B. K. Vaughan e F. Staples

saga

B. K. Vaughan mi conquistò già nel 2009 quando, tardivamente, scoprii Y: The last man, serie pubblicata per Vertigo tra il 2002 ed il 2007. Dopo le distopie apocalittiche ed altri one-shot (tra tutti vi consiglio la lettura di Pride of Baghdad), l’autore americano ha deciso di realizzare un’altra serie che, per tematiche ed orizzonti, assume sempre più i contorni del suo titolo, in una sorta di autorealizzarsi del presagio. Nomen omen, avrebbero detto i latini: la Saga di Vaughan ci propone un denso affresco familiare, senza rinunciare a temi scottanti quali l’omosessualità, i legami familiari, il confronto con l’altro.

 

Dimentica il mio nome, M. Rech (Zerocalcare)

Dimentica il mio nome

“Linfanzia e ladolescenza sono luoghi a cui si sopravvive morti, o gravemente adulti.” Scriveva nel volume Ladolescenza M. D’ambrosio, alias Makkox, mentore e primo scopritore del talento di M. Rech, la cui opera conferma pienamente questa definizione. In Dimentica il mio nome Rech chiude i conti con il suo passato, la propria infanzia ed adolescenza, e lo fa raccontandoci una storia che, tra fantasia e realtà, presenta numerosi spunti di riflessione ed in cui qualsiasi appartenente alla “generazione Y” difficilmente non può non riconoscersi. Siamo di fronte ad un racconto profondo, cupo che però non lascia spazio alla disperazione, ma alla speranza: importante leggerlo e farlo leggere.

 

Miracleman, A. Moore e G. Leach

Miracleman

Dopo la conclusione della travagliata vicenda giudiziaria con oggetto i diritti editoriali del superuomo ideato da Anglo, la seminale run di Miracleman scritta negli anni ’80 da Alan Moore è finalmente disponibile in una nuova edizione, impreziosita da una revisione dei colori che rende ancora più attuale il tratto tra il realistico e il grottesco di Leach. I semi del futuro approcci oai supereroi che Moore adotterà su serie più mainstream ci sono già tutti a partire dalla spietata (e anarchica) riflessione sul potere e le sue conseguenze. Panini centellina le storie in albetti da edicola con abbondanti e interessanti appendici: la lettura in volume probabilmente sarebbe più soddisfacente, ma l’attesa è stata già troppo lunga per resistere ancora.

 

Sandman Overture, N. Gaiman e J. H. Williams III

Sandman Overture

La puzza di mungitura commerciale tipo Before Watchmen arrivava forte fin dall’annuncio, invece Gaiman è tornato a mettere mano sul suo classico con amorevole passione supportato dalle consuete strepitose matite di Williams III. La RW Lion ha già provveduto a realizzare una versione in albetti per il mercato italiano a breve distanza dall’uscita USA. Anche in questo caso se si resiste alla smania di leggere, l’arrivo di un bel volume da collezione per il 2015  altamente probabile.

 

Ratman Gigante, L. Ortolani

Ratman Gigante

Il genio di Ortolani non è  mai abbastanza celebrato. Mentre la collana storica del suo buffo e meschino eroe in miniatura veleggia gloriosa verso la conclusione, il 2014 ci ha portato una ristampa che raccoglie secondo un criterio filologico le storie del ratto, con abbondanti interventi redazionali dello stesso Ortolani che racconta retroscena e aneddoti legati alla creazione delle storie. Il tutto in formato che ricalca gli albi Giganti della gloriosa Editoriale Corno: commovente.

 

Golem, LRNZgolem

 

Un lavoro ventennale che si traduce in un’opera titanica da più punti di vista. Golem è un volume di oltre 300 pagine magistralmente confezionato da Bao su carta patinatissima che rende giustizia alla meraviglia di forme e colori uscita dalle mani di LRNZ. D’altra parte per chi già lo conosceva dai tempi dei Super Amici o per le cover di Long Wei e Dylan Dog questa non è certa una sorpresa. Ne riparliamo più approfonditamente nei primi giorni del prossimo anno.

 

Hammer, AA. VV.

Hammer

Ottima opera di recupero di Mondadori Comics (molto attiva in questo 2014 sia con opere inedite sia con preziose ristampe come quella di Ken Parker). Hammer è una sere sci-fi tutta italiana partorita nei ’90 e decisamente avanguardista: basta leggere il primo numero per stupirsi dell’anticipo sull’intuizione che qualche anno dopo i Wachosky useranno per rifondare la fantascienza con Matrix. Nella sua prima edizione la serie è sopravvissuta per 13 numeri. In caso di successo di questa ristampa in formato large è già previsto che la Hammer Crew possa realizzare nuovi capitoli della sua epopea che esplora ogni territorio della fantascienza, dalla space-opera  al cyber-punk.

 

Molecole Instabili, J. Sturm e G. Davis

Molecole Instabili

E se Stan Lee si fosse ispirato a una famiglia reale per creare i suoi Fantastici 4? Partendo da questo curioso spunto il fumettista indie James Sturm rinarra in Molecole instabili le avventure della complicata famiglia composta da Reed, Sue, Johnny e l’amico Ben escludendo dall’equazione i raggi cosmici, ma non i loro problemi quotidiani. Il gioco meta-fumettistico si trasforma presto in metafora mentre sullo sfondo si staglia l’America reazionaria dei ’50 con tutte le sue contraddizioni, ambiente in cui troveranno origine quasi tutti i super-eroi moderni.

 



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